CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 giugno 2012
665.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 giugno 2012. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Angelo ALESSANDRI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Giovanni Ferrara e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 11.30.

DL 59/2012: Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile.
C. 5203 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 giugno 2012.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella seduta del 6 giugno le Commissioni hanno esaminato gli emendamenti riferiti all'articolo 1, disponendo, su richiesta dei relatori, l'accantonamento dei seguenti emendamenti: relativamente alla questione della delega al Ministro degli interni, gli emendamenti Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46; in materia di trasparenza delle attività di protezione civile, l'emendamento Giovanelli 1.91; in materia di piani regionali di protezione civile, l'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011.
  Ricorda che nella medesima seduta i relatori hanno chiesto l'accantonamento di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2 ed hanno espresso i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 3.
  Avverte quindi che i relatori hanno presentato: all'articolo 1, relativamente alla questione della delega al Ministro degli interni, l'emendamento 1.400 (vedi allegato); all'articolo 1, relativamente alle voci di spesa a cui attingere per il reintegro del Fondo di riserva per le spese impreviste, l'emendamento 1.401 (vedi allegato); all'articolo 3, l'emendamento 3.300 (vedi allegato), che aggiunge due ordinanze all'elenco di quelle i cui effetti restano fermi ai sensi dell'articolo 3, comma 1; e all'articolo 3, l'emendamento 3.302 (vedi allegato), che interviene sulle durata delle gestioni commissariali.Pag. 7
  Avverte, inoltre, che i relatori hanno presentato una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011 (vedi allegato).
  Dopo aver accertato che i rappresentanti dei gruppi rinunciano al termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti dei relatori, avverte che le Commissioni passano all'esame degli emendamenti accantonati.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, d'intesa con il relatore per la I Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.400 dei relatori e invita conseguentemente al ritiro degli emendamenti accantonati Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46, avvertendo che, diversamente, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Giovanni FERRARA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.400 dei relatori e parere conforme a quello dei relatori sugli emendamenti Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 1.400 dei relatori.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che risultano preclusi gli emendamenti Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46

  Il sottosegretario Giovanni FERRARA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.401 dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 1.401 dei relatori.

  Armando DIONISI (UdCpTP) acconsente alla riformulazione del suo articolo aggiuntivo 1.011 nei termini indicati dai relatori.

  Il sottosegretario Giovanni FERRARA esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 1.011 (nuova formulazione).

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, d'intesa con il relatore per la I Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Giovanelli 1.91.

  Sesa AMICI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Giovanelli 1.91.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che si è così concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1. Invita quindi i relatori e il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 2.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, d'intesa con il relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Mariani 2.1, Lanzarin 2.2, Tassone 2.3, Duilio 2.4 e Peluffo 2.5. Invita conseguentemente al ritiro di tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 2, avvertendo che, diversamente, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Giovanni FERRARA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Mariani 2.1, Lanzarin 2.2, Tassone 2.3, Duilio 2.4 e Peluffo 2.5.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Mariani 2.1, Lanzarin 2.2, Tassone 2.3, Duilio 2.4 e Peluffo 2.5, soppressivi dell'articolo 2, risultano preclusi tutti i restanti emendamenti all'articolo medesimo.

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  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, d'intesa con il relatore per la I Commissione, nel raccomandare l'approvazione degli emendamenti 3.300 e 3.302 dei relatori, conferma i pareri già espressi sugli emendamenti riferiti all'articolo 3, salvo che sull'emendamento Paolo Russo 3.15, sul quale i relatori hanno deciso di rimettersi alle Commissioni.

  Antonio DISTASO (PdL), relatore per la I Commissione, chiarisce che i relatori hanno in un primo momento lavorato a una diversa formulazione dell'emendamento 3.202, che, oltre a prorogare tutte le gestioni commissariali fino al 31 dicembre 2012, salvaguardasse fino al completamento dei lavori quelle riferite a opere infrastrutturali di rilievo strategico. Non essendo stato possibile tuttavia definire l'elenco di tali opere nel tempo disponibile, i relatori hanno ritenuto di limitarsi per il momento alla proroga fino al 31 dicembre 2012, salvo verificare la possibilità di affrontare nuovamente la questione nella fase di esame di Assemblea.

  Il sottosegretario Giovanni FERRARA esprime parere favorevole sugli emendamenti 3.200 e 3.202 dei relatori e parere conforme a quello dei relatori sugli altri emendamenti all'articolo 3, rimettendosi quindi alle Commissioni sull'emendamento Paolo Russo 3.15.

  Ermete REALACCI (PD) considera ineccepibili le considerazioni appena svolte dal presidente Bruno. Richiama, inoltre, l'attenzione dei relatori sulla delicatezza della questione che si apprestano a disciplinare con un loro emendamento, invitandoli a esplicitare in modo chiaro le motivazioni che sono alla base della scelta di ampliare il numero delle infrastrutture da completare attraverso gestioni commissariali operanti, ai sensi della legge n. 225 del 1992, in deroga a quanto stabilito dal decreto-legge in esame.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV), preliminarmente riconosce che fino a questo momento le Commissioni hanno svolto un lavoro apprezzabile per migliorare il testo del provvedimento d'urgenza in esame. Anche per questo, richiama i relatori e il Governo ad una più attenta valutazione della preannunciata intenzione di predisporre una proposta emendativa diretta ad ampliare il numero e la durata delle vecchie gestioni commissariali. Nel denunciare, quindi, l'estraneità della norma in discussione (e della relativa proposta emendativa) con la materia oggetto del decreto-legge, rivendica con forza la necessità di approntare una legislazione che consenta finalmente al Paese di essere governato nella legalità e nel rispetto della legislazione ordinaria, rifuggendo da logiche e strumenti normativi emergenziali.

  Manuela LANZARIN (LNP) contesta l'approccio dei colleghi che, generalizzando la critica alle vecchie gestioni commissariali, rischiano di misconoscere il buon lavoro svolto da alcuni di essi e di impedire, di fatto, il completamento di alcune opere infrastrutturali strategiche, in corso di avanzata realizzazione e, in alcuni casi, attese da decenni dai cittadini e dalle imprese.

  Pierguido VANALLI (LNP) stigmatizza la scelta di rinviare la questione all'Assemblea. A suo avviso, è necessario che scelte di questo peso politico siano assunte in sedi formali, come quella delle Commissioni in sede referente.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), alla luce del dibattito fin qui svolto sulla questione della proroga o meno di tutte o di alcune soltanto delle vecchie gestioni commissariali, richiama l'attenzione dei relatori e del Governo sull'opportunità di rivedere il parere espresso sul proprio emendamento 3.3 che indica una soluzione, a suo avviso, positiva e ragionevole, prevedendo che l'eventuale proroga dei singoli commissari sia concessa previa validazione da parte del Parlamento.

  Agostino GHIGLIA (PdL) stigmatizza il comportamento dei colleghi che, su una Pag. 9questione delicata e complessa, come quella della individuazione di alcune gestioni commissariali meritevoli di essere prorogate al fine di consentire in tempi brevi il completamento delle opere infrastrutturali ad esse relative, rischiano di assumere atteggiamenti pregiudiziali. Nel richiamare, quindi, la semplice verità che, più spesso di quanto non si voglia oggi riconoscere, l'affidamento della realizzazione di opere infrastrutturali a commissari straordinari si è imposta come l'unica soluzione per superare veti e lungaggini procedurali, altrimenti insuperabili, invita tutti ad un più sereno e pacato esame della situazione, auspicando che, grazie al lavoro dei relatori e del Governo, si individui una soluzione adeguata alla questione in discussione.

  Tommaso FOTI (PdL) ritiene che la soluzione preannunciata dai relatori, vale a dire quella di una limitata proroga, fino al 31 dicembre 2012, delle precedenti gestioni commissariali, e la verifica, medio tempore, di quelle meritevoli di essere ulteriormente prorogate, eventualmente anche previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sia una soluzione equilibrata e positiva. Ritiene per questo che il primo dovere, che tutti i colleghi dovrebbero sentire, è quello di scongiurare il rischio che una scelta propagandistica, come quella di procedere al blocco generalizzato delle precedenti gestioni commissariali, finisca per tradursi in un blocco generalizzato delle opere in corso di realizzazione, con gravi ripercussioni economiche e sociali. Al tempo stesso, ritiene che interventi ed interferenze estranei ed esterni al dibattito nelle Commissioni parlamentari competenti finiscano per rendere molto più arduo lo sforzo di sintesi che i relatori stanno producendo e che andrebbe molto più apprezzato e sostenuto.

  Sesa AMICI (PD), considerato che le gestioni commissariali rappresentano materia ultronea rispetto a quella del decreto in esame, che tratta del riordino della protezione civile, e che il sistema dell'affidamento delle opere a commissari è una prassi deteriore, ritiene che la soluzione migliore sia quella di prorogare tutte le gestioni commissariali fino al 31 dicembre 2012, come proposto dai relatori, in modo da individuare nel frattempo un numero limitato di gestioni per le quali ci sia l'effettivo interesse pubblico ad una prosecuzione anche oltre quella data.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Taddei 3.1, Favia 3.2, Zamparutti 3.3, Piffari 3.4, Lanzarin 3.5, gli identici emendamenti Milanato 3.6 e Viola 3.7, gli emendamenti Lanzarin 3.8, Garofalo 3.11, 3.10 e 3.9 e Ghiglia 3.12.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 3.300 e 3.302 dei relatori e l'emendamento Amici 3.13 (vedi allegato).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che, in assenza dei presentatori dell'emendamento Zaccaria 3.14, si intende che vi abbiano rinunziato.

  Alessandro BRATTI (PD) considera opportuno che le Commissioni svolgano un serio approfondimento sull'opportunità di mantenere nel testo in discussione le disposizioni relative al termovalorizzatore di Acerra. A suo avviso, infatti, la pendenza di un contenzioso giurisdizionale, l'impatto finanziario di tali disposizioni sul bilancio della regione Campania e, da ultimo, l'incongrua soluzione (unica in tutto il territorio nazionale) consistente nell'attribuzione, ex lege, all'ente regionale della proprietà di un impianto complesso e importante come quello di Acerra, consiglierebbero di demandare ad altro provvedimento ed ad una più pacata ed approfondita discussione il compito di approntare una soluzione più equilibrata e più omogenea rispetto a quelle effettuate in tutte le altre regioni del Paese.

  Paolo RUSSO (PdL) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento soppressivo 3.15. Nel giudicare, quindi, inaccettabile il contenuto delle disposizioni di Pag. 10cui all'articolo 3, comma 4, del provvedimento in esame, sottolinea la necessità di individuare, sulla base di analoghi precedenti, quale sia l'istituto giuridico più idoneo a garantire l'affidamento ad un soggetto privato dell'impianto di Acerra, la cui gestione e proprietà non può essere demandata alla regione Campania. Condivide per questo le osservazioni svolte dal collega Bratti in ordine alla necessità di affrontare tale delicata questione in un separato ed apposito provvedimento legislativo, espungendo dal testo in esame le relative norme. Aggiunge che, ove confermate, le disposizioni in questione produrrebbero un irreparabile vulnus a danno delle imprese e dei cittadini della regione Campania, perché verrebbe irrimediabilmente messa a repentaglio la capacità di spesa dell'ente regionale. Con particolare riferimento alle politiche di sostegno all'agricoltura, dichiara che l'applicazione delle norme in discussione impedirebbe, di fatto, alla regione Campania di erogare qualsiasi risorsa e di partecipare ai progetti co-finanziati dall'ente regionale, dallo Stato e dall'Unione europea.
  Conclude, infine, richiamando i relatori e il Governo alla necessità di predisporre un provvedimento ad hoc sulla questione del termovalorizzatore di Acerra e, conseguentemente, di accogliere la proposta emendativa diretta alla soppressione delle disposizioni in discussione.

  Tino IANNUZZI (PD), preliminarmente dichiara di sottoscrivere l'emendamento Russo 3.15. Nel richiamare, quindi, il parere espresso dal Comitato della legislazione, denuncia, anzitutto, la totale estraneità delle disposizioni in questione rispetto alla materia oggetto del provvedimento d'urgenza in esame, invocando per questa ragione la loro soppressione. Sottolinea, inoltre, la gravità degli effetti che le disposizioni in discussione produrrebbero, se confermate, sul bilancio della regione Campania e sulla sua capacità di spesa, di fatto azzerata dall'applicazione delle medesime disposizioni. Al riguardo, osserva, infatti, che l'entità delle somme coattivamente sottratte dai fondi regionali FAS per l'acquisto del termovalorizzatore di Acerra, integralmente sottoposte ai vincoli del patto di stabilità, si tradurrà, fin dal prossimo mese, nella materiale impossibilità della regione Campania di far fronte agli impegni finanziari già assunti e ai pagamenti dovuti nei confronti delle imprese e degli enti locali per realizzare infrastrutture, per tutelare l'ambiente, per erogare servizi fondamentali alle famiglie e ai cittadini. Stigmatizza, infine, il fatto che il Governo abbia completamente disconosciuto la scelta operata con il decreto-legge n. 16 del 2012 che, pur all'interno di un percorso che prevedeva il trasferimento alla regione Campania del teermovalorizzatore di Acerra, consentiva tuttavia all'ente regione di «spalmare» su più annualità la spesa necessaria e la escludeva dal patto di stabilità, conservando in tal modo alla regione un margine, sia pure ristretto, per elaborare politiche di bilancio capaci di garantire servizi ai cittadini, finanziamenti ai comuni e alle province, investimenti e sostegno a favore delle imprese.

  Ermete REALACCI (PD) conferma il proprio giudizio critico sulle gestioni commissariali, di cui l'esperienza dell'emergenza rifiuti in Campania costituisce l'esempio più eclatante. Quanto al merito della discussione sul termovalorizzatore di Acerra, ritiene che sia opportuno effettuare una verifica sul mercato del valore dell'impianto al fine di poter mettere a gara il trasferimento della relativa proprietà. Giudica quindi la soppressione della norma in questione l'unica soluzione percorribile, anche in ragione della sottolineata estraneità di materia rispetto ai contenuti del decreto-legge in esame, volto al riordino della disciplina in materia di protezione civile.

  Tommaso FOTI (PdL), nel ricordare che anche nel decreto-legge n. 74 del 2012 sulla ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti del 20 e del 29 maggio 2012 sono previste norme che derogano al patto di stabilità interno, segnala l'esigenza di verificare, una volta soppresse le norme in Pag. 11discussione sul termovalorizzatore di Acerra, la possibilità di individuare strumenti giuridici capaci di escludere anche in questo caso l'applicazione del richiamato patto di stabilità.

  Armando DIONISI (UdC) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta emendativa soppressiva delle disposizioni di cui al comma 4 dell'articolo 3 del decreto-legge in esame, condividendo le giuste proposte avanzate dai colleghi fin qui intervenuti, contrari alla vendita obbligata alla regione Campania del termovalorizzatore di Acerra e favorevoli alla messa a gara del trasferimento di proprietà dell'impianto medesimo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Paolo Russo 3.15 e Zamparutti 3.25.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che l'emendamento Osvaldo Napoli 3.27 risulta precluso dall'approvazione dell'emendamento Amici 3.13. Avverte quindi che il testo risultante dall'approvazione degli emendamenti sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.20.

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