CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 febbraio 2012
614.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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Mercoledì 29 febbraio 2012. - Presidenza del Presidente Sergio ZAVOLI. - Intervengono per la RAI il presidente, dottor Paolo Garimberti, il direttore generale, dottoressa Lorenza Lei, il direttore dello staff del Direttore generale, dottor Andrea Sassano, il direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Marco Simeon, il vice direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Stefano Luppi, il dottor Lorenzo Ottolenghi, il dottor Paolo Morawski, il dottor Roberto Ferrara, il dottor Fabrizio Casinelli, la dottoressa Milena Minutoli, il dottor Pier Paolo Pioli e il dottor Luca Romano.

La seduta comincia alle 15.10.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

PROCEDURE INFORMATIVE

Audizione del presidente e del direttore generale della RAI.
(Audizione svolta).

Il presidente ZAVOLI comunica preliminarmente che i Commissari potranno prendere immediatamente la parola e porre quesiti. Formula quindi l'invito a contenere i tempi degli interventi per consentire la conclusione dell'audizione nella seduta odierna.

Il deputato BELTRANDI (PD), dopo aver richiesto il significato dell'espressione del presidente Garimberti secondo cui la RAI sarebbe ingestibile, chiede quali siano i tempi per la conclusione di tutti gli adempimenti necessari ai fini dell'approvazione di bilancio che, come è noto, incide anche sui tempi per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Dopo aver formulato l'invito a mandare in onda qualche trasmissione sulla situazione delle carceri o anche sulla crisi e gli eventi drammatici che essa sta determinando, chiede quando è stato espletato l'ultimo concorso per giornalisti.

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Il senatore MORRI (PD) chiede sulla base di quali considerazioni la RAI abbia invitato decine di migliaia di soggetti titolari di partita IVA al pagamento di un canone anche di elevata entità e se il vertice RAI abbia ricevuto comunicazioni dal Governo relativamente alla fissazione di un tetto agli stipendi dei manager. Si dichiara infine sorpreso del fatto che durante la lunga esibizione dell'artista Celentano nella prima serata del Festival della canzone italiana non siano stati mandati in onda spot pubblicitari.

Il deputato CARRA (UdCpTP) esprime l'avviso che nel tema della governabilità rientri anche la questione della fiction per la quale, benché rappresenti una delle voci più importanti dal punto di vista artistico e finanziario, al momento non risulta ancora definito un piano, tanto più necessario in quanto non è possibile attuare in tempi brevi un incremento di tale produzione all'interno. Chiede quindi, un riferimento ai dati di bilancio forniti dal direttore generale in occasione della scorsa audizione, se risponde al vero che il disavanzo ammonti già a 16 milioni di euro a fronte di ricavi pubblicitari destinati a peggiorare, e che l'indebitamento potrebbe superare a fine anno la cifra di 320 milioni.

Il senatore PARDI (IdV) chiede quali vantaggi consegua l'azienda dall'esclusione dello sport dalle reti generaliste e quanti siano i giornalisti inquadrati già da tempo ma che sono attualmente privi di incarico.

Il senatore BUTTI (PdL) chiede informazioni in merito all'ordine del giorno sul riassetto di RAIUNO che, secondo un'agenzia di stampa, sarebbe stato presentato al consiglio di amministrazione nonostante il fatto che il confronto con lo scorso anno in realtà sembra premiare tale rete. Chiede quindi quali siano gli esiti del confronto in termini di ascolto tra RAIUNO e la principale rete privata, di quale utilità tale confronto sia per la RAI. Dopo aver posto l'accento sulla valutazione che in generale il vertice sta facendo sulla televisione generalista, chiede quale sia il bilancio del presidente Garimberti in merito al lavoro svolto nel triennio dalla governance RAI.

Il senatore PROCACCI (PD) sottolinea che l'importanza e la gravità delle dichiarazioni e considerazioni critiche che sono state formulate all'indomani della decisione sulle nomine dei direttori del TG1 e della TGR, anche da parte del presidente Garimberti, non possano esonerare il Parlamento dal fare a sua volta una profonda riflessione, alla luce peraltro delle dichiarazioni del Governo sulla riforma della RAI. Si chiede pertanto quale sia il senso di procedere nell'arco di uno o due mesi alla designazione dei nuovi consiglieri di amministrazione senza che le vicende richiamate abbiano prodotto alcuna conseguenza. Con riferimento al Festival di Sanremo chiede poi sia al presidente che al direttore generale RAI se si sia ancora in presenza di un servizio pubblico quando si concede a un artista o a un conduttore di trattare qualunque argomento e fare qualunque dichiarazione senza una condivisione editoriale.

Il deputato GENTILONI SILVERI (PD), dopo aver sottolineato al direttore generale che dovrebbe indurre molteplici riflessioni la coincidenza delle proteste sul canone speciale e delle dichiarazioni del presidente dell'UPA che ha definito la RAI «indifendibile», chiede al presidente Garimberti se abbia discusso il tema della ingovernabilità della RAI anche in occasione del suo recente incontro con il Governo.
Chiede infine ad entrambi se l'intervista concessa recentemente al giornale «Il Fatto Quotidiano» da un dirigente della RAI responsabile dei rapporti istituzionali sia compatibile con tale incarico.

Il deputato RAO (UdCpTP) chiede quali iniziative si stiano valutando alla luce degli scarsi ascolti del TG2 e del «dopo TG1», se vi siano ripensamenti rispetto alla decisione di chiudere alcuni uffici di corrispondenza all'estero e RAI Corporation,

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quali siano gli sviluppi sulle questioni del canone speciale e della clausola «antimaternità», oggetto di recenti polemiche molto accese, rilevando peraltro che si sarebbe dovuta usare una maggiore cautela, dal punto di vista comunicativo, su aspetti molto delicati che attengono all'interruzione dei rapporti di lavoro. Dopo aver richiesto quali siano le previsioni per le entrate da canone e da pubblicità, manifesta l'interesse a sapere se sia stato ristabilito un complessivo rapporto di fiducia con la dirigenza. Chiede infine se i vertici ritengano l'auditel un parametro ancora adeguato e significativo, tenendo anche conto delle nuove tecnologie e piattaforme.

Il deputato MERLO (PD) chiede se vi siano state contestazioni da parte delle rispettive redazioni dopo la nomina dei nuovi direttori del TG1 e della TGR e da quali punti di vista siano stati giudicati nell'ambito del consiglio di amministrazione i dati di ascolto registrati nell'ultima serata del Festival di Sanremo.

Il senatore VITA (PD), nel far presente che nella giornata di oggi ha partecipato con l'onorevole Melandri a un interessante incontro promosso dalla Fieg sul tema delle sedi all'estero, chiede se siano risolte anche formalmente le polemiche sulla clausola «antimaternità» e sul canone speciale. Nel richiedere poi se vi siano iniziative per riequilibrare le presenze politiche nella testata regionale del Lazio, si associa al deputato Gentiloni Silveri sull'intervista a «Il Fatto Quotidiano» e chiede se sia possibile un chiarimento sul significato delle dichiarazioni del consigliere Rizzo Nervo al momento delle dimissioni.

Il deputato MAZZUCA (PdL) chiede se il direttore generale ritenga realmente opportuno il riassetto di RAIUNO nell'imminenza della cessazione del mandato dell'attuale governance, se è tuttora convinta della decisione di «commissariare» a Sanremo il direttore Mazza e se siano allo studio nuove misure per recuperare l'evasione del canone, ancora alta.

Il deputato DE ANGELIS (PdL), dopo aver chiesto informazioni sul contratto con l'artista Celentano, si sofferma sulla vicenda dei contratti con i precari, la cui importanza è stata ulteriormente messa in luce da ultimo con la polemica sulla clausola relativa alla gravidanza e chiede, alla luce dell'elevato numero di soggetti interessati da tali tipologie di contratto, quali siano le intenzioni dell'azienda per il futuro di questi lavoratori. Dà poi conto di una proposta di risoluzione del Gruppo PdL, che invita a contenere i compensi dei professionisti esterni e ad adeguare le retribuzioni dei manager e delle figure apicali secondo quanto sarà deciso in materia dal Governo.

Il senatore MORRI (PD) prospetta l'opportunità di procedere all'acquisizione delle risposte sui quesiti finora posti, considerati i tempi limitati ancora disponibili.

Il presidente ZAVOLI ricorda che vi sono solo tre iscritti a parlare ed è dunque possibile procedere regolarmente, concludendo gli interventi dei Commissari.

Il deputato PELUFFO (PD), associatosi alla parte finale dell'intervento del deputato Rao, ricorda di aver presentato un'interrogazione su Expo 2015 e ne sollecita la risposta. Chiede poi quale governance, ad avviso dell'attuale vertice, potrebbe garantire la governabilità della RAI.

Il deputato LAINATI (PdL), nel rilevare come non sia opportuno chiedere ai vertici della RAI di esprimersi sulle ipotesi di riforma, laddove sono state già presentate in Parlamento varie proposte di legge in materia, esprime anche l'avviso che sulla vicenda dell'intervista richiamata dal deputato Gentiloni Silveri forse sia preferibile attendere le conclusioni dei vertici.

Il deputato LANDOLFI (PdL), richiamandosi anche a un articolo di Marcello Veneziani sul Giornale, chiede se i vertici

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non ritengano davvero poco consono che il servizio pubblico trasmetta spot pubblicitari sul gioco d'azzardo.

Il presidente ZAVOLI, riferendosi anche all'intervento del senatore Procacci, esprime l'avviso che il riferimento al codice etico dovrebbe essere esteso a molti altri spettacoli che utilizzano, troppo frequentemente, locuzioni prive di ritegno. Particolare riflessione merita anche la qualità dei palinsesti, in particolare con riferimento al dilagante ricorso dei quiz con giochi che hanno come obiettivo vincite in denaro, all'inclinazione pomeridiana a privilegiare il «dolorismo» e l'alternativa mondana del gossip, nonché all'uso e abuso della figura femminile, divenuto l'ingrediente d'obbligo dell'intrattenimento leggero. Chiede quindi se il vertice dell'azienda si è posto, e con quali misure, il problema di rendere espliciti i doveri di un servizio pubblico chiamando il proprio personale a interpretarli e fissando anche i termini delle inadempienze.

Il presidente GARIMBERTI, nel far presente che non è in condizione di rendere informazioni utili a comprendere le motivazioni delle dimissioni del consigliere Rizzo Nervo, ricorda che le dichiarazioni sulla «ingovernabilità» della RAI non hanno nulla di sorprendente in quanto conseguenti a un suo giudizio, definitosi e purtroppo confermatosi nel tempo, sulla grande difficoltà, se non impossibilità di governare la RAI nell'assetto attuale. Solo a titolo di esempio ricorda che non esiste un potere di controproposta o discussione preliminare delle proposte presentate al consiglio di amministrazione. Per formulare un bilancio dell'operato della governance negli ultimi tre anni avrebbe bisogno di più tempo, ma può senz'altro affermare che su di esso pesa molto il richiamato giudizio negativo sulla governabilità dell'azienda, manifestato peraltro anche al presidente del Consiglio Monti. Altro esempio di anomalia è la natura stessa del consiglio di amministrazione, che in realtà è un amministratore delegato collegiale e deve quindi riunirsi almeno una volta alla settimana. La Commissione non può non preoccuparsi di tali aspetti, considerato anche che quella italiana è l'unica televisione pubblica, con l'eccezione di quella spagnola, che opera in un contesto normativo «bizantino». Quanto al tema del riassetto di RAIUNO, esprime l'avviso che il consiglio debba continuare a operare regolarmente fino alla scadenza, soprattutto quando si profilano dei problemi. Nel ricordare poi che il consiglio non ha discusso del contratto dell'artista Celentano perché di importo di molto inferiore al tetto di 2,5 milioni di euro e nonostante la sua rilevanza dal punto di vista editoriale, afferma di aver già chiesto a sua volta se l'intervista a «Il Fatto Quotidiano» sia stata autorizzata e sia compatibile con l'incarico del dirigente. Sulle sedi all'estero è in corso una riflessione basata sull'informazione resa e anche sulla rilevanza del luogo dal punto di vista della produzione di notizie, anche se a suo avviso andrebbero chiamati in causa i direttori che forse a volte non mandano in onda i servizi dei corrispondenti. Dichiara infine di condividere la sollecitazione del deputato Landolfi sulla pubblicità dei giochi.

La dottoressa LEI fa presente in primo luogo che per la prima volta un artista del calibro di Celentano ha accettato l'inserimento nel contratto di una clausola sul codice etico e, dopo aver reso informazioni sulle modalità di approvazione del contratto, ricorda che per una trasmissione come Sanremo i problemi sono numerosi ed è ancora più arduo conciliare gli obiettivi di audience con gli obblighi di servizio pubblico. Nel far presente che attualmente è in corso la valutazione sul rispetto del codice etico, ricorda ancora una volta che il compenso a Celentano è stato oggetto di una trattativa che ha portato a una riduzione, che tale modalità di procedere ha carattere generale e continuerà a essere applicata nella definizione dei compensi ai professionisti esterni; per quanto riguarda i manager, le relative retribuzioni non possono essere invece adeguate attraverso

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provvedimenti autonomi della RAI e in anticipo rispetto al Governo: al momento è invece in corso, in attuazione del contratto di servizio, un confronto con il Ministero dello sviluppo economico per la pubblicazione di tali retribuzioni. Con riferimento all'intervento del deputato Carra, chiarisce che il bilancio 2011 è in pareggio o lievemente positivo mentre il budget 2012 presentava un disavanzo di 16 milioni di euro prima che venisse aggiornato l'importo del canone. Afferma poi che gli evasori sono in diminuzione, mentre per i ricavi pubblicitari esistono aspetti di sofferenza che la Sipra sta cercando di recuperare attraverso la definizione di nuove proposte agli investitori. Nel rilevare comunque che quando gli artisti o i conduttori lasciano la RAI il loro brand inevitabilmente si abbassa, comunica che il piano relativo alla fiction dovrebbe essere discusso la settimana prossima e, nel dar conto delle novità in esso introdotte, fa anche presente che per la produzione interna esiste ormai uno studio di fattibilità e a Napoli anche una linea operativa che funziona bene. Nel dar conto delle assunzioni dei «precari» che avranno luogo già nel 2012 e gradualmente aumenteranno, ricorda che i lavoratori autonomi rappresentano un universo molto vario è assoggettato ad un trattamento diverso, ma che in ogni caso non si è mai proceduto ad alcun licenziamento in ragione di uno stato di gravidanza. Nel far presente quindi che lo sport sarà anche sulle reti generaliste, si riserva di fornire successivamente una risposta agli altri quesiti posti.

Il presidente ZAVOLI, dopo aver consegnato al direttore generale il testo delle domande del deputato Rampelli, impossibilitato a intervenire per problemi di afonia, chiede se può essere motivo di discredito la notizia che il Festival di Sanremo, nonostante gli ascolti registrati, non abbia prodotto una corrispondente risposta sul piano pubblicitario.

La dottoressa LEI fa presente che tali voci sono inopportune e inutili in quanto i ricavi pubblicitari sono stati soddisfacenti.

Il presidente ZAVOLI ringrazia gli ospiti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.40.