CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 giugno 2012
669.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 20 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 9.05.

5-05780 Giammanco: Contrasto alla contraffazione nel settore agroalimentare in riferimento al finanziamento SIMEST dei progetti Parmacotto e Lactitalia.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gabriella GIAMMANCO (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta che chiarisce la questione posta relativamente alla Parmacotto Spa, mentre non fa alcun riferimento al finanziamento Simest del progetto Lactitalia ugualmente oggetto del suo atto ispettivo. Ricordato che la società rumena Lactitalia si è resa responsabile di attività di contraffazione nel comparto agroalimentare a danno delle imprese italiane del settore lattiero-caseario che hanno subito evidenti perdite nella vendita all'estero dei loro prodotti, sollecita il Governo a evitare finanziamenti pubblici di prodotti cosiddetti italian sounding. Chiede, infine, al Governo di considerare la possibilità di ridurre o eliminare l'IMU per le imprese agricole.

5-06108 Meta: Disservizi nella fornitura di energia elettrica nella regione Lazio durante l'eccezionale ondata di maltempo che ha investito il Paese.

  Andrea LULLI (PD), dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Andrea LULLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

5-06217 Marchignoli: Iniziative a sostegno del sito produttivo CNH Italia di Imola.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Aggiunge che il Governo segue con attenzione particolare la reindustrializzazione del sito produttivo CNH Italia di Imola al fine di approvare un progetto nell'ambito della produzione e assemblaggio dei veicoli elettrici.

  Massimo MARCHIGNOLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, prendendo atto dell'impegno del Governo a comprendere nel progetto di rilancio della CNH anche lo stabilimento di Imola concentrando in esso le produzioni relative all'auto elettrica.

5-06245 Vico: Esternazioni dell'amministratore delegato di Terna Spa su decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas e nomina di un componente nel consiglio di amministrazione della controllata Terna Plus.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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  Ludovico VICO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che fornisce elementi del tutto scontati relativamente all'indipendenza del gestore del sistema di trasmissione. Giudica assolutamente incongrua la nomina nel consiglio di amministrazione di Terna Plus, società che si occupa del settore degli accumuli, del dr. Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Fiction, che a suo avviso non possiede i necessari requisiti di competenza in tema di trasmissione dell'energia e di accumuli della stessa. Per quanto riguarda invece il dottor Flavio Cattaneo, sottolinea che nella risposta del Governo si sostiene che la definizione delle tariffe rappresenta un momento tipico di confronto negoziale tra regolatore e soggetto regolato. Stigmatizza, pertanto, il comportamento dell'amministratore delegato Cattaneo che ha più volte minacciato il blocco degli investimenti in Italia della società Terna Spa, partecipata da Cassa depositi e prestiti. Richiama pertanto il Governo ad una particolare attenzione nella scelta dei soggetti da nominare in consigli di amministrazione di società partecipate dallo Stato.

5-06263 Rubinato: Attivazione di una casella di posta elettronica certificata da parte del Gestore dei Servizi Energetici Spa.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Simonetta RUBINATO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta in cui si evidenzia che fin dal 1o dicembre 2010 il GSE ha attivato la dematerializzazione per l'invio delle richieste di incentivazione in Conto energia per gli impianti fotovoltaici e che è stata attivata una casella di posta elettronica certificata (fotovoltaico@pec.gse.it). Sottolinea, tuttavia, che il suo atto ispettivo è stato motivato da una comunicazione inviata direttamente dal GSE nello scorso mese di gennaio, nella quale lo stesso GSE dichiarava di non disporre di un indirizzo di posta certificata per l'invio del contratto sottoscritto in originale. Osserva, pertanto, che l'operatività descritta nella dettagliata risposta fornita dal rappresentante del Governo evidentemente non era chiara neppure agli stessi operatori del GSE.

5-06643 Gava: Mercato fotovoltaico e possibili modifiche al cosiddetto «Quarto conto energia» (DM 5 maggio 2011).

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6). Aggiunge che, a seguito dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, il Governo sta provvedendo ad una rielaborazione dei decreti relativi al cosiddetto quinto Conto energia in modo da prevedere una fase di transizione più graduale ad un diverso sistema di incentivazione sia del fotovoltaico sia delle energie rinnovabili.

  Fabio GAVA (Misto-LI-PLI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo che ha fornito assicurazioni in merito all'adozione di criteri graduali nell'applicazione di un diverso sistema di incentivazione del fotovoltaico. Ciò consentirà di evitare situazioni di incertezza particolarmente dannose per le imprese operanti nel settore. Richiama l'attenzione del rappresentante del Governo anche sulla necessità di indicare con esattezza la misura al di sopra della quale gli impianti devono essere registrati.

5-06862 Vico: Strategie industriali e finanziarie del gruppo Finmeccanica.

  Raffaello VIGNALI, presidente, avverte che, su richiesta del Governo e d'intesa con i presentatori, lo svolgimento dell'interrogazione in titolo è rinviato ad altra seduta.Pag. 172
  Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 20 giugno 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO, indi del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 14.10.

Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa sulla cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica del Pakistan, fatto a Roma il 30 settembre 2009.
C. 5180 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Margherita Angela MASTROMAURO (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame non sussistendo profili problematici connessi agli ambiti di competenza della Commissione.

  Alberto TORAZZI (LNP) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere. Sottolinea infatti che nell'Accordo oggetto del disegno di legge di ratifica non sono previste misure efficaci volte a contrastare alcuni episodi di violenza commessi nel nostro Paese da parte dei cittadini pakistani, e comunque a garantire la sicurezza e l'ordine pubblico.

  Enzo RAISI (FLpTP) esprime notevoli perplessità sulle considerazioni svolte dal collega Torazzi che, a suo avviso, sono del tutto estranee all'oggetto del provvedimento in esame e non adeguate al ruolo che la Commissione è chiamata a svolgere in questa sede.

  Stefano SAGLIA (PdL), pur giudicando la salvaguardia dei diritti umani così come la tutela dell'ordine pubblico temi centrali, ritiene sia da privilegiare la costruzione e lo sviluppo di rapporti di cooperazione economica anche al fine di valorizzare le potenzialità proprie di ciascun Paese. Ritiene, infatti, che lo sviluppo di solidi rapporti di cooperazione anche con Paesi difficili possa contribuire alla loro crescita democratica e a limitare derive estremistiche anche nel nostro Paese.

  Andrea LULLI (PD) dichiara il voto favorevole senza riserve del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore. Giudica infatti l'accordo di cooperazione nel settore della difesa assai rilevante per stabilizzare non solo un determinato assetto geopolitico, ma anche per tutelare i diritti umani. Ritiene, infatti, che anche un singolo disegno di ratifica possa essere un valido strumento di tutela della pace.

  Fabio GARAGNANI (PdL), pur concordando con le osservazioni svolte dal collega Saglia circa l'importanza della cooperazione nel settore della difesa, ritiene che l'articolo 9 del provvedimento in esame, in materia di sicurezza delle informazioni riservate non fornisca una protezione adeguata dei documenti e dei materiali classificati. Ricorda in proposito che si tratta di un Paese attraversato da numerosi movimenti estremisti in campo religioso. Dichiara in ogni caso il voto favorevole sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo tra la Repubblica italiana e la Repubblica islamica dell'Afghanistan, fatto a Roma il 26 gennaio 2012.
C. 5193 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Margherita Angela MASTROMAURO (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  Alberto TORAZZI (LNP) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere che, pur contenendo misure apprezzabili, presenta a suo giudizio determinate lacune. In particolare, ritiene non condivisibile il contenuto dell'articolo 6 in materia di cooperazione nel settore della cultura e dei mezzi di informazione. Non comprende infatti l'utilità della promozione della lingua italiana in Afghanistan, che appare finalizzato ad agevolare l'ingresso in Italia di cittadini afghani, né le borse di studio finalizzate a consentire lo studio degli studenti afghani in Italia; giudicherebbe più opportuno interventi volti a preparare personale valido in loco, con adeguata istruzione e formazione, così da consentire un uso più efficiente delle risorse presenti sul territorio dell'Afghanistan.

  Fabio GARAGNANI (PdL), nel condividere il parere favorevole formulato dal relatore, giudicherebbe opportuno – anche se si tratta di un profilo non direttamente riconducibile alle competenze della X Commissione – che tra le misure di cooperazione con la Repubblica islamica dell'Afghanistan fosse sottolineata l'importanza della tolleranza religiosa. Ritiene pertanto che una osservazione in tal senso potrebbe essere inserita nella proposta di parere che la Commissione si accinge a votare.

  Ludovico VICO (PD), nel dichiarare voto favorevole senza riserve sulla proposta di parere, ricorda l'importanza che nella storia dell'umanità hanno avuto i rapporti commerciali per sviluppo delle civiltà più avanzate.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

DL 52/2012: Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica.
C. 5273 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Alberto TORAZZI (LNP) osserva che il provvedimento in esame è carente delle basi essenziali per una procedura di spending review. Sarebbe infatti opportuno stimare prioritariamente le esigenze delle singole strutture per quantificare in maniera coerente le possibili riduzioni di spesa. In secondo luogo, nell'elaborazione dei programmi di risparmio non è previsto il coinvolgimento dei responsabili ai vari livelli delle singole strutture. Manca infine una disposizione che preveda l'istituto della cassa integrazione anche per i dipendenti pubblici in presenza di una contrazione del PIL, analogamente a quanto avviene nel settore privato quando si registra una contrazione del fatturato. Invita quindi il relatore a tenere conto delle sue osservazioni nella proposta di parere, anticipando tuttavia che il voto della Lega sarebbe in questo caso di astensione, o contrario, qualora le argomentazioni testé illustrate non venissero recepite.

  Elisa MARCHIONI (PD) esprime perplessità sulla ventilata misura – derivante dall'applicazione di una direttiva formulata dal governo in materia di spending review – che prevede la soppressione del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività Pag. 174del turismo e il trasferimento delle sue competenze ad una struttura in capo al Ministero degli affari regionali. Ritiene che, in questo ambito, la razionalizzazione della spesa potrebbe essere perseguita individuando altre soluzioni che non azzerino, di fatto, le competenze acquisite sulla materia. Ricorda di avere presentato l'interrogazione n. 5-06831 e la risoluzione 7-00893 sulla materia assegnate alla X Commissione che auspica possano essere a breve esaminate.

  Manuela DAL LAGO, presidente, comunica che ha ricevuto sollecitazioni da parte di alcuni assessori regionali al turismo per organizzare un'audizione del ministro Gnudi presso la Commissione Attività produttive sulla prevista soppressione del Dipartimento del turismo.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), ricordato di avere presentato l'interrogazione n. 5-06850 di contenuto analogo a quello dell'interrogazione Marchioni, sottolinea che lo stesso ministro Gnudi ha più volte dichiarato che la materia della promozione turistica dovrebbe essere di competenza nazionale.

  Fabio GARAGNANI (PdL), lamentando l'assenza del Governo ai lavori della Commissione anche su un provvedimento importante come quello in esame, ritiene opportuno prevedere nella proposta di parere un'osservazione relativa alla spesa per l'acquisto dei farmaci, attualmente molto diversificata da regione a regione, con inevitabili conseguenze negative relativamente al diritto alla salute dei cittadini. Aggiunge che il metodo della spending review dovrebbe essere applicato, a suo avviso, anche alle società private che operano nell'ambito dei servizi pubblici.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) ritiene opportuno estendere la spending review anche alle regioni i cui bilanci incidono fortemente sulla spesa pubblica. Concorda con l'osservazione del relatore Vignali in merito alla disposizioni su Consip Spa contenute nell'articolo 7 che, come attualmente formulate, potrebbero essere lesive degli interessi delle piccole e medie imprese. Sollecita pertanto il relatore a prevedere nel parere una condizione o una osservazione volta a tutelare le PMI in caso di procedure di acquisto da parte della pubblica amministrazione. Nel riconoscere che la centrale di acquisti presenta indubbi vantaggi nella standardizzazione dei costi, ritiene che un meccanismo che imponga di stipulare convenzioni-quadro con Consip Spa possa favorire unicamente le grandi imprese.

  Ludovico VICO (PD) osserva che il metodo della spending review potrà rivelarsi utile soprattutto per il futuro e che è certamente preferibile a quello dei tagli lineari attuato negli ultimi anni per conseguire una razionalizzazione della spesa pubblica. Rileva, tuttavia, che nel provvedimento in esame l'attività della pubblica amministrazione è analizzata in modo del tutto indifferenziato e può dare luogo a conclusioni sommarie. Ciò è senza dubbio dovuto al carattere emergenziale di una legislazione che deve far fronte ad una crisi strutturale drammatica per il Paese e per l'Europa. Nell'auspicare, pertanto, che nel prossimo futuro si proceda con interventi di razionalizzazione della spesa più mirati sulle situazioni dei singoli settori della pubblica amministrazione, ribadisce che il metodo della spending review è senza dubbio preferibile a quello dei tagli lineari.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, precisato che all'articolo 7, comma 1, del decreto-legge si stabilisce che si deve ricorrere alle convenzioni-quadro stipulate da Consip qualora non siano operative le convenzioni regionali, ritiene che si potrebbe prevedere nella proposta di parere una condizione che escluda dalle convenzioni-quadro tutti gli appalti sotto soglia imponendo, tuttavia, alle stazioni appaltanti di attenersi ai prezzi medi individuati da Consip. Riterrebbe altresì opportuno richiamare nella proposta di parere una questione evidenziata per le vie brevi dalla presidente Dal Lago in merito ad una Pag. 175adeguata pubblicizzazione della cessione dei crediti. Per quanto riguarda la soppressione del Dipartimento del turismo, osserva che essa appare in linea con la riforma del Titolo V della Costituzione che ha attribuito la materia alla competenza regionale. Si dichiara tuttavia disponibile ad accogliere eventuali suggerimenti dei colleghi.
  Con riferimento alle questioni sollevate dall'onorevole Garagnani, rileva che la spending review non interviene sulle singole tipologie di acquisti e che le spese regionali relative alla sanità, essendo assegnate alle regioni sulla base di criteri concordati, non possono essere oggetto di tagli alla spesa, che potrebbe al più essere indirizzata verso un utilizzo più efficiente. Aggiunge che, per quanto riguarda la spesa sanitaria, il criterio di ripartizione è dato e le risorse assegnate alle singole regioni non possono essere in alcun modo loro sottratte, anche in presenza di necessità di risparmi. Per quanto riguarda la questione delle utilities sollevata dal collega Garagnani, sottolinea che tra le amministrazioni pubbliche oggetto di spending review sono inclusi anche gli enti locali nonché le società a totale partecipazione pubblica diretta e indiretta e le società non quotate controllate da soggetti pubblici.

  Andrea LULLI (PD), richiamato l'articolo 2, comma 2, del decreto-legge in esame, sottolinea che non è in alcun modo possibile applicare meccanismi di razionalizzazione della spesa a società private pur operanti nell'ambito dei servizi pubblici.

  Raffaello VIGNALI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme in materia di bevande analcoliche a base di frutta.
Testo unificato C. 4108 e abbinate.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 30 maggio 2012.

  Raffaello VIGNALI, presidente, in sostituzione del relatore Dal Lago, illustra la proposta di parere favorevole con una condizione volta a prevedere che la percentuale prevista di succo naturale pari al 20 per cento costituisca un parametro volontario e non obbligatorio per le imprese produttrici (vedi allegato 7).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 20 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, di attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno.
Atto n. 468.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 29 maggio 2012.

  Laura FRONER (PD), prima di predisporre la proposta di parere, ritiene opportuno acquisire l'orientamento del Governo su alcune questioni cui è stata interessata in qualità di relatore.
  In primo luogo, ricorda che l'applicazione dell'articolo 12 della direttiva ha destato talune perplessità relativamente alle categorie dei commercianti ambulanti e dei concessionari di demanio pubblico marittimo.Pag. 176
  Ricorda che l'articolo 12 della direttiva (attuato con l'articolo 16 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59) prevede che:
   qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali (in questo caso suolo pubblico e demanio marittimo) o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un'adeguata pubblicità dell'avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento;
   in tali casi l'autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami;
   gli Stati membri possono tener conto, nello stabilire le regole della procedura di selezione, di considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi, della protezione dell'ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale e di altri motivi imperativi d'interesse generale conformi al diritto comunitario.

  I commercianti ambulanti che operano su suolo pubblico e i concessionari di demanio marittimo per lo svolgimento di attività turistiche hanno risentito fortemente della nuova normativa, considerato che i servizi svolti incidono proprio su uno spazio (suolo pubblico e demanio marittimo) limitato che obbliga ad imporre un limite di durata alla concessione ed un limite alla possibilità di rinnovare la stessa. Intende, quindi, importante conoscere l'orientamento del Governo sulla possibilità di applicare talune deroghe per tali categorie di attività.
  In secondo luogo, evidenzia che le imprese di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto (di cui alla legge n. 264/1991, in materia di consulenza automobilistica) hanno sollecitato una riflessione sul fatto che la totale liberalizzazione del servizio da loro svolto potrebbe risultare in contrasto con alcune delicate funzioni dalle stesse svolte attinenti alla tutela di specifici interessi pubblici (autentica notarile, agente contabile, servizio pubblico) e rischierebbe di non tutelare efficacemente il cittadino. Anche in questo caso, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo sull'opportunità di sottrarre, per ragioni di interesse pubblico, tale settore alla liberalizzazione voluta dalla direttiva servizi.
  In terzo luogo, operatori del settore hanno evidenziato che il venir meno dell'autorizzazione per l'apertura ed il trasferimento di pubblici esercizi potrebbe determinare:
   una discriminazione tra le medesime attività, dal momento che per le attività ubicate in zone sottoposte a tutela viene mantenuta la necessità di autorizzazione;
   l'inapplicabilità delle disposizioni contenute nel testo unico di pubblica sicurezza che prevedono l'accesso ed il controllo da parte delle Forze pubbliche ai locali, fino al potere di chiusura.

  Si verificherebbe, quindi, una questione analoga a quella già segnalata in un ordine del deputato Vignali (9/4940-A/62), accolto dal Governo, con il quale si rappresentava che in seguito alla soppressione del comma 2 dell'articolo 86 del regio decreto n. 773/1931 (TULPS), disposta dall'articolo 13 del decreto-legge n. 5/2012, è venuta meno non solo la licenza del questore per l'esercizio dello spaccio al minuto o il consumo di vino, birra o qualsiasi bevanda, ma anche l'applicazione di quelle disposizioni che prevedono la possibilità di accesso, senza la previa autorizzazione del magistrato, delle Forze dell'ordine nei suddetti locali.
  Rileva altresì che la soppressione dell'obbligo di possedere taluni requisiti professionali per la somministrazione di bevande ed alimenti nei circoli privati, seppur introdotta in ragione del numero ristretto Pag. 177di persone cui viene rivolta l'attività, potrebbe non rispondere a quelle esigenze di tutela della salute degli utenti, il cui livello deve essere sempre ed in ogni caso essere garantito, indipendentemente dall'ampiezza dell'attività esercitata. L'eliminazione del divieto di poter svolgere negli stessi locali sia la vendita al dettaglio che all'ingrosso potrebbe consentire alle grandi strutture di vendita, soggette ad autorizzazione, di adibire i loro magazzini sia per la vendita all'ingrosso che per quella al dettaglio. Aggiunge che la soppressione dell'obbligo inerente il possesso dei requisiti professionali nel commercio all'ingrosso dei prodotti alimentari rischia di risultare discriminatoria rispetto alle altre attività commerciali del comparto alimentare, con particolare riguardo a quella riguardante la vendita al dettaglio. Anche su queste ulteriori sollecitazioni, sarebbe opportuno conoscere l'avviso del Governo.
  Sottolinea, inoltre, che è stato assegnata alle Commissioni riunite II (Giustizia) e X Attività produttive una comunicazione della Commissione europea dal titolo «Un partenariato per una nuova crescita nei servizi, 2012-2015» (COM(2012)261 final) nella quale si dà conto dello stato di attuazione della direttiva Servizi (direttiva 2006/123/CE) e si propone di passare ad una nuova fase della realizzazione del mercato unico dei servizi, mediante l'adozione di ulteriori misure per fare in modo che i benefici offerti dalla direttiva Servizi possano essere consolidati e che essa possa esplicare tutte le proprie potenzialità. La Commissione europea dedica uno specifico documento di lavoro all'attuazione della direttiva Servizi negli Stati membri dell'UE (SWD(2012)148) e, tra gli altri, all'Italia, fornendo indicazioni precise e puntuali sulle permanenti carenze della legislazione italiana in ordine alla attuazione della direttiva servizi e sulle conseguenti azioni che occorre intraprendere.
  Riterrebbe essenziale, su tutti gli elementi indicati, ottenere specifiche indicazioni da parte del Governo, al fine di poter predisporre un parere condiviso.

  Raffaello VIGNALI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.

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