CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 gennaio 2012
590.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 260

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 17 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

  La seduta comincia alle 12.10.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame congiunto della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (COM(2011)452 definitivo) e della Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 2002/87/CE (COM(2011)453 definitivo).
Audizione dei rappresentanti di Fitch Ratings.
(Svolgimento e conclusione).

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Krishnan RAMADURAI, Managing director of Fitch Ratings, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Svolgono considerazioni e pongono quesiti i deputati Francesco BARBATO (IdV), Alberto FLUVI (PD), Renzo CARELLA (PD), Maurizio FUGATTI (LNP) e Gianfranco CONTE, presidente, ai quali rispondono Krishnan RAMADURAI, Managing director of Fitch Ratings, e Alessandro SETTEPANI, Head of business and relationship management of Fitch Ratings.

Pag. 261

  Pongono ulteriori quesiti Gianfranco CONTE, presidente, a più riprese, Maurizio FUGATTI (LNP) e Renzo CARELLA (PD), ai quali rispondono Krishnan RAMADURAI, Managing director of Fitch Ratings, e Alessandro SETTEPANI, Head of business and relationship management of Fitch Ratings.

  Gianfranco CONTE, presidente, ringrazia i rappresentanti di Fitch Ratings e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 216/2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 4865 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 gennaio scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella precedente seduta di esame del provvedimento il relatore aveva illustrato il contenuto del decreto-legge.

  Giampaolo FOGLIARDI (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

  Sergio Antonio D'ANTONI (PD), con riferimento all'osservazione di cui alla lettera a) della proposta di parere, nella quale si sottolinea l'opportunità di armonizzare la formulazione del primo periodo del comma 15 dell'articolo 29 del decreto-legge, il quale proroga i termini degli adempimenti e versamenti tributari, nonché dei versamenti relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, con quella del quarto periodo del medesimo comma, ai sensi del quale la sospensione si applica limitatamente agli adempimenti e ai versamenti tributari, rileva come i cittadini dei comuni del messinese colpiti dall'alluvione del 22 novembre 2011 si trovino nella stessa situazione dei cittadini delle province di La Spezia, Massa Carrara e Genova, espressamente contemplate dalla predetta norma, e meritino, quindi, di fruire delle medesime disposizioni di favore.

  Giampaolo FOGLIARDI (PD), relatore, si dichiara disponibile ad integrare la proposta di parere nel senso indicato dal deputato D'Antoni.

  Maurizio LEO (PdL) suggerisce di integrare la proposta di parere, invitando le Commissioni di merito a valutare l'opportunità di differire il termine del 30 novembre 2011, stabilito per il versamento delle somme dovute ai fini della definizione delle liti fiscali di valore non superiore a 20.000 euro, di cui all'articolo 39, comma 12, del decreto-legge n. 98 del 2011.
  Osserva, in proposito, come tale differimento, lungi dal premiare gli evasori incalliti, sia in quanto il valore delle liti definibili è comunque contenuto, sia perché questi ultimi, quando sono raggiunti da un accertamento tributario, preferiscono solitamente ricorrere agli istituti deflativi già contemplati dall'ordinamento, Pag. 262riconoscendo la pretesa erariale e ottenendo un sostanzioso abbattimento delle sanzioni, soddisferebbe un interesse della stessa Amministrazione finanziaria, dal momento che scelgono di adire gli organi della giustizia tributaria, affrontando il rischio di una condanna al pagamento anche delle spese di giudizio, quei contribuenti che hanno ragioni fondate per proporre ricorso avverso gli atti impositivi, come testimoniato dalle statistiche ufficiali, dalle quali emerge che l'Amministrazione risulta soccombente nel 40-50 per cento delle controversie.
  Segnala, quindi, come un altro problema rilevante e generalmente avvertito, che involge il tema fondamentale della certezza del diritto, sia quello dell'abuso del diritto in materia tributaria, soprattutto in considerazione del fatto che la giurisprudenza degli ultimi anni, facendo strame di principi che sembravano consolidati, sta creando notevoli problemi ai contribuenti, i quali vengono a sapere sempre più spesso, in sede di legittimità, che l'accertamento è fondato su una generale clausola antielusiva che il legislatore non ha mai codificato.

  Gianfranco CONTE, presidente, osserva come l'esame in sede consultiva del decreto-legge n. 216 del 2011, non rappresenti la sede più opportuna per affrontare la problematica segnalata dal deputato Leo, in merito alla quale pendono davanti alla Commissione, in sede referente, tre specifiche proposte di legge.

  Ivano STRIZZOLO (PD) segnala al rappresentante del Governo l'opportunità di valutare un problema riguardante l'intero territorio della regione Friuli Venezia Giulia, le province della Lombardia settentrionale, nonché alcune aree del Piemonte e del Trentino-Alto Adige.
  In merito segnala come l'aumento delle accise sugli oli minerali, disposto dall'articolo 15 del decreto-legge n. 201 del 2011, determini innanzitutto una rilevante perdita di gettito erariale, dovuta al fatto che gli automobilisti dei predetti territori si recano ad acquistare benzina e gasolio nelle vicine Slovenia e Svizzera, dove tali prodotti costano di meno. Tenendo conto delle dinamiche relative ai consumi dei due principali prodotti, del gap dei prezzi esistente e delle convenienze dei residenti, tale perdita può essere stimata, avendo riguardo alle accise e all'IVA, in circa 230 milioni di euro annui.
  Inoltre, il predetto aumento destabilizza i provvedimenti assunti dalle Regioni, di concerto con lo Stato ed a diverso titolo (sconti di prezzo, contributi all'acquisto), per equilibrare il differenziale dei prezzi dei carburanti nelle predette aree di confine.
  Nel preannunciare, quindi, che presenterà in materia, presso le Commissioni di merito, una proposta emendativa volta a correggere i deleteri effetti prodotti dall'articolo 15 del decreto-legge n. 201 del 2011, prospetta al riguardo, stante l'impossibilità di procedere a una differenziazione della quota di accisa per specifiche aree territoriali all'interno dei singoli Stati membri dell'UE – salvo autorizzazione dei competenti organi comunitari, da ottenere attivando la procedura di cui all'articolo 19 della direttiva 2003/96/CE, il cui iter appare, tuttavia, complesso e dall'esito aleatorio –, due ipotesi di soluzione, consistenti nel potenziamento delle risorse devolute alle regioni interessate, ovvero nell'innalzamento della misura dei contributi previsti, nel caso della Regione Friuli Venezia Giulia, dall'articolo 3, commi da 2 a 4, della legge regionale n. 14 del 2010, in funzione di un efficace contenimento dello spread tra i prezzi nazionali e quelli praticati nei Paesi limitrofi.

  Alberto FLUVI (PD) dichiara di condividere la proposta di parere formulata dal relatore.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI ringrazia i deputati Leo e Strizzolo per aver sollevato alcuni temi di attualità che, peraltro, sono già all'attenzione del Governo.
  In particolare, per quanto riguarda la problematica dell'abuso del diritto, pur rilevando come essa non possa certamente essere affrontata con il provvedimento in Pag. 263esame, sottolinea come l'Esecutivo intenda affrontare la questione sollecitamente, attraverso gli interventi legislativi che saranno valutati più opportuni.
  Con riferimento al differenziale di prezzo dei carburanti che si registra nelle aree nazionali di confine rispetto alle corrispondenti zone della Svizzera e della Slovenia, evidenzia come tale tema sia già stato sollevato, oltre che da numerosi parlamentari, dagli stessi rappresentanti delle regioni interessate, e sia dunque oggetto di verifica da parte del Governo, il quale ha incaricato l'Agenzia delle dogane dei necessari approfondimenti tecnici. Al riguardo ricorda che la normativa nazionale e quella dell'Unione europea già consentano di differenziare le aliquote di accisa sui carburanti nelle zone di confine, sottolineando quindi come l'Esecutivo intenda intervenire rapidamente, auspicabilmente senza dover ricorrere a strumenti di rango legislativo.
  Passando quindi al contenuto della proposta di parere formulata dal relatore, condivide l'osservazione di cui alla lettera a), mentre, per quanto concerne l'osservazione di cui alla lettera b), rileva come la normativa in materia di riscossione abbia sempre previsto che lo strumento del ruolo sia riservato all'esazione dei tributi erariali, riconoscendo invece lo strumento dell'ingiunzione per la riscossione dei tributi locali. Ritiene quindi che sussista una certa resistenza a modificare tale impostazione, pur riconoscendo la necessità di rivedere la materia, alla luce della prossima fuoriuscita di Equitalia dal sistema di riscossione dei tributi e delle altre entrate degli enti locali.

  Maurizio LEO (PdL) ricorda che la riscossione delle entrate degli enti locali può avvenire, sostanzialmente, attraverso tre modalità: riscossione diretta; riscossione attraverso società cosiddette «in house»; ricorso a società concessionarie della riscossione. A seguito delle modifiche introdotte in materia dal decreto-legge n. 70 del 2011, che, tra l'altro, ha previsto la cessazione dell'operatività di Equitalia in tale settore, risulta, attualmente, che le società concessionarie della riscossione di tali entrate possono avvalersi, ai fini della riscossione coattiva, solo dello strumento dell'ingiunzione, essendo quindi costrette ad utilizzare gli ufficiali giudiziari, con evidente pregiudizio dell'efficacia dell'azione di riscossione.
  In tale contesto appare quindi necessario ripristinare il quadro normativo previgente all'entrata in vigore del predetto decreto-legge n. 70, consentendo alle società di utilizzare la cosiddetta «ingiunzione rafforzata», che permette di avvalersi dei poteri esattivi previsti per i ruoli.

  Marco CAUSI (PD) condivide le considerazioni svolte dal deputato Leo in merito alle tematiche circa i poteri utilizzabili per la riscossione coattiva delle entrate degli enti locali, evidenziando come le problematiche in materia siano insorte a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 70 del 2011 il quale, modificando, all'articolo 7, comma 2, lettere gg-ter) e seguenti, la disciplina in merito ha determinato notevoli dubbi interpretativi circa gli strumenti fruibili dagli stessi enti locali e dalle società di riscossione per lo svolgimento della loro attività.
  In tale contesto ritiene che gli emendamenti Causi 29.38 e Leo 29.91, presentati nell'ambito dell'esame in sede referente del decreto-legge, consentano di risolvere la questione; suggerisce quindi di riprendere, nel parere che sarà approvato dalla Commissione, le soluzioni prospettate in tali proposte emendative.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI ritiene che le considerazioni espresse dai deputati Leo e Causi consentano di comprendere meglio la portata dell'osservazione di cui alla lettera b) della proposta di parere. A tale proposito suggerisce l'opportunità di riformulare tale osservazione, nel senso di prospettare l'opportunità di ripristinare la normativa previgente in materia di riscossione coattiva delle entrate degli enti locali, senza quindi pregiudicare futuri interventi di riforma in materia.

  Gianfranco CONTE, presidente, ritiene opportuno affrontare il tema, che è del Pag. 264resto oggetto di alcune proposte emendative presentate al decreto-legge, concernente la riapertura dei termini per l'applicazione del meccanismo di definizione delle liti fiscali pendenti di valore non superiore a 20.000 euro, previsto dall'articolo 39, comma 12, del decreto-legge n. 98 del 2011. Infatti, pur riconoscendo che tale tematica presenti profili di delicatezza politica, non ritiene che debba costituire un ostacolo, rispetto a tale possibilità, il fatto che la predetta misura era stata adottata dal precedente Esecutivo. Suggerisce pertanto al relatore di inserire tale tema nell'ambito della sua proposta di parere, ferma restando, naturalmente, la piena discrezionalità delle Commissioni di merito rispetto alle decisioni da assumere in materia.

  Alberto FLUVI (PD), con riferimento alle considerazioni appena svolte dal Presidente, evidenzia come i nuovi equilibri politici insorti a seguito della nascita del nuovo Governo, e della nuova maggioranza che lo sostiene, rendano necessario sperimentare soluzioni nuove nei rapporti tra i gruppi. Stante tale premessa generale, sottolinea come il parere che sarà espresso dalla Commissione, sebbene abbia natura non vincolante, assumerà, comunque, un suo peso, e come il tema dell'eventuale riapertura della definizione delle liti fiscali pendenti rivesta uno spiccato rilievo politico per il suo gruppo, il quale è contrario nel merito a tale previsione, salvo che il Governo non si dichiari disponibile in merito.
  Ritiene quindi che tale problematica debba più opportunamente essere affrontata nell'ambito dell'esame in sede referente del provvedimento, nel corso del quale i relatori ed il Governo avranno modo di esprimere la loro posizione sul tema.

  Gianfranco CONTE, presidente, evidenzia come il dibattito su questo specifico tema ponga la Commissione in una condizione politicamente delicata, trattandosi di una questione sulla quale si registrano sensibilità diverse.
  In tale prospettiva rileva, sul piano sostanziale, come la possibilità di definire le liti fiscali pendenti non costituisca, in alcun modo, una forma surrettizia di condono, e come tale previsione tenga realisticamente conto del fatto che l'Amministrazione finanziaria risulta soccombente in circa il 50 per cento delle controversie tributarie. Ritiene quindi che tale materia debba essere affrontata responsabilmente, suggerendo a tal fine al relatore di introdurre nella propria proposta di parere una premessa in merito.

  Maurizio FUGATTI (LNP) condivide l'opportunità di segnalare, nel parere che sarà espresso dalla Commissione, l'esigenza di affrontare il tema della riapertura del meccanismo di definizione delle liti fiscali pendenti previsto dall'articolo 39, comma 12, del decreto-legge n. 98 del 2011.

  Giampaolo FOGLIARDI (PD), relatore, alla luce delle risultanze emerse nel dibattito, riformula la propria proposta di parere (vedi allegato 2).
  In particolare, nella lettera a) delle osservazioni si fa anche riferimento all'opportunità di estendere la sospensione dei versamenti ai contribuenti residenti nei comuni della provincia di Messina colpiti da calamità naturali, mentre la lettera b) è stata modificata nel senso di segnalare l'esigenza di ripristinare la possibilità, per gli enti locali e le società di riscossione, di avvalersi anche dello strumento della cosiddetta «ingiunzione rafforzata».
  Inoltre nella proposta di parere è stata inserita un'ulteriore premessa che rileva l'opportunità di affrontare il tema dell'ambito temporale di applicazione del meccanismo per la definizione delle liti fiscali previsto dall'articolo 39, comma 12, del decreto-legge n. 98 del 2011.

  Francesco BARBATO (IdV) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere, come riformulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere, come riformulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.25.

Pag. 265