CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 febbraio 2012
605.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 81

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 9 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 13.35.

DL 212/2011 Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile.
C. 4933 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che il disegno di legge in esame, di conversione in legge del decreto-legge n. 212 del 2011, è stato già approvato dal Senato, a seguito di un articolato esame che ha condotto all'elaborazione di un testo molto complesso, in cui sono confluite disposizioni ispirate ad una logica deflattiva del contenzioso: rileva, infatti, che, accanto a norme riguardanti più direttamente la disciplina del processo civile, il testo approvato dall'altro ramo del Parlamento interveniva anche sulle procedure di gestione delle crisi di sovraindebitamento dei consumatori, al fine di favorire il raggiungimento di un accordo tra il debitore e i creditori sulla base di un piano di ristrutturazione del debito. Fa presente, tuttavia, che il disegno di legge in esame, nella formulazione trasmessa alla Camera dei deputati, è stato successivamente oggetto di una profonda e rilevante attività emendativa da parte della II Commissione, il cui esito ha determinato una drastica riduzione degli articoli del testo approvato dal Senato.
Al riguardo, fa presente, in particolare, che sono stati stralciati gli articoli da 1 a 11-duodecies, riguardanti proprio la composizione delle crisi da sovraindebitamento, mentre l'articolo 12 era stato già soppresso dall'altro ramo del Parlamento: pertanto, rileva che è rimasta integra la sola parte del provvedimento concernente talune modifiche alla normativa vigente in materia di diritto processuale civile, di istanza di trattazione nei processi pendenti

Pag. 82

davanti alla Corte di cassazione e alle corti di appello, nonché di proroga dei magistrati ordinari.
Considerato che il testo risultante dall'esame delle proposte emendative presso la Commissione di merito, che è stato trasmesso per l'espressione del prescritto parere, non contiene ora disposizioni di diretto interesse della XI Commissione, ritiene, dunque, opportuno formulare una proposta di nulla osta all'ulteriore corso del provvedimento.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Trattato relativo all'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea.
C. 4935 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Elisabetta RAMPI (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla III Commissione sulla ratifica ed esecuzione del trattato relativo all'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea. Rileva, innanzitutto, che tale trattato rappresenta l'atto conclusivo del processo di progressiva integrazione della Croazia nell'Unione europea, avviato ufficialmente con la decisione del Consiglio europeo del giugno 2004 di concedere a tale Paese lo status di candidato e la successiva decisione del Consiglio europeo del 3 ottobre 2005 di dare avvio ai negoziati di adesione. Sottolinea che la firma del Trattato di adesione, avvenuta lo scorso 9 dicembre a Bruxelles, oltre ad aver sancito il successo del processo negoziale, ha confermato l'irreversibilità del processo di allargamento dell'Unione europea, principio strenuamente difeso dal Governo italiano. Fa presente che l'adesione di tale Paese, dunque, attesa per il 1o luglio 2013, rappresenta, in questo contesto, un traguardo storico anche per l'intera regione e un ulteriore passo avanti nel processo di integrazione nell'Unione europea di tutti i Paesi dei Balcani occidentali, in vista dell'obiettivo finale della riunificazione del continente sotto i valori della pace, della democrazia, della stabilità e dello sviluppo economico.
Passando al contenuto del provvedimento, osserva che l'accordo si compone del trattato di adesione vero e proprio, dell'atto di adesione, con relativo allegati e protocolli, e dell'atto finale, con le dichiarazioni e lo scambio di lettere tra l'Unione europea e la Repubblica di Croazia. Per quanto concerne i profili di più diretto interesse della Commissione, ritiene opportuno soffermarsi, in particolare, sull'Atto finale, che riepiloga i testi che sono stati adottati dalla Conferenza tra gli Stati membri dell'Unione europea e la Repubblica di Croazia, in vista della sua adesione all'Unione. Fa presente, infatti, che all'Atto finale è allegata una serie di dichiarazioni rese da parte di tutti gli Stati membri, da alcuni di essi e dalla Croazia, tra cui si ritiene importante sottolineare - sotto il profilo degli ambiti di competenza della Commissione - quella sulla libera circolazione dei lavoratori, a conferma dell'impegno assunto dal Paese aderente in questione di entrare a far parte di una società aperta, nell'ambito di un'economia di mercato moderna, anche dal punto di vista della disponibilità della manodopera. Segnala, inoltre, che, nell'ambito delle condizioni di adesione della Croazia all'UE e degli atti di adattamento conseguenti all'adesione, sono elencate anche talune delle normative comunitarie che saranno immediatamente operative per tale Paese al momento dell'entrata nell'Unione, tra le quali alcune delle disposizioni in tema di libera prestazione di lavoro, formazione e rispetto delle normative sociali.
In conclusione, preso atto dei limitati profili di competenza e vista l'importanza strategica di tale ratifica, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento

Pag. 83

positivo della XI Commissione. Propone, pertanto, di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) chiede al relatore di valutare l'opportunità di inserire nella sua proposta di parere favorevole il riferimento a talune problematiche di carattere occupazionale, che riguardano la posizione di potenziale difficoltà di talune categorie di lavoratori frontalieri (tra i quali cita gli spedizionieri, i tabaccai e i benzinai), particolarmente svantaggiate da dinamiche economiche e concorrenziali connesse ai processi di allargamento dell'Unione europea. Pur comprendendo, dal punto di vista politico, la scelta di allargare l'UE ad altri Paesi, ritiene importante prevedere in tali casi adeguate misure di salvaguardia a vantaggio dei settori produttivi più esposti ai rischi di una concorrenza selvaggia, riservando, pertanto, una specifica attenzione alle problematiche dei lavoratori italiani. Auspicato, pertanto, che il relatore possa considerare l'eventualità di tener conto di tali elementi di riflessione nella sua proposta di parere - eventualmente anche inserendovi apposite condizioni o osservazioni - fa presente che in caso di loro accoglimento il voto del suo gruppo non potrebbe che essere favorevole.

Silvano MOFFA, presidente, ritenute ragionevoli le considerazioni testé volte dal deputato Fedriga, auspica che il relatore possa tenere conto di tali spunti di riflessione, quantomeno inserendo nella parte premissiva della sua proposta di parere favorevole un riferimento a tale importante problematica, che riguarda tutti i lavoratori frontalieri.

Elisabetta RAMPI (PD), relatore, ritiene praticabile l'ipotesi di inserire nelle premesse della proposta di parere una considerazione sull'argomento sollevato.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), preso atto con rammarico che il relatore non ritiene che vi siano i presupposti per l'espressione di osservazioni o condizioni, insiste comunque per inserire nella parte premissiva della proposta di parere una considerazione specificamente riferita agli spedizionieri.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che una definizione più ampia, che contempli la salvaguardia di tutte le categorie di lavoratori che operano nelle zone di confine, sia idonea a cogliere le legittime esigenze rappresentate dal deputato Fedriga.

Elisabetta RAMPI (PD), relatore, ritenuta di massima importanza la questione sollevata, presenta una nuova versione della sua proposta di parere favorevole (vedi allegato), nella quale prospetta l'opportunità di introdurre una specifica premessa, con cui si invita il Governo a definire le misure idonee alla tutela e alla salvaguardia dei lavoratori che potrebbero essere penalizzati dalle conseguenze che l'allargamento dell'Unione potrebbe comportare rispetto alle zone di confine.

Giovanni PALADINI (IdV), tenuto conto della rilevante valenza politica e strategica del trattato di adesione della Croazia all'Unione europea e apprezzato il riferimento all'esigenza di salvaguardare talune categorie di lavoratori che operano in zone di confine, di cui alla nuova versione della proposta di parere favorevole formulata dal relatore, preannuncia su di essa il voto favorevole del suo gruppo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova versione della proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.50.