CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 marzo 2012
621.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

Mercoledì 14 marzo 2012. - Presidenza del presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 18.40.

Esame delle cariche ricoperte da deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, avverte che nella riunione del 22 febbraio scorso il Comitato ha concluso l'istruttoria in merito alle cariche di presidente dell'Organismo di indirizzo (ODI), ricoperta dall'onorevole Aldo Brancher, e di componente del medesimo Organismo, ricoperta dall'onorevole Daniele Molgora.
Ricorda che l'ODI gestisce un fondo, al quale partecipano finanziariamente (per una quota di quaranta milioni di euro ciascuna) le province autonome di Trento e Bolzano, finalizzato al finanziamento di progetti, anche pluriennali, di valorizzazione e sviluppo economico e sociale dei territori dei comuni appartenenti alle province di regioni a statuto ordinario (Veneto e Lombardia) confinanti con le menzionate province autonome.
Entrambi i suddetti deputati sono stati nominati alle rispettive cariche con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2011 (l'on. Brancher in rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze, l'on. Molgora in rappresentanza del Ministero dell'interno). Le cariche sono state, pertanto, oggetto di istruttoria alla luce di quanto previsto dall'articolo 1, primo comma, della legge n. 60 del 1953, a norma del quale sono incompatibili «le cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici o privati per nomina o designazione del Governo o di organi dell'Amministrazione dello Stato».
Ricorda che nella riunione del 9 novembre 2011 il Comitato aveva convenuto di avviare, sulle predette cariche, l'istruttoria in contraddittorio con i deputati interessati. Entro il termine regolamentare di quindici giorni (scaduto il 24 novembre 2011) gli onorevoli Brancher e Molgora avevano trasmesso proprie controdeduzioni. In particolare, con nota pervenuta il 16 novembre 2011 il deputato Brancher aveva formulato controdeduzioni volte ad escludere la sussistenza dell'incompatibilità. In particolare, l'onorevole Brancher osservava come l'ODI non presenti, a suo

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avviso, la natura di ente (tale da comportarne l'inclusione nella previsione dell'articolo 1 della legge n. 60), bensì di mero organo dello Stato-apparato, assimilabile piuttosto ad organismi quali la Conferenza Stato-regioni. Secondo l'onorevole Brancher, l'esigenza di una stretta interpretazione delle previsioni legislative in materia di incompatibilità impedirebbe di considerare incompatibili cariche assunte su nomina governativa in un organismo non qualificabile come ente pubblico in senso stretto e che opera in un ambito infrastatale, regionale, provinciale e comunale, e non già in un ambito statale.
Con nota pervenuta in data 22 novembre 2011 anche l'onorevole Molgora trasmetteva proprie controdeduzioni, peraltro di contenuto pressoché identico rispetto a quelle dell'onorevole Brancher.
Nel corso dell'istruttoria il Comitato, a maggioranza, ha ritenuto che la natura di ente pubblico dell'ODI derivi dal fatto che la sua istituzione è prevista dalla legge n. 191 del 2009 e che struttura, funzioni e composizione di tale organismo sono disciplinate con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. L'articolo 1 della legge n. 60 del 1953 non fa, del resto, riferimento ai soli enti pubblici statali ma, anzi, allude ad ogni possibile organismo di natura pubblicistica (oltre che di diritto privato); anche la specificazione secondo cui sono da ritenersi incompatibili le cariche «di qualsiasi specie» ove assunte su designazione del Governo sembra confermare l'ampiezza della causa di incompatibilità prevista dall'articolo 1 della legge n. 60 del 1953 (e ribadita anche dall'articolo 7 della legge n. 14 del 1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici), volta ad impedire, senza eccezione alcuna, la possibile insorgenza di conflitti di interesse che potrebbero verificarsi in capo ad un parlamentare designato dal Governo a ricoprire una carica in un ente il cui settore di attività presenti profili di interesse pubblico come tali potenzialmente soggetti all'esercizio da parte del Parlamento delle proprie funzioni di controllo.
Da ultimo, poi, l'articolo 4 del decreto-legge n. 216 del 2011 (recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative) prevede una proroga al 2012 dei termini per le spese di funzionamento dell'ODI, ciò che comporterà una perdurante attività del citato organismo anche nel corrente anno.
Nella riunione del 22 febbraio 2012 il Comitato, a maggioranza, ha pertanto convenuto di proporre alla Giunta, per le motivazioni anzidette, di accertare, ai sensi dell'articolo 1, primo comma, della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare delle cariche di presidente e componente dell'Organismo di indirizzo, ricoperte dall'onorevole Brancher, e di componente del medesimo organismo, ricoperta dall'onorevole Molgora.

Maria Grazia SILIQUINI (PT) osserva come il caso oggi all'esame della Giunta, al pari di altri, sia suscettibile di interpretazione, anche alla luce di quanto affermato dalla Corte costituzionale nella recente sentenza n. 277 del 2011 nella quale si è affermato il principio che non si può colmare in via di interpretazione analogica quanto non previsto espressamente dalla legge. Tale le appare la situazione relativa alle cariche ricoperte dai deputati Brancher e Molgora, dal momento che l'incompatibilità prevista dall'articolo 1 della legge n. 60 del 1953 è riferita a cariche ricoperte in enti pubblici o privati, mentre nel caso in esame l'Organismo di indirizzo non è un ente pubblico, non avendo neppure autonomia giuridica, contabile e finanziaria. Per tali motivi, annuncia il suo voto contrario sulla proposta di accertamento dell'incompatibilità formulata dal Comitato.

Rolando NANNICINI (PD), nel concordare con la relazione svolta dal vicepresidente Pisicchio, richiama quanto osservato dal collega Molgora nelle sue controdeduzioni a proposito del fatto che egli svolge l'incarico in esame a titolo completamente gratuito. Nell'esprimere apprezzamento per la precisazione in tal senso fornita dal collega Molgora, fa notare ciò

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nondimeno che il divieto di cumulo di emolumenti pubblici con l'indennità parlamentare è già previsto dall'articolo 3, comma 1, della legge n. 1261 del 1965. Al riguardo, osserva che, invece, nessuna precisazione analoga è stata formulata dal deputato Brancher nelle controdeduzioni da lui trasmesse.

Donata LENZI (PD) ritiene che per le cariche ricoperte dai deputati Brancher e Molgora rilevi, ai fini del giudizio di incompatibilità, un dato normativo assolutamente chiaro che preclude tutti i casi nei quali possa sorgere un conflitto di interessi tra chi decide e chi è poi chiamato a gestire i finanziamenti. Osserva, nello specifico, che l'Organismo di indirizzo si avvale di personale dipendente fornito dalla sede di Verona dell'Agenzia delle Entrate e gestisce finanziamenti pubblici nazionali. Le pare difficile sostenere che detto organismo svolga esclusivamente una funzione territoriale, tenuto altresì conto che le cariche in esso ricoperte sono di nomina ministeriale. L'ODI ha compiti di gestione di programmi territoriali e, a suo avviso, dovrebbe essere responsabilità degli stessi deputati in questione decidere di astenersi dal ricoprire tali incarichi. Nel rimarcare, in conclusione, che l'articolo 1 della legge n. 60 del 1953 esclude dall'incompatibilità soltanto le cariche in enti minori quali quelli culturali e di assistenza, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del Comitato.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) concorda sul fatto che possano esservi conflitti di interesse tra incarichi di nomina governativa e mandato parlamentare, ma osserva che, nel caso di specie, le cariche ricoperte nell'Organismo di indirizzo appaiono ben lontane dal generare simili conflitti dal momento che i finanziamenti gestiti dall'ODI provengono dalle province autonome di Trento e Bolzano e non dallo Stato. Inoltre, l'ODI svolge esclusivamente compiti di valutazione dei progetti che i comuni sottopongono ad esso, nel perseguimento della finalità di porre un freno alla tendenza di taluni comuni al confine con il Trentino-Alto Adige di trasferirsi in quest'ultima regione staccandosi dalle regioni di appartenenza. Tutto l'operato dell'ODI non ha generato finora alcun conflitto d'interesse poiché è proprio la natura dell'organismo che rende impossibile il sorgere di tali conflitti. Non ravvisando pertanto alcuna incompatibilità, annuncia, a nome del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta del Comitato.

Gaetano PECORELLA (PdL) ricorda che una direttiva comunitaria del 2004 definisce il concetto di organismo pubblico stabilendo, tra i relativi requisiti, quello della personalità giuridica, che tuttavia difetta in capo all'Organismo di indirizzo: ciò giustifica una valutazione di compatibilità delle cariche in esame.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, ribadisce le ragioni della proposta di incompatibilità delle cariche ricoperte dai deputati Brancher e Molgora, ritenendo che il dettato dell'articolo 1 della legge n. 60 del 1953 sia estremamente chiaro e facendo presente che il Comitato ha esaminato con serenità ed anche con tempi congrui le posizioni dei colleghi. Precisa, poi, all'onorevole Nannicini che la gratuità degli incarichi non costituisce fattore rilevante ai fini del giudizio di incompatibilità di competenza della Giunta.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, passa alla votazione della proposta del Comitato di accertamento della incompatibilità delle cariche di presidente e componente dell'Organismo di indirizzo (ODI) ricoperte dall'onorevole Aldo Brancher e di componente del medesimo organismo ricoperta dall'onorevole Daniele Molgora.
Avverte che, come di consueto, a fini di economia procedurale, ed in applicazione dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, del Regolamento della Camera, si procederà, a fini di coerenza delle deliberazioni della Giunta, ad un'unica votazione riassuntiva sulla proposta di accertamento della incompatibilità per le cariche in oggetto.

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Avverte che, trattandosi di una proposta di accertamento della incompatibilità, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, del regolamento della Giunta, qualora essa fosse respinta s'intenderà che la Giunta abbia deliberato nel senso della compatibilità.
Pone in votazione la proposta del Comitato di accertare, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare delle cariche di presidente e componente dell'Organismo di indirizzo (ODI) ricoperte dal deputato Aldo Brancher e di componente del medesimo organismo ricoperta dal deputato Daniele Molgora.

La Giunta respinge.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che, essendo stata respinta la proposta del Comitato, s'intende accertata la compatibilità delle cariche in esame.
Dà quindi la parola al vicepresidente Pisicchio affinché riferisca sugli ulteriori lavori del Comitato per le incompatibilità.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, avverte che nelle riunioni del 22 e del 29 febbraio scorsi il Comitato per le incompatibilità ha svolto l'istruttoria sulle cariche, ricoperte dall'onorevole Marco Airaghi, di direttore generale dell'Agenzia Industrie Difesa, consigliere di amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e presidente di Asitel s.p.a. Lo stesso onorevole Airaghi, con lettera del 2 febbraio al Presidente della Camera, aveva chiesto che fosse verificata l'eventuale incompatibilità con il mandato parlamentare dei predetti incarichi, al fine di consentirgli «di valutare serenamente la scelta da compiere».
Già sulla base degli elementi informativi disponibili in via d'ufficio (ricavabili in particolare dai siti web degli organismi sopra richiamati) sono apparsi evidenti al Comitato i profili di incompatibilità delle predette cariche ricoperte dall'onorevole Airaghi. Infatti, l'Agenzia Industrie Difesa è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico istituito come strumento di razionalizzazione e ammodernamento (ai sensi del decreto legislativo n. 300 del 1999) delle unità industriali del Ministero della difesa. A norma dell'articolo 48 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (codice dell'ordinamento militare), l'Agenzia è posta sotto la vigilanza del Ministro della difesa. Per tale carica il Comitato ha pertanto ritenuto sussistente l'incompatibilità con il mandato parlamentare ai sensi degli articoli 1 e 2 della legge n. 60 del 1953.
Anche per quanto concerne la carica di consigliere di amministrazione dell'Agenzia spaziale italiana, il Comitato è pervenuto ad una valutazione di incompatibilità alla luce delle medesime disposizioni della legge n. 60 del 1953. L'ASI, infatti, è un ente pubblico nazionale, che opera sotto la vigilanza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 4 giugno 2003, n. 128, recante «Riordino dell'Agenzia spaziale italiana»). Ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del citato decreto legislativo, i membri del consiglio di amministrazione sono tutti designati da ministri e nominati con decreto del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Come stabilito dall'articolo 15 del predetto decreto legislativo, le principali entrate dell'ASI sono, poi, rappresentate dai contributi ordinari a carico del Fondo per il finanziamento degli enti pubblici di ricerca, di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, con vincoli di destinazione a funzionamento e gestione ordinaria.
Infine, per quanto riguarda la carica di presidente di Asitel s.p.a., si tratta di carica ricoperta in una società partecipata dalla stessa Agenzia spaziale italiana, che ha per oggetto principale lo svolgimento di attività di sviluppo, produzione e commercializzazione di servizi ed applicazioni nel settore delle telecomunicazioni via satellite. Per tale ultima carica, valgono pertanto le considerazioni in punto di incompatibilità sopra esposte con riferimento alla carica ricoperta in ASI.

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Avviata l'istruttoria in contraddittorio ai sensi dell'articolo 16, comma 2, lettera c), del regolamento della Giunta, con lettera in data 23 febbraio 2012 l'onorevole Airaghi ha comunicato al Comitato di non avere controdeduzioni da formulare in merito e di rimettersi alle determinazioni che il Comitato e la Giunta delle elezioni avrebbero voluto assumere al riguardo.
Preso atto della risposta del deputato interessato, nella riunione del 29 febbraio il Comitato ha pertanto concluso l'istruttoria e, per le motivazioni prima illustrate, ha convenuto di proporre alla Giunta, ai sensi degli articoli 1 e 2 della legge n. 60 del 1953, l'accertamento della incompatibilità delle cariche ricoperte dall'onorevole Airaghi.

Daniele MARANTELLI (PD) concorda con la proposta formulata dal coordinatore Pisicchio, facendo notare come il collega Airaghi abbia trasmesso le proprie controdeduzioni al Comitato il giorno successivo a quello in cui gli era pervenuta la relativa richiesta. Giudica doveroso rimarcare che se questo lodevole comportamento del collega Airaghi - cui va dato atto di un'estrema correttezza - fosse tenuto, in circostanze analoghe, anche da altri parlamentari, certamente i rapporti tra Parlamento e società civile ne trarrebbero giovamento.

Giacomo STUCCHI (LNP) si associa al collega Marantelli nel manifestare sincero apprezzamento per l'onorevole Airaghi la cui correttezza è stata da lui personalmente sperimentata quando il collega era componente della XIV Commissione ai tempi in cui egli ne era il presidente.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, passa alle votazioni in merito alle proposte del Comitato di accertamento della incompatibilità delle cariche di direttore generale dell'Agenzia Industrie Difesa, consigliere di amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e presidente di Asitel s.p.a., ricoperte dall'onorevole Marco Airaghi.
Fa presente che, trattandosi di cariche in enti di natura diversa, la Giunta dovrà procedere a distinte votazioni su ciascuna proposta di accertamento dell'incompatibilità.
Avverte che, trattandosi di proposte di accertamento della incompatibilità, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, del regolamento della Giunta qualora una di essa fosse respinta s'intenderà che la Giunta, per quella carica, abbia deliberato nel senso della compatibilità.
Pone in votazione la proposta del Comitato di accertare, ai sensi degli articoli 1 e 2 della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di direttore generale dell'Agenzia Industrie Difesa ricoperta dal deputato Marco Airaghi.

La Giunta approva.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, pone in votazione la proposta del Comitato di accertare, ai sensi degli articoli 1 e 2 della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di consigliere di amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ricoperta dal deputato Airaghi.

La Giunta approva.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, pone infine in votazione la proposta del Comitato di accertare, ai sensi degli articoli 1 e 2 della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di presidente di Asitel s.p.a. ricoperta dal deputato Airaghi.

La Giunta approva.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che delle cariche testé dichiarate incompatibili darà immediata comunicazione al Presidente della Camera ai fini del conseguente invito ad optare.
Propone inoltre, in vista delle eventuali dimissioni dal mandato parlamentare dell'onorevole Airaghi a seguito della richiesta di opzione che gli sarà rivolta dal Presidente

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della Camera, che la Giunta accerti fin d'ora, in via preventiva, che all'onorevole Airaghi subentrerebbe, nella IV Circoscrizione Lombardia 2, per la lista n. 8 - Il Popolo della Libertà, il candidato primo dei non eletti Lino Miserotti.

La Giunta concorda.

Proposte di convalida delle elezioni dei deputati Daniele Galli, proclamato nella II Circoscrizione Piemonte 2, e Marco Airaghi, proclamato nella IV Circoscrizione Lombardia 2.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che nella riunione del 29 febbraio scorso il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze ha svolto, ai fini del giudizio sull'ineleggibilità, l'istruttoria sulle posizioni degli onorevoli Daniele Galli, proclamato nella II Circoscrizione Piemonte 2 in subentro al dimissionario onorevole Marzo Zacchera, e Marco Airaghi, proclamato nella IV Circoscrizione Lombardia 2 in subentro al dimissionario onorevole Antonio Verro.
Ai fini dell'istruttoria sulla eleggibilità, l'onorevole Galli ha dichiarato che, all'atto della candidatura, ricopriva la posizione di titolare della ditta individuale «Geometra Galli costruzioni». Nessun ricorso è stato presentato alla Giunta delle elezioni avverso la proclamazione dell'onorevole Galli. Il Comitato, sulla base della dichiarazione fornita dall'interessato con specifico riferimento alle previsioni dell'articolo 10 del testo unico n. 361/1957 e allo stato degli atti, non ha ravvisato elementi di ineleggibilità nella posizione dell'onorevole Galli.
Sempre ai fini dell'istruttoria sulla eleggibilità, l'onorevole Airaghi ha dichiarato che, all'atto della candidatura, non ricopriva alcuna carica in enti pubblici o privati né esercitava funzioni imprenditoriali o professionali. Nessun ricorso è stato presentato alla Giunta delle elezioni avverso la proclamazione dell'onorevole Airaghi. Anche per la posizione dell'onorevole Airaghi il Comitato non ha ravvisato, allo stato degli atti, profili di ineleggibilità.
Constatata l'insussistenza di elementi di ineleggibilità, il Comitato, allo stato degli atti, propone quindi alla Giunta, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, del regolamento della Giunta medesima, di accertare l'eleggibilità degli onorevoli Galli e Airaghi.

La Giunta concorda.

In conformità alle verifiche dei risultati elettorali già compiute in occasione delle verifiche dei poteri per le Circoscrizioni Piemonte 2 e Lombardia 2, svolte rispettivamente nelle sedute della Giunta dell'8 e del 22 ottobre 2008 e confermate dalla successiva verifica su base nazionale, la Giunta, non essendo contestabili le proclamazioni e concorrendo negli eletti le qualità richieste dalla legge, propone all'Assemblea la convalida delle elezioni dei deputati Daniele Galli e Marco Airaghi.

La seduta termina alle 19.20.