CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 ottobre 2011
553.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Mercoledì 26 ottobre 2011. - Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 10.40.

Sui lavori della Giunta.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, comunica che in data di ieri, 25 ottobre, si è tenuta una riunione della Conferenza dei Presidenti delle Commissioni permanenti sul tema della rilevazione delle presenze dei deputati nei rispettivi organi, alla quale erano invitati anche i Presidenti delle Giunte e del Comitato per la legislazione. Per la Giunta per le autorizzazioni era presente il vice-presidente anziano, onorevole Consolo, cui dà la parola per una breve relazione.

Giuseppe CONSOLO (FLpTP) espone che alla riunione in questione hanno partecipato, oltre che numerosi presidenti di Commissione, anche i deputati Questori. A seguire si è svolta la seduta dell'Ufficio di Presidenza della Camera, la quale - come peraltro ampiamente riportato dalle agenzie di stampa - ha adottato una deliberazione, i cui contenuti e i cui aspetti applicativi di dettaglio risulta che saranno comunicati a tutti i deputati con una lettera dei Questori stessi. In questa sede si limita a preannunziare - anche secondo quanto è stato comunicato dal Presidente Fini nella riunione dei Presidenti di Commissione - che il sistema si basa su una rilevazione della presenza del componente l'organo una volta al giorno, nei giorni in cui sono previste riunioni plenarie, escludendo pertanto sedi ristrette o informali. A regime, la rilevazione avverrà con un meccanismo elettronico; in via transitoria, per un periodo pari a quattro mesi, la presidenza delle Giunte e delle Commissioni terrà un registro cartaceo. L'assenza dai lavori sarà sanzionata secondo un meccanismo a scaglioni, con penalità che incidono sulla diaria. La parte della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza che inerisce ai membri del Governo e alle sostituzioni ad rem e ad diem - come è evidente - non riguarda la Giunta. Il sistema entrerà in vigore il 15 novembre prossimo.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, comunica altresì che si è dimesso dalla

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Giunta il collega Fabio Gava, che era segretario di Presidenza. Nel dare il benvenuto all'onorevole Cassinelli, nominato in sua sostituzione in data odierna, avverte che nella prossima seduta si procederà all'elezione di un nuovo segretario di Presidenza.

Federico PALOMBA (IdV), nel dare il benvenuto al deputato Cassinelli, per il quale esprime la più viva stima, si rammarica tuttavia per il fatto che il collega Gava, che ha svolto egregiamente il proprio lavoro in Giunta, abbia deciso di abbandonarla. In proposito, esprime la preoccupazione che le dimissioni dell'onorevole Gava siano state non tanto spontanee quanto piuttosto «spintanee».

Marilena SAMPERI (PD) ricorda l'estrema correttezza del comportamento tenuto dall'onorevole Gava che, a seguito delle vicende che hanno connotato l'ultimo voto di fiducia al Governo nella seduta dell'Assemblea dello scorso 14 ottobre, si è dimesso da membro della Giunta, e ciò a differenza, per esempio, del collega Cesario, il quale era stato nominato membro della Giunta quale appartenente al gruppo parlamentare PD e che poi, addirittura, passò alla maggioranza in vista della sua successiva nomina a sottosegretario, senza dimettersi dalla Giunta. Si associa alle espressioni di benvenuto per il collega oggi nominato.

Giuseppe CONSOLO (FLpTP) si associa anch'egli al benvenuto per il collega Cassinelli, certo che questi vorrà proseguire nel solco del suo predecessore.

Donatella FERRANTI (PD) tiene a ribadire anche lei quanto già affermato dalla collega Samperi circa la correttezza del collega Gava, del quale ha percepito il travaglio durante l'esame della questione inerente al deputato Milanese. Si rammarica che la correttezza e l'indipendenza di giudizio, da esprimersi talora anche in contrasto con le indicazioni di gruppo sui singoli affari assegnati alla Giunta, siano confinate a casi personali che poggiano sull'etica individuale e non su un costume generalizzato.

Maurizio PANIZ (PdL) si compiace delle attestazioni di stima rivolte ai componenti del suo gruppo. Si augura che tali manifestazioni di apprezzamento non si arrestino a questa circostanza e assumano il carattere di un più civile atteggiamento generale.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), se per un verso si associa alle espressioni di stima nei confronti del deputato Gava, deve per l'altro ricordare che l'Italia è un regime parlamentare nel quale i membri delle Camere sono assistiti dal divieto di mandato imperativo: non soltanto perché una vicenda analoga ha interessato lui medesimo, ma per il più generale ossequio all'ispirazione parlamentare della nostra forma di governo, non vorrebbe che dalle dimissioni dell'onorevole Gava successive alla mancata partecipazione a un voto di fiducia si dovesse trarre un paradigma, anche solo auspicato sul piano della correttezza, per cui i cambi di gruppo devono comportare conseguenze procedurali necessarie. Proprio in queste ore l'opinione pubblica può verificare quanto prezioso sia il nostro sistema che non comporta automatismi di sorta di fronte a un Governo assai indebolito in un Parlamento che viceversa potrebbe esprimere autorevolezza e prospettive ben diverse.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) crede che il deputato Gava non abbia ceduto a pressioni ma abbia risposto a esigenze di tipo personale. Sebbene non vi siano obblighi di disciplina di gruppo nelle materie affidate alla Giunta, la delicatezza delle stesse impone comunque una speciale sensibilità politica.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, concludendo, ribadisce l'apprezzamento per l'operato del collega Gava, il quale si è sempre mostrato nel lavoro in Giunta attento e professionale, come lo sarà - ne è certo - l'onorevole Cassinelli. D'altronde, i membri della Giunta sono nominati dal

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Presidente della Camera e non già designati dai gruppi parlamentari come i membri delle Commissioni permanenti: tale profilo conferisce evidentemente alla loro libertà di mandato, prevista per tutti i parlamentari dall'articolo 67 della Costituzione, un significato particolarmente intenso.

ESAME DI UNA DOMANDA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata dal senatore Vincenzo Nespoli, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso il tribunale di Napoli (proc. n. 20639/02 RGNR).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricordato che il relatore, onorevole Bianconi, nella seduta del 19 ottobre ha svolto la sua relazione, chiede se vi siano interventi.

Federico PALOMBA (IdV) voterà contro la proposta del relatore Bianconi per evidenti motivi. Richiama anzitutto il precedente del collega Zazzera, il quale era stato querelato per avere accusato di favoreggiamento una persona: si dà il caso che fosse un altro deputato, proprio come in questa circostanza. In quella vicenda, peraltro, l'onorevole Zazzera era mosso da una sincera passione politica e personale, giacché il prodromo di essa era stato l'omicidio di un consigliere provinciale dell'Italia dei valori, suo amico. Oggi è all'esame l'ipotesi che l'allora deputato Nespoli abbia accusato l'allora deputato Tuccillo di essere un fiancheggiatore della camorra. Nel caso Zazzera si disse che non c'erano atti parlamentari i cui contenuti fossero analoghi al rilievo critico che Felice Zazzera muoveva ad Alfredo Mantovano. Si disse che i criteri di copertura costituzionale di cui all'articolo 68, primo comma, non potevano assistere il collega Zazzera, il quale doveva essere mandato a giudizio in ragione delle sue avventurose ipotesi sullo svolgimento di un certo interrogatorio di tre militanti di Alleanza Nazionale presso la questura di Lecce. Fu così che l'Assemblea deliberò per la sindacabilità del collega Zazzera a beneficio del sottosegretario Mantovano, in totale contrasto con l'indirizzo usuale della Giunta.
Oggi la Giunta si trova innanzi ad una fattispecie assolutamente identica, nella quale il senatore Nespoli, deputato all'epoca dei fatti, accusa Tuccillo di aver stretto un accordo con ambienti della camorra. Nespoli non è mai venuto in audizione in questa legislatura nonostante i plurimi inviti e non ha mai addotto atti parlamentari i cui contenuti possano essere raffrontati al capo di imputazione. Teme quindi che - come sempre accade col Popolo della Libertà - le garanzie valgano solo per loro e non per gli avversari politici e si usino sempre due pesi e due misure. Che poi il reato di diffamazione appaia prescritto è profilo che non riguarda la Giunta: se il giudice ha sbagliato nel computo dei termini, saranno i successivi gradi di giudizio a stabilire. Tralascia ovviamente in questa circostanza le notorie considerazioni sulla consolidata giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che la maggioranza dolosamente continua a far finta di non conoscere e tralascia altresì la giurisprudenza della Corte del Lussemburgo, la quale, nel caso Patriciello, di cui il Presidente Castagnetti ha dato notizia alla Giunta in una passata seduta, si è allineata perfettamente alla Corte di Strasburgo. Inoltre, non si capisce perché nell'emendamento c.d. «Pini» sulla responsabilità civile dei giudici la giurisprudenza comunitaria è di fondamentale importanza per il gruppo Popolo della libertà, mentre invece in questa sede essa può essere serenamente trascurata. Si riserva quindi di presentare una relazione di minoranza ove la proposta del relatore Bianconi fosse approvata.

Armando DIONISI (UdCpTP) preannuncia l'astensione del proprio gruppo in ragione sia del tempo trascorso dai fatti,

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sia della circostanza che la Giunta si è pronunciata in maniera discordante nell'arco delle due precedenti legislature.

Antonino LO PRESTI (FLpTP) si associa al collega Dionisi nel preannunciare l'astensione, non senza sottolineare che i cittadini, a partire dai politici, hanno diritto ad essere tutelati nei confronti di accuse così infamanti. La posizione definitiva dei gruppi che aderiscono al Terzo polo sarà quindi oggetto di una discussione al loro interno.

Maurizio PANIZ (PdL) voterà a favore della proposta del relatore, sottolineando tuttavia che la deliberazione della Giunta sul collega Zazzera fu da questi sollecitata e che l'Italia dei valori in Assemblea si schierò per la sindacabilità solo dopo aver intuito quale sarebbe stato l'orientamento prevalente.

Marilena SAMPERI (PD) ripercorre dettagliatamente le vicende dell'istanza d'insindacabilità in titolo presso la Giunta e presso la Camera dei deputati, dalla XIV legislatura ad oggi. Rimarca in particolare che il comune di Afragola era stato sciolto per infiltrazioni mafiose a seguito del lavoro di una commissione prefettizia di accesso, nella cui relazione tuttavia non v'era traccia alcuna di condotte ascrivibili a Domenico Tuccillo. Inoltre, deve rimarcare che il Tuccillo era propriamente il deputato del collegio che ricomprende Afragola, mentre non lo era l'onorevole Nespoli, che invece era stato proclamato in quota proporzionale in una circoscrizione (la Campania 2) la quale non ricomprende la provincia di Napoli. Negato che si tratti di una polemica esclusivamente politica, precisa che ci si trova invece di fronte ad accuse di fatti specifici, per cui Tuccillo ha subito un danno cospicuo alla propria immagine in virtù dell'ampia tiratura locale e della distribuzione gratuita del periodico di cui si tratta. Richiamata la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, conferma il voto espresso dal suo gruppo nella precedente legislatura nel senso della sindacabilità.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta del relatore.

Maurizio BIANCONI (PdL), relatore, replicando al collega Palomba, precisa che la sua osservazione sulla prescrizione non fonda il giudizio d'insindacabilità, ma vi si aggiunge; alla collega Samperi fa presente che il merito dei fatti processuali non deve interessare la Giunta.

La Giunta, a maggioranza e con quattro astensioni, approva la proposta del relatore, dandogli mandato di predisporre la relazione per l'Assemblea.

La seduta termina alle 11.40.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

Seguito dell'esame della domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato Papa (doc. IV, n. 32) (Rel. Castagnetti).

Seguito delle comunicazioni del Presidente