CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 ottobre 2011
543.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 6 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca scientifica, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 8.35.

Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 5 ottobre 2011.

Manuela GHIZZONI (PD) preannuncia, anche a nome del suo gruppo, un giudizio fortemente negativo sulla Nota di aggiornamento sul documento di economia e finanza per il 2011, che dimostra ancora una volta come le politiche economiche del Governo siano ben lontane dall'essere di sviluppo, essendo piuttosto regressive. Con specifico riguardo al settore dell'istruzione e della scuola, ricorda per esempio l'ingente riduzione di risorse finanziarie attuata dal Governo che ha portato tagli per 320 milioni di euro nel 2011, 640 milioni nel 2012 e 960 milioni nel 2013. Sottolinea d'altro canto che le riduzioni dei trasferimenti di risorse finanziarie agli enti locali abbiano raggiunto un livello spaventoso, arrivando a ben 14,9 miliardi di euro, con il rischio concreto e attuale di non potere più garantire i servizi pubblici

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alle comunità locali. Si dimostra quindi non tanto una disattenzione quanto un vero e proprio pregiudizio del Governo verso i settori della cultura e dell'istruzione. Come dimostra la parte dell'Allegato III alla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza per il 2011 che inserisce l'istruzione nella parte relativa alle tendenze della società e non al capitolo sullo sviluppo. Ritiene invece che l'istruzione sia un asse portante e strategico per lo sviluppo della persona e il capitale umano, così come previsto d'altro canto dalla Strategia per l'Europa 2020. Provoca infatti svilimento e accoramento il constatare che la cultura non appaia mai citata nella Nota di aggiornamento, anche se le politiche culturali sono fondamentali per lo sviluppo dell'economia e per favorire la coesione sociale, appunto come indicato nel programma per la crescita dell'Europa per il 2020. Il senso di profondo disagio scaturisce per esempio dal confronto tra gli obiettivi posti dal programma europeo 2020 e quelli fissati per l'Italia dal Governo Berlusconi, di gran lunga regressivi ad esempio con riguardo al problema degli abbandoni scolastici e alla necessità di raggiungere una percentuale minima di laureati. Nel dettaglio, ricorda come l'obiettivo comunitario per l'istruzione per il 2020 riguardi la riduzione dell'abbandono scolastico, dall'attuale 15 al 10 per cento, e l'innalzamento della quota di popolazione laureata tra i 30 e i 34 anni dal 31 ad almeno il 40 per cento, mentre gli obiettivi nazionali in tema di abbandoni scolastici sono stati fissati al 17,9 per cento al 2013, al 17,3 per cento al 2015 e al 15-16 per cento al 2020. Ancora, con riguardo all'obiettivo di favorire l'innalzamento della qualità della formazione superiore e, quindi, di contribuire al raggiungimento del target europeo dell'innalzamento del numero dei laureati previsto dalla strategia UE 2020, gli obiettivi nazionali, nella fattispecie, sono individuati nel 22,3 per cento al 2013, nel 23,6 al 2015 e nel 26-27 al 2020, rispetto al 40 per cento in ambito comunitario.
Rileva, d'altro canto, come il documento in esame non contenga una riflessione sulle modalità mediante le quali è possibile raggiungere gli obiettivi indicati. Ad esempio, per quanto riguarda l'obiettivo di raggiungere una percentuale minima di laureati, viene indicato lo strumento della Fondazione per il merito. Nella Nota si ritiene poi che il fenomeno della mobilità potrebbe essere ulteriormente favorito grazie all'introduzione del «Fondo di merito», previsto dalla legge di riforma del sistema universitario, proprio per fornire agevolazioni per il pagamento delle tasse universitarie e delle spese di vitto ed alloggio agli studenti meritevoli e, in tale prospettiva, ridurre il divario di competenze, che caratterizza il capitale umano italiano rispetto a quello dei sistemi concorrenti. Al riguardo, la Nota considera che l'indice di attrazione e i flussi di entrata e in uscita mostrano che gli atenei di maggiore richiamo per gli studenti non residenti si trovano nel centro del Paese, in particolare nel Lazio - 23,7 per cento -, regione che accoglie moltissimi studenti che provengono dal Sud del Paese; l'indice più elevato si registra, però, in Emilia Romagna con il 31,3 per cento. Osserva, tuttavia, che la Corte dei conti ha rilevato come i prestiti d'onore, in realtà, non funzionino, così come anche il sistema delle borse per il merito sganciate dal reddito. Di contro, si registra un abbassamento del numero degli immatricolati, fenomeno contrario all'obiettivo che impone la strategia di crescita; in Italia si assiste, così, già da qualche anno, ad un effetto scoraggiamento tra i neodiplomati, con un calo delle immatricolazioni a partire dal 2004. Precisa infatti che nell'anno accademico 2008-2009 si è registrata la flessione più marcata, ma anche nel periodo 2009/2010 si è assistito ad un'ulteriore diminuzione, seppure più contenuta, in termini negativi dello 0,6 per cento. Per non parlare dell'amarezza che suscitano le quattro righe dedicate dalla Nota all'educazione per gli adulti: con i tagli draconiani agli organici imposti ai CPA e la improvvisa scomparsa dall'agenda politica del regolamento sulla formazione permanente risulta assolutamente

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insufficiente ogni politica di implementazione e finanziamento per la formazione per gli adulti.
Con riguardo alla ricerca scientifica e allo sviluppo, aggiunge che si può essere soddisfatti che l'Italia dal 2006 abbia fatto registrare il migliore differenziale positivo in riferimento all'indice sintetico di innovazione. Ricorda però che ciò si è realizzato poiché sono stati presi in considerazione due nuovi parametri: il numero dei dottorati di ricerca e il numero delle pubblicazioni internazionali effettuate da ogni singolo Paese. Al riguardo, osserva peraltro come la controriforma varata dalla legge n. 240 del 2010 abbia previsto la non obbligatorietà delle borse di studio per i dottorati, che quindi diminuiranno poiché non tutti gli studenti saranno nelle condizioni economiche di sostenere gli studi senza un apposito sostegno finanziario. Osserva che dai dati indicati emerge che la nostra ricerca e il nostro sistema universitario sono di buon livello nonostante le costanti critiche e il discredito che negli ultimi anni sono pervenuti proprio dal Governo in carica. La Nota di aggiornamento prevede che i livelli di apprendimento siano connessi anche alle condizioni sociali ed economiche degli studenti, situazione da tempo sostenuta dalla parte politica che rappresenta; in realtà vi sarà una penalizzazione degli studenti proprio in base alla diversa estrazione sociale.
Chiede, infine, chiarimenti sull'attuazione del piano a favore degli asili nido che era stato predisposto e realizzato con successo dal ministro Bindi, il quale prevedeva un finanziamento statale, volano per ulteriori finanziamenti degli enti locali. Al cospicuo finanziamento previsto nel triennio 2007-2009 dal Govero Prodi, pari a circa 450 milioni di euro, è seguita invece nel 2010 una netta riduzione del finanziamento governativo, per un importo complessivo di 100 milioni di euro. Si tratta di un dato quanto meno paradossale per un Governo che si professa in tutte le sedi a sostegno delle politiche familiari.

Bruno MURGIA (PdL), relatore, propone di deliberare favorevolmente sulla Nota di aggiornamento sul documento di economia e finanza per il 2011, considerato anche che le competenze della Commissione cultura risultano essere su aspetti marginali del documento stesso e che in generale, si prevede il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

Sui lavori della Commissione.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) ritiene necessario che il sottosegretario Bonaiuti intervenga al più presto in audizione in Commissione per chiarire le politiche in corso di adozione in materia di editoria.

Valentina APREA, presidente, si riserva di acquisire la disponibilità del rappresentante del Governo al riguardo.

La seduta termina alle 9.05.

INTERROGAZIONI

Giovedì 6 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.35.

5-04840 Vannucci: Sul percorso di studi universitari per la formazione del restauratore.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Massimo VANNUCCI (PD), si dichiara parzialmente soddisfatto dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo, sottolineando come attualmente le università non abbiamo potuto ancora attivare l'anno accademico già iniziato, i corsi di

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formazione abilitanti per il restauro, in quanto dalla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale recante appunto la «definizione della classe di laurea magistrale a ciclo unico di conservazione e restauro LMR/02», non è stato ancora adottato un ulteriore decreto interministeriale necessario per l'attivazione dei suddetti corsi. Invita, quindi, il sottosegretario Pizza ad impegnarsi personalmente onde procedere ad una rapida adozione di tale decreto, ponendo in essere un'eventuale azione di sollecitazione del Ministero per i beni e le attività culturali al quale è già stata inviata una bozza di tale atto.

5-04868 De Pasquale: Questioni connesse al pagamento degli oneri relativi alle visite fiscali da parte dei dirigenti scolastici.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rosa DE PASQUALE (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Ricorda, al riguardo, come il Ministro Brunetta avesse, in un primo tempo, imposto anche alle istituzioni scolastiche l'obbligo del controllo, sin dal primo giorno di assenza, richiedendo la visita fiscale, mentre, da ultimo, si è inteso lasciare al dirigente scolastico una maggiore discrezionalità, rimettendogli la valutazione di quando e se richiedere le verifiche relative. Tuttavia, negli ultimi tre anni durante i quali ha trovato applicazione la disciplina di disporre la visita fiscale anche per un solo giorno di assenza, le istituzioni scolastiche hanno dovuto affrontare rilevanti oneri finanziari per le spese derivanti per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti per malattia. Osserva, quindi, che tale dispendio di risorse appare molto grave, in una situazione in cui le scuole non hanno più risorse neanche solo per garantire l'istruzione di base. Tra l'altro, osserva come il trasferimento di 70 milioni di euro annui previsti per gli esercizi 2011-2012 non vale a ristorare le scuole delle risorse già spese a tal fine.

5-05222 Bachelet: Sulle modalità di reclutamento degli insegnanti.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Giovanni Battista BACHELET (PD) si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Non condivide innanzitutto la scelta del Ministero di potenziare del 47 per cento i posti per i nuovi percorsi di formazione rispetto a quelli annualmente messi a concorso per i giovani abilitati, nella considerazione che le scuole paritarie debbano avvalersi di personale in possesso di abilitazione. Ritiene infatti che la percentuale delle scuole paritarie non sia così alta. Rileva poi come non vi sia traccia nella risposta del Governo della previsione di tremila posti aggiuntivi per le scuole superiori, che l'Esecutivo aveva annunciato alla stampa di prevedere, anche a seguito di vari interventi sollecitati al riguardo da rappresentanti delle istituzioni, di associazioni e operatori del settore, intervenuti per esempio al recente meeting organizzato a Rimini da Comunione e Liberazione, e da un pubblico appello sottoscritto da più di diecimila persone, tra le quali anche Israel. Aggiunge, d'altra parte, che la risposta non chiarisce se, data l'assenza di nuove modalità di reclutamento, il Ministro abbia l'intenzione di bandire concorsi per docenti secondo la legge vigente, in modo tale da consentire, tanto ai migliori insegnanti già in graduatoria di accelerare il proprio ingresso negli organici, quanto ai migliori laureati degli ultimi anni di giocare le proprie opportunità, una volta conseguita la nuova abilitazione. Constata, in conclusione, come la campagna sull'apertura ai giovani di nuove opportunità di insegnamento anziché la mera stabilizzazione dei precari non ha avuto ancora alcun riscontro da parte del Governo, che ancora una volta si dimostra

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incapace di intervenire a risolvere i problemi del settore, limitandosi a proclami propagandistici.

5-05236 Pili: Sulle disparità tra i diplomi rilasciati dai conservatori statali di musica e i diplomi di laurea di II livello.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Valentina APREA, presidente, rispondendo in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatta dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo in quanto il Ministero si è impegnato a pervenire ad una soluzione positiva nel senso auspicato dagli interroganti.
Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.55.