CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 marzo 2012
621.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Mercoledì 14 marzo 2012. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 10.

Domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato Papa (Doc. IV, n. 23).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 28 febbraio scorso, su proposta del collega Paniz e in ragione degli sviluppi processuali intercorsi, si concordò di chiedere alla procura della Repubblica di Napoli se sussistesse ancora l'interesse a ottenere l'autorizzazione all'uso dei tabulati. In proposito fa presente che l'ufficio del pubblico ministero di Napoli ha risposto in data di ieri con una nota che è in distribuzione, confermando che tale interesse ancora sussiste. Invita quindi i colleghi, anche consultata la predetta nota, unitamente a tutta la documentazione del caso che è rimasta sempre a disposizione dei componenti, ad esprimersi sul merito della proposta, da lui formulata nella seduta del 1o febbraio 2012, di concedere l'autorizzazione all'acquisizione dei tabulati telefonici in questione.

Maurizio PANIZ (PdL) ritiene che dalla risposta trasmessa dalla procura di Napoli si conferma un evidente fumus persecutionis nei confronti del collega Papa: emerge infatti come i tabulati siano già a disposizione della procura di Napoli e come essi facciano riferimento a conversazioni che sono già state oggetto di intercettazioni. Prova provata della sussistenza dell'intento persecutorio è poi rappresentata dal fatto che la maggior parte degli originari ventisei reati contestati dalla procura di Napoli all'onorevole Papa sono stati stralciati a seguito del vaglio operato dal GIP. Dichiara conclusivamente voto contrario sulla proposta di autorizzazione formulata dal Presidente.

Dopo che Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente e relatore, ha precisato che l'attività di captazione sulle utenze in questione è stata sospesa non appena risultato evidente dagli ascolti che tali utenze erano in realtà in uso all'onorevole Papa, Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) chiede chiarimenti in ordine all'ultimo capoverso della nota della procura della Repubblica di Napoli, laddove si fa riferimento alle utenze disconosciute dallo stesso collega Papa.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente e relatore, ricorda in proposito che nella

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seduta del 6 ottobre 2011 la Giunta ha già deliberato, su tale profilo, che essa stessa - e la Camera - sono incompetenti a deliberare e che quindi gli atti per quella parte (le utenze indicate nella domanda con i numeri da 8 a 14) devono essere restituiti all'autorità giudiziaria richiedente, in quanto esulano dall'ambito di applicazione dell'articolo 4 della legge n. 140 del 2003, conformemente ai precedenti richiamati nella stessa seduta.

Federico PALOMBA (IdV), in via preliminare, ritiene che lo scarto di numerosi capi d'imputazione a carico dell'onorevole Papa dimostra, anziché l'intento persecutorio della procura della Repubblica, l'accuratezza dell'esame svolto dal giudice per le indagini preliminari. Né, a suo avviso, si può accedere a quanto prospettato dall'onorevole Papa nel corso della sua audizione, laddove questi ha sostenuto che la signora Sperandio sarebbe stata bersaglio solo indiretto delle intercettazioni, che in realtà erano volte a colpire lui stesso: la signora Sperandio risulta infatti indagata nell'ambito di un diverso procedimento. Conclusivamente, ritiene che correttamente la Giunta abbia acceduto alla richiesta dell'onorevole Paniz di acquisire ulteriori chiarimenti dalla procura di Napoli circa l'attualità dell'interesse ad ottenere l'autorizzazione in titolo e che, alla luce della nota pervenuta ieri, la Giunta non possa che pronunziarsi in senso favorevole alla richiesta, non ritenendo opportuno che la Giunta crei ulteriori intralci all'attività investigativa.

Mario PEPE (Misto-R-A), ritenendo che dal tenore della nota trasmessa dal tribunale di Napoli emerga chiaramente che l'autorità giudiziaria ha proceduto all'ascolto di tutte le conversazioni intercettate, dimostrando così un accanimento nei confronti dell'onorevole Papa, dichiara voto contrario sulla proposta del Presidente Castagnetti.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), nel dichiararsi pienamente d'accordo con la proposta di concessione dell'autorizzazione, ritiene che la Giunta debba astrarsi da quella empatia che la vicenda dell'onorevole Papa è certamente suscettibile di produrre e limitarsi a valutare la sussistenza del fumus persecutionis in relazione alla sola richiesta di acquisizione di tabulati. Sgombrato il campo dalle polemiche, ritiene che dalla lettera inviata dalla procura emerga chiaramente come l'acquisizione dei tabulati risponda ad un interesse istruttorio dell'autorità procedente. Dopo aver precisato che l'acquisizione di elementi probatori al fine di corroborare l'impianto accusatorio non può essere confusa con un intento persecutorio, osserva che la stessa indifferenza manifestata dall'onorevole Papa rispetto ad un'eventuale acquisizione dei tabulati in questione denoti che la richiesta non è affatto sorretta da animo persecutorio.

Anna ROSSOMANDO (PD) è favorevole alla proposta del Presidente di concedere l'autorizzazione. Dopo aver rimarcato la differenza tra tabulati e intercettazioni, osserva come i primi costituiscano prova documentale. Rileva inoltre che il periodo temporale al quale si riferiscono i tabulati non coincide con quello nel quale si sarebbero avute le intercettazioni di cui ha sentito discorrere durante il dibattito. Non vede quindi come si possa affermare la sussistenza del fumus persecutionis, anche perché manca ogni sovrapposizione a livello probatorio. L'autorità giudicante ha del resto correttamente selezionato le ipotesi di reato fra quelle prospettate dall'accusa, suffragate da adeguati riscontri probatori. Ribadisce pertanto che l'idea dell'accanimento giudiziario è intrinsecamente estranea a un simile vaglio degli elementi investigativi.

Donatella FERRANTI (PD), rammentato che le intercettazioni telefoniche sono cosa diversa dai tabulati e che per questi ultimi non è previsto un legame con peculiari ipotesi di reato, come invece l'articolo 266 del codice di procedura penale prevede per le prime, rileva che l'autorità procedente intende soltanto tracciare un quadro dei contatti del deputato indagato,

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ciò che, al limite, potrebbe anche portare a conclusioni per lui favorevoli. È forse anche per questo che il collega Papa si è dichiarato indifferente all'esito dell'odierno esame. Ricorda che il procedimento ha già superato diverse fasi e che vi è stato il rinvio a giudizio immediato. Pur auspicando che la dialettica processuale possa risolversi, ove del caso, in favore del collega, esclude la sussistenza di qualsiasi intento persecutorio da parte del potere giudiziario e voterà a favore della proposta del Presidente.

Francesco Paolo SISTO (PdL) ritiene che l'Assemblea della Camera abbia commesso nello scorso mese di luglio un errore politico e istituzionale. Spera che quella decisione errata - di concedere l'arresto - non costituisca il solco obbligato per la concessione anche dell'uso dei tabulati, come per una sorta di «effetto domino». Osserva poi che i sintomi della persecuzione giudiziaria nei confronti dell'on. Papa si sono rivelati evidenti soprattutto dopo la concessione dell'autorizzazione al suo arresto.
Contesta all'onorevole Ferranti che vi sia stato un rinvio a giudizio, inteso come vaglio degli elementi accusatori da parte del giudice dell'udienza preliminare. Ricorda comunque che, per quel che ricorda, in passato la Giunta si è sempre opposta alla concessione dell'autorizzazione all'acquisizione dei tabulati telefonici a carico di deputati.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente e relatore, interrompendo, osserva che vi sono precedenti di concessione, anche molto recenti, di tabulati di deputati: per tutti, ad esempio, quelli relativi al deputato Milanese.

Francesco Paolo SISTO (PdL) reputa inconsueto che l'identificazione dell'interlocutore in Alfonso Papa sia stata operata dalla polizia giudiziaria e non già dai magistrati. Invita i colleghi ad attenersi al dato giuridico e non a tendenze promananti dal proprio schieramento e dall'opinione pubblica.

Marilena SAMPERI (PD) rimarca che dalla documentazione agli atti emerge come anche la Corte di cassazione abbia individuato sufficienti esigenze cautelari e indizi di reato per disporre l'arresto del collega Papa. La Camera - nello scorso luglio 2011 - ha aderito all'impostazione cauta e rigorosa offertale dal GIP, che ha trovato nei successivi passaggi processuali ampia conferma. Oggi ci si trova ad esaminare ulteriori documenti che attestano la perdurante validità dell'indagine e la necessità e la rilevanza dei tabulati per la sua prosecuzione in relazione anche a capi d'accusa per i quali non sussistevano esigenze cautelari. Definire il collega Papa un perseguitato politico le sembra non corrispondente alle emergenze documentali, vista anche la dettagliata replica della procura della Repubblica ai contenuti della sua audizione in Giunta del 15 febbraio scorso. Esclusi pertanto i rischi paventati dal collega Sisto, si dichiara senz'altro favorevole alla proposta del Presidente.

La Giunta, con 11 voti favorevoli e 7 contrari, approva la proposta del Presidente, conferendogli il mandato di predisporre la relazione scritta per l'Assemblea nel senso che l'autorizzazione all'acquisizione dei tabulati, indicati nella domanda in titolo con i numeri da 1 a 7, sia concessa.

Domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Remo Di Giandomenico, deputato all'epoca dei fatti (Doc. IV, n. 10).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Armando DIONISI (UdCpTP), relatore, rammentati sinteticamente i termini della questione in titolo, fa presente che in data 8 marzo 2012 è pervenuta una garbata nota dell'ex deputato Di Giandomenico nella quale questi si rimette sostanzialmente alle determinazioni della Giunta. Trattandosi di un procedimento in corso ormai da tempo e considerato che esso attiene a fatti non attinenti alle sue funzioni

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di parlamentare bensì a quelle di amministratore locale, propone che l'autorizzazione sia concessa.

La Giunta, con 10 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astenuti, approva la proposta di concessione e conferisce al deputato Dionisi il mandato di predisporre la relazione per l'Assemblea.

La seduta termina alle 11.