CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 luglio 2012
675.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 18

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 482.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo, rinviato nella seduta del 19 giugno 2012.

  Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, ricorda che, nelle scorse sedute aveva evidenziato la sperequazione che si viene a configurare con lo schema di decreto in esame, a causa della mancata assegnazione di contributi in favore delle associazioni combattentistiche. Su tale aspetto, prima ancora di illustrare i contenuti dell'atto, aveva chiesto delucidazioni al rappresentante del Governo, che aveva fornito ampie rassicurazioni sul punto.
  Osserva, quindi, che, mantenendo fede agli impegni assunti, il Governo ha inteso superare le problematiche rilevate con la presentazione alle Camere del disegno di legge di assestamento del bilancio per l'anno 2012. Tale provvedimento, infatti, nel testo presentato alle Camere integra il capitolo di spesa 1352, proprio allo scopo Pag. 19di allocare in esso risorse da destinare alle associazioni combattentistiche, in misura identica a quanto erogato nel 2011, ossia per un importo pari a euro 674.000.
  Passa, dunque, a esaminare analiticamente i contenuti dello schema di decreto in esame, mentre al fine di verificare la congruità dei contributi ripartiti alle associazioni combattentistiche rimanda al futuro decreto di riparto, come preannunciato dal rappresentante del Governo.
  Fa dunque presente che lo schema in esame reca il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1352 dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2012, che ammontava in origine a 261.000 euro. Come precisato nella relazione allegata al provvedimento, l'importo effettivamente ripartito risulta leggermente inferiore (euro 256.740). Al riguardo, precisa che tale discrasia è da imputarsi esclusivamente al fatto che l'articolo 13, comma 1-quinquies del decreto legge n. 16 del 2012, ha previsto una riduzione lineare delle dotazioni finanziarie di ciascun Ministero per un importo pari a 280 milioni di euro per l'anno 2012 e a 180 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013. Tale riduzione, con riferimento al capitolo 1352 dello stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2012, ha comportato una riduzione di 4.260 euro dell'originario contributo di 261.000 euro previsto nella tabella C della legge di stabilità per il 2012.
  Per effetto di quanto evidenziato, il contributo di euro 256.740 previsto dalla legge di stabilità 2012 è stato assegnato interamente alle associazioni d'arma (fascia B) e alle altre associazioni di categoria (enti, istituti culturali scientifici, tecnici – fasce C, D ed E).
  Per quanto riguarda, le associazioni d'arma (fascia B), il contributo complessivo previsto in loro favore è di euro 159.450 con un aumento di circa 27.000 euro rispetto al contributo erogato nel precedente anno, pari a 132.443 euro. La relazione illustrativa precisa, inoltre, che la ripartizione del contributo è stata effettuata tenendo conto dei criteri sanciti dalle risoluzioni approvate dalla Commissione difesa della Camera il 26 marzo 2009 e, in particolare, dell'invito «ad incrementare i contributi da destinare a tale fascia di Associazioni».
  Al riguardo, fa presente che il richiamato impegno era formulato nel senso di «assegnare con assoluta priorità i contributi di cui alla Tabella «C» per l'anno 2009 alle Associazioni d'arma, al fine di consentire lo svolgimento delle relative attività d'istituto ed in linea con i criteri generali di riparto previsti dal dicastero». Tale richiesta teneva anche conto del fatto che, con riferimento all'anno 2009 – per quanto riguarda le associazioni combattentistiche - trovava applicazione lo specifico contributo di 1.500.000 euro previsto dal richiamato articolo 14, comma 7-bis, del decreto-legge n. 207 del 2008.
  Risultano escluse dal riparto, in quanto rinunciatarie, l'Associazione nazionale amministrazione militare e l'Associazione nazionale cappellani militari.
  Per quanto riguarda gli ulteriori enti ammessi al contributo, segnala che appartiene alle associazioni di categoria di cui alla fascia C la sola Lega Navale Italiana con un contributo di 16.050 euro, con un aumento di 2.450 euro rispetto al precedente anno, mentre nella fascia D sono state ricomprese talune associazioni di categoria il cui contributo complessivo, pari a 46.000 euro, è stato incrementato rispetto al precedente anno di 7.250 euro.
  In un'autonoma fascia D, riservata ad enti ed istituti culturali, scientifici e tecnici è previsto anche un contributo, invero modesto, in favore della Società geografica italiana.
  Da ultimo, rientrano nella fascia E i contributi disposti in favore dell'Associazione Nazionale per l'assistenza ai figli minorati di dipendenti ed ex dipendenti militari e civili del Ministero della difesa (A.N.A.F.I.M.) e l'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell'Aeronautica. A tali enti sono assegnati, rispettivamente, 30.000 euro e 8.000 euro con un aumento, rispetto all'anno precedente, di 4.600 euro nel primo caso e di 1.250 euro nel secondo. Pag. 20
  Alla luce del contenuto del disegno di legge di assestamento, cui ha fatto riferimento, si riserva pertanto di presentare un parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Il sottosegretario Filippo MILONE concorda con le considerazioni svolte dal relatore ed esprime soddisfazione per il lavoro compiuto dall'Esecutivo, che ha mantenuto gli impegni presi risolvendo i problemi che erano stati evidenziati all'inizio dell'esame del provvedimento.

  Franco GIDONI (LNP) manifesta apprezzamento per l'operato del Governo che, nell'apposito capitolo dove sono allocati i contributi agli enti vigilati dal Ministero della difesa, ha ripristinato la medesima quantità di risorse erogate nell'anno 2011 alle associazioni combattentistiche.
  Solleva, tuttavia, perplessità su modalità e criteri posti a base del riparto dei contributi alle associazioni combattentistiche e d'arma, che non sembrano corrispondere alla reale presenza sul territorio, né al numero degli aderenti, né alla mole di attività svolta. Osserva inoltre che l'elevato numero di enti beneficiari e la scarsità delle risorse disponibili fanno sì che per alcune associazioni i contributi ricevuti siano pressoché insignificanti. Al riguardo, auspica che la Commissione possa lavorare per favorire forme di aggregazione tra associazioni similari cui corrispondere contributi più significativi.

  Francesco BOSI (UdCpTP) valuta positivamente l'iniziativa che ha permesso al Governo di superare il problema della mancata proroga del finanziamento del contributo in favore delle associazioni combattentistiche.
  Rivolgendosi, quindi, al sottosegretario Milone, auspica che il Governo possa farsi parte attiva anche nel riprendere un'iniziativa a suo tempo già intrapresa. Si riferisce allo svolgimento nelle scuole, da parte delle associazioni combattentistiche e d'arma, di attività che possano fornire agli studenti un'informazione sugli eventi storici militari del nostro Paese e sulla stessa vita militare. Al riguardo, osserva, che spesso le citate associazioni lamentano un sentimento di sottoutilizzazione e di scarsa considerazione, quando invece hanno ancora molto da trasmettere ai nostri giovani.

  Luciano ROSSI (PdL) sottolinea l'importanza di aver ripristinato il contributo alle associazioni combattentistiche pur evidenziando che tale considerazione si fonda non tanto sulla quantità dell'importo del contributo, quanto sul suo significato anche simbolico, data la complessiva situazione economica. Dichiara, pertanto, di condivide pienamente sia le considerazioni svolte dal relatore, sia l'operato del Governo.

  Riccardo MAZZONI (PdL), associandosi alle considerazioni espresse dal collega Gidoni in ordine all'esigenza di favorire l'aggregazione tra associazioni similari, ricorda che tale obiettivo è esplicitato nella proposta di legge già deliberata dalla Commissione ed attualmente in stato di relazione per l'Assemblea, per la quale ha svolto il ruolo di relatore.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) ritiene che i contributi assegnati alle associazioni ed enti vigilati dal Ministero della difesa siano ben poca cosa e, pertanto, esprime la propria insoddisfazione per i risultati raggiunti che non danno attuazione agli indirizzi contenuti nelle risoluzioni approvate a suo tempo dalla Commissione.
  Quanto all'iniziativa richiamata dal collega Bosi, ricorda che questo ramo del Parlamento ha approvato una sua proposta di legge sulla cultura della difesa che prefigurava lo svolgimento delle attività ricordate dall'onorevole Bosi, ma il cui iter si è bloccato presso il Senato.
  Ribadisce, quindi, che per consentire alle suddette associazioni di svolgere pienamente la loro attività occorre prevedere risorse adeguate, mentre gli schemi di decreti presentati di anno in anno ne assegnano sempre di meno.

Pag. 21

  Il sottosegretario Filippo MILONE prende atto della sollecitazione avanzata dell'onorevole Bosi, assicurando che il dicastero ritiene l'iniziativa in questione valida e meritevole di essere portata avanti.

  Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.25.

DL 63/2012: Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale.
C. 5322 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Francesco BOSI (UdCpTP), relatore, osserva che il decreto-legge n. 63 del 2012 – sul quale la Commissione difesa è chiamata ad esprimere un parere – interviene sulla disciplina concernente i contributi alle imprese editrici, nonché della vendita dei prodotti di stampa.
  Il provvedimento reca una disciplina transitoria, nelle more della «ridefinizione delle forme di sostegno dell'editoria», affidata ad un disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri, contestualmente, l'11 maggio 2012 e già presentato alla Camera dei deputati.
  Per conseguire la razionalizzazione della spesa, il decreto-legge opera su più fronti e, in particolare: sulla rideterminazione dei requisiti di accesso e dei criteri di calcolo dei contributi con connessa limitazione dei costi ammissibili (articoli 1 e 2); sul sostegno all'editoria digitale e modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita (articoli 3 e 4); sull'acquisto di spazi sui media per le campagne di comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni (articolo 5).
  Durante l'esame al Senato sono state aggiunte ulteriori disposizioni riferite, tra l'altro, a: periodici pubblicati o diffusi all'estero (articolo 1-bis); semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni (articolo 3-bis) e per l'editoria non profit e delle associazioni d'arma e combattentistiche (articolo 5-bis).
  Di specifico interesse per le competenze della Commissione è la disciplina dell'articolo 5-bis, introdotta al Senato.
  In particolare, la disposizione estende le tariffe postali per le spedizioni di prodotti editoriali applicate a favore di imprese editrici di quotidiani, periodici e libri anche alle spedizioni postali da parte di associazioni e organizzazioni senza fini di lucro, nonché da parte delle associazioni d'arma e combattentistiche.
  In particolare, si prevede che, al fine di promuovere lo sviluppo dell'editoria non profit, alle spedizioni in abbonamento postale di stampe promozionali e propagandistiche, anche finalizzate alla raccolta di fondi, effettuata dai soggetti sopra indicati, possono applicarsi le suddette tariffe agevolate. Pertanto, tali soggetti non sono tenuti al rimborso a Poste italiane Spa della differenza tra la tariffa agevolata e la tariffa ordinaria.
  Al riguardo, si ricorda che la disposizione in commento interviene in una vicenda piuttosto articolata. Le agevolazioni tariffarie erano infatti previste per le associazioni d'arma e combattentistiche già con il decreto-legge n. 353 del 2003 (articolo 1, comma 2). Successivamente, il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 marzo 2010 ha però sospeso in via generale le agevolazioni tariffarie per l'editoria. L'articolo 2, comma 2-undecies del decreto-legge 40 del 2010 ha poi previsto il ripristino delle agevolazioni tariffarie per le associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro, senza però esplicitamente Pag. 22nominare anche le associazioni combattentistiche e d'arma. Né era chiarito nel decreto ministeriale attuativo se il ripristino delle tariffe agevolate le riguardasse (decreto del Ministero dello sviluppo economico 23 dicembre 2010). Peraltro, il medesimo decreto ministeriale ripristinava le agevolazioni per il solo anno 2010 e nel limite di 30 milioni di euro.
  Prima ancora dell'adozione di questo decreto ministeriale, era intervenuta una nuova sospensione del regime delle tariffe agevolate per il periodo tra il 1 settembre 2010 e il 31 dicembre 2012 (articolo 2, comma 1-bis del decreto-legge 125 del 2010). Contestualmente, con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 21 ottobre 2010 erano individuate le tariffe massime applicabili per il periodo dal 1 settembre 2010 al 31 dicembre 2012.
  Infine, il decreto-legge 216 del 2011 (articolo 21, comma 3) ha testualmente previsto che possono usufruire della tariffa agevolata per la spedizioni di prodotti editoriali, fino al 31 dicembre 2013, anche le associazioni d'arma e combattentistiche (oltre alle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte al Registro degli operatori di comunicazione, ROC). Si applicava quindi la tariffa postale nel frattempo definita dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 21 ottobre 2010.
  Con l'intervento normativo in esame si supera il doppio regime delle agevolazioni – uno per le imprese editrici e l'altro per le associazioni – e si riconducono entrambi alle tariffe determinate dal decreto del Ministro delle Comunicazioni del 13 novembre 2002.
  Segnala che il testo in esame individua il regime tariffario concretamente applicabile mediante il rinvio al decreto del Ministero delle comunicazioni del 13 novembre 2002 pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 12 dicembre 2002. Va però rilevato che esistono altri regimi tariffari, definiti in due decreti, emanati nella medesima data dallo stesso dicastero, ma pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 10 e dell'11 dicembre 2002. che disciplinano, rispettivamente, le tariffe per la spedizione in abbonamento postale di libri, giornali quotidiani e riviste (pubblicato il 10 dicembre 2002) e la spedizione in abbonamento postale di pubblicazioni informative di enti, enti locali, associazioni ed altre organizzazioni senza fini di lucro (pubblicato l'11 dicembre 2002).
  Auspica che la Commissione di merito possa verificare quale sia il regime tariffario più idoneo ad essere applicato alle associazioni combattentistiche e d'arma, anche sulla scorta dell'esigenza di tenere in debita considerazione il valore delle attività svolte – anche mediante le loro pubblicazioni – da tali associazioni nell'alimentazione di alti ideali e l'amore patrio.

  Il sottosegretario Filippo MILONE rileva che il giudizio del dicastero sul provvedimento in esame è favorevole, in quanto reca comunque agevolazioni nelle tariffe postali per le associazioni combattentistiche e d'arma.

  Edmondo CIRIELLI (PdL), presidente, osserva che l'applicazione di un regime di tariffe postali agevolate per le associazioni combattentistiche e d'arma sia doveroso, in ragione della peculiare e meritoria funzione che esse svolgono.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

INTERROGAZIONI

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.30.

5-06679 Ginefra: Sulla condotta di un appartenente all'Arma dei Carabinieri documentata dalla trasmissione televisiva «Le Iene», del 18 aprile 2012.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 23

  Dario GINEFRA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto delle misure disciplinari assunte in relazione alla vicenda cui la sua interrogazione si riferisce, anche per il clamore suscitato che rischiava di gettare discredito sul comando di Via Moscova, ritenuto giustamente tra i più importanti e prestigiosi. Nel sollecitare la prosecuzione dell'inchiesta interna, deve però osservare che sarebbe stato più rispettoso per la funzione ispettiva del Parlamento che tali informazioni fossero rese alle Camere prima di essere divulgate alla stampa.

5-06902 Contento: Sull'attività di ricerca e di recupero di cimeli militari da parte di privati cittadini.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Manlio CONTENTO (PdL), nel ringraziare il sottosegretario per l'articolata risposta, si dichiara insoddisfatto per l'ambigua posizione assunta dal Dicastero. Infatti, da un lato si afferma che l'attività di ricerca e recupero afferisce ai compiti istituzionali e non ai privati cittadini. Dall'altro, non si dice che – come purtroppo tutti sanno – tale funzione non viene in concreto svolta ed anzi viene ostacolata quella svolta spontaneamente. Fermo restando l'esigenza di evitare che vi siano comportamenti legati a finalità di lucro, non si comprende per quali ragioni non ci si possa avvalere di persone che manifestano l'intenzione di compiere gratuitamente le attività di ricerca e riconoscimento di militari scomparsi in luoghi di combattimento durante la seconda guerra mondiale: Si potrebbe invece prevedere una previa abilitazione con connessa informazione a tali soggetti sui passaggi procedurali da seguire nei casi di ritrovamento di piastrini o altro cimelio.

  Giacomo CHIAPPORI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.45.

Pag. 24