CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 aprile 2012
640.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 17 aprile 2012. - Presidenza del presidente della I Commissione, Donato BRUNO. - Intervengono il ministro della giustizia, Paola Severino Di Benedetto, e il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
Testo base C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro, C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi, C. 4516 Garavini e C. 4906 Ferranti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 marzo 2012.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.Comunica, altresì, che l'onorevole Palomba ha ritirato l'emendamento 9.7 Di Pietro. Avverte inoltre che sono stati presentati subemendamenti all'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 dai deputati Contento e Bernini che tuttavia devono considerarsi irricevibili considerato che la discussione sul suddetto articolo aggiuntivo si è esaurita nella precedente seduta, al termine della quale è stato preso l'impegno a procedere, nella seduta successiva, alla relativa votazione.

Il ministro Paola SEVERINO DI BENEDETTO, richiamando l'impegno assunto - d'intesa con il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi - nella precedente seduta, presenta l'emendamento 9.500 del Governo, cui è allegata una relazione che ne illustra il contenuto (vedi allegato).

Donato BRUNO, presidente, fa presente che al termine dell'odierna seduta delle

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Commissioni riunite I e II è prevista una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle due Commissioni in cui potrà essere valutata, se richiesto, la previsione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento 9.500 del Governo.

Salvatore VASSALLO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda di aver presentato un articolo aggiuntivo vertente su una materia analoga a quella dell'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011, che ha ritirato nel corso dell'iter riservandosi di ripresentarlo in Assemblea.

Donatella FERRANTI (PD) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 ed intende illustrarne diffusamente le motivazioni.
In particolare, sottolinea come tale articolo aggiuntivo ponga un problema sicuramente importante e metta in evidenza la questione della disciplina degli incarichi di «fuori ruolo». Tuttavia, l'articolo aggiuntivo in esame non affronta in maniera sistematica la materia, soprattutto per quanto attiene agli incarichi assunti congiuntamente con l'esercizio di funzioni giurisdizionali.
Rileva che il monitoraggio di dati richiesto dal suo gruppo nelle precedenti sedute e forniti dal Governo ha consentito di svolgere importanti approfondimenti sulla materia che andrebbero oltretutto proseguiti. Dai dati trasmessi alle Commissioni I e II emerge che vi sono circa 200 posizioni di fuori ruolo per la magistratura ordinaria e 18 per la magistratura amministrativa.
Ritiene che se si vuole intervenire seriamente sulla materia in esame occorre tenere da parte misure demagogiche e fare scelte che tengano conto dell'importanza e della funzionalità degli incarichi, come contributo all'amministrazione pubblica, senza giustificare commistioni con le funzioni giurisdizionali. L'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 interviene solo sulle posizioni di fuori ruolo, facendo unicamente riferimento a situazioni «analoghe», senza quindi ricomprendere espressamente la questione delle funzioni giurisdizionali.
Preannuncia l'intenzione del suo gruppo di presentare in Assemblea un emendamento che affronti la questione nel suo complesso, con una formulazione che assicuri la massima sistematicità dell'intervento normativo, anche tenendo conto della complessità della materia.
L'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 pone dunque un problema importante ma non lo risolve in maniera organica anche perché, nel tempo, si sono susseguiti una serie di interventi normativi. La durata complessiva del periodo fuori ruolo non può, attualmente, superare il periodo massimo complessivo di dieci anni, nell'arco del servizio. Il periodo trascorso fuori ruolo antecedentemente alla data del 31 luglio 2007 (data dell'entrata in vigore della legge 30 luglio 2007, n. 111) non è tuttavia computato ai fini della determinazione della durata massima del periodo fuori ruolo consentito nell'arco della carriera. La legge n. 111 del 2007, infatti, nel fissare un termine massimo per la collocazione fuori ruolo, ha fatto in modo che, ai fini del computo, non si dovessero considerare gli anni già svolti fuori ruolo prima dell'entrata in vigore della legge stessa.
Ricorda infine che, in sede di conversione in legge del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario in materia di sedi disagiate, con il voto contrario del suo gruppo, è stato previsto che i predetti limiti non si applichino ai magistrati destinati a funzioni non giudiziarie presso la Presidenza della Repubblica, la Corte costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura ed agli incarichi elettivi.
Ribadisce pertanto la necessità di dare una soluzione organica al problema, tenendo in primo luogo presenti i principi di trasparenza e di separazione delle funzioni.

Manlio CONTENTO (PdL), premesso di aver presentato un subemendamento all'articolo

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aggiuntivo Giachetti 8.011 nella convinzione che in sede referente vigessero regole in materia di subemendamenti meno ferree di quelle che disciplinano il procedimento d'Assemblea, prende atto della decisione della presidenza di non considerarlo ricevibile e preannuncia che chiederà alle relatrici di presentarlo come proprio emendamento.
Nel dichiarare quindi il proprio orientamento favorevole rispetto all'articolo aggiuntivo Giachetti, che ha il merito di aver posto un problema mai affrontato seriamente, chiarisce che la sua proposta emendativa prevedeva di delegare al Governo la definizione della disciplina in materia di servizio in posizione di fuori ruolo, o in un'altra analoga posizione, svolto dai magistrati ordinari, amministrativi e contabili e dagli avvocati e procuratori dello Stato, previsto dagli ordinamenti di appartenenza, anche perché è soprattutto il Governo ad avvalersi di questi magistrati.
La sua proposta era quindi quella di definire una delega legislativa basata sui seguenti principi e criteri direttivi: a) fissare nei ruoli organici della magistratura ordinaria, amministrativa e contabile nonché dell'Avvocatura dello Stato un numero di posti per lo svolgimento di funzioni diverse da quelle istituzionali, che non superi la metà del numero di magistrati ed avvocati e procuratori dello Stato che sono collocati fuori ruolo alla data di entrata in vigore della presente legge; b) individuare gli uffici pubblici per i quali è strettamente indispensabile che siano ricoperti da magistrati collocati fuori ruolo; c) indicare il periodo massimo, non superiore ai cinque anni, che può essere trascorso fuori dal ruolo organico, prevedendo una disciplina transitoria, non superiore a 6 mesi, per coloro che hanno già superato il limite di 5 anni in ragione di servizi prestati anche presso amministrazioni diverse precedentemente all'entrata in vigore del decreto legislativo; d) determinare il trattamento economico spettante al magistrato o avvocato collocato fuori ruolo in via alternativa tra quello dell'amministrazione di appartenenza e quello relativo all'incarico ricoperto fuori ruolo, regolamentando i conseguenti rapporti anche di carattere previdenziale tra le diverse amministrazioni; e) prevedere criteri diretti ad escludere possibili situazioni di conflitto di interesse tra le funzioni esercitate presso l'amministrazione di appartenenza e quelle esercitate in ragione dell'incarico ricoperto fuori ruolo; f) prevedere che lo svolgimento di incarichi presso altre amministrazioni determini necessariamente il collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. La sua proposta emendativa prevedeva poi il parere parlamentare sugli schemi dei decreti attuativi e la possibilità di decreti correttivi.
Conclude invitando le relatrici a fare propria questa proposta emendativa.

Pierguido VANALLI (LNP) sottolinea l'importanza della materia, provata dal fatto che il dibattito sull'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 si trascina da mesi. Ricorda che il suo gruppo ha dichiarato da subito il proprio voto favorevole sull'articolo aggiuntivo in questione. Ritiene che correzioni e miglioramenti del testo si possano fare in un successivo momento, in Aula o al Senato, ma che intanto sia necessario approvare la proposta emendativa per poter compiere intanto un primo passo. Giudica contraddittoria la posizione della deputata Ferranti, che si è espressa a favore di un intervento su questa materia, ma contraria sull'articolo aggiuntivo in esame, sostenendo che sarebbe demagogico. Fa presente che, ad avviso del suo gruppo, è demagogica una proposta di legge come quella presentata dai tre principali gruppi di maggioranza in materia di finanziamento pubblico dei partiti (C. 5123): evidentemente in relazione a quel che è demagogico i giudizi divergono.

Rita BERNARDINI (PD), nel ricordare che su questa materia vertono anche alcune proposte di legge assegnate alle Commissioni, preannuncia il voto favorevole della delegazione radicale. Sottolinea come il distacco di magistrati negli uffici del Governo ponga, oltre al resto, un serio problema in rapporto al principio della

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separazione dei poteri, che è un cardine della democrazia. Oggi i ministeri, e soprattutto quello della giustizia, sono pieni di magistrati, che suggeriscono o scrivono i provvedimenti amministrativi e i disegni di legge del Governo.
Si sostiene che l'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 sarebbe condivisibile in linea di principio, ma dovrebbe essere formulato meglio. È la solita storia che si ripete in Italia su tutte le riforme importanti: non le si fa, perché si vuole riflettere per farle bene, o le si disfa, come accaduto per la responsabilità civile dei magistrati, che era già stata stabilita da un referendum ed è stata poi svuotata dal legislatore.

Mario TASSONE (UdCpTP) ritiene che l'articolo aggiuntivo Giachetti ponga delle questioni rilevanti e concrete che il legislatore deve affrontare per meglio disciplinare la materia degli incarichi extragiudiziari da parte di magistrati. Dichiara a titolo personale di essere favorevole all'approvazione del predetto articolo aggiuntivo considerato che pone comunque un limite agli attuali eccessi all'attribuzione degli incarichi extragiudiziali.

Antonio DI PIETRO (IdV) dichiara che l'Italia dei valori è in linea di massima contraria al collocamento fuori ruolo dei magistrati al quale si dovrebbe ricorrere solo quando strettamente necessario. Ritiene che si potrebbe approvare una proposta emendativa corrispondente al solo primo periodo dell'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011. Tuttavia, prendendo atto della articolata formulazione dell'articolo aggiuntivo, dichiara che il suo gruppo voterà a favore dello stesso. Dichiara inoltre di essere d'accordo su molti aspetti contenuti nel subemendamento presentato dall'onorevole Contento, ritenendo che questi potrebbero integrare l'articolo aggiuntivo Giachetti.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP) intervenendo a nome del proprio gruppo dichiara di condividere il principio alla base dell'articolo aggiuntivo 8.011 Giachetti considerato che è necessario porre un freno all'utilizzo dei magistrati per incarichi extragiudiziari. Ritiene peraltro che la materia non dovrebbe essere esaminata nell'ambito di un provvedimento volto a contrastare la corruzione. Ritiene comunque che la proposta dell'onorevole Contento sia più appropriata ed auspica che i relatori la facciano propria per consentire alle Commissioni di esaminarla.

Oriano GIOVANELLI (PD) dichiara di condividere l'intervento dell'onorevole Ferranti e ricorda che le Commissioni hanno già respinto un articolo aggiuntivo da lui presentato avente ad oggetto la medesima materia di cui all'articolo aggiuntivo Giachetti che a suo parere non è formulato correttamente. Dichiara di non essere neanche favorevole a prevedere una delega legislativa sulla materia degli incarichi extragiudiziari, ritenendo che sia opportuno introdurre nel disegno di legge una normativa applicabile direttamente. Precisa quindi che il suo gruppo non ha nessuna volontà dilatoria e che presenterà un nuovo emendamento sulla materia in Assemblea.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, accogliendo l'invito dell'onorevole Contento presenta un articolo aggiuntivo formulato che tiene conto in massima parte del subemendamento dichiarato irricevibile (vedi allegato).

Roberto GIACHETTI (PD) invita la Presidenza a chiarire se il relatore per la I Commissione abbia presentato una proposta emendativa identica a quella presentata dall'onorevole Contento, nel cui caso si tratterebbe di un subemendamento, ovvero se abbia presentato un articolo aggiuntivo che dovrebbe essere votato solo nel caso di reiezione del suo articolo aggiuntivo 8.011.

Donato BRUNO, presidente, replica all'onorevole Giachetti facendo presente che il relatore per la I Commissione ha presentato un articolo aggiuntivo che sarà posto in votazione solo dopo l'eventuale reiezione dell'articolo aggiuntivo 8.011.

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Come si è già stabilito oggi si dovrebbe quindi procedere alla votazione di quest'ultimo articolo aggiuntivo, rinviando l'eventuale votazione dell'articolo aggiuntivo presentato oggi dal relatore in una successiva seduta, consentendo così la possibilità di presentare subemendamenti nel termine che sarà stabilito nella riunione congiunta degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, convocata al termine di questa seduta.

Roberto GIACHETTI (PD) evidenzia come sia singolare che dopo quattro mesi di esame del suo articolo aggiuntivo solo oggi alcuni deputati abbiano presentato dei subemendamenti fatti sostanzialmente propri da uno dei relatori, ritardando ulteriormente la votazione del predetto articolo aggiuntivo. Ritiene infatti che la presentazione dell'articolo aggiuntivo da parte del relatore per la I Commissione renda opportuna sia la fissazione di un termine per la presentazione di subemendamenti sia il contestuale esame con quello da lui presentato.

Donato BRUNO, presidente, preso atto del dibattito svoltosi, nonché dell'imminenza della seduta dell'Assemblea e ricordato che è stata convocata una riunione congiunta degli Uffici di Presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 17 aprile 2012.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10.