CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 aprile 2012
644.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 aprile 2012. — Presidenza del vicepresidente Mario PEPE (PD).

  La seduta comincia alle 13.30.

Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5 e Allegati.

(Parere alla V Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD), relatore, illustrando il provvedimento in esame, riferisce che l'area dell'euro nel corso del 2011 ha registrato un complessivo indebolimento del ciclo economico sino a registrare, nell'ultimo trimestre dell'anno, una variazione congiunturale negativa del prodotto. Evidenzia che nonostante le misure adattate per fronteggiare la crisi, tra cui sottolinea la decisione di anticipare alla prima metà del 2012 l'entrata in vigore del Meccanismo di Stabilità Europeo (ESM) e la politica monetaria del BCE per ridurre le tensioni sui mercati finanziari, permangono i rischi connessi a una recrudescenza nell'area delle tensioni sui debiti sovrani. Osserva che il DEF espone l'analisi del quadro macroeconomico italiano nel 2011 e le previsioni per l'anno in corso e il triennio 2013-2015, che riflettono gli elementi di incertezza che caratterizzano le prospettive di crescita globali. Fa notare che, a fronte di una moderata ripresa dell'economia italiana registrata nella prima parte del 2011, fattori esterni, quali il rallentamento del ciclo economico mondiale e il contestuale inasprimento delle tensioni sui debiti sovrani dell'area dell'euro, e interni, quali la debolezza della domanda interna, hanno indotto un'inversione del ciclo nel corso degli ultimi due trimestri. Nel complesso, sottolinea, la crescita del PIL nel 2011 si è attestata allo 0,4 per cento, circa 1,4 punti percentuali in meno rispetto al risultato raggiunto nel 2010. Evidenzia che il quadro macroeconomico illustrato dal Documento tiene conto degli effetti di impatto del complesso degli interventi di politica economica attuati; il Documento illustra da un lato gli effetti attribuiti alle misure di liberalizzazione e semplificazione, aventi l'obiettivo di aumentare la concorrenza e incentivare un percorso di crescita, dall'altro, le stime di impatto Pag. 306macroeconomico delle manovre di risanamento della finanza pubblica. Rileva quindi che il programma nazionale di riforma evidenzia i problemi strutturali alla base del progressivo indebolimento della capacità di crescita dell'economia italiana, tra i quali vi è soprattutto la scarsa dinamica della produttività. Fa notare che il Documento, aggiornando il quadro programmatico di finanza pubblica per il quadriennio 2012-2015, conferma il raggiungimento di un avanzo strutturale nel 2013, in linea con quanto già indicato nella Nota di aggiornamento al DEF: viene assicurato, pertanto, il rispetto degli impegni di finanza pubblica presi in sede europea, riportando l'indebitamento netto della PA al di sotto della soglia del 3 per cento entro il 2012 e consentendo, in tal modo, la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo a carico del paese. Il documento conferma, altresì, il raggiungimento entro il 2013 dell'obiettivo di medio termine (OMT), rappresentato dal pareggio del saldo strutturale delle amministrazioni pubbliche. Precisa che il DEF espone i dati relativi alla spesa sanitaria 2011 e formula le previsioni relative al 2012 e al triennio 2013-2015. Chiarisce che il programma nazionale di riforma elenca in allegato le misure regionali che costituiscono il contributo del sistema delle regioni, nell'ambito delle proprie prerogative e competenze in relazione alle seguenti macro aree di intervento: coesione territoriale e sociale e pari opportunità; efficienza della spesa pubblica; energia e ambiente; federalismo fiscale; infrastrutture; istruzione, università e ricerca; riforma del lavoro e politiche sociali; pubblica amministrazione e sviluppo e concorrenza. Osserva che il programma nazionale di riforma rileva che nel corso del 2012 l'azione di riprogrammazione dei Fondi strutturali, avviata con il Piano di Azione Coesione, sarà estesa anche ai Programmi Nazionali Ricerca e Competitività; Assistenza tecnica; Azioni di sistema e sui due Programmi Interregionali Attrattori e Energie rinnovabili. L'obiettivo perseguito, precisa, è quello di usare efficacemente la politica di coesione per ridurre i divari territoriali.

  Mario PEPE (PD), presidente, ravvisa l'opportunità che il Documento precisi l'esigenza di completare l'assetto federale dello Stato nel quadro delle normative adottate, quale strumento funzionale alla realizzazione di politiche di equità, risanamento e sviluppo.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD), relatore, nel condividere la considerazione del presidente, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.45.

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