CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 giugno 2012
669.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 20 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.

5-07114 Rugghia: Sull'eventuale esistenza di immagini registrate nella zona circostante il 6o reggimento lancieri d'Aosta utili alle indagini sulla scomparsa di Marcello Volpe.

  Giacomo CHIAPPORI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Alessandra SIRAGUSA (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo precisando che il quesito intende pervenire anche a una richiesta di accesso delle immagini eventualmente esistenti registrate nella zona circostante la caserma Cascino ove si trova un presidio del 6o reggimento lancieri di Aosta.

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  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, esprimendo rammarico poiché non sarà possibile usufruire di alcun ausilio alle indagini in corso volte a fare chiarezza sulle cause della scomparsa del giovane Marcello Volpe.

5-07115 Di Stanislao: Sulle iniziative del Governo in ordine alle procedure di dismissione delle caserme conseguenti alla sospensione delle gare.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Augusto DI STANISLAO (IdV) rileva come la risposta costituisca una fotografia della situazione concernente la valorizzazione e la dismissione degli immobili militari, che però assume contorni sempre più sbiaditi, essendo una vicenda che si trascina ormai da oltre vent'anni.
  In tale ambito occorrerebbe attivare idonee procedure che dovrebbero permettere di salvaguardare il patrimonio pubblico. Gli immobili da dismettere, ritenuti ancora in grado di dispiegare una loro pubblica funzione, dovrebbero essere consegnati a enti pubblici in grado di valorizzarli attraverso finalità sociali e istituzionali, mentre quelli non ricadenti in tale tipologia dovrebbero semplicemente essere messi a gara per incrementare le risorse pubbliche e per consentirne l'utilizzo ai soggetti privati in grado di utilizzarli in modo efficiente nello svolgimento di attività economiche.
  Ritiene che, a fronte di una problematica così seria e rilevante, il Governo si sia limitato a farsi scudo di regole procedurali obsolete ed inefficienti, che il precedente Governo non aveva saputo o voluto rendere più efficaci. Per tale ragione preannuncia altre iniziative parlamentari da parte del suo gruppo.

5-07116 Porfidia: Sull'eventuale dotazione di armamenti per i droni Reaper della flotta italiana e sui costi stimati dell'operazione.

  Americo PORFIDIA (Misto), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Americo PORFIDIA (Misto) ritiene che il rappresentante del Governo abbia dato una risposta ambigua e non puntuale con riguardo, soprattutto, ai costi delle operazioni per dotare di armamento i 6 droni Reaper in dotazione alle Forze armate italiane.
  Inoltre, poiché a giustificazione di tale decisione sono state addotte motivazioni derivanti dalle esigenze delle operazioni svolte nei principali teatri operativi, quali l'Afghanistan, evidenzia come la risposta risulti contraddittoria. Infatti, il nostro Paese ha già stabilito di ritirarsi dal teatro afgano nel 2014, mentre tali armamenti non saranno disponibili prima di due anni.
  Ritiene che, in presenza di una situazione economica e finanziaria così delicata come quella attuale, il Governo dovrebbe svolgere un'opportuna riflessione su tali operazioni anche in considerazione del fatto che importanti investimenti in armamenti, cita ad esempio il programma del JSF, sono stati oggetto di una rimodulazione significativa.

  Giacomo CHIAPPORI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.20.

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 20 giugno 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.20.

7-00833 Bosi: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell'Istituto geografico militare.
7-00845 Rugghia: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell'Istituto geografico militare.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 29 maggio 2012.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, in relazione agli atti di indirizzo in titolo, il Governo aveva proposto alcune riformulazioni, che i proponenti si erano riservati di valutare.
  Avverto che l'onorevole Bosi, come preannunciato nella seduta del 29 maggio scorso, ha presentato un nuovo testo del suo atto di indirizzo (vedi allegato 4).

  Francesco BOSI (UdCpTP) sottolinea che la nuova formulazione della sua risoluzione tende a recepire in massima parte le proposte di riformulazione avanzate dal rappresentante del Governo.
  Ritiene che, tuttavia, resti decisiva la questione concernente le modalità di finanziamento dell'Istituto, che allo stato non gode dei benefici in termini di risorse legate all'espletamento di attività che pure si presentano come remunerative. Occorre invece valutare la possibilità di strutturare l'Istituto in modo tale da poter disporre direttamente dei proventi delle sue attività, così da utilizzare risorse non provenienti in modo esclusivo dal bilancio della Difesa.
  Ciò consentirebbe di rendere produttivo un servizio particolarmente qualificato, quale quello che l'organo riesce a realizzare ancora adesso, pur in una situazione di obiettiva difficoltà, anche legata all'afflusso di personale proveniente da altre strutture militari del territorio che sono state progressivamente ridimensionate.
  Invita quindi la Commissione a compiere ogni sforzo per addivenire ad una posizione comune in ordine alla definizione di impegni circa il rilancio dell'Istituto geografico militare che, a suo avviso, passa principalmente attraverso una nuova configurazione giuridica dell'ente.

  Antonio RUGGHIA (PD) si associa all'invito dell'onorevole Bosi circa la definizione di un testo unitario delle risoluzioni all'esame delle Commissioni. Entrambe partono dalla comune preoccupazione di salvaguardare la peculiare attività e gli standard occupazionali dell'ente a fronte della progressiva ed inesorabile riduzione dei finanziamenti.
  Evidenzia che la risoluzione a sua prima firma recava uno specifico impegno a garantire una crescita delle risorse, e che su tale punto il rappresentante del Governo ha proposto una riformulazione volta a prevedere, invece la «razionalizzazione» delle risorse medesime, termine che si presta ad interpretazioni di segno diverso. Inoltre, auspica che si possa addivenire ad una comune consapevolezza della necessità di implementare, accanto alla istituzionale funzione di carattere militare, anche l'attività civile dell'ente.
  Si riserva di verificare infine se, come pure sostenuto dall'onorevole Bosi, vi sia l'effettiva necessità di una trasformazione della natura giuridica dell'Istituto, essendo decisamente contrario ad ogni soluzione che comporti un aumento di inutili organismi di gestione.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che una delegazione della Commissione Difesa ha avuto occasione di visitare, nel mese di marzo 2009, l'Istituto Geografico Militare e ha avuto così modo di apprezzare l'elevata specializzazione del personale e l'elevata qualità dei prodotti e dei servizi offerti.Pag. 99
  Già in quell'occasione è stata segnalata la necessità che gli introiti derivanti dall'attività dell'Istituto potessero affluire direttamente all'Istituto e che fossero promosse attività di autofinanziamento. Inoltre, era stato evidenziato come la riduzione delle risorse avesse limitato le possibilità di manutenzione e ammodernamento tecnologico.
  Reputa pertanto necessaria un'azione della Commissione il più possibile unitaria che, nell'individuare il modello organizzativo ritenuto più idoneo, consenta di salvaguardare il peculiare patrimonio di competenze dell'Istituto. Vi è infatti piena consapevolezza delle potenzialità economiche, in parte inespresse e che invece occorre rilanciare, legate ai servizi resi dall'Ente, anche per evitare che per i medesimi servizi si debba poi ricorrere a soggetti privati che produrrebbero verosimilmente servizi meno affidabili e a costi superiori.

  Il sottosegretario Filippo MILONE nel dichiarare una posizione tendenzialmente favorevole sulla nuova formulazione della risoluzione dell'onorevole Bosi, si riserva di esprimersi sui preannunciati nuovi atti di indirizzo vertenti sul medesimo tema.

  Luciano ROSSI (PdL) dichiara a nome del suo gruppo l'intendimento di cooperare per la definizione di un testo unitario delle risoluzioni.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) ricorda che la citata visita all'Istituto a Firenze aveva permesso di verificare la qualità del personale e dei servizi e si era assunto l'impegno di sostenerne l'attività e gli standard occupazionali. Si rimette pertanto ai presentatori degli atti di indirizzo in esame, al fine di definire le modalità con cui tali impegni possano essere concretizzati.
  Esprime tuttavia perplessità circa la possibilità di addivenire ad un testo comune e non condivide l'esigenza di una trasformazione dell'ente, soprattutto ove si pensi di assoggettarlo ad altre strutture che già hanno manifestano difficoltà sul piano dell'efficienza gestionale.

  Federica MOGHERINI REBESANI (PD) osserva che sia necessario individuare una soluzione che scongiuri il rischio di ridimensionamento – anche se qualificato con il termine di razionalizzazione – soprattutto quando esso sia destinato ad incidere sul personale civile dell'Istituto.

  Giacomo CHIAPPORI (LNP) rileva che occorre cercare una composizione, che adesso appare difficile, tra una prospettiva volta ad incentivare il settore civile delle attività dell'Istituto e una prospettiva che invece ne vorrebbe potenziarne la componente militare.

  Il sottosegretario Filippo MILONE assicura che il Governo non farà mancare il suo contributo nella ricerca di una soluzione che – mediante un'eventuale riconfigurazione della natura giuridica dell'Istituto – possa rilanciarne le capacità. Osserva peraltro che nella scelta di un modello organizzativo nuovo non deve escludersi aprioristicamente la possibilità di avvalersi di strutture già esistenti cui è riconosciuta la capacità di produrre servizi i cui ricavi sono immediatamente destinati alla Difesa.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 20 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.55.

Autorizzazione all'affondamento sperimentale di una nave radiata dai ruoli del naviglio militare e relative attività di monitoraggio.
Testo unificato C. 3626 Chiappori e C. 3943 Di Stanislao.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 giugno 2012.

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  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti all'emendamento 1.100 del relatore.

  Il sottosegretario Filippo MILONE osserva che l'emendamento proposto dal relatore copre le spese del provvedimento attraverso il ricorso al fondo per gli interventi di politica economica che non coinvolge direttamente le competenze del Ministero della Difesa. Ritiene, pertanto, che il Governo possa esprimere più compiutamente il proprio parere sulle forme di copertura degli oneri in sede di esame presso la Commissione Bilancio.

  Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore, ricorda che il testo unificato approvato dalla Commissione era stato inviato alla Commissione Bilancio per il prescritto parere e che quest'ultima non aveva espresso alcun parere. Essa, infatti, si era semplicemente limitata a sospenderne l'esame e il presidente Giorgetti aveva trasmesso una comunicazione, cui era allegata una nota della Ragioneria generale dello Stato, volta a sollecitare la Commissione Difesa a svolgere ulteriori approfondimenti sugli aspetti della proposta ritenuti più problematici.
  Alla luce del dibattito svoltosi nella seduta di ieri, ritiene che sia più opportuno mantenere l'originaria previsione che finanziava gli oneri del provvedimento attraverso risorse erogate dagli enti territoriali, anche attraverso l'utilizzo di fondi comunitari. Si potrebbe, quindi, opportunamente informare la presidenza della Commissione Bilancio degli ulteriori approfondimenti condotti e chiedere che la Commissione si esprima sull'originario testo al fine della sua iscrizione nel calendario dei lavori dell'Assemblea. Ritira, pertanto, l'emendamento 1.100 a sua firma.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) condivide le considerazioni del relatore sull'opportunità di mantenere l'originaria formulazione del comma 2-bis dell'articolo 1. Come già evidenziato nella precedente seduta, la modalità di copertura degli oneri individuata in tale norma rappresentava un elemento di particolare qualificazione dell'iniziativa legislativa rispetto al quale ogni altra soluzione rappresenterebbe un passo indietro.

  Ettore ROSATO (PD) sottolinea come nell'attuale fase di congiuntura economica le finalità del provvedimento in esame non figurino tra le priorità da perseguire. Pur rendendosi conto che le finalità del provvedimento sono quelle di creare un virtuoso incremento di talune attività economiche, nel settore del turismo, osserva che le medesime risorse potrebbero essere più opportunamente destinate a interventi più urgenti.

  Antonio RUGGHIA (PD) evidenzia che la posizione del suo gruppo durante la precedente fase referente era condizionata al fatto che il provvedimento era stato inviato al parere delle Commissioni in una versione che non prefigurava oneri a carico del bilancio dello Stato. L'emendamento presentato dal relatore muta in modo radicale tale prospettiva.

  Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore, collegandosi agli interventi dei colleghi Rosato e Rugghia, osserva che le considerazioni da loro svolte rafforzano le motivazioni alla base della sua proposta di non modificare l'originaria versione del provvedimento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, assicura il relatore che la Presidenza avrà cura di informare la Commissione Bilancio degli approfondimenti svolti e degli esiti del dibattito.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

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