CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2012
596.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

  La seduta comincia alle 9.25.

Seguito e conclusione della discussione sulle comunicazioni del Presidente sul conflitto d'attribuzione di cui all'ordinanza della Corte costituzionale n. 327 del 2011, rese nelle sedute dell'11 e del 18 gennaio 2012.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricorda che nella seduta odierna la Giunta dovrà esprimersi al fine di offrire all'Ufficio di Presidenza un parere sull'opportunità che la Camera si costituisca nel giudizio costituzionale attraverso un difensore di propria fiducia. Precisa che l'Ufficio di Presidenza potrebbe essere convocato sul punto per l'inizio della prossima settimana.

  Federico PALOMBA (IdV) ricorda anzitutto – con riferimento alla deliberazione della Camera con la quale è stata negata l'autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni dell'on. Cosentino e che forma oggetto del conflitto – di aver presentato a suo tempo una relazione di minoranza con la quale aveva espresso un netto dissenso rispetto alle conclusioni cui poi la Camera era giunta. Oggi i fatti gli danno ragione, sia sulla questione processuale sia sul punto fattuale, giacché l'on. Cosentino non solo è destinatario di una nuova misura cautelare, su cui la Camera ha già deliberato, ma è stato anche rinviato a giudizio per i fatti della P3 e sul falso dossier a carico del Presidente della Regione Campania Caldoro. Coglie l'occasione peraltro per osservare come il dibattito sulla richiesta di arresto dell'on. Cosentino sia stato a suo avviso scadente.
  Preannuncia quindi il voto contrario del suo gruppo sulla costituzione della Camera nel giudizio per conflitto di attribuzioni, sia in ragione della necessità di conseguire risparmi di spesa – ragion per la quale sarebbe contraddittorio rivolgersi a un professionista esterno – sia in ragione di considerazioni di merito già offerte nella sua relazione di minoranza. Sottolinea, a quest'ultimo riguardo, che la Camera esce spessissimo soccombente da questi conflitti: si tratta di un fatto che egli è solito ricordare sia in Giunta sia in Assemblea. Proprio nello scorso mese di Pag. 5dicembre, nonostante la Camera fosse difesa da esimi principi del foro, essa ha subìto due pesanti sconfitte innanzi alla Corte costituzionale: si tratta dei giudizi che si sono conclusi con la pronuncia delle sentenze n. 333 e n. 334.

  Maurizio PANIZ (PdL) dissente dall'on. Palomba. Ritiene infatti che la Camera debba costituirsi in giudizio al fine di difendere il proprio deliberato. Si tratta peraltro di una difesa che non comporterebbe alcun onere, in quanto essa potrebbe, a suo avviso, essere assunta dall'Avvocatura interna, come è accaduto in precedenti casi. Coglie l'occasione per accennare anche a un provvedimento del tribunale di Napoli reso in materia di acquisizioni probatorie nel procedimento penale a carico del collega Papa: in tale provvedimento infatti si leggono osservazioni sulle intercettazioni casuali dei parlamentari difformi da quelle che egli ha spesso ascoltato in Giunta.

  Marilena SAMPERI (PD), ricordando anch'ella di aver presentato – in occasione dell'esame della richiesta di autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni dell'onorevole Cosentino – una relazione di minoranza, ribadisce le stesse considerazioni allora espresse. Ricorda infatti che il compito della Giunta attiene alla valutazione circa la sussistenza o meno del fumus persecutionis e circa la correttezza formale della richiesta. Nel caso di specie, tale ultimo aspetto appare confortato dal giudicato della Corte di cassazione, il quale costituisce uno degli innumerevoli giudicati cautelari che si sono accumulati nei confronti dell'on. Cosentino: nel 2010 la Cassazione ha infatti statuito in merito alla regolarità del procedimento. Proprio il giudicato della Corte di cassazione sulla vicenda ECO4 attesta la correttezza formale e procedurale dell'operato del GIP, così escludendo la sussistenza di fumus persecutionis. Il GIP ha correttamente operato, non distruggendo le intercettazioni riconosciute rilevanti e influenti nell'ambito del procedimento nel quale sono state autorizzate e delle quali solo in un secondo momento è emersa la rilevanza anche nell'ambito del procedimento a carico dell'on. Cosentino. Da qui la qualificazione delle suddette intercettazioni come «casuali» e la necessità della richiesta di autorizzazione al loro utilizzo. Per tutte queste ragioni esprime il proprio orientamento contrario alla costituzione in giudizio della Camera nel conflitto di attribuzioni in titolo: tale costituzione in giudizio peraltro comporterebbe ingiustificati oneri a carico della Camera.

  Maurizio BIANCONI (PdL) ritiene che si pongano innanzi alla Giunta due questioni, una di merito – attinente alla sussistenza o meno del fumus persecutionis a danno dell'on. Cosentino – e una relativa all'integrazione del contraddittorio. Con riferimento a tale ultimo aspetto, precisa che si tratta delle normali «formalità sostanziali» che attengono al giudizio: la Camera è parte del procedimento e, come tale, ha il dovere di costituirsi in giudizio. Tale considerazione vale a maggior ragione in quanto la Camera è un organo e non un soggetto privato. Con riferimento poi alle eventuali spese del giudizio, concorda anch'egli sull'opportunità che la Camera sia difesa dall'Avvocatura interna, escludendosi con ciò oneri finanziari.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP), dissentendo rispetto alle opinioni espresse dall'on. Samperi, precisa che la Giunta deve limitarsi a esprimere il proprio orientamento – peraltro non vincolante – sulla costituzione in giudizio o meno, a prescindere da considerazioni di merito. Quanto agli oneri finanziari, come già segnalato in altri interventi, la difesa della Camera potrebbe essere «a costo zero» ove assunta dall'Avvocatura interna.

  Armando DIONISI (UdCpTP) esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo alla costituzione in giudizio, ancorché in occasione della delibera sulla richiesta di autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche dell'on. Cosentino si fosse espresso nel senso della concessione. Pag. 6La scelta odierna deriva dal fatto che la costituzione in giudizio rappresenta la mera difesa del deliberato della Camera dei deputati. Raccomanda poi anch'egli che la Camera si avvalga dell'Avvocatura interna.

  Marilena SAMPERI (PD), intervenendo per una precisazione, sottolinea che la costituzione in giudizio della Camera nel conflitto di attribuzione non si configura come un fatto automatico: quella odierna rappresenta una nuova decisione, che prescinde dalla delibera adottata a suo tempo dalla Camera e impugnata dall'autorità giudiziaria.

  Dopo ulteriori interventi per precisazioni dei deputati Maurizio BIANCONI (PdL) e Federico PALOMBA (IdV), Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, prende atto che l'orientamento maggioritario della Giunta è favorevole alla costituzione della Camera nel giudizio, con la raccomandazione che il relativo mandato sia conferito all'Avvocatura interna. Riferirà in tal senso al Presidente della Camera.

Domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Remo Di Giandomenico, deputato all'epoca dei fatti (doc. IV, n. 10).
(Rinvio dell'esame).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, rappresenta che il collega Mantini ha rinunziato all'incarico di relatore. Affida pertanto l'incarico al collega Dionisi.

  Armando DIONISI (UdCpTP), nell'accettare tale incarico, chiede un rinvio per poter esaminare l'incartamento.

  La seduta termina alle 9.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEGUITO DELL'ESAME DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL'ACQUISIZIONE DI TABULATI TELEFONICI NEI CONFRONTI DEL DEPUTATO PAPA (DOC. IV, N. 23) (rel. CASTAGNETTI).