CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 marzo 2012
622.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e XIV)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Giovedì 15 marzo 2012. - Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 13.40.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Un bilancio per la strategia Europa 2020 (COM(2011)500 def.) Parte I e II.
Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (COM(2011)398 def.).
Progetto di accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla cooperazione in materia di bilancio e la sana gestione finanziaria (COM(2011)403 def.).
Proposta di decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2011)510 def.).
Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2011)511 def.).
Proposta di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie tradizionali e della risorsa basata sull'RNL nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (COM(2011)512 def.).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

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Le Commissioni proseguono l'esame degli atti dell'Unione europea all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 marzo 2011.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che l'onorevole Duilio ha fatto pervenire alcune proposte di modifica riferite al documento finale proposto dai relatori nella seduta del 13 marzo 2011, e chiede ai relatori quale sia il loro avviso in proposito.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore per la XIV Commissione, anche a nome dell'onorevole Cambursano si riserva di esprimere il proprio parere sulle proposte di modifica presentate dall'onorevole Duilio.

Sandro GOZI (PD) ringrazia il relatore per il lavoro svolto e giudica largamente condivisibile la proposta di documento presentata; ritiene tuttavia che alcuni aspetti meriterebbero un approfondimento di discussione e alcune modifiche, anche sulla linea di quanto suggerito dall'onorevole Duilio.
Si sofferma innanzitutto sugli aspetti quantitativi del bilancio, che assumono una posizione centrale nel negoziato e sui quali in più occasioni si è espresso il Parlamento. Ricorda che sul punto si affrontano la posizione per così dire rigorista di alcuni Stati membri - a partire dalla Germania e dall'Olanda - che, invocando l'austerità nei bilanci nazionali, chiedono una contrazione del bilancio europeo, ed una posizione che si può definire minimalista, volta a mantenere invariate le risorse in termini reali. La stessa Commissione europea prospetta un quadro finanziario molto prudente che prevede un modesto incremento del bilancio.
La bozza di documento formulata dai relatori sembra conformarsi all'orientamento della Commissione, ciò che tuttavia non coincide con la posizione del gruppo del PD, ribadita in più occasioni. Vi è infatti, a suo avviso, una contraddizione profonda tra le priorità dell'Italia - la politica agricola comune e la politica di coesione innanzitutto - e le posizioni della Commissione europea e di quei paesi rigoristi che mirano ad una diminuzione complessiva del bilancio. Ritiene che, al contrario, il Parlamento dovrebbe chiedere un aumento delle risorse maggiore rispetto a quello proposto dalla Commissione. Si tratta di una richiesta che sarebbe maggiormente coerente con la linea assunta sia dal Governo precedente che da quello attuale e con la linea politica che lo stesso Parlamento sta seguendo. Se infatti si invoca la necessità di politiche per lo sviluppo - con particolare riferimento ad obiettivi quali la competitività, l'innovazione, la conoscenza, l'immigrazione - non si può certo pensare di procedere a risorse invariate. Una ulteriore questione sulla quale richiama l'attenzione dei colleghi è quella degli sconti; anche su questo punto occorre che il Parlamento assuma una posizione netta prevedendone l'eliminazione per tutti i paesi. Si porrebbe altrimenti un problema di trasparenza e di equilibrio politico, oltre che finanziario, tra Stati.

Antonio BORGHESI (IdV) dichiara di non condividere le considerazioni relative all'opportunità di un incremento della dimensione del bilancio dell'Unione europea, che non trova unanimi consensi nell'ambito delle forze socialiste all'interno del Parlamento europeo. Al riguardo, si chiede infatti se sia opportuno, mentre a livello nazionale si adottano misure dolorose per l'abbattimento del debito pubblico, destinate a prolungarsi nel tempo in attuazione della nuova disciplina del Patto di stabilità e crescita e del cosiddetto Fiscal compact, e la riduzione della dinamica dell'indebitamento, ipotizzare un incremento delle dotazioni di bilancio dell'Unione europea, che a suo avviso rappresenterebbe una

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mortificazione delle azioni di risanamento adottate dai singoli Stati membri. Segnala, peraltro, l'esigenza che anche a livello europeo si presti maggior attenzione all'efficienza e all'efficacia della spesa, limitando gli sprechi esistenti e invita i relatori a valutare l'opportunità di integrare in tal senso la loro proposta di documento finale. Ritiene, invece, che sia da condividere la richiesta di porre fine definitivamente al sistema degli sconti per alcuni Paesi contributori netti.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) in relazione all'intervento dell'onorevole Gozi, osserva che occorre sostenere posizioni realistiche, evitando di costruire uno scenario che non esiste. Con riferimento agli sconti per taluni paesi contributori netti, osserva che tali previsioni avevano senso al momento della loro introduzione, mentre oggi non appaiono più attuali. Rileva quindi come la richiesta dell'introduzione di una sorta di golden rule nel patto di stabilità europeo rappresenti una posizione consolidata dell'Italia e evidenzia come sarebbe opportuno insistere oggi per un suo accoglimento, proprio nel momento in cui si parla con rinnovato slancio di project financing e project bond ed è ormai opinione condivisa che ci vorrebbe un maggiore coinvolgimento dell'Unione europea nella lotta all'immigrazione clandestina proveniente in particolare dalle coste africane del Mediterraneo. Si riserva quindi di sottoporre all'attenzione dei relatori proposte di integrazione alla proposta di documento, in vista del probabile rinvio della votazione sul medesimo.

Renato CAMBURSANO (Misto), relatore per la V Commissione, osserva preliminarmente come non sia condivisibile il giudizio formulato dall'onorevole Gozi sulla proposta di documento finale, osservando come essa non rappresenti in alcun modo una proposta minimalista, con la quale il Parlamento rinuncerebbe, in sostanza, al proprio ruolo di indirizzo nei confronti dell'Esecutivo. Nel sottolineare come la proposta sia frutto di una discussione tra i due relatori che ha portato all'elaborazione di un documento integralmente condiviso, osserva che, nel momento nel quale richiede di incrementare le dotazioni di bilancio, il nostro Paese, per rafforzare la propria posizione negoziale, dovrebbe preliminarmente dimostrare di aver fatto tutto il possibile per spendere al meglio le risorse della programmazione in corso. Ritiene, pertanto, di condividere le considerazioni del collega Borghesi in ordine all'inopportunità di richiedere un rafforzamento del bilancio dell'Unione europea, osservando come un'eventuale pronunciamento parlamentare in tal senso rischierebbe di rimanere lettera morta, in conseguenza degli orientamenti manifestati dall'Esecutivo. A suo avviso, pertanto, dovrebbe valutarsi se il Governo intenda confermare la posizione da ultimo rappresentata dal Ministro Moavero Milanesi, che ha indicato come l'Italia si collochi in una fascia intermedia di Paesi che si pronuncia per una sostanziale costanza degli stanziamenti di bilancio, in linea con quanto proposto della Commissione, osservando peraltro come già nella propria relazione introduttiva si fosse pronunciato in senso sfavorevole ad un incremento del bilancio dell'Unione europea. Nel riservarsi, comunque, di valutare gli orientamenti che emergeranno dal dibattito, si dichiara poi favorevole all'eliminazione degli sconti esistenti, osservando tuttavia che occorre verificare l'opportunità di non esprimere una posizione troppo rigida in materia, al fine di concedere al Governo i necessari spazi negoziali.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore per la XIV Commissione, ricorda che la proposta di documento conclusivo presentata è frutto di un lavoro di approfondimento e di mediazione svolto dai relatori. Si partiva infatti da orientamenti iniziali non coincidenti e alcune delle osservazioni formulate dall'onorevole Gozi caratterizzavano la prima stesura del documento da lui predisposto, che rifletteva peraltro le posizioni già assunte dalla XIV Commissione e dall'Assemblea, con la risoluzione approvata nella seduta del 6 settembre 2011. Si dichiara in ogni caso disponibile

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a integrare la proposta di parere tenendo conto delle osservazioni formulate dai colleghi; occorrerà tuttavia, a fronte dell'andamento dei negoziati e delle oggettive difficoltà dell'attuale situazione, verificare con il Governo, e con il Ministro Moavero in particolare, gli effettivi margini di azione del nostro Paese nel negoziato medesimo.

Lino DUILIO (PD), richiamando l'intervento dell'onorevole Formichella, osserva come, se, rispetto alla risoluzione 6-00091 (Pescante e altri), approvata dalla Camera nella seduta del 6 settembre 2011, sono intervenuti dei mutamenti nella situazione economica e finanziaria del Paese essi vanno, a suo avviso, esattamente nella direzione tracciata dalle sue proposte di modifica. Rileva come sia il Governo a doversi conformare alle decisioni del Parlamento e non viceversa. Sottolinea quindi come non si possa abdicare all'ambizione di avere un ruolo importante nell'Unione europea e a rinunciare alla costruzione di una vera Europa politica, che può realizzarsi, a suo avviso, solo dotandola delle necessarie risorse finanziarie.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.