CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 gennaio 2012
595.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 87

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 24 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Michel Martone.

  La seduta comincia alle 13.40.

Sui lavori della Commissione.

  Silvano MOFFA, presidente, prima di procedere con lo svolgimento dei diversi punti all'ordine del giorno, intende comunicare che la presidenza – in relazione all'andamento dei lavori dell'Assemblea – si riserva di modificare le convocazioni della Commissione per la giornata di domani.

  La Commissione prende atto.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/104/CE relativa al lavoro tramite agenzia interinale.
Atto n. 428.

(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 17 gennaio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, comunica preliminarmente che – in relazione allo schema di decreto in esame – sono stati trasmessi alle Camere sia il prescritto parere della Conferenza unificata sia gli esiti della consultazione svolta dal Governo con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro. Avverte, inoltre, che la V Commissione (Bilancio) ha valutato favorevolmente il provvedimento sotto il profilo delle sue conseguenze di carattere finanziario.
  Fa presente, quindi, che il relatore – in coerenza con il dibattito svolto e con la documentazione acquisita – ha predisposto una proposta di parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto in titolo (vedi allegato 1).

  Maria Grazia GATTI (PD), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole Pag. 88con osservazioni, soffermandosi, in particolare, sull'osservazione che fa riferimento all'esigenza di individuare possibili rimedi a un significativo fenomeno di dumping esercitato sul territorio nazionale da agenzie di lavoro interinale provenienti da altri Paesi europei, che – utilizzando l'istituto del distacco – somministrano alle aziende lavoratori italiani formalmente reclutati all'estero, beneficiando in tal modo di un minor costo contributivo.
  Dopo aver sottolineato, inoltre, la necessità che sulle importanti tematiche in oggetto – e, in particolare, sul tema del vincolo causale – prosegua il confronto con le parti sociali, che appare utile in prospettiva di un miglioramento complessivo della normativa vigente, raccomanda l'approvazione della propria proposta di parere favorevole con osservazioni.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), ritenendo meritevoli della massima attenzione talune delle considerazioni contenute nella proposta di parere in esame, chiede al relatore di valutarne una riformulazione, nel senso di trasformare in condizioni le osservazioni giudicate di maggior rilievo, tra cui cita quelle relative al fenomeno del dumping sociale e al vincolo causale. Fatto presente che, qualora venisse accolta tale richiesta, il voto del suo gruppo non potrebbe che essere favorevole, ritiene doveroso sottolineare l'esigenza che nel campo della somministrazione di lavoro si eviti di legittimare una corsa al ribasso dei costi, che, a suo avviso, potrebbe andare a detrimento sia delle agenzie che operano nel territorio italiano sia degli stessi lavoratori coinvolti. Ritiene, in ogni caso, che ulteriori riflessioni sul tema vadano rinviate ad una fase successiva, quando saranno note le determinazioni che il Governo assumerà sulla materia del mercato del lavoro: solo in quel momento, a suo avviso, sarà possibile svolgere considerazioni più complessive e organiche sul tema. Ritiene opportuno, nel frattempo, astenersi dall'anticipare inutili dibattiti, evitando di comportarsi come taluni esponenti della compagine di Governo, che hanno preferito interloquire con gli organi di informazione piuttosto che confrontarsi nelle sedi parlamentari, prima ancora di aver definito i termini delle questioni in gioco.

  Giuliano CAZZOLA (PdL), dopo aver sottolineato – in coerenza con quanto già sostenuto in altre occasioni – la propria contrarietà a formulare sotto forma di condizioni i rilievi di competenza della Commissione, giudicando tale veste formale inidonea a mantenere un rapporto collaborativo e leale sia con l'Esecutivo sia, più in generale, con gli altri organi parlamentari, fa notare che, nel caso di specie, l'apposizione di condizioni appare ancor più inopportuna, attesa la natura generica delle finalità che si chiede di perseguire al Governo.

  Maria Grazia GATTI (PD), relatore, giudicando condivisibili le considerazioni testé volte dal deputato Cazzola, fa notare che la formulazione generica e volutamente «a maglie larghe» delle osservazioni contenute in taluni punti della sua proposta di parere è dettata da una oggettiva difficoltà – segnalata dalle stesse organizzazioni rappresentative delle agenzie – ad individuare nell'immediato soluzioni precise alle problematiche in questione, considerata anche la necessità di inquadrarle nell'ambito dell'ordinamento comunitario e in coordinamento con le legislazioni dei diversi Paesi: la richiesta al Governo di un impegno stringente e specifico sul tema, a suo avviso, mal si concilierebbe con l'esigenza di una riflessione ponderata e articolata, che richiederà approfondimenti complessi e specifici da parte dell'Esecutivo. Invita, pertanto, il deputato Fedriga a valutare in termini positivi il testo della proposta di parere favorevole con osservazioni, così come formulato, affinché la Commissione, votando all'unanimità, possa lanciare un segnale di condivisione e convergenza su un tema delicato e importante.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) giudica pretestuose le argomentazioni svolte dal relatore e dal deputato Cazzola, facendo Pag. 89notare che in altre occasioni la decisione di formulare osservazioni in luogo di condizioni è stata motivata proprio dall'esigenza di non sottoporre il Governo ad oneri troppo pressanti, mal disponendolo rispetto ad un confronto aperto con le istituzioni parlamentari. Osserva, pertanto, che la formulazione generica e vaga delle osservazioni – in particolare di quelle contenute alla lettera f) – non impedirebbe di scegliere lo strumento delle condizioni, atteso che in questo modo, lasciandosi inalterata la libertà di azione del Governo nell'individuazione delle soluzioni più opportune, lo si vincolerebbe esclusivamente al raggiungimento dell'obiettivo, in un quadro di rapporti istituzionali di assoluta armonia. Dichiara, in ogni caso, che il suo gruppo è disponibile ad un lavoro di approfondimento sul merito della questione, in collaborazione con gli altri gruppi, prospettando anche l'ipotesi di tornare a convocare la Commissione sul punto, al fine di riformulare la proposta di parere e rendere possibile una convergenza unanime sui temi in discussione.

  Silvano MOFFA, presidente, fa notare che la Commissione ha sempre svolto il proprio ruolo in sede consultiva nella massima autonomia, approvando pareri contenenti condizioni o osservazioni, in presenza di presupposti differenti e in coerenza con determinate premesse, non sussistendo a priori alcuna contrarietà nei confronti dell'adozione dell'una o dell'altra forma di espressione del parere. Ritiene, quindi, che una sorta di «disputa etimologica» sulla natura dei rilievi della Commissione non possa divenire una questione centrale di merito e che, pertanto, vi siano tutti gli elementi per procedere sin d'ora alla votazione della proposta di parere presentata dal relatore, pur nel rispetto delle diverse posizioni assunte sul tema, che auspica non pregiudichino un'approvazione unanime del provvedimento.

  Il viceministro Michel MARTONE, osservato che l'azione del Governo in materia – a prescindere da qualsiasi argomentazione svolta in sede parlamentare – è condizionata inevitabilmente dall'esigenza di rispettare precisi vincoli comunitari, auspica che sul tema si possa raggiungere un consenso unitario da parte dell'intera Commissione. Dichiara, in ogni caso, di condividere la proposta di parere del relatore.

  Giovanni PALADINI (IdV) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur manifestando un forte disappunto per la scelta del relatore di non accogliere la sua richiesta di riformulazione, preannuncia l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con osservazioni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 24 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Michel Martone.

  La seduta comincia alle 13.55

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
Nuovo testo unificato C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione di un nuovo testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 10 gennaio 2011.

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  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che la Commissione aveva deferito al Comitato ristretto il compito di esaminare gli emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge in titolo. Al riguardo, avverte che lo stesso Comitato ristretto ha elaborato – nell'ultima riunione svolta – una nuova proposta di testo unificato dei progetti di legge in esame (vedi allegato 2), che il relatore prospetta di adottare come nuovo testo base per il seguito dell'esame in sede referente.
  Nessuno chiedendo di intervenire, propone pertanto di adottare il nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 4116, 4366 e 4455, elaborato dal Comitato ristretto, come nuovo testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  La Commissione delibera di adottare il nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 4116, 4366 e 4455, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  Silvano MOFFA, presidente, fa presente che – avendo il Comitato ristretto già approfonditamente esaminato le proposte emendative presentate al precedente testo e avendo svolto una esauriente istruttoria rispetto alle diverse questioni poste – si sarebbe convenuto, in quell'ambito, di inviare direttamente ai pareri delle Commissioni competenti il nuovo testo unificato, evitando di fissare un ulteriore termine per la presentazione di eventuali emendamenti.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur non avendo ritenuto opportuno tornare a manifestare una esplicita contrarietà all'adozione come testo base del testo unificato in esame, giudica necessario consentire ai gruppi – anche fissando un termine piuttosto ravvicinato – di intervenire in sede emendativa per migliorarlo, rilevando che il suo gruppo ha evidenziato a più riprese, nel corso dell'iter di esame e anche in sede di Comitato ristretto, talune forti perplessità, che non sono state ancora superate.

  Silvano MOFFA, presidente, alla luce delle legittime considerazioni testé svolte, propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti al nuovo testo unificato, adottato come testo base, per le ore 10 di domani, mercoledì 25 gennaio.

  La Commissione concorda.

  Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, avvertendo che essa sarà convocata per la stessa giornata di domani.

  La seduta termina alle 14.

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