CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 ottobre 2011
552.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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Martedì 25 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Sergio ZAVOLI. - Intervengono per la RAI il presidente, dottor Paolo Garimberti, il direttore generale, dottoressa Lorenza Lei, il direttore dello staff del Direttore generale, dottor Andrea Sassano, il direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Marco Simeon, il vice direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Stefano Luppi, il dottor Lorenzo Ottolenghi, il dottor Paolo Morawski, il dottor Fabrizio Casinelli, la dottoressa Milena Minutoli e il dottor Luca Romano.

La seduta comincia alle 14.20.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

PROCEDURE INFORMATIVE

Audizione del presidente e del direttore generale della RAI.
(Audizione svolta).

Il PRESIDENTE introduce l'audizione, dando la parola ai Commissari che intendono porre domande.

La deputata PERINA (FLpTP), ricordando i commenti sul ruolo del Presidente della Camera dei deputati da parte del TG1 in merito alle recenti deliberazioni della Camera dei deputati in materia di rendiconto dello Stato, chiede valutazioni in merito.

Sull'ordine dei lavori.

Ritenendo che l'audizione dei vertici della RAI non si debba svolgere su temi predeterminati, il deputato LANDOLFI (PdL)

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chiede un'organizzazione dei lavori che consenta di ascoltare prima la relazione degli auditi e successivamente dare corso alle domande da parte dei Commissari.

Il PRESIDENTE ricorda come l'audizione sia stata concordata nella sede dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi proprio in relazione a temi specifici riguardanti lo stato dell'informazione, con particolare riferimento alla lettera ricevuta dal presidente Fini, anche se ovviamente le questioni da affrontare possono riguardare la generale situazione dell'azienda, come è stato reso noto preliminarmente.

Il senatore MORRI (PD) ribadisce come la proposta della convocazione odierna fosse nata per motivi precisi, connessi con i servizi del TG1 e in particolare con quanto segnalato dalla Presidenza della Camera dei deputati. È comunque possibile affrontare prima tale questione e poi procedere con gli altri quesiti.

Concordando con tale posizione, il deputato CARRA (UdCpTP) ricorda che si tratta comunque di un'audizione a carattere informativo e poiché non esistono certo intenti epurativi, auspica anzi che da parte dei vertici dell'azienda si diano in generale rassicurazioni ai direttori e ai dirigenti interni, anche per consentire alla Commissione di poter svolgere serenamente la propria funzione.

Escludendo qualunque possibile malafede nell'odierna convocazione, il deputato LANDOLFI (PdL) ritiene che la Commissione debba concentrare la propria attenzione sullo stato generale dell'azienda e auspica una maggiore ritualità nella procedura da seguire nell'audizione.

Il deputato CAPARINI (LNP) ricorda la prassi abituale dello svolgimento delle audizioni, che prevede lo svolgimento di una relazione iniziale, poi di tutte le domande e quindi delle repliche.

Ricordando come i Gruppi PdL e PT si erano pronunciati in senso contrario all'audizione odierna, valutata non necessaria, il deputato LAINATI (PdL) concorda.

Il PRESIDENTE, nel rilevare che la prassi ricordata, se applicata rigidamente, rischierebbe in taluni casi di vanificare o rendere secondarie le motivazioni per cui i vertici della RAI sono stati convocati, ricorda altresì come il Presidente della Camera dei deputati avesse rivolto alla Commissione un invito a prendere atto della situazione, che peraltro concerne fatti già all'attenzione dell'opinione pubblica. (Commenti del deputato CAPARINI (LNP); repliche del senatore PARDI (IdV)).

Il senatore PARDI (IdV) rinuncia a svolgere il proprio intervento sull'ordine dei lavori. (Commenti del deputato CAPARINI (LNP) e del senatore BUTTI (PdL); repliche del senatore PARDI (IdV)).

Il PRESIDENTE propone quindi di dar luogo alle prime risposte in merito al quesito posto.

Poiché non si fanno osservazioni, così rimane stabilito.

PROCEDURE INFORMATIVE

Audizione del presidente e del direttore generale della RAI.
(Audizione svolta).

Il PRESIDENTE dà la parola al presidente Garimberti.

Il presidente GARIMBERTI, prendendo spunto dalla lettera ricevuta dal Presidente della Camera dei deputati, comunica di aver portato la questione in consiglio di amministrazione, il quale ne ha preso atto. Ricorda altresì di aver già espresso valutazioni di mancanza di pluralismo da parte del TG1, mentre ha valutato il servizio in questione tendenzioso, così come il successivo editoriale, inadeguati ad un

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ruolo di servizio pubblico. Peraltro, fa presente di non avere facilità di rapporti con il dottor Minzolini. Nel TG1 esiste un problema di pluralismo, che si dovrebbe affrontare in chiave non politica; esiste anche un problema di ascolti, del quale non è la digitalizzazione l'unica causa. Sul direttore del TG1 rimane peraltro sospesa la questione della richiesta di rinvio a giudizio, in attesa della cui soluzione l'azienda ha assunto un atteggiamento garantista. Ricorda poi che nel 2016 scadrà la concessione del servizio pubblico: tale scadenza potrebbe rappresentare l'occasione per affrontare questi temi in modo globale.

Secondo la dottoressa LEI, la RAI deve riappropriarsi del servizio pubblico. Al di là di casi specifici, le modalità di fornitura dello stesso e la Carta dei doveri sono temi che andrebbero affrontati in maniera complessiva, in un confronto costruttivo con il Parlamento.

Il PRESIDENTE invita quindi i Commissari a formulare ulteriori quesiti.

Ritenendo che per il TG1 esista un problema specifico circa la qualità dell'informazione fornita, il deputato BELTRANDI (PD) giudica ancor più grave la violazione del pluralismo nei riguardi delle tematiche e dei soggetti coinvolti. Esprime un dubbio circa l'opportunità di scindere il servizio pubblico dal resto per quanto riguarda le valutazioni economiche e domanda quando i «buchi» di palinsesto venutisi recentemente a creare saranno riempiti con proposte di qualità.

Il deputato RAO (UdCpTP) chiede se, in caso di rinvio a giudizio di un direttore, vi siano procedure automatiche, se non si ritenga grave la mancanza di dialogo con il direttore del TG1 e quale sia il limite massimo sopportabile del calo degli ascolti del TG1. Stigmatizza poi l'eccessivo utilizzo di immagini cruente da parte dei telegiornali.

Secondo il senatore MORRI (PD) esistono requisiti oggettivi per mettere in discussione la direzione del dottor Minzolini, tutelando l'azienda, senza dover generalizzare il discorso su tutte le testate. Chiede poi come sarà riempito il vuoto creatosi nella serata del giovedì, se gli annunciati tagli di fondi comporteranno la chiusura di RAI Internazionale e quale sia la situazione del rientro dei fondi per una pregressa sanzione comminata ai danni di alcuni consiglieri d'amministrazione della RAI.

Il senatore BUTTI (PdL) invita il presidente Garimberti ad esprimere un giudizio anche sul livello di pluralismo garantito dal TG3. Domanda poi se vi siano precedenti riguardanti casi di rinvii a giudizio, se sia allo studio un modello organizzativo per compattare le testate giornalistiche e se non si ritenga opportuno fare una valutazione più accurata della distribuzione degli ascolti tra i vari telegiornali.

Il deputato GENTILONI SILVERI (PD) domanda se vi sia una soglia minima di ascolti del TG1 perché si intervenga, nonché se un giornalismo militante sia compatibile con il ruolo del TG1. Chiede altresì se un eventuale rinvio a giudizio comporti un obbligo di trasferimento e se esistano difficoltà economiche derivanti dai ritardi nel versamento dei ratei del canone da parte del Ministero.

Il deputato LUPI (PD) ritiene che il Presidente di un ramo del Parlamento, nel momento in cui decide di partecipare all'agone politico, ne deve accettare le regole; nel caso di specie, comunque, sarebbe stato preferibile chiedere subito la rettifica. Per affrontare poi le tematiche del servizio pubblico e del pluralismo, chiede se non si pensi di investire sulla rete all news e se si stia lavorando per cambiare l'informazione in tal senso.

Facendo presente come la richiesta di rettifica fosse implicita nella lettera inviata dal presidente Fini, il PRESIDENTE ritiene che la Commissione abbia operato secondo coscienza.

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Secondo il deputato LANDOLFI (PdL) il ruolo svolto in ambito politico da parte del presidente Fini fa parte del dibattito politico nel Paese, quindi è argomento di cui può occuparsi il TG1. È stato forse un errore non investire direttamente la Commissione per competenza, piuttosto che per conoscenza. Chiede comunque se esistano in RAI possibilità di intervento nei confronti di un direttore che non dovesse rispettare le regole e se sia stata fatta un'analisi accurata delle ragioni del calo degli ascolti.

Sull'ordine dei lavori.

Il senatore BUTTI (PdL) chiede che si dia corso alle risposte da parte degli ospiti per poi riprendere la serie di domande.

Secondo il PRESIDENTE è preferibile concludere la formulazione dei quesiti, atteso che probabilmente sarà necessario programmare un seguito dell'audizione.

Il deputato CAPARINI (LNP) si dichiara contrario alla proposta del senatore Butti.

Il deputato FORMISANO (IdV) chiede l'individuazione di un orario di conclusione della seduta e ritiene che forse lo svolgimento degli interventi in un modo più ordinato, senza continue interruzioni, faciliterebbe lo svolgimento dei lavori.

Il senatore MORRI (PD) propone che l'audizione possa essere ripresa nella seduta serale.

Il PRESIDENTE ricorda come la seduta serale sia dedicata al seguito dell'esame dell'Atto di indirizzo in materia di pluralismo. Prendendo anche atto degli interventi del deputato CAPARINI (LNP) e del senatore VITA (PD), propone di proseguire con le domande dei Commissari.

Poiché non si fanno ulteriori osservazioni, così rimane stabilito.

PROCEDURE INFORMATIVE

Audizione del presidente e del direttore generale della RAI.
(Audizione svolta).

Il senatore VITA (PD) chiede di conoscere l'esito dell'audit interno, quali siano le novità riguardanti RAI Way e la sua eventuale vendita e quale sia la situazione della gestione del GR.

Il deputato CAPARINI (LNP) domanda chiarimenti circa le modalità di accesso in azienda e quelle di scelta dei conduttori e dei protagonisti per i vari programmi; chiede altresì quasi sia la cifra effettiva chiesta dalla RAI allo Stato e quali siano i tagli messi in cantiere per risolvere i problemi economici.

Auspicando che vi siano delle conseguenze per le gravi considerazioni fatte sul direttore Minzolini da parte dei vertici della RAI, il deputato FORMISANO (IdV) chiede quali siano le risposte circa gli eventuali contatti tra l'ex direttore generale Masi e il signor Lavitola in merito alle nomine in RAI e se vi siano progetti riorganizzativi per RAI News.

Stigmatizzando la differenza di stile, in situazioni analoghe, tra il presidente Fini e il presidente Schifani, il deputato LAINATI (PdL) condivide la necessità di un discorso più generale in tema di pluralismo e di servizio pubblico.

Ritenendo necessario scorporare gli aspetti aziendali da quelli politici, il senatore PARDI (IdV) chiede notizie circa la riduzione di risorse pubblicitarie conseguente alla perdita di alcuni professionisti da parte della RAI.

Valutando ineliminabile la natura politica della gestione della RAI e dell'informazione, il deputato SARDELLI (Misto) chiede di sapere quali iniziative siano state complessivamente immaginate per migliorare la situazione di RAIUNO, in particolare della fiction e dell'intrattenimento.

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Il senatore BALDINI (PdL) chiede come sia possibile una valutazione di merito sull'editoriale e sulla conduzione di un direttore di telegiornale. Ricordando poi i precedenti di settarismo e di strumentalizzazione del servizio pubblico verificatisi in passato, chiede come si ritenga raggiungibile l'obiettivo di garantire effettivamente il pluralismo in RAI.

Rispondendo alle domande poste, il presidente GARIMBERTI fa presente di aver già espresso giudizi critici in tema di pluralismo anche in merito alla conduzione del TG3. Condividendo poi il giudizio di inopportunità sull'eccessivo utilizzo di immagini cruente, concorda sulla necessità di una maggiore rotazione dei soggetti invitati come commentatori, mentre, per quanto concerne la situazione di RAI Internazionale, evidenzia come in Francia o in Germania su strutture similari siano stati fatti grossi investimenti.

Il direttore generale LEI fa presente che i ritardi nel versamento dei ratei derivanti dal canone hanno determinato sofferenze assorbibili, mentre i costi esterni dell'azienda sono mutati in maniera molto lieve negli ultimi dieci anni. Occorre considerare anche le necessità di finanziamento di una televisione specializzata e dell'adeguamento dei modelli produttivi e dei generi televisivi. La RAI sta lavorando per garantire il pareggio di bilancio sin da quest'anno, così come per un ulteriore contenimento dei costi sulla definizione del budget del 2012. Le richieste economiche formulate nei confronti dello Stato rappresentano l'applicazione di norme precedenti, a seguito della separazione contabile, quindi un puro obbligo amministrativo. Se poi per l'informazione ci si prefigge un complessivo lavoro da svolgere in collaborazione con i direttori di testata, per quanto riguarda i «buchi» di palinsesto sono allo studio soluzioni produttive i cui tempi di progettazione e realizzazione sono per loro natura non brevi. Dichiara poi di non poter fornire una risposta immediata su eventuali precedenti in caso di rinvio a giudizio, riservandosi un approfondimento. Il progetto all news, insieme alla valorizzazione del settore internazionale, rappresenta un ambito importante per ottimizzare e valorizzare le risorse. Qualunque scelta prevede comunque la necessità di condivisione, con convinzione, del consiglio di amministrazione.

Il PRESIDENTE ringrazia gli ospiti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.40.