CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 aprile 2012
637.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

La seduta comincia alle 12.50.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria.
Nuovo testo unificato C. 2744 Cenni ed abb.

(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, ricorda che la Commissione è oggi chiamata ad esaminare, ai fini dell'espressione del parere alla XIII Commissione, il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 2744, C. 3780 e C. 4309, come risultante dall'esame degli emendamenti, recante «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria».
In sostituzione del relatore impossibilitato a prendere parte ai lavori odierni della Commissione, osserva anzitutto che il testo in esame si compone di 18 articoli e che, in attuazione delle convenzioni internazionali e delle disposizioni comunitarie in materia, stabilisce i principi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria, allo scopo di: preservare il territorio da fenomeni di inquinamento genetico

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e di perdita del patrimonio genetico; tutelare le varietà e le razze locali a rischio di estinzione o gravemente minacciate da erosione genetica; promuovere e sostenere la ricerca sulla biodiversità agraria; promuovere e sostenere attività di informazione e di educazione sulla biodiversità agraria, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado; promuovere attività di valorizzazione delle varietà e delle razze locali e dei prodotti da esse ottenuti; integrare la biodiversità agraria nelle politiche economiche e di settore, anche con riferimento alla politica commerciale e di cooperazione allo sviluppo.
Ciò detto, rileva che il provvedimento presenta profili di indubbio interesse per la VIII Commissione, laddove si osservi, da un lato, che la messa in campo di politiche agricole e strumenti finanziari di tutela della biodiversità agraria, intesa come sottoinsieme della biodiversità generale, riveste un ruolo importante per la gestione e la conservazione di quest'ultima e, dall'altro lato, che la tutela dell'inestimabile patrimonio di biodiversità del nostro Paese rientra fra le competenze istituzionali del Ministero dell'Ambiente. Al riguardo, solo per citare le più recenti azioni promosse del Ministero dell'ambiente, ritiene opportuno ricordare la predisposizione della Strategia nazionale per la biodiversità, adottata nell'ottobre 2010 dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome, nonché l'istituzione, con decreto ministeriale 6 giugno 2011, del Comitato paritetico per la biodiversità, dell'Osservatorio nazionale per la biodiversità e del Tavolo di consultazione.
Venendo poi alle disposizioni del provvedimento che più direttamente incidono sulle materie di competenza della VIII Commissione, rileva che esse sono contenute principalmente nell'articolo 10, recante norme in materia di conservazione della biodiversità delle specie vegetali spontanee autoctone, degli habitat e delle specie a rischio, e nel successivo articolo 11, recante modifiche alla legge n. 394 del 1991 (legge quadro sulle aree protette).
In particolare, il comma 1 dell'articolo 10 prevede che il Ministro delle politiche agricole adotti, d'intesa con la Conferenza delle regioni, specifiche linee guida per la conservazione della biodiversità delle specie vegetali spontanee autoctone a rischio di estinzione o gravemente minacciate da erosione genetica, definendo appositi protocolli per la conservazione di tali specie. Lo stesso articolo 10 prevede, inoltre, al comma 2, che, al fine di catalogare tali specie vegetali, le regioni istituiscono appositi registri regionali ed emanano specifiche norme volte a sostenere l'attività di conservazione degli habitat e delle specie a rischio, con particolare riferimento alle aree agricole di alto valore naturalistico. Il successivo comma 3, dell'articolo 10 prevede, infine, che, ferme restando le competenze statali previste dal decreto legislativo n. 227 del 2001 recante norme in materia di orientamento e modernizzazione del settore forestale, le regioni possono istituire centri dedicati alla salvaguardia della biodiversità delle specie vegetali spontanee autoctone.
Al riguardo, fa presente anzitutto che tali norme non possono che essere intese, a suo avviso, come riferite o alla materia della tutela della biodiversità agraria, intesa - come già detto - quale sottoinsieme della biodiversità generale, o alla materia della tutela della biodiversità generale, ma limitatamente al perseguimento della finalità del miglioramento della produzione agricola.
Ritiene, inoltre, che se così non fosse, se cioè le norme in discorso dovessero intendersi riferite, latu sensu, alla materia della tutela della biodiversità generale, sia pure con specifico riferimento alla sola conservazione delle specie vegetali spontanee autoctone, degli habitat e delle specie a rischio, allora non ci si potrebbe esimere dalla loro puntuale armonizzazione, da un lato, con le disposizioni di legge che attribuiscono al Ministero dell'ambiente la competenza in materia di tutela della biodiversità e della biosicurezza, della fauna e della flora (articolo

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35, comma 2, lettera a), del decreto legislativo n. 300 del 1999, recante riforma dell'organizzazione del Governo) e, dall'altro lato, con le disposizioni di legge che qualificano come compiti di rilevo nazionale per la tutela dell'ambiente quelli relativi alla tutela della biodiversità, della fauna e della flora specificamente protette da accordi e convenzioni e dalla normativa comunitaria (articolo 69, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 112 del 1998, recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali).
Quanto, invece, alle modifiche alla legge quadro sulle aree protette recate dall'articolo 11 del provvedimento in esame, rileva che esse vanno nella direzione, a suo avviso condivisibile, di una maggiore considerazione degli obiettivi di valorizzazione del patrimonio costituito dalle tradizioni, dalle attività e dalle produzioni tipiche, anche sotto il profilo delle azioni dirette a promuovere il presidio del territorio (attraverso politiche integrate che favoriscano l'agricoltura sostenibile con benefici per la biodiversità) e la lotta all'abbandono e/o alla marginalizzazione delle aree agricole all'interno delle aree protette. Ritiene, infatti, che la tutela delle pratiche agricole finalizzate alla tutela delle specie locali e autoctone e, più in generale, alla riduzione della perdita di biodiversità e alla distruzione di habitat agricoli tradizionali costituisca un aspetto importante di quelle politiche ambientali dirette a promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori compresi nelle aree protette e a tutelare quello straordinario patrimonio naturalistico e culturale che fa delle aree protette italiane, a partire dai parchi nazionali, un unicum da difendere nella sua interezza.
Conclude, quindi, preannunciando la predisposizione di un parere sul provvedimento in esame che tenga conto anche delle eventuali osservazioni e proposte che dovessero scaturire dal dibattito.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

DL 16/2012: Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.
C. 5109 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 aprile 2012.

Chiara BRAGA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato 1), che illustra sinteticamente.

Ermete REALACCI (PD), preliminarmente, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla collega Braga nella sua qualità di relatore. Con riferimento alla seconda delle osservazioni contenute nella proposta di parere testé formulata, segnala peraltro l'opportunità che la Commissione accentui il rilievo in essa contenuto, anche per evidenziare l'urgenza di procedere sul piano legislativo ad una piena restituzione ai comuni campani di tutte le competenze istituzionalmente attribuite a tali enti territoriali in materia di gestione dei rifiuti. Propone, pertanto, che la citata osservazione sia trasformata in una condizione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) si associa alla richiesta testé formulata dal collega Realacci.

Armando DIONISI (UdCpTP), pur comprendendo le ragioni che sono alla base della richiesta formulata dal collega Realacci, fa presente che in ogni caso si dovrebbe tenere conto del fatto che le amministrazioni provinciali campane hanno fin qui sopportato specifici oneri, amministrativi e finanziari, per adempiere ai peculiari compiti ad esse affidate, con legge dello Stato, in materia di gestione dei rifiuti.

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Chiara BRAGA (PD), relatore, alla luce degli interventi svolti, presenta una nuova formulazione della proposta di parere favorevole sul provvedimento recante la trasformazione della seconda osservazione contenuta nella proposta originaria in una condizione (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con una condizione ed una osservazione, come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

La seduta comincia alle 13.

Indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza sismica in Italia.
(Deliberazione).

Salvatore MARGIOTTA, presidente, avverte che, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 4 aprile 2012, è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144 del regolamento, per lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione ai provvedimenti riguardanti la lo stato della sicurezza sismica in Italia.
Propone, pertanto, di procedere alla deliberazione della predetta indagine conoscitiva, nei tempi e con le modalità illustrate nel relativo programma (vedi allegato 3).

La Commissione approva.

La seduta termina alle 13.05.

COMITATO RISTRETTO

Principi fondamentali per il governo del territorio.
C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794 Mantini, C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.05 alle 13.30.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INDAGINE CONOSCITIVA

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 2 Iniziativa popolare, C. 1951 Messina e C. 3865 Bersani, recanti «Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico».

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Audizione del Prof. Giuseppe Pericu, titolare della Cattedra di Diritto Amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova.

AUDIZIONI INFORMALI

Audizione di rappresentanti dell'Unione piccoli proprietari immobiliari (UPPI) e dell'Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari (ASPPI).