CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 giugno 2012
661.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 6 giugno 2012.

Disposizioni per consentire l'impianto degli embrioni abbandonati giacenti presso i centri italiani di procreazione medicalmente assistita.
C. 2058 Palagiano, C. 4308 Farina Coscioni, C. 4800 Bocciardo e C. 4831 Laura Molteni.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.40 alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Modifica all'articolo 4 della legge n. 264/1999, per l'introduzione di una riserva di posti nell'accesso ai corsi universitari in favore dei cittadini italiani residenti all'estero.
Nuovo testo C. 121 Angeli.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere contrario).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 5 giugno 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che è stata presentata una proposta di parere da parte del relatore.

  Francesco STAGNO d'ALCONTRES (Misto-G.Sud-PPA), relatore, illustra la proposta di parere contrario che ha provveduto a formulare, anche alla luce degli spunti emersi dal dibattito svoltosi nella giornata di ieri (vedi allegato 1).

  Gino BUCCHINO (PD), intervenendo in dichiarazione di voto, rileva che, se il provvedimento in esame risponde all'attesa di molti italo-discendenti di potere avere una formazione superiore nelle strutture universitarie italiane, anche a seguito della spinta promozionale esercitata, in molte realtà di residenza degli italiani all'estero, dall'estensione dell'insegnamento della lingua italiana negli istituti superiori e dal buon lavoro fatto dai lettorati all'estero, è tuttavia doveroso operare una scelta netta e ragionata. A questo proposito ritiene che la previsione di una riserva di posti in misura non superiore al 5 per cento, anche se rimodulata nella direzione indicata dal parere della Commissione affari esteri che, integrando il testo elaborato dalla Commissione con le parole «purché risiedano all'estero da almeno tre anni», contribuisce a sdrammatizzare l'eventuale reazione dei concorrenti italiani che potrebbero sentirsi limitati nelle loro aspirazioni di ingresso, non riesce tuttavia ad eliminare l'impressione di una soluzione decisamente di comodo.
  Evidenzia altresì come occorra considerare che il quadro della presenza italiana all'estero è decisamente cambiato, e non solo per ragioni storiche a tutti evidenti, per cui oggi non è più necessario fornire delle corsie preferenziali che assumono l'aspetto di «riserva indiana» per facilitare ai figli (o, per meglio dire, ai nipoti e pronipoti) il mantenimento dei legami con il Paese di origine o favorirne il rientro.
  A suo avviso, bisogna piuttosto chiedersi se con le realtà italiane all'estero si debba insistere e persistere in un rapporto basato su una «appartenenza ad una comunità» – la nostra, quella italiana – che prevede normative e programmazione di interventi di tipo speciale o se si debba invece avere un approccio di piena comparazione culturale e giuridica, a prescindere dalle specificità legate al territorio. Se quest'ultima – come egli stesso ritiene – è la strada da seguire, si devono superare i sistemi di quote e di riserve e prevedere, invece, la possibilità di accedere in maniera paritaria a tutti i concorrenti italiani, qualunque sia la loro residenza, in Italia o all'estero. Un approccio di questo tipo orienterà il Paese verso il progressivo superamento della dimensione di appartenenza comunitaria di origine, anche in considerazione del fatto che il persistere di un atteggiamento di protezione con quote e riserve non è il modo migliore di riconoscere il merito e il valore degli avanzati processi di integrazione degli italiani all'estero.
  Per le ragioni illustrate, annuncia il proprio voto favorevole alla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere contrario del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 6 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.30.

7-00820 Murer: Iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.
7-00862 Farina Coscioni: Iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.

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7-00865 Laura Molteni: Iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.
7-00868 Binetti: Iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.
7-00869 Barani: Iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.
7-00873 Palagiano: Iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione di un testo unificato n. 8-00181).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto, rinviata nella seduta del 30 maggio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, accogliendo l'invito rivoltole, l'onorevole Murer ha provveduto ad apportare alcune modifiche alla proposta di testo unificato delle risoluzione presentata nella seduta precedente.

  Delia MURER (PD) illustra le principali modifiche apportate alla proposta di testo unificato sulla base delle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti nel dibattito, nonché dei rilievi formulati dal sottosegretario Guerra nella seduta precedente. Dopo aver dato conto di alcune integrazioni concernenti le premesse – quali i riferimenti all'abuso psicologico, alla crisi ed alle trasformazioni della famiglia, alla situazione di particolare fragilità in cui possono venirsi a trovarsi le donne, anche straniere – evidenzia, quindi, le principali novità riguardanti gli impegni al Governo. In particolare, sono stati recepiti gli inviti formulati dal sottosegretario Guerra a non prevedere un Osservatorio ad hoc bensì ad attribuire al Comitato già previsto dal Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking funzioni di monitoraggio sul fenomeno della violenza sulle donne, nonché a rendere meno vincolante per il Governo l'impegno a individuare tutte le risorse finanziarie atte a ripristinare la dotazione del fondo contro la violenza sulle donne, in considerazione della scarsità di risorse finanziarie disponibili.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA, dopo aver ribadito l'impegno da parte del Governo in materia di tutela delle donne vittime di violenza, esprime apprezzamento per il nuovo testo unificato con il quale vengono superati gli aspetti problematici che ella stessa aveva segnalato in relazione al testo precedente.

  La Commissione approva all'unanimità il testo unificato delle risoluzioni, che assume il numero 8-00181 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RELAZIONI AL PARLAMENTO

Relazione, relativa all'anno 2011, concernente lo stato di attuazione della legge 15 marzo 2010, n. 38, recante disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.

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