CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 dicembre 2011
580.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 38

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

  Mercoledì 14 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Marco ZACCHERA.

  La seduta comincia alle 9.05.

Comunicazioni del Presidente.

  Marco ZACCHERA, presidente, ringrazia i presenti per essere intervenuti ai lavori del Comitato e preannuncia le proprie dimissioni da deputato, intendendo optare per il mantenimento dell'incarico di sindaco di Verbania. Di conseguenza non potrà mantenere la presidenza del Comitato.
  Richiamando brevemente il lavoro svolto finora, ringrazia i colleghi che hanno partecipato attivamente alle sedute del Comitato, riconoscendo che si è trattato per lo più di esponenti dell'opposizione al precedente Governo.Pag. 39
  Manifesta il suo dispiacere per la diversità di status rispetto all'analogo organismo del Senato, condizione che ha pregiudicato in molti casi l'efficacia dell'azione del Comitato stesso.
  Esprime, infine, rammarico per la scarsa attenzione rivolta dal precedente Governo alle realtà delle collettività italiane all'estero, sottolineando che ciò si è determinato anche perché non si sono comprese le potenzialità derivanti dal mantenimento di legami più intensi.

  Fabio PORTA (PD), intervenendo anche in qualità di vicepresidente del Comitato, ringrazia il presidente Zacchera per l'impegno profuso a favore delle collettività italiane residenti all'estero, nonostante la scarsa collaborazione da parte dei deputati del suo stesso partito e l'atteggiamento di chiusura su questi temi assunto dal precedente Governo. Riconosce che il collega Zacchera ha mostrato comprensione per le sensibilità del Partito Democratico anche nei comportamenti in Assemblea sui temi di competenza del Comitato e nella presentazione della sua proposta di legge sulla riforma del voto all'estero.
  Si rammarica per il perdurare dell'assenza dei rappresentanti della passata maggioranza di Governo dai lavori del Comitato anche nell'attuale fase politica, nella quale possono aprirsi spazi per un'azione più efficace a tutela degli italiani all'estero.

  Marco FEDI (PD), dopo avere augurato al presidente Zacchera buon lavoro per l'importante compito di sindaco di Verbania, esprime il suo convincimento che il lavoro svolto finora dal Comitato si sia dimostrato utile come occasione di approfondimento su temi che in alcuni casi sono stati successivamente svolti nell'ambito della Commissione affari esteri, anche se è mancato il confronto con i colleghi del Popolo della Libertà e di altri gruppi parlamentari.
  Ritiene che occorrerà nei prossimi mesi una forte attenzione del Comitato su questioni connesse ai provvedimenti in corso di adozione per sanare i conti pubblici. In primo luogo occorre monitorare il processi di spending review relativamente alla rete consolare, per conseguire una razionalizzazione effettiva e non una semplice riduzione delle sedi. Ritiene inoltre necessaria una riforma dei Comites, per evitare la loro atrofia in conseguenza della riduzione dei fondi disponibili.
  Giudica necessario seguire con attenzione anche il processo di riforma fiscale, per scongiurare la possibilità che i cittadini residenti all'estero subiscano indirettamente conseguenze negative in seguito alle misure che potrebbero essere giustamente adottate per colpire chi esporta illecitamente capitali. Auspica un analogo impegno anche per le ricadute sui connazionali all'estero della riforma pensionistica.
  Conclude ringraziando il presidente Zacchera per il lavoro svolto finora, invitandolo a continuare a seguire con attenzione la realtà dell'emigrazione italiana.

  Marco ZACCHERA, presidente, coglie l'occasione per rendere partecipi i colleghi di una iniziativa sul tema assunta recentemente dal comune da lui amministrato che ha riscosso un indubbio successo, in particolare dall'Australia, a seguito dell'invio a tutti i cittadini emigranti di una sua lettera.

  Laura GARAVINI (PD), giudicando opportuna la decisione adottata dal collega Zacchera, esprime il proprio dispiacere per il venir meno della sua presenza sia come presidente del Comitato che per il complesso dell'attività parlamentare. Evidenzia in proposito la disponibilità e la sensibilità da lui dimostrata verso i bisogni degli italiani all'estero, nonostante lo scarso appoggio fornito dal suo partito di appartenenza e la sottovalutazione del tema nell'azione di Governo. Esprime pertanto la sua stima e il riconoscimento per l'impegno profuso.
  Ritiene in ogni caso che il Comitato debba acquistare maggiore visibilità e peso politico, anche in relazione al fatto che le diversità rispetto all'analogo organismo del Senato compromettono l'azione dei suoi Pag. 40membri in differenti ambiti, a cominciare dal CGIE. Occorre quindi, a suo avviso, un maggiore impegno, soprattutto da parte di quei gruppi parlamentari che, diversamente dal Partito Democratico, raramente partecipano ai lavori del Comitato, per rilanciare il lavori dello stesso, anche in considerazione delle importanti questioni richiamate dal collega Fedi.

  Franco NARDUCCI (PD) augura buon lavoro al collega Zacchera nella sua funzione di sindaco di Verbania, ricordando la difficile situazione economica di quel comprensorio e le problematiche, solo parzialmente risolte, relative alla situazione dei lavoratori frontalieri in Svizzera.

  Marco ZACCHERA, presidente, ringrazia i colleghi intervenuti per le espressioni di stima e ricorda di avere più volte sollecitato la questione delle scarse risorse del Comitato e di avere ottenuto in proposito l'appoggio del presidente della Commissione affari esteri ma nessun riscontro da parte del Presidente della Camera.

  La seduta termina alle 9.25.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 14 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.

7-00732 Tempestini: Sulla Conferenza di Bonn (5 dicembre 2011) e sulla condizione delle donne in Afghanistan.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00156).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Francesco TEMPESTINI (PD), esprimendo soddisfazione per la sottoscrizione della risoluzione da parte di colleghi appartenenti a diversi gruppi, ne illustra il contenuto, alla cui elaborazione hanno contribuito significativamente le colleghe Boniver e Villecco Calipari, segnalando che essa contempla elementi di valutazione generale sulla situazione in Afghanistan focalizzando poi sul tema della condizione femminile quale parametro di valutazione sulla capacità della comunità internazionale di realizzare progressi sulla situazione complessiva di quel Paese. Esprime quindi l'auspicio affinché anche dopo la Conferenza di Bonn prosegua l'attenzione nei confronti di tale tematica, da cui dipende una parte rilevante dell'impegno italiano soprattutto in vista del definitivo ritiro dal Paese, da compiersi entro il 2014. Sottolinea l'esigenza che la comunità internazionale operi con determinazione affinché non si perda il patrimonio di sforzi e risultati ad oggi conseguiti. La comunità internazionale si trova di fronte ad una sfida e ad un fase di transizione complessa, come testimonia il rifiuto del Pakistan, soggetto imprescindibile per la pace della regione, a prendere parte ai lavori della Conferenza. Alla luce di tali considerazioni auspica un ampio consenso da parte della Commissione sulla risoluzione in discussione, di cui presenta una nuova formulazione rispetto al testo già pubblicato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Marta DASSÙ testimonia il pieno accordo del Governo sia sulla parte motiva che su quella dispositiva della risoluzione e richiama i risultati conseguiti dal nostro Paese in Afghanistan in termini di progressi sul terreno delle riforme giuridiche e della condizione di donne e minori. Ricorda l'ingente impegno anche finanziario profuso dall'Italia, pari a circa 73 milioni di euro a partire dal 2001, e si associa all'auspicio dell'onorevole Tempestini perché la comunità internazionale prosegua nella propria azione per la ricostruzione anche dopo la Conferenza di Bonn.

  Franco FRATTINI (PdL) esprime convinto consenso sulla risoluzione in discussione Pag. 41e propone l'inserimento, tra le considerazioni in premessa, di un punto che auspichi la prosecuzione delle iniziative realizzate dal Governo italiano, in collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura, nel settore della prevenzione, della repressione dei crimini contro le donne afghane e dell'assistenza alle vittime, con particolare riferimento alla istituzione di una sezione giurisdizionale, a composizione femminile, con competenze ad hoc e al sostegno assicurato, anche sul piano logistico, alla procura generale di Herat, attualmente diretta da una donna magistrato.

  Francesco TEMPESTINI (PD) concorda con la proposta del collega Frattini ritenendo opportuno l'inserimento di tale punto quale nono capoverso della parte motiva.

  Fiamma NIRENSTEIN (PdL) e Michaela BIANCOFIORE (PdL) dichiarano di sottoscrivere la risoluzione in titolo.

  Margherita BONIVER (PdL) sottopone all'attenzione dei colleghi il convegno di recente promosso da ActionAid sulla questione oggetto della risoluzione in discussione e che ha evidenziato come l'Afghanistan sia oggi forse il luogo più pericoloso al mondo per l'incolumità delle donne. Fa quindi presente che, malgrado gli sforzi fatti, il problema persiste anche tra le etnie pashtun e patani. Integrando l'intervento del collega Frattini, ricorda che la maggiore iniziativa realizzata dal nostro Paese in Afghanistan è senza dubbio il noto Lead sulla giustizia, che ancora prosegue con successo la sua azione di ricostruzione del sistema giudiziario afghano.

  Gianpaolo DOZZO (LNP), pur preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione in titolo, fa presente di non sottoscriverla per ragioni di ordine pragmatico, connesse a dubbi e perplessità sull'efficacia di una risoluzione approvata dal Parlamento italiano per il miglioramento della condizione delle donne afghane. A suo avviso occorre altro genere di interventi per sradicare culture e mentalità che si fondano sulla discriminazione delle donne.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ esprime una valutazione favorevole sulla proposta avanzata dall'onorevole Frattini ed esprime un riconoscimento all'onorevole Dozzo per avere preannunciato il voto favorevole del suo gruppo. Pur comprendendo le ragioni da lui richiamate e che inducono al pessimismo, appare preferibile a suo avviso valorizzare ogni progresso, per quanto piccola, che possa essere realizzato, ad esempio, sul terreno della scolarizzazione delle bambine afghane.

  Francesco TEMPESTINI (PD), associandosi alla riflessione del sottosegretario Dassù in risposta alle considerazioni dell'onorevole Dozzo, ritiene che il confronto sulla complessiva situazione afghana potrà essere ulteriormente approfondito in occasione del prossimo provvedimento per il rifinanziamento delle missioni internazionali. Riformula quindi ulteriormente la risoluzione, integrandola con la proposta del collega Frattini (vedi allegato 2).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la risoluzione n. 7-00732, come successivamente riformulata, che assume il n. 8-00156.

  La seduta termina alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 14 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.25.

  Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata Pag. 42anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05805 Tempestini: Sull'erogazione dei fondi ministeriali per la cooperazione e lo sviluppo.

  Francesco TEMPESTINI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Francesco TEMPESTINI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la precisione della risposta, prendendo atto dell'avvenuta erogazione di 24 milioni di euro, che hanno rappresentato una boccata di ossigeno per il settore della cooperazione, e della recente approvazione dei nuovi progetti annuali in sede di Comitato direzionale.
  Anche a nome dei cofirmatari dell'interrogazione e facendosi latore di una diffusa sensibilità, ritiene necessario, dopo il superamento della precedente esperienza di governo nel corso della quale il Ministero dell'economia e delle finanze ha mortificato il ruolo della Farnesina, della Commissione affari esteri e soprattutto dei soggetti che concretamente operano nel settore della cooperazione, che l'esecutivo fornisca nelle prossime settimane al Parlamento un quadro complessivo delle questioni cruciali che investono la cooperazione italiana e delle risorse disponibili, in modo che si possa effettuare una discussione ampia e aperta sul tema. Rinnova quindi l'auspicio che si proceda rapidamente ad audire in proposito anche il Ministro Riccardi e che il Ministero degli affari esteri possa al più presto esprimere le proprie valutazioni sui futuri assetti del settore.

  Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 14 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.30.

Sulla missione a New York in occasione della 66ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU (20-24 settembre 2011).

  Stefano STEFANI, presidente, ricorda che nello scorso mese di settembre la Commissione è stata rappresentata dai colleghi Migliori e Pistelli all'apertura della sessantaseiesima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Li prega pertanto di relazionare su tale missione.

  Riccardo MIGLIORI (PdL) dà conto, anche a nome del collega Pistelli, della missione svolta, depositandone la relazione agli atti della Commissione (vedi allegato 4). Richiama l'importante contributo recato ai lavori dell'Assemblea ONU dall'allora Ministro degli esteri, Franco Frattini, che ringrazia e saluta.

  Lapo PISTELLI (PD), sulla base dell'esperienza svolta assieme al collega Migliori, sottolinea l'importanza della partecipazione degli osservatori parlamentari ai lavori della settimana ministeriale di apertura della sessione annuale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dal momento che in pochi giorni è possibile concentrare l'opportunità di molteplici incontri, confronti ed approfondimenti. Ritiene che la delegazione parlamentare costituisca in tale sede anche un appoggio al Governo.

  Gianni VERNETTI (Misto-ApI) suggerisce che le relazioni sulle missioni abbiano luogo più a ridosso del loro svolgimento, al fine di assicurare l'attualità del dibattito. Auspica che le prossime missioni a New York offrano l'occasione per un più ampio ventaglio di incontri bilaterali.

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  Francesco TEMPESTINI (PD) si associa alle considerazioni del collega Vernetti.

  Lapo PISTELLI (PD) concorda con l'indicazione di ampliare gli incontri bilaterali da svolgere a New York, osservando come la sede multilaterale delle Nazioni Unite possa comunque facilitare contatti altrimenti più problematici.

  Furio COLOMBO (PD), intervenendo nella sua qualità di presidente del Comitato permanente sui diritti umani, segnala che la Commissione straordinaria del Senato sulla stessa materia è stata rappresentata anche quest'anno a New York a differenza dell'organismo da lui presieduto.

  Stefano STEFANI, presidente, richiamando l'orientamento restrittivo adottato dalla Presidenza della Camera circa la composizione delle delegazioni per le missioni all'estero, prende atto dell'osservazione del collega Colombo che rappresenterà all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per valutarla ai fini della missione a New York del prossimo anno.

  Gennaro MALGIERI (PdL), rifacendosi alla sua esperienza di presidente del Comitato permanente sui diritti umani in una precedente legislatura, ritiene inspiegabile la persistente subalternità nei confronti della Commissione straordinaria istituita presso il Senato ed invita la presidenza ad affrontare la questione.

  Stefano STEFANI, presidente, ringrazia il collega Malgieri per aver sollevato il tema di cui, come detto, investirà l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Francesco TEMPESTINI (PD), nel richiamare la diversa natura dei due organismi competenti in materia di diritti umani presso la Camera ed il Senato, ritiene che la via maestra per affrontare la questione sia l'istituzione di una commissione bicamerale, così come previsto da alcune proposte di legge già presentate. A suo avviso, l’iter in corso del provvedimento relativo alla commissione nazionale per i diritti umani potrebbe offrire la migliore occasione in tal senso.

  Enrico PIANETTA (PdL), richiamando la sua esperienza di presidente della Commissione straordinaria del Senato in precedenti legislature, ritiene opportuna l'osservazione del collega Colombo e concorda con l'impostazione del collega Tempestini, in quanto l'istituzione di una commissione bicamerale sarebbe la soluzione più dignitosa ed efficace. Ferma restando l'autonomia del Parlamento, invita anche il Governo a svolgere una sua valutazione a tale proposito.

  Furio COLOMBO (PD) fa presente, rispetto al più ampio dibattito sviluppatosi, che il suo intervento era esclusivamente mirato a consentire la presenza nella delegazione presso l'ONU di un rappresentante del Comitato da lui presieduto.

  Stefano STEFANI, presidente, rinnova al collega Colombo l'assicurazione del suo interessamento per il futuro, cogliendo l'occasione per ribadire il suo disagio rispetto alla sottovalutazione delle missioni di competenza della Commissione esteri nell'ambito della complessiva attività internazionale della Camera.

Sulla missione a Busan (Corea del Sud) in occasione del IV Forum di alto livello sull'efficacia degli aiuti (27 novembre-2 dicembre 2011).

  Stefano STEFANI, presidente, ricorda che i colleghi Pianetta e Barbi hanno preso parte, in rappresentanza della Commissione, ai lavori del IV Forum di alto livello sull'efficacia degli aiuti, svoltosi dal 27 novembre al 2 dicembre 2011 a Busan, nella Repubblica di Corea.

  Enrico PIANETTA (PdL), anche a nome del collega Barbi, illustra gli aspetti salienti della missione in titolo, depositandone la relazione agli atti della Commissione Pag. 44(vedi allegato 5). Alla luce della rilevanza dei temi trattati e in vista del nuovo ruolo che il Documento di Busan assegna ai Parlamenti nazionali nell'attuazione delle nuove linee di azione, segnala l'opportunità che la Commissione proceda quanto prima all'audizione del Presidente dell'OCSE Development Assistance Committee (DAC), Brian Atwood., peraltro autorevolmente intervenuto nel corso dei lavori del Forum.

  Mario BARBI (PD) si associa alle considerazioni del collega Pianetta, sottolineando come il Forum abbia consentito a tutti i soggetti protagonisti dell'azione internazionale a favore dello sviluppo di contribuire alla elaborazione dei nuovi concetti e delle prospettive di lavoro. Richiama, in particolare, l'intervento del Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che ha evidenziato come le politiche per lo sviluppo costituiscano uno dei tre pilastri della politica estera, insieme all'iniziativa diplomatica e alla difesa. Quanto al Documento finale, approvato a Busan, a suo avviso i profili innovativi risiedono nell'inclusione e responsabilizzazione delle economie emergenti, per quanto su base volontaria e secondo modalità che dovranno essere accuratamente monitorate nel processo post Busan. L'altro aspetto innovativo è insito nell'evoluzione dalla filosofia, in tema di cooperazione, imperniata sull'aiuto a quella fondata su un concetto integrato di sviluppo, che appare tuttavia di complessa valutazione e misurazione. Auspica che questa evoluzione non faccia arretrare il tema del rispetto degli impegni finanziari assunti, anche alla luce del paragrafo n. 24 del Documento di Busan, dedicato alla questione della prevedibilità degli aiuti. Sottolinea, in generale, l'importanza dell'appuntamento di Busan sul piano politico, diplomatico ed istituzionale, al quale purtroppo il Governo italiano, a causa del troppo recente insediamento della nuova compagine governativa, non ha potuto prendere parte.

  Stefano STEFANI, presidente, dichiara svolte le comunicazioni relative alle missioni in titolo.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 15.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sede tra la Repubblica italiana e la Fondazione europea per la formazione professionale, con allegato, fatto a Torino il 22 gennaio.
C. 4710 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 29 novembre scorso.

  Stefano STEFANI, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Ambiente, Trasporti, Lavoro e Politiche dell'Unione europea.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, segnala l'auspicio, espresso nel parere della Commissione Bilancio, affinché il provvedimento possa essere approvato definitivamente entro la fine dell'anno.

  Enrico PIANETTA (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame che contribuisce ad accrescere il prestigio del nostro Paese che già accoglie sul proprio territorio altre rilevanti agenzie internazionali, come ad esempio lo Staff College di Torino. L'Accordo in titolo premia in particolare gli sforzi che l'Italia compie per dare sostegno a programmi di sviluppo che valorizzino Pag. 45realtà di eccellenza, come nel caso del Politecnico di Torino.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore, onorevole Narducci, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Stefano STEFANI, presidente, si riserva di nominare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazione dei rappresentanti dei gruppi.

  Matteo MECACCI (PD), intervenendo sui lavori della Commissione, in vista dell'imminente visita in Italia del presidente del Consiglio Nazionale di Transizione libico, Mustafa Abdel Jalil, sottopone all'attenzione del rappresentante del Governo l'opportunità di tenere informato il Parlamento in ordine ad eventuali accordi raggiunti per la revisione del Trattato di amicizia Italia-Libia.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.

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