CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 maggio 2012
648.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 maggio 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

  La seduta comincia alle 12.40.

Legge comunitaria 2012.
C. 4925 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 aprile 2012.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con una condizione e un'osservazione (vedi allegato 1).

  Andrea LULLI (PD) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

  Alberto TORAZZI (LNP) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo.

  Gabriele CIMADORO (IdV) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

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Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
Doc. LXXXVII, n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 aprile 2012.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) auspica che il Governo adotti entro il 15 novembre 2012 il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/7/UE per intervenire sul grave problema dei ritardi di pagamenti da parte della pubblica amministrazione e delle grandi imprese, così come stabilito dalla legge n. 180 del 2011, concernente lo Statuto delle imprese. Richiamando l'ultimo punto delle premesse del parere illustrato dal relatore in materia di turismo, ricorda che la Commissione X deve ancora procedere alla conclusione dell'audizione del ministro Gnudi.

  Andrea LULLI (PD), nel dichiarare voto favorevole sulla proposta di parere, sottolinea che la legge n. 180 del 2011 ha anticipato dal mese di marzo 2013 al mese di novembre 2012 il recepimento della direttiva in materia di ritardi di pagamento. Riterrebbe opportuno che la Commissione Attività produttive si adoperi, eventualmente anche con la presentazione di una risoluzione, affinché il Governo adotti tempestivamente il decreto legislativo volto a contrastare i ritardi di pagamento.

  Alberto TORAZZI (LNP) dichiara voto favorevole sulla proposta di parere relativa alla relazione sull'attività svolta dal Governo in sede europea nel corso del 2011, anche se avrebbe preferito un intervento più deciso nella tutela del made in e nel contrasto ai ritardi di pagamento. Osserva altresì che, in materia di politica energetica, si deve prestare particolare attenzione al recepimento di disposizioni europee (quali ad esempio quelle sul teleriscaldamento) che potrebbero non essere adeguate alle condizioni climatiche del nostro Paese.

  Stefano SAGLIA (PdL) dichiara voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  Gabriele CIMADORO (IdV), nel dichiarare voto favorevole sulla proposta di parere, esprime perplessità sulla politica energetica del Paese ancora carente di un piano energetico nazionale.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 8 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 13.45.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 17, in attuazione della direttiva 2009/127/CE che modifica la direttiva 2006/42/CE relativamente alle macchine per l'applicazione di pesticidi.
Atto n. 453.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 18 aprile 2012.

  Fabio GARAGNANI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in titolo.

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  Laura FRONER (PD) dichiara voto favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 29/2012: Disposizioni urgenti recanti integrazioni al decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, e al decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201.
C. 5178 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Andrea LULLI, relatore, osserva che il decreto-legge n. 29 del 2012, sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione Finanze, recependo quanto indicato dall'ordine del giorno n. 9/5025/202 Fluvi, accettato dal Governo, è volto, da un lato, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera a), – secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa al disegno di legge di conversione (S. 3221) – a completare e rendere funzionale la disciplina in materia di nullità delle clausole dei contratti bancari contenuta nel decreto-legge n. 1 del 2012 (cosiddetto decreto liberalizzazioni): in particolare, la nullità delle clausole che prevedono commissioni a favore degli istituti di credito a fronte di concessione, messa a disposizione e mantenimento di linee di credito, nonché loro utilizzo nel caso di sconfinamenti, viene limitata alle sole clausole stipulate in violazione delle disposizioni adottate in materia dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR) ai sensi dell'articolo 117-bis del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385 (TUB); dall'altro, con l'articolo 1, comma 1, lettera b), aggiunge all'articolo 27-bis del decreto-legge n. 1 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, quattro commi (1-bis, 1-ter, 1-quater e 1-quinquies) con il quale interviene a disciplinare la costituzione e l'attività dell'Osservatorio sull'erogazione del credito. Il comma 1-bis prevede l'istituzione di un Osservatorio sull'erogazione del credito da parte delle banche alla clientela, con particolare riferimento alle imprese micro, piccole, medie e a quelle giovanili e femminili, nonché sull'attuazione degli accordi o protocolli volti a sostenere l'accesso al credito dei medesimi soggetti. Anche questa disposizione all'esame, che rientra nelle precipue competenze della X Commissione, riprende quanto previsto dal citato ordine del giorno 9/5025/202 che impegna il Governo, tra l'altro, a costituire al più presto un Tavolo di lavoro con l'ABI, le altre associazioni rappresentative, il Ministero dell'economia e il Ministero dello sviluppo economico per valutare l'efficacia delle iniziative previste nell'Accordo del 28 febbraio 2012 e dell'accordo ABI-CDP del 6 marzo, entrambi volti a sostenere l'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese e a creare le condizioni per il superamento delle attuali situazioni di criticità.
  L'Osservatorio è costituito, entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione, presso il Ministero dell'economia avvalendosi delle relative strutture e senza oneri per la finanza pubblica. All'Osservatorio partecipano due rappresentanti del MEF (di cui uno con funzioni di presidente); un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico; un rappresentante della Banca d'Italia; un rappresentante delle Associazioni dei consumatori (indicato dal Consiglio nazionale consumatori e utenti, istituito ai sensi dell'articolo 136 del Codice del consumo, decreto legislativo n. 206 del 2005); un rappresentante dell'ABI; tre rappresentanti indicati dalle associazioni delle imprese Pag. 116maggiormente rappresentative a livello nazionale; un rappresentante degli organismi di società finanziarie regionali.
  I componenti non hanno diritto a compensi, emolumenti, indennità o rimborsi spese.
  I commi 1-ter e 1-quater individuano le competenze dell'Osservatorio, il quale monitora l'andamento dei finanziamenti erogati e delle relative condizioni dal settore bancario e finanziario alla propria clientela, in particolare alle imprese micro, piccole, medie e a quelle giovanili e femminili; può richiedere alla Banca d'Italia, anche su base periodica, dati sui finanziamenti erogati e sulle relative condizioni applicate; elabora le segnalazioni e le informazioni ricevute; analizza l'attuazione di accordi e protocolli volti a sostenere l'accesso al credito; formula eventuali proposte in un «Dossier sul credito» che viene messo a disposizione delle istituzioni e dei soggetti interessati; promuove la formulazione delle migliori prassi per la gestione delle pratiche di finanziamento alle imprese, alle famiglie e ai consumatori volte a favorire un miglioramento delle condizioni di accesso al credito, in relazione alle specifiche situazioni locali.
  Il comma 1-quinquies, introdotto nel corso dell'esame al Senato, prevede che il Prefetto possa attivare l'Arbitro bancario finanziario attraverso una segnalazione per specifiche problematiche relative ad operazioni e servizi bancari e finanziari, su istanza del cliente in forma riservata. Il prefetto, dopo un'informativa sul merito dell'istanza, invita la banca a fornire una risposta argomentata sulla meritevolezza del credito. In seguito, il prefetto può effettuare la relativa segnalazione all'ABF il quale si pronuncia non oltre trenta giorni dalla segnalazione. Ricordo in proposito che l'Arbitro bancario finanziario è stato istituito ai sensi dell'articolo 128-bis del TUB, introdotto dalla legge n. 262 del 2005 (legge sul risparmio). Le banche e gli altri intermediari finanziari sono obbligati ad aderire a sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela. Si tratta, pertanto, di un sistema di risoluzione delle controversie tra i clienti e le banche e gli altri intermediari finanziari articolato sul territorio nei collegi di Roma, Milano e Napoli.
  Il comma 1-quinquies dell'articolo 1 del provvedimento in esame, modifica l'articolo 5-ter, comma 1 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, in materia di rating di legalità delle imprese. Secondo la nuova formulazione il rating di legalità per le imprese operanti nel territorio nazionale, elaborato dall'Autorità antitrust in raccordo con i Ministeri della giustizia e dell'interno, verrà attribuito solo su istanza di parte e non più d'ufficio e riguarderà le imprese che raggiungano un fatturato minimo di due milioni di euro, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza, secondo i criteri e le modalità stabilite da un regolamento emanato dalla richiamata Autorità entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione. Al fine dell'attribuzione del rating, possono essere chieste informazioni a tutte le pubbliche amministrazioni.
  In sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario, si terrà conto di tale rating secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione. Gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d'Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta.
  Nella consapevolezza che vi sono tempi molto ristretti per la conversione del decreto-legge, auspica che il Comitato interministeriale adotti direttive stringenti perché vi è il serio problema dei costi del denaro per le imprese e le famiglie. Ritiene infine che nella proposta di parere sia opportuno formulare un'osservazione che solleciti il Governo a rispettare gli impegni assunti con l'accoglimento di altri importanti ordini del giorno presentati al Pag. 117decreto n. 201 del 2011 e, in particolare, di quelli rilevanti per lo sviluppo e la crescita del Paese.

  Gabriele CIMADORO (IdV), osservato preliminarmente che il decreto-legge in esame affronta la delicata questione delle commissioni bancarie, sottolinea che l'Osservatorio che sarà costituito presso il Ministero dell'economia coinvolgerà l'attività di dieci persone che rappresentano comunque un notevole impegno di risorse.

  Stefano SAGLIA (PdL) concorda con il relatore Lulli nel prevedere all'interno della proposta di parere un'osservazione volta a sollecitare il Governo al rispetto degli impegni assunti con l'accoglimento di altri numerosi ordini del giorno vertenti su materie rilevanti per lo sviluppo e la competitività del Paese. Ritiene opportuno che il sottosegretario De Vincenti che aveva seguito tutto l'iter parlamentare del provvedimento sulle liberalizzazioni presenti quanto prima il cronoprogramma di attuazione di questi impegni.

  Raffaello VIGNALI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

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