CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 giugno 2012
661.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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  Mercoledì 6 giugno 2012. – Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

  La seduta comincia alle 9.15.

Domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni del deputato Verdini (doc. IV, n. 28).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, constata che il deputato Verdini, cui è stato inoltrato il rituale invito a intervenire, non è presente alla seduta per avvalersi di tale facoltà.

  Maurizio PANIZ (PdL), relatore, sciogliendo la riserva della scorsa seduta e anche rifacendosi alla posizione costantemente tenuta dal suo gruppo, propone che la Giunta deliberi nel senso del diniego.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP), nel considerare la posizione del relatore Paniz complessivamente sintetica, se non addirittura criptica, crede che un diniego dell'autorizzazione possa basarsi soltanto sul fumus persecutionis, inteso in due significati.
  Sotto un primo profilo, si può ravvisare il fumus persecutionis nell'intento chiaramente persecutorio e politicamente connotato dell'ufficio giudiziario procedente, il quale si pone in modo militante e fazioso nei confronti del parlamentare. Tale animus rivelerebbe la strumentalizzazione indebita dell'azione giudiziaria e, quindi, la sua ingiustizia dal punto di vista soggettivo. Non gli pare questo il caso.
  Né gli pare sussistente il fumus persecutionis sotto il profilo oggettivo: questo consiste infatti in carenze logiche dell'ipotesi accusatoria, in aspetti abnormi della procedura seguita o, infine, in altri vizi tali da rendere l'azione giudiziaria palesemente eccessiva rispetto ai suoi scopi istituzionali.
  Il contesto nel quale s'incastona l'indagine a carico del deputato Verdini viceversa è quello degli appalti connessi alle ordinanze urgenti di protezione civile e per i cosiddetti «grandi eventi» stipulati senza previo espletamento delle procedure di gara. Si tratta di un ambito materiale molto critico, in relazione al quale la Camera sta esaminando diversi provvedimenti, tra i quali un disegno di legge di conversione di un decreto-legge (l'A.C. 5023) volto, tra l'altro, a meglio disciplinare i pubblici incanti e a renderli più trasparenti, circoscrivendo e limitando il ricorso alle procedure riservate. È possibile che, addirittura, questo ragionamento porti a relativizzare le colpe specifiche del Pag. 4deputato Verdini: certo è, tuttavia, che gli affidamenti diretti e connotati da segreto (di Pulcinella, peraltro) di questi appalti costituiscono un serio problema per il sistema imprenditoriale italiano. È per questo che trova difficile ravvisare nella vicenda di cui oggi la Giunta si occupa un fumus persecutionis: i fatti posti all'attenzione del collegio appaiono fondati, molto preoccupanti e meritevoli di un vaglio processuale.

  Marilena SAMPERI (PD), nell'associarsi alle considerazioni del collega Mantini, sottolinea che la procedura seguita dall'autorità giudiziaria appare immune da vizi e da carenze istruttorie. Tale aspetto tecnico, tuttavia, le appare recessivo rispetto alla vera questione che oggi si pone, inerente alla credibilità delle Istituzioni. In questa temperie storica ed economica di crisi profonda, dalle Istituzioni politiche ci si attende un riscatto in termini di autorevolezza e di rigore. È un momento nel quale occorre spazzare via ogni dubbio circa l'uso strumentale e privato delle sedi politiche e delle prerogative parlamentari. La politica deve tornare ad essere il luogo e lo strumento per farsi carico dei problemi dei cittadini e per apportare alla loro vita un concreto miglioramento. Non ci si può lagnare del diffuso senso di antipolitica se poi vengono lasciati alla magistratura degli spazi vuoti che si creano necessariamente in mancanza di una politica degna e autorevole.

  Federico PALOMBA (IdV), nel riservarsi di esaminare più analiticamente l'incartamento, sottolinea che il suo gruppo manterrà la linea sempre seguita, quella cioè di concedere le autorizzazioni richieste. La politica non deve occupare i luoghi riservati al processo penale, tanto meno in questo caso che inerisce a fatti di straordinaria gravità, i quali denotano un marciume diffuso in ampi settori della pubblica amministrazione. Crede che la relazione sia stata troppo sintetica, ma non si vuole spingere a opinare che tale sintesi sia il sintomo della debolezza della posizione del relatore.

  Dopo che Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) ha chiesto che il voto sulla proposta del relatore sia rinviato a una prossima seduta, onde consentirgli l'esame completo della documentazione pervenuta, e Giuseppe CONSOLO (FLpTP) si è associato alla richiesta, Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta della settimana prossima, nella quale si perverrà comunque al voto.

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Brescia (Atto di citazione del dottor Alfredo Robledo) (doc. IV-ter, n. 22)
(Rinvio dell'esame).

  Enrico COSTA (PdL), relatore, chiede un rinvio dell'esame in ragione della necessità di approfondire taluni profili della causa che ha dato origine alla richiesta in titolo.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, anche in ragione dell'imminente inizio di una votazione per appello nominale in Assemblea, accoglie la richiesta del relatore.

  La seduta termina alle 9.50.