CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 dicembre 2011
585.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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  Mercoledì 21 dicembre 2011. – Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

  La seduta comincia alle 9.20.

Sul processo verbale.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) chiarisce che nella seduta di ieri non aveva inteso sminuire il danno patrimoniale che l'operazione del centro commerciale ha cagionato all'UNICREDIT, che è stato pur sempre superiore al milione di euro, ma solo evidenziare che la complessa gestione dell'erogazione del finanziamento, connotata da elementi pretesamente illeciti e addebitata all'onorevole Cosentino, non ha poi raggiunto l'obiettivo che si proponeva.

  Roberto CASSINELLI (PdL) chiarisce che nella seduta di ieri, quando ha fatto riferimento all'esigenza che la Giunta verifichi la sussistenza delle necessità cautelari, intendeva tale verifica nell'ambito della ricerca di un eventuale fumus persecutionis.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, prende atto delle precisazioni rese.

Domanda di autorizzazione all'esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del deputato Cosentino (doc. IV, n. 26).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, avverte che proprio stamane l'onorevole Cosentino ha fatto pervenire copie di sue istanze volte allo svolgimento di dichiarazioni spontanee innanzi all'autorità giudiziaria di Napoli. Le istanze di cui è pervenuta copia sono datate rispettivamente 21 ottobre 2008, 12 novembre 2008 e 23 ottobre 2009. Si tratta di istanze relative all'inchiesta nell'ambito della quale è pervenuta la domanda di arresto nel 2009, inerenti quindi al procedimento di cui la Camera ebbe ad occuparsi due anni fa. L'onorevole Cosentino ha altresì depositato i verbali di interrogatorio dei coindagati Cristofaro Zara, Nicola Di Caterino e Alfredo Protino. Copia del materiale è stata consegnata immediatamente al relatore ed è a disposizione dei membri della Giunta.

  Maurizio PANIZ (PdL), relatore, intende rimarcare il fatto, a suo avviso molto significativo, che le tre istanze volte allo svolgimento di dichiarazioni spontanee fatte pervenire alla Giunta dall'onorevole Pag. 5Cosentino non hanno avuto seguito. Sebbene tali istanze siano formalmente riferite al procedimento penale di cui la Camera si è già occupata in passato, esse rivestono comunque una notevole importanza con riferimento al procedimento in esame, essendo quest'ultimo legato al primo da un rapporto di stretta connessione. È infatti richiamato nel merito il contenuto delle dichiarazioni rese nell'ambito della precedente inchiesta. Sottolinea inoltre come nella richiesta della custodia cautelare non vi sia alcun cenno alle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio dai coindagati Cristofaro Zara, Nicola Di Caterino e Alfredo Protino, che invece avrebbero dovuto trovare un adeguato riscontro. In particolare, ritiene che dovevano essere approfondite le dichiarazioni del Protino circa l'incontro avvenuto nella sede dell'UNICREDIT. La partecipazione dell'onorevole Cosentino in tale sede, infatti, sarebbe stata, secondo gli inquirenti, indispensabile ai fini del rilascio del finanziamento. Sicché la versione del Protino su tale incontro – che scagiona completamente il deputato Cosentino – assume un rilievo centrale; senza contare che i magistrati su tale circostanza non hanno neanche sentito l'onorevole Cesaro. Ritiene che nell'ordinanza di custodia cautelare non sia stato dato adeguato rilievo alle deposizioni dello Zara, il quale ha dichiarato che il succitato incontro è stato organizzato esclusivamente per ragioni elettorali promosse dal Santocchio, che aveva interesse ad arrivare a Cosentino per accreditarsi sul piano politico. Anche le dichiarazioni del Di Caterino smentiscono totalmente il preteso ruolo chiave svolto dall'onorevole Cosentino nella vicenda legata alla realizzazione del centro commerciale: rileva con sorpresa come nell'ordinanza non vi sia il minimo accenno a tali profili. Riferendosi poi all'ordine dei lavori della Giunta, sottolinea l'importanza della documentazione fatta pervenire dall'onorevole Cosentino ai fini delle conclusioni che ha già rassegnato nella seduta del 14 dicembre 2011, non credendo necessario estendere i tempi già concordati per l'esame della domanda.

  Marilena SAMPERI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea come le copie delle richieste di audizione spontanea oggi esibite si riferiscano al vecchio procedimento e non al nuovo. Pone l'accento inoltre sulla possibilità prevista dall'articolo 374 del codice di procedura penale, per l'indagato, di presentarsi direttamente al pubblico ministero, senza formalità. Non comprende poi i rilievi del relatore inerenti alle pretese manchevolezze dell'ordinanza di custodia cautelare, la quale non avrebbe preso in considerazione gli interrogatori dei coindagati. La circostanza, viceversa, si spiega per ovvi motivi cronologici, essendo costoro stati tratti in arresto il 6 dicembre e interrogati il 10 dicembre, dopo la stesura dell'ordinanza cautelare eseguita nei loro confronti.

  Vincenzo D'ANNA (PT) ritiene utile segnalare ai membri della Giunta che dal quotidiano «Il Mattino» di oggi risulta che l'onorevole Cosentino è stato sentito ieri dall'autorità giudiziaria di Napoli.

  Antonino LO PRESTI (FLpTP) crede che i rilievi del relatore non cambino la situazione: se vi sono dei coindagati che rendono dichiarazioni a discarico dell'onorevole Cosentino, vi sono altresì persone indagate che ne rendono a suo carico. Non è dunque nella sola qualità di indagato o di coindagato che si può ricercare la credibilità di un dichiarante, rimanendo tale profilo attribuito al libero convincimento del giudice. Inoltre, dal momento che l'onorevole Cosentino è stato ascoltato dall'autorità giudiziaria, gli pare venire a cadere uno degli elementi in cui si sostanzierebbe il fumus persecutionis nei suoi confronti.

  Mario PEPE (Misto-R-A), apprezzata l'onestà intellettuale del deputato Maurizio Turco, che si è pentito di aver votato in favore dell'arresto di Alfonso Papa, constata come il Parlamento viva in un clima da «cittadella assediata», dalla magistratura, da un lato, e dalla stampa e dall'opinione pubblica dall'altro. A suo avviso, Pag. 6la domanda in esame rappresenta un ulteriore tentativo di persecuzione messo in atto dai giudici nell'ambito di un contesto politico profondamente mutato rispetto a quello nel quale venne avanzata la precedente richiesta che fu respinta dalla Camera.
  Conosce personalmente alcuni indagati nel procedimento nel quale è coinvolto l'onorevole Cosentino in ragione del ruolo di commissario provinciale di Forza Italia da lui svolto nella provincia di Salerno. A tal proposito, dichiara che il dottor Zara è un brillante funzionario dell'UNICREDIT, marito di un importante magistrato della zona, la dottoressa Chirico: gli sembra inverosimile che una simile persona possa avere interesse a fare affari con i casalesi. Rammenta inoltre che l'ufficio dello Zara era un punto di riferimento per gli imprenditori locali che, all'epoca cui si riferiscono i fatti, si rivolgevano a lui più per pratiche relative al recupero crediti, materia in cui è specializzato, che per ottenere finanziamenti. Il Santocchio, altro coindagato, è cognato dello Zara, nonché stimato avvocato con la passione della politica: questi infatti è stato uno dei fondatori di Forza Italia nella provincia di Salerno, candidato alle regionali del 1995 e suo valido collaboratore. Con il suo intervento si augura di aver fornito alla Giunta elementi di conoscenza e di valutazione utili a scongiurare il rischio che alcuni colleghi aderiscano al «teorema» della presunzione di colpevolezza dell'onorevole Cosentino, che sarebbe applicabile allora anche agli altri esponenti politici che, come lui, si trovano ad operare in certe zone del Paese, per il solo fatto di vivere in zone del paese con una forte connotazione camorristica.

  Federico PALOMBA (IdV), a proposito dell'ultima affermazione dell'onorevole Mario Pepe, lo invita ad attenersi strettamente alle dichiarazioni da lui rese nella precedente seduta, nella quale aveva evidenziato gli elementi che gli sembrano sostanziare le prove del concorso morale dell'onorevole Cosentino nella commissione dei reati per i quali è imputato. Peraltro, giudica inesatta la ricostruzione del pensiero del collega Turco: questi non si è affatto pentito di aver votato a favore dell'arresto di Alfonso Papa, ma ha solo puntualizzato che – pur rimanendo convinto di quella scelta nella situazione allora data – con il senno di poi avrebbe svolto valutazioni parzialmente diverse. Alla luce del supplemento di relazione doverosamente svolto dall'onorevole Paniz, ritiene che l'intero quadro accusatorio sia sostanzialmente confermato. Preso altresì atto che nessuno chiede di prolungare i tempi di esame della domanda in titolo, ribadisce che voterà contro la proposta del relatore.

  Vincenzo D'ANNA (PT), parlando per una breve precisazione, espone che l'interrogatorio dell'onorevole Cosentino sarebbe durato quattro ore e mezza e avrebbe avuto, stando alle notizie di stampa, ad oggetto solo due episodi a fronte dei numerosi capi di accusa che lo riguardano. Si domanda se ciò non sia indizio della propensione di una certa parte della magistratura all'uso della carcerazione preventiva come strumento per condizionare l'inquisito. Evidenzia inoltre come il caso Cosentino venga già strumentalizzato in sede locale a fini politici da parte di alcune forze avverse al Popolo della Libertà.

  Jole SANTELLI (PdL) contesta quanto ascoltato dai colleghi Lo Presti e Palomba, stante l'ovvia identità sostanziale tra il materiale sottoposto oggi all'esame della Giunta e quello inviato a supporto della domanda di arresto avanzata nel 2009. La diversità fra i procedimenti dovrebbe invece risultare da fatti nuovi, oggetto di precise contestazioni penali, le quali invece mancano del tutto. D'altronde lo stesso giudice per le indagini preliminari ammette che si tratta degli stessi fatti, coevi a quelli già considerati nella precedente richiesta cautelare, semplicemente reinterpretati e ricostruiti secondo un nuovo contesto. La realtà è che, fiutando l'aria, i magistrati pensano di poter ottenere nel dicembre 2011 quello che non gli fu consentito nel dicembre 2009.

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  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, poiché stanno per avere inizio votazioni nominali in Assemblea, sospende la seduta, avvertendo che essa riprenderà alle ore 15.30 o comunque al termine delle predette votazioni, restando inteso che l'esame della domanda si concluderà, secondo le intese già intercorse, nel pomeriggio.

  La seduta sospesa alle 10.10 è ripresa alle 15.35.

  Vincenzo D'ANNA (PT), parlando sull'ordine dei lavori, chiede che l'esame sia rinviato per consentire a tutti i membri di compulsare col tempo sufficiente la documentazione oggi pervenuta dal deputato Cosentino.

  Federico PALOMBA (IdV) trova scorretta la proposta che ha appena ascoltato, alla luce dell'unanime accordo di concludere l'esame oggi, confermato ancora stamane.

  Donatella FERRANTI (PD) è contraria a qualsiasi ipotesi di rinvio e si dichiara pronta a continuare la discussione fino a sera inoltrata.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP) trova inopportuna l'ipotesi di un rinvio, al più accetterebbe di concludere l'esame domani.

  Maurizio PANIZ (PdL) osserva che sarebbe ragionevole rinviare il voto almeno al termine dell'audizione in corso presso la Commissione Giustizia del Ministro Severino, cui stanno partecipando diversi componenti.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, precisato che non vi è gerarchia o precedenza tra i lavori dei vari organismi parlamentari che hanno compiti referenti, dà la parola sul merito al deputato Maurizio Turco. Nel frattempo si augura che sopraggiungano i deputati impegnati nella Commissione Giustizia.

  Maurizio TURCO (PD) ha consultato nel poco tempo che ha avuto a disposizione i documenti presentati oggi dal deputato Cosentino. Cita alcuni passaggi dell'interrogatorio del coindagato Zara, a suo avviso particolarmente significativi. Ad esempio, con riferimento a Mauro La Rocca, emerge che, avendo questi ottenuto le attestazioni necessarie per curare la costruzione di una caserma dei Carabinieri, egli dovrebbe essere difficilmente ritenuto un colluso con la camorra, salvo ad estendere le indagini a chi quelle attestazioni gli ha rilasciato. Peraltro osserva che l'interrogatorio reso dal La Rocca dopo il suo arresto ha contenuti analoghi a quello reso in precedenza, sicché non si spiega per quale motivo il magistrato, nell'ordinanza custodiale, non vi abbia fatto riferimento.

  Giuseppe CONSOLO (FLpTP), interrompendo, sottolinea che La Rocca è anch'egli ristretto in custodia cautelare.

  Maurizio TURCO (PD) replica di non aver fatto riferimento al La Rocca come a una persona di specchiata moralità ma solo al fatto che questi godesse di credenziali imprenditoriali con la pubblica amministrazione. Quanto poi all'incontro avvenuto nella sede dell'UNICREDIT, al quale ha preso parte il deputato Cosentino, lo Zara – presunto complice e accusatore del Cosentino stesso – ha dichiarato che nella circostanza non si affrontò il tema del centro commerciale.

  Dopo interventi sull'ordine dei lavori dei deputati Maurizio PANIZ (PdL), Antonino LO PRESTI (FLpTP), Donatella FERRANTI (PD), Anna ROSSOMANDO (PD), Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) e Pierluigi MANTINI (UdCpTP), Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, avverte che sulla proposta di rinvio dell'esame del deputato D'Anna darà la parola a un deputato a favore e a uno contro.

  Francesco Paolo SISTO (PdL), parlando a favore, richiama l'attenzione dei componenti sul fatto che non si tratta di una Pag. 8mera questione politica, ma della libertà personale di un deputato. L'esame quindi non può essere costretto in spazi angusti e ciascun membro della Giunta deve essere messo in grado di chiarire il proprio pensiero e di fare appello alla propria coscienza. La documentazione oggi pervenuta non è poi l'unico materiale integrativo di cui si dovrebbe tener conto, essendo noto dai giornali – come accennato stamane dal collega D'Anna – che il Cosentino ha reso un interrogatorio presso l'autorità giudiziaria, i contenuti del quale non sono parificabili alla deposizione presso la Giunta avvenuta il 15 dicembre scorso.

  Federico PALOMBA (IdV), parlando contro, rimarca la scorrettezza dei colleghi del gruppo del Popolo della Libertà, nessuno dei quali, neanche stamane, aveva proposto un rinvio. Inoltre, il deputato Cosentino avrebbe avuto tutto il tempo di depositare nei giorni scorsi documenti integrativi, e non solo il giorno della votazione in Giunta, senza contare che le sue istanze di essere ascoltato dalla magistratura afferiscono alla vecchia inchiesta e quindi sono del tutto ininfluenti sull'esame odierno.

  La Giunta, per 11 voti a 10, approva la proposta di rinvio dell'onorevole D'Anna.

  Dopo ulteriori interventi sull'ordine dei lavori dei deputati Marilena SAMPERI (PD), Maurizio PANIZ (PdL), Antonino LO PRESTI (FLpTP) e Antonio LEONE (PdL), Federico PALOMBA (IdV) dichiara che abbandonerà i lavori della Giunta.
  (Il deputato Palomba si allontana dall'aula).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, poiché il termine regolamentare di trenta giorni per l'esame in sede referente della domanda in titolo verrà a scadere il 5 gennaio 2012, constatata l'unanimità dei presenti, avverte che chiederà al Presidente della Camera che il predetto termine sia prorogato al 10 gennaio 2012, restando inteso che in tale data, alle ore 14, si procederà alla sola votazione sulla proposta di diniego dell'autorizzazione formulata dal relatore, onorevole Paniz, mentre eventuali ulteriori dichiarazioni di voto, redatte per iscritto, saranno depositate presso la presidenza. Avverte altresì che chiederà al Presidente della Camera di iscrivere la conseguente relazione all'ordine del giorno dell'Assemblea nella prima seduta utile con votazioni della medesima settimana.
  (Così rimane stabilito).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, nell'augurare ai componenti serene festività natalizie, ricorda che sul ruolo della Giunta risultano ancora le richieste di acquisizione dei tabulati dell'onorevole Papa, relativamente alle utenze da lui non ricusate, di utilizzazione delle intercettazioni dell'ex deputato Di Giandomenico e di perquisizione domiciliare del deputato Laboccetta. Pendono altresì varie richieste d'insindacabilità. Questi argomenti verranno trattati alla ripresa, intendendosi pertanto anche richiesta al Presidente della Camera la proroga al 20 gennaio 2012 del termine dei 30 giorni per la questione concernente il collega Laboccetta (relatrice Santelli), che scadrà il 29 dicembre prossimo.
  (Così rimane stabilito).

  La seduta termina alle 16.50.