CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 aprile 2012
641.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Mercoledì 18 aprile 2012. - Presidenza del presidente della X Commissione Laura FRONER. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Giovanni Ferrara.

La seduta comincia alle 10.55.

7-00815 Marchioni: Sospensione dell'adozione del decreto approvato dal Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi in data 28 febbraio 2012.
(Discussione e rinvio - Abbinamento della risoluzione n. 7-00839).

Le Commissioni iniziano la discussione della risoluzione in titolo.

Laura FRONER, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la risoluzione Abrignani n. 7-00839 che, vertendo sulla stessa materia, sarà discussa congiuntamente alla risoluzione Marchioni n. 7-00815.
Invita pertanto gli onorevoli Marchioni e Abrignani ad illustrare le loro risoluzioni.

Elisa MARCHIONI (PD) illustra la risoluzione in titolo, ricordando preliminarmente che il decreto-legge n. 216 del 2011 ha fissato al 31 dicembre 2013 il termine ultimo entro cui le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto devono completare l'adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi.
Osserva che si tratta di un tema importante e complesso che coinvolge la sicurezza non solo dei clienti delle strutture turistiche, ma di tutti gli operatori che vi svolgono la loro attività. Sottolinea che lo spirito della risoluzione presentata è quello di trovare, una volta per tutte, una soluzione chiara e concretamente percorribile in modo da risolvere l'annosa problematica dell'adeguamento alle disposizioni antincendio che si protrae da oltre 18 anni. Ritiene pertanto che, con una modulazione ragionevole degli interventi di adeguamento, tutte le strutture interessare possano rispettare il termine del 31 dicembre 2013. Lamenta che le proroghe succedutesi non hanno consentito un'efficace programmazione degli investimenti e degli interventi, considerato che gli oneri per l'adeguamento sono molto rilevanti, in particolare per le piccole attività; peraltro, la realizzazione dei dispositivi antincendio

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nelle strutture situate nei centri storici spesso contrasta con la normativa per la tutela dei beni artistici e architettonici, risultando di fatto impossibile ottenere i relativi permessi. Rileva che la stessa Unione europea si è posta il problema della disapplicazione della propria raccomandazione per gli alberghi ed ha incaricato l'HOTREC (associazione che rappresenta alberghi, ristoranti e bar europei) di sviluppare linee guida più flessibili che consentano di raggiungere il medesimo livello di sicurezza con interventi differenziati a seconda delle caratteristiche dell'albergo. In questo ambito, si è pertanto deciso di chiedere ai titolari delle strutture ricettive di adeguarsi alle normative antincendio solo quando siano programmati i lavori di ristrutturazione.
Ribadito infine che deve essere tassativamente rispettato il termine del 31 dicembre 2013 per l'adeguamento alla normativa, sollecita il Governo ad individuare un percorso comune che consenta alle strutture turistiche di svolgere i relativi interventi in un arco di tempo ragionevole per non interrompere l'attività nel periodo di maggiore affluenza. A tal fine, riterrebbe utile l'audizione di un tecnico del Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi o del Ministero dell'interno per individuare soluzioni che consentano finalmente di dare certezza applicativa alla normativa in vigore.

Ignazio ABRIGNANI (PdL), nell'associarsi alle considerazioni dell'onorevole Marchioni, sottolinea l'onerosità degli interventi di adeguamento alla normativa antincendio. Sollecita pertanto il Governo ad individuare soluzioni che non penalizzino ulteriormente il settore turistico, già gravemente colpito dalla pesante crisi economica in atto.

Il sottosegretario Giovanni FERRARA osserva che la risoluzione in esame è di contenuto complesso e richiama diversi interessi meritevoli di tutela. Si riserva, pertanto, di effettuare un attento approfondimento e di intervenire nel merito nel prosieguo della discussione.

Gabriele CIMADORO (IdV) ricorda che già in occasione dei provvedimenti di proroga termini che hanno rinviato l'adeguamento delle strutture turistico-ricettive alla normativa antincendio, il proprio gruppo aveva chiesto contributi da parte dello Stato trattandosi di interventi molto costosi. Sollecita i colleghi e il Governo a individuare soluzioni percorribili che consentano un tempestivo rispetto della normativa antincendio da parte di tutte le strutture turistiche.

Raffaello VIGNALI (PdL) sottolinea che i principi guida e la normativa antincendio hanno un costo elevatissimo per le imprese: pretendere un'immediata applicazione delle regole significherebbe, di fatto, una minore crescita e competitività del settore in un momento di grave crisi economica. La sicurezza è un valore da difendere, tuttavia la stessa Europa - come ha ricordato la collega Marchioni - sta rivedendo le modalità di applicazione della normativa antincendio in maniera più flessibile e differenziata. Osserva che, nell'applicazione delle norme, non si deve venire meno ai principi di realtà e proporzionalità. Richiama pertanto la questione della stagionalità: si deve consentire a tutte le strutture di realizzare il massimo guadagno nel periodo dell'anno favorevole alla loro attività, considerato soprattutto che non avranno possibilità di ottenere prestiti dalle banche. Appare, quindi, del tutto irragionevole obbligare le strutture a lavori di adeguamento nel periodo estivo, in particolare nelle zone marine. Rileva, infine, che molto spesso si è costretti a prorogare disposizioni che per il loro eccessivo rigore e astrattezza sollecitano all'elusione della norma piuttosto che alla sua applicazione.

Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) dichiara di condividere pienamente la finalità delle risoluzioni, che non è quella di prorogare ulteriormente l'applicazione della normativa antincendio in tutte le strutture turistico-ricettive. A tal fine, per rispettare il termine del 31 dicembre 2013, riterrebbe opportuno fissare una data,

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entro l'anno 2012, in cui obbligatoriamente iniziare i lavori di adeguamento alla normativa antincendio. Aggiunge che le medesime strutture turistiche avrebbero necessità di essere adeguate per ospitare portatori di handicap: l'Italia appare infatti fanalino di coda tra tutti i Paesi evoluti nell'ospitalità di questa tipologia di turisti.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), dopo aver evidenziato l'opportunità di avere adeguata conoscenza dello schema di decreto elaborato dal Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi che sembra incidere su diversi profili della prevenzione incendi ai quali le 16.000 strutture alberghiere in Italia dovranno quindi adeguarsi, fa presente che la scelta fatta a suo tempo di mantenere in capo ai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco la competenza in materia di controllo sulla prevenzione incendi non facilita - a causa dell'allungamento dei tempi dell'istruttoria per carenza di personale - il perseguimento dell'obiettivo dell'adeguamento delle strutture alberghiere alle disposizioni in materia. Conclude richiamando l'attenzione sul fatto che lo schema di decreto richiamato sembra richiedere adeguamenti delle strutture alberghiere molto significativi, in assenza dei quali gli agenti di pubblica sicurezza potranno comminare sanzioni severe come la chiusura dell'esercizio.

Sergio PIZZOLANTE (PdL) in primo luogo sottolinea la necessità che la data del 31 dicembre 2013 come termine per il completamento degli adeguamenti antincendio da parte delle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto non subisca ulteriori proroghe, anche per il rispetto dovuto a quelle strutture, che sono circa il 70 per cento, che hanno già provveduto all'adeguamento. Fa quindi presente che le risoluzioni in esame fanno riferimento non alla proroga del suddetto termine, ma alla proroga del termine entro il quale le strutture alberghiere con oltre venticinque posti letto dovranno dotarsi dei requisiti minimi di sicurezza necessari per poter accedere alla proroga al 31 dicembre 2013 per il completamento dell'adeguamento alla normativa antincendio. Ritiene che si tratti di un intervento di buon senso, considerata la difficoltà per le strutture alberghiere interessate di dotarsi dei requisiti minimi richiesti dal decreto già approvato dal Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi in piena coincidenza con l'avvio della stagione turistica. Aggiunge poi la difficoltà delle strutture alberghiere in questione di reperire in tempi brevi, vista la contrazione dei prestiti da parte delle banche, le risorse economiche per procedere nel senso indicato dal richiamato decreto.

Laura FRONER, presidente, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.35.