CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 aprile 2012
634.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 4 aprile 2012. - Presidenza del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE. - Intervengono il Ministro per gli affari europei Enzo Moavero Milanesi e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 9.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 21/2012: Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
C. 5052 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 aprile scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che i relatori hanno presentato gli emendamenti 1.25 e 2.41, sui quali non sono stati presentati subemendamenti nei termini stabiliti nel corso dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltosi nella giornata di ieri, nonché l'emendamento 3.22, volto a recepire una indicazione tecnica fornita dai rappresentanti dell'ENI nella giornata di ieri relativa alla necessità di prevedere la cessazione dell'efficacia anche del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze in data 1o aprile 2005 in materia di esercizio dei poteri speciali nelle società partecipate dallo Stato (vedi allegato 1).

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Fa presente che, in considerazione della natura dell'emendamento, fa le Presidenze non ritengono di dover fissare un termine per la presentazione di subemendamenti. Segnala, altresì, che sono state elaborate alcune proposte di correzione di forma, che saranno poste in votazione al termine dell'esame delle proposte emendative (vedi allegato 2). Avverte inoltre che, al fine di migliorare la qualità del testo, i relatori hanno riformulato l'emendamento 2.34, in modo da assorbire parzialmente il contenuto dell'emendamento 2.41, senza modificarne la portata normativa. Analogamente, segnalo che l'emendamento Polledri 2.9, sul quale i relatori avevano formulato un parere favorevole subordinatamente alla sua riformulazione, accettata dal presentatore, è trasformato in un subemendamento all'emendamento 2.34 dei relatori, al fine di consentirne la votazione. Dà conto, in fine, dei pareri espressi dalle Commissioni cui il provvedimento è stato assegnato in sede consultiva.

Marco CAUSI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, nel raccomandare l'approvazione delle proposte emendative presentate dai relatori, esprime parere favorevole sui subemendamenti Toccafondi 0.1.21.1, 0.1.21.2, Polledri 0.2.34 (nuova formulazione). 2, mentre invita il presentatore al ritiro del subemendamento Fugatti 0.2.34 (nuova formulazione).1, esprime parere favorevole sul subemendamento Toccafondi 0.2.36.1, mentre invita il presentatore al ritiro del subemendamento Fugatti 0.2.40.1. Ricorda inoltre il parere favorevole sugli emendamenti Fluvi 1.16 e Quartiani 2.14, nel testo riformulato. Richiama infine i pareri già espressi nella seduta di giovedì 29 marzo 2012.

Il Ministro Enzo MOAVERO MILANESI esprime parere conforme a quello dei relatori.

Maurizio FUGATTI (LNP) con riferimento all'invito al ritiro espresso sui subemendamenti a sua prima firma 0.2.34 (nuova formulazione).1 e 0.2.40.1, osserva che tali proposte emendative sono volte a rafforzare il ruolo del Parlamento nella definizione delle norme di attuazione del decreto-legge, senza creare un eccessivo ostacolo alla procedura decisionale in capo al Governo. Chiede quindi ai relatori di riconsiderare il parere espresso.

Gianfranco CONTE, presidente, osserva come, di norma, i pareri delle Commissioni parlamentari non possano essere considerati vincolanti rispetto all'adozione degli atti del Governo cui si riferiscono. Chiede comunque ai relatori se confermano il proprio parere.

Maurizio FUGATTI (LNP) precisa che le proposte emendative non prevedono l'introduzione di un parere vincolante, ma solo un rafforzamento del ruolo delle Commissioni parlamentari.

Marco CAUSI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, conferma il parere già espresso con riferimento ai richiamati subemendamenti.

Maurizio FUGATTI (LNP) ritira i subemendamenti a sua prima firma 0.2.34 (nuova formulazione).1 e 0.2.40.1, riservandosi di riproporre la questione in Assemblea.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che saranno poste in votazione solo le proposte emendative con il parere favorevole dei relatori e del Governo, mentre le restanti proposte emendative non ritirate si intenderanno respinte.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano i subemendamenti Toccafondi 0.1.21.1 e 0.1.21.2, gli emendamenti 1.21, 1.22, 1.23 e 1.25 dei relatori, l'emendamento Fluvi 1.16, l'emendamento 1.24 dei relatori, il subemendamento Polledri 0.2.34 (nuova formulazione).2, gli emendamenti 2.34 (nuova formulazione) e 2.35 dei relatori, il subemendamento Toccafondi 0.2.36.1, gli emendamenti 2.36, 2.41, 2.37

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e 2.38 dei relatori, l'emendamento Quartiani 2.14 nel testo riformulato, gli emendamenti 2.39, 2.40, 3.18 e 3.19 dei relatori, il subemendamento Toccafondi 0.3.20.1, gli emendamento 3.20, 3.21 e 3.22 dei relatori, nonché l'articolo aggiuntivo 3.04 dei relatori (vedi allegato 3).

Gianfranco CONTE, presidente, pone quindi in votazione la proposta di correzioni di forma predisposta dai relatori.

Le Commissioni approvano la proposta di correzioni di forma.

Francesco BARBATO (IdV), nel sottolineare l'importante lavoro svolto dal Parlamento nell'esame del provvedimento, osserva come il testo sia stato fortemente migliorato, anche attraverso l'accoglimento di proposte emendative presentate dal suo gruppo. Osserva quindi che, se si ripristina l'ordinario svolgimento dei lavori parlamentari e dei rapporti tra Parlamento e Governo, come previsto dalla Costituzione, si lavora meglio e il Paese può crescere, anche grazie all'approvazione di leggi migliori. Nel ringraziare i relatori, il Governo e le Commissioni per il lavoro svolto, rileva come sia stata evitata la possibilità di mantenere atteggiamenti da furbetti per le imprese coinvolte, ed è stato valorizzato il ruolo del Parlamento nelle procedure previste dal decreto in esame. Osserva quindi che, più che promuovere incontri riservati tra i tre segretari dei partiti di maggioranza, sarebbe preferibile fare lavorare trasparentemente le sedi istituzionalmente competenti. Auspica quindi che un tale atteggiamento si possa avere anche per l'esame del disegno di legge recante le norme anticorruzione. Esprime quindi l'astensione del suo gruppo sul conferimento del mandato ai relatori, sottolineando come tale posizione preluda ad un atteggiamento costruttivo del gruppo stesso.

Gianfranco CONTE, presidente, osserva che al fine di continuare nel dialogo costruttivo tra Governo e gruppi parlamentari che si è realizzato nel corso dell'esame in sede referente, sarebbe preferibile contenere il numero delle proposte emendative da presentare in Assemblea.

Maurizio FUGATTI (LNP) fa presente che il proprio gruppo intende sottoporre alla valutazione dell'Assemblea alcuni temi affrontati dalle proposte emendative presentate nel corso dell'esame in sede referente, riservandosi di esprimere un giudizio complessivo sul provvedimento al momento del voto finale in Assemblea.

Le Commissioni deliberano di conferire ai deputati Alberto Giorgetti, per la V Commissione, e Causi, per la VI Commissione, il mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul provvedimento in esame, come modificato per effetto degli emendamenti approvati dalle Commissioni, chiedendo di autorizzarli a riferire oralmente.

Gianfranco CONTE, presidente, fa presente che le Presidenze delle Commissioni si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 9.