CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 giugno 2012
666.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 107

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 14 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 13.55.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 482.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo.

  Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva, preliminarmente, che nel capitolo dello stato di previsione del Ministero della difesa, ove sono allocati i contributi da assegnare alle associazioni ed enti vigilati dal dicastero stesso, non risulta iscritto per l'anno 2012 alcun contributo in favore delle associazioni combattentistiche.
  Ricorda, infatti, che le citate associazioni beneficiavano di un apposito contributo in virtù di una norma – adesso confluita nell'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare – che aveva previsto uno stanziamento relativo al triennio 2009-2011, non più prorogato.
  Fa, quindi, presente che nella seduta di ieri della Commissione difesa del Senato dedicata all'esame del provvedimento in oggetto, il sottosegretario Milone aveva affermato che lo stesso Ministro della difesa avrebbe interessato della questione il Presidente del Consiglio dei ministri e il viceministro dell'economia e delle finanze. La soluzione individuata consisterebbe nell'effettuare una rimodulazione di spesa nell'ambito del disegno di legge di assestamento del bilancio 2012, ipotesi a cui il Ministero della difesa già starebbe operando insieme alla Ragioneria generale dello Stato.
  Evidenziando come l'assenza nello schema di decreto in esame di uno specifico Pag. 108contributo alle associazioni combattentistiche configuri una sperequazione, chiede al rappresentante del Governo una conferma di quanto rappresentato.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI, assicura il relatore sulla congruità delle notizie da lui riportate, confermando che il Governo sta operando secondo quanto già riferito presso l'altro ramo del Parlamento.

  Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, alla luce di quanto confermato dal sottosegretario Magri, propone un rinvio dell'esame del provvedimento.

  La Commissione conviene.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 14 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 14.05.

Promozione a titolo onorifico ai militari profughi a seguito dell'applicazione del trattato di Parigi del 10 febbraio 1947.
C. 4994 Villecco Calipari.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 giugno 2012.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI ritiene che l'iniziativa legislativa in oggetto muova da presupposti etici ricchi di significato e meritevoli di considerazione. Essa, infatti, tende ad affermare un giusto riconoscimento morale nei confronti di quegli italiani che – a seguito del Trattato di pace di Parigi del 1947 – si trovarono nella condizione di dover abbandonare le loro case e i territori in cui vivevano pur di continuare a dirsi italiani.
  Tuttavia, osserva che la proposta di legge presenta alcuni aspetti che destano perplessità. In particolare, evidenzia che qualora l'iniziativa in parola dovesse essere approvata nella sua attuale formulazione, essa costituirebbe un'eccezione alla vigente normativa in materia di avanzamento del personale militare, in quanto contrasterebbe in parte con il principio generale stabilito dall'articolo 851 del codice dell'ordinamento militare, che sancisce il divieto di concedere gradi onorari agli ufficiali.
  Inoltre, sottolinea che il provvedimento individua come destinatari una intera categoria di personale, vale a dire i profughi, alla quale verrebbe conferita una promozione a domanda, senza la necessità di ulteriori requisiti. Tale aspetto, delineando una sorta di automatismo, finirebbe con lo svilire il significato di riconoscimento morale della promozione a titolo onorifico, riservata a coloro che hanno partecipato alla guerra partigiana e che, per tale motivo, hanno conseguito la qualifica di partigiano combattente.
  Infine, per quanto attiene al numero di personale transitato nella posizione di ausiliaria/riserva/congedo in possesso della qualifica di profugo, quale potenziale beneficiario della proposta di legge in esame, evidenzia che tale dato non è in possesso del Ministero della difesa in considerazione sia del fatto che la competenza in materia di riconoscimento della qualifica di profugo è devoluta agli Uffici territoriali del Governo, sia del fatto che i citati Uffici provvedono alla ricezione ed all'istruzione delle relative domande, sia perché il conseguente decreto di riconoscimento della suddetta qualifica è emanato dal prefetto.
  Per tali ragioni, la Difesa non dunque è in grado di fornire il dato che era stato richiesto nelle precedente seduta in quanto, a monte, non è possibile stabilire Pag. 109il numero dei soggetti che presenteranno domanda di riconoscimento della attribuzione della qualifica di profugo ai preposti uffici del Ministero dell'interno.
  In considerazione della valenza morale dell'istanza recata dalla proposta di legge e, nel presupposto che la platea dei soggetti beneficiari, per ragioni anagrafiche, debba essere giocoforza ristretta, assicura comunque la massima disponibilità da parte del dicastero qualora si dovesse individuare una soluzione che stabilisca l'attribuzione ai citati soggetti di un riconoscimento diverso da quello dell'avanzamento.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), pur apprezzando il riconoscimento operato dal rappresentante del Governo ai profili di natura etica connessi alla proposta in titolo, ritiene che non sia emersa alcuna disponibilità sul piano dei fatti. Evidenzia, quindi, come la proposta di legge, di cui è prima firmataria, sia stata sottoscritta anche da altri deputati della Commissione appartenenti ad altri gruppi. L'iniziativa, pertanto, muove da un'esigenza condivisa e da motivazioni di equità nei confronti di quelle persone che si sono trovate a vivere l'esperienza di profughi a seguito del citato Trattato di pace. Poiché ritiene che – anche in considerazione della platea assai ridotta dei beneficiari – non si dovrebbe porre tanto il tema della tipologia del riconoscimento assegnare, bensì quello della sua equità, ribadisce di non cogliere alcuna disponibilità nelle parole del Governo che, da una parte, afferma buoni sentimenti, ma, dall'altra, li nega nei fatti.

  Franco GIDONI (LNP) fa presente che il suo gruppo non ha sottoscritto la proposta di legge in esame. Si sofferma, quindi, sulle problematiche evidenziate dal rappresentante del Governo, che ritiene meritevoli di attenzione, sottolineando l'opportunità di svolgere gli opportuni approfondimenti e prospettando la possibilità di conferire, in alternativa alle promozioni di cui alla proposta di legge in titolo, onorificenze prestigiose, come ad esempio il Cavalierato di Vittorio Veneto.

  Augusto DI STANISLAO (IdV), relatore, fa presente che il dibattito sul provvedimento sia già stato esaustivo e che occorrevano chiarimenti limitatamente al ruolo dei soggetti istituzionali coinvolti nella procedura e alla platea dei beneficiari. Reputa, quindi, che il provvedimento – riconoscendo il beneficio dell'avanzamento a un numero assai limitato di militari, ormai in pensione da molto tempo – in considerazione della sua valenza morale potrebbe tranquillamente procedere nell’iter al di là delle perplessità sollevate dal rappresentante del Governo.

  Francesco BOSI (UdCpTP) comprende le difficoltà che il rappresentante del Governo ha evidenziato e, tuttavia, fa presente che l'obiettivo dell'iniziativa è condiviso da gran parte dei colleghi commissari. Ritiene che tale situazione potrebbe essere superata proponendo un'opportuna modifica al testo dell'articolo 4 della proposta di legge.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI precisa che le perplessità manifestate riguardavano la situazione a disciplina vigente, senza con ciò pregiudicare la sovranità del Parlamento nello stabilire una disciplina difforme per specifiche situazioni.

  Gianfranco PAGLIA (FLpTP) chiede al rappresentante del Governo un chiarimento sui requisiti dei destinatari delle promozioni, siano essi collocati in riserva o in congedo assoluto.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI ribadisce che l'attribuzione di un grado onorifico in vita rappresenta un'eccezione.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) osserva che la normativa sull'avanzamento del personale militare si è sviluppata at Pag. 110traverso successive stratificazioni che hanno reso molto complicato stabilire le disposizioni vigenti.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI sottolinea che la materia in questione è di particolare complessità e che appare opportuno procedere ad ulteriori approfondimenti per scongiurare ogni possibile iniquità.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.