CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 giugno 2012
668.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 60

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 482.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo, rinviato nella seduta del 14 giugno 2012.

  Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, ricorda che nella precedente seduta aveva preliminarmente chiesto al rappresentante del Governo di precisare le modalità attraverso le quali sarebbero stati ripristinati i contributi da destinare alle associazioni combattentistiche.
  Ritiene, infatti, opportuno che la Commissione – prima di esprimersi sul provvedimento in esame – possa ricevere idonee rassicurazioni attraverso un preciso impegno del Governo volto a sanare la situazione determinatasi a seguito del mancato rifinanziamento della norma che assegnava alle citate associazioni un contributo specifico per il triennio 2009-2011.
  Chiede, pertanto, al rappresentante del Governo chiarimenti in merito agli sviluppi della situazione descritta.

  Il sottosegretario Filippo MILONE, nel ribadire lo sforzo che sta compiendo il Ministero della Difesa al fine di risolvere i problemi evidenziati, conferma che la soluzione che appare maggiormente praticabile fa riferimento ad un preciso impegno assunto dal Ministero dell'economia Pag. 61e finanze, affinché le risorse necessarie siano previste con lo strumento del disegno di legge di assestamento per il 2012.

  Antonio RUGGHIA (PD) chiede al Governo maggiori dettagli sulle ragioni per cui occorre procedere a un rifinanziamento del capitolo 1352 mediante la legge di assestamento.

  Il sottosegretario Filippo MILONE fa presente che le risorse attualmente stanziate nel capitolo 1352 non consentono, se non interviene un rifinanziamento mediante la legge di assestamento, di poter erogare un contributo alle associazioni combattentistiche, essendosi esauriti gli effetti dell'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare che assegnava alle associazioni combattentistiche un contributo per il triennio 2009-2011.

  Francesco Saverio GAROFANI (PD) domanda se lo stesso risultato potrebbe essere più rapidamente conseguito attraverso un'iniziativa da approvare in Commissione in sede legislativa.

  Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, sottolinea come la priorità sia quella di non allungare eccessivamente i tempi per l'approvazione del parere. Al riguardo, osserva che il termine per la presentazione del disegno di legge di assestamento è fissato al 30 giugno, mentre il parere sul provvedimento in esame dovrebbe essere reso entro il 25 giugno. Invita quindi a valutare la possibilità di chiedere un differimento del termine di espressione del parere, al fine di attendere l'effettiva presentazione alle Camere del disegno di legge di assestamento.

  Francesco Saverio GAROFANI (PD) condivide l'esigenza di individuare la strada più rapida per reperire i contributi da ripartire alle associazioni combattentistiche. Si associa, quindi, alla richiesta del relatore di attendere che l'espressione del parere da parte della Commissione sul provvedimento in esame avvenga dopo la presentazione del disegno di legge di assestamento.

  Salvatore CICU (PdL) condivide la richiesta prospettata dall'onorevole Garofani. Ritiene, infatti, che affinché la Commissione possa compiutamente svolgere il controllo sull'atto sottoposto al parere, sia necessario stabilire in maniera inequivoca un contributo anche alle associazioni combattentistiche.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, manifesta perplessità sull'eventuale proroga del termine per l'espressione del parere. Ritiene, infatti, che la Commissione attraverso un parere condizionato potrebbe esercitare sul Ministero dell'economia e delle finanze una pressione più efficace nel senso di ottenere che sia adempiuto l'impegno di rifinanziare il capitolo di bilancio destinato a coprire i contributi per le associazioni combattentistiche.

  Antonio RUGGHIA (PD) ritiene che, al contrario, l'interruzione dell’iter del provvedimento possa stimolare a risolvere con urgenza la questione dei contributi alle associazioni combattentistiche. Si dichiara altresì certo del fatto che l'impegno a destinare maggiori risorse per la Difesa sarà mantenuto.

  Il sottosegretario Filippo MILONE dichiara la disponibilità del suo Dicastero ad attendere l'espressione del parere parlamentare nei tempi che si riterranno necessari.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) fa presente che da parte sua non è stata formulata alcuna considerazione né in senso favorevole né in senso negativo alla richiesta di proroga del termine per rendere il prescritto parere.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, prendendo atto delle indicazioni emerse dal dibattito, si riserva di chiedere alla Presidenza della Camera una proroga dei termini Pag. 62per l'espressione del parere della Commissione sull'atto in esame. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.20.

Autorizzazione all'affondamento sperimentale di una nave radiata dai ruoli del naviglio militare e relative attività di monitoraggio.
Testo unificato C. 3626 Chiappori e C. 3943 Di Stanislao.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 ottobre 2011.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che nell'ultima seduta del 26 ottobre 2011, la Commissione ha trasmesso il testo unificato, come modificato dagli emendamenti approvati, alle Commissioni competenti per il parere.
  Avverte, quindi, che a tutt'oggi sono pervenuti i pareri delle Commissioni Affari costituzionali, Trasporti e Agricoltura. Non si sono, invece, ancora espresse le Commissioni Bilancio, Cultura, Ambiente e Politiche dell'Unione europea, né la Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  Avverte, altresì, che il presidente della Commissione Bilancio gli ha trasmesso una lettera in cui evidenziava che «il rappresentante del Governo, avvalendosi di una nota predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato, ha svolto alcune considerazioni critiche sul provvedimento che, ad avviso della Commissione, dovrebbero essere oggetto di valutazione da parte della Commissione da Lei presieduta, al fine di un'eventuale riconsiderazione del testo del provvedimento».
  Invita quindi il relatore ad esprimersi su tali elementi.

  Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore, nel dare conto della comunicazione del presidente Giorgetti e dei contenuti dell'allegata nota della Ragioneria generale dello Stato, evidenzia le criticità individuate da tale documento con riguardo, in particolare, alla norma recata dal comma 2-bis dell'articolo 1.
  Ricorda che tale disposizione prevedeva, al fine di reperire le risorse necessarie per avviare le attività previste dall'iniziativa legislativa, il ricorso all'utilizzo del fondo europeo per la pesca (FEP) e del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR). La disposizione, introdotta in fase emendativa per iniziativa del gruppo dell'Italia dei valori, sembrava costituire una soluzione percorribile e meritevole di considerazione in quanto valorizzava giustamente l'indotto, in termini di turismo subacqueo e di ripopolamento dell'ambiente marino che sarebbe derivato dall'affondamento della nave e trasferiva gli oneri sulle realtà locali più direttamente interessate. Tale orientamento non sembra però essere stato condiviso in sede di esame del provvedimento in Commissione Bilancio dal dicastero dell'Economia.
  Evidenzia, quindi, che gli oneri previsti per le attività di bonifica dell'imbarcazione, per il trasporto e l'affondamento e per le attività di controllo preventivo e successivo all'operazione – poiché in Italia non è mai stato prima praticato lo scuttling – possono essere solo stimati in via comparativa con quelli di Paesi a forte etica ambientale che già hanno fatto ricorso a tale pratica. L'onore per l'affondamento di una nave della stazza di circa tremila tonnellate ammonterebbe, secondo studi di aziende specializzate, a circa 2,8 milioni di dollari.
  Pertanto, presenta, l'emendamento 1.100 che copre le suddette spese, stimate Pag. 63congruamente in 2,5 milioni di euro, attingendo al fondo per interventi strutturali di politica economica di cui è stata riscontrata la capienza per il 2012 (vedi allegato).

  Il sottosegretario Filippo MILONE si riserva di intervenire in una successiva seduta, al fine di rendere il proprio parere sulla proposta emendativa del relatore.

  Antonio RUGGHIA (PD) ricorda che la proposta di legge, nel testo predisposto in Commissione, non recava oneri direttamente a carico del bilancio statale, ma riversava la valutazione della fattibilità economica e delle relative spese sulla regione direttamente interessata, che poteva a tal fine attingere da fondi comunitari. L'emendamento del relatore, di cui sono evidenti le motivazioni, modifica tale prospettiva e, pertanto, appare adesso fondamentale che vi sia un chiaro orientamento del Governo sulle modalità di copertura degli oneri indicate nell'emendamento del relatore.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) ricorda che l'iniziativa legislativa a sua firma, confluita poi nel testo unificato in esame, era volta precipuamente allo scopo di colmare alcune evidenti lacune della proposta originaria, anche sul piano degli oneri. In questo ambito, la Commissione era quindi riuscita a percorrere una strada che apriva potenzialità di sviluppo per i territori interessati e che appariva pienamente condivisibile. Modificare quel percorso in corso d'opera appare invece poco praticabile e revoca in dubbio il senso complessivo della proposta.

  Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore, richiama lo spirito costruttivo con cui i gruppi si sono confrontati durante la non breve fase istruttoria del provvedimento. Pur avendo avuto la disponibilità del suo Gruppo a richiedere ed ottenere una rapida iscrizione nel calendario dei lavori dell'Assemblea, ha inteso privilegiare l'esigenza di addivenire in Commissione ad un testo il più possibile condiviso. Nel ribadire la validità delle ragioni della proposta, evidenzia che in essa si coniuga l'attenzione per le tematiche ambientali con le opportunità di sviluppo turistico ed economico. Chiede pertanto che si giunga rapidamente ad una conclusione dell'esame.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, alla luce delle richieste del relatore, propone di rinviare l'esame dell'atto alla seduta di domani, fissando contestualmente il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 18 della giornata odierna.

  La Commissione approva

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Promozione a titolo onorifico ai militari profughi a seguito dell'applicazione del trattato di Parigi del 10 febbraio 1947.
C. 4994 Villecco Calipari.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 14 giugno 2012.

  Il sottosegretario Filippo MILONE richiama le osservazioni mosse nel corso della precedente seduta dall'onorevole Villecco Calipari, che riconduceva la necessità del provvedimento all'esigenza di garantire equità al personale in argomento, anche alla luce di promozioni a titolo onorifico disposte recentemente con taluni provvedimenti legislativi, quali, da ultimo, la legge n. 37 del 2002. Al riguardo, rileva che, ai sensi del citato provvedimento, tali promozioni sono state conferite a personale militare deceduto a seguito di eventi occorsi nello svolgimento del servizio e che tale circostanza non appare in alcun modo riconducibile alla categoria di personale che il provvedimento in esame intende tutelare.

Pag. 64

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) ricorda che la legge citata dal rappresentante del Governo non è però l'unica che ha conferito promozioni a titolo onorifico. Infatti, numerose disposizioni nel corso del tempo hanno realizzato tale effetto. A titolo di esempio richiama la legge 18 dicembre 1973, n. 858, la legge 8 agosto 1980, n. 434, la legge 6 novembre 1990, n. 325 e la legge 31 gennaio 1992, n. 159.
  Evidenzia che tali provvedimenti sono stati approvati pur essendo già vigente il principio posto dall'articolo 4 della legge n. 113 del 1954 – poi confluito nel comma 2 dell'articolo 1630 del codice dell'ordinamento militare – che fa espresso divieto di concedere gradi onorari. Tale ultima previsione va quindi intesa nel senso che in tema di conferimento di gradi a titolo onorifico sussiste l'obbligo di intervento con norma di rango primario.
  Quanto al merito del provvedimento, rileva che le perplessità espresse dall'Esecutivo appaiono principalmente imputabili alle difficoltà di definire in modo restrittivo la platea degli interessati, anche in ragione di prevedibili fenomeni emulativi da parte di altre categorie. Tale preoccupazione potrebbe però essere superata individuando in modo univoco i destinatari del provvedimento, anche mediante una limitata attività conoscitiva.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) condivide le considerazioni espresse dall'onorevole Villecco Calipari, riservandosi di promuovere audizioni funzionali a consentire di circoscrivere in modo netto coloro che beneficierebbero della promozione a titolo onorifico

  Il sottosegretario Filippo MILONE precisa che non vi è alcun atteggiamento di chiusura del Governo. Ribadisce invece apprezzamento per l'obiettivo di dare adeguato riconoscimento ai soggetti che hanno vissuto i drammatici eventi dell'immediato dopoguerra, che potrebbe essere agevolmente conseguito anche riconoscendo loro una speciale onorificenza.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.15.

Pag. 65