CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2011
542.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione della Camera e alla 5a Commissione del Senato).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Il senatore Gianvittore VACCARI, relatore, riferisce che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza contiene l'aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso, l'aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF, l'obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato ed il contenuto del Patto di stabilità interno. In relazione a quest'ultimo profilo, sottolinea che la Nota indica l'entità del concorso degli enti territoriali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica: con riferimento ai decreti-legge nn. 98 e 138 del 2011, i comuni concorrono alla manovra per 1,7 miliardi nel 2012 e per 2 miliardi negli anni 2013 e 2014; le province contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica con 700 milioni per il 2012 e 800 milioni per il 2013 e anni seguenti, mentre le regioni, a statuto ordinario e speciale, apportano un miglioramento dei saldi per 3,6 miliardi a partire dal 2012. Fa notare che si prevede una riduzione del concorso alla manovra degli enti locali e regioni nel 2012, in connessione con la destinazione a tali enti di quota del gettito dell'addizionale

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IRES alle imprese del settore energetico. Nel complesso, osserva, gli enti territoriali concorrono per 4,2 miliardi di euro nel 2012 e 6,4 miliardi per il 2013 e 2014. Evidenzia che la Nota richiama il riparto del contributo alla manovra effettuato sulla base di un sistema di parametri di virtuosità. Sottolinea che la Nota presenta una revisione delle stime di crescita per l'anno in corso e per gli anni successivi, in considerazione dei segnali di rallentamento della ripresa economica; per quanto concerne l'Italia, la Nota rivede il quadro macroeconomico per l'anno in corso e per il triennio 2012-2014, evidenziando un trend di crescita dell'economia italiana meno favorevole rispetto alle previsioni formulate nel Documento presentato ad aprile 2011. Nel complesso, osserva, rispetto al DEF di aprile si ipotizza un peggioramento delle prospettive di crescita per il periodo 2011-2014 di circa due punti percentuali. Precisa che la Nota indica quali provvedimenti di completamento della manovra di bilancio 2012-2014 quelli in materia di infrastrutture, liberalizzazioni e privatizzazioni, ed in favore del Sud. Riferisce che la Nota aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il quadriennio 2011-2014 rispetto a quanto presentato nel DEF dello scorso aprile, in cui il Governo si impegnava a raggiungere il pareggio di bilancio delle Pubbliche Amministrazioni nel 2014. Rammenta che a seguito delle pressioni sui mercati finanziari internazionali e sui rendimenti dei titoli di Stato italiani in particolare, il processo di consolidamento delle finanze pubbliche è stato ulteriormente accelerato, anticipando il pareggio di bilancio al 2013. Rileva che secondo le stime della Nota, il debito pubblico passerà dal 120,6 per cento nel 2011 al 112,6 per cento nel 2014, mostrando un andamento decrescente nell'intero quadriennio. Precisa che al miglioramento dei saldi nel periodo in esame contribuisce una dinamica contenuta della spesa al netto degli interessi. Ravvisa l'opportunità che siano precisati i contenuti dei provvedimenti in materia di infrastrutture, liberalizzazioni, privatizzazioni ed in favore del Sud, nonché l'articolazione degli obiettivi e le stime del conto economico per singoli comparti dell'entità del contributo delle autonomie territoriali. Reputa altresì opportuno che siano fornite indicazioni su come si intenda ripartire tra gli enti non virtuosi la mancata contribuzione degli enti virtuosi.
Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 1).

Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) reputa del tutto inadeguati i contenuti della Nota di aggiornamento in esame, in quanto non registra le più recenti dinamiche del contesto economico internazionale e non dà conto delle posizioni assunte dalle agenzie di rating sulle repentine evoluzioni dei valori economico-finanziari nell'attuale scenario della crisi. Per tali motivi ritiene che gli indici di crescita richiamati siano del tutto inferiori agli attuali valori effettivi. Sostiene quindi che non vi è alcuna proporzione tra gli ingenti sacrifici richiesti alle autonomie territoriali ed il minore contributo economico sostenuto dall'apparato centrale dell'Amministrazione dello Stato. Evidenza l'assoluta vaghezza in merito agli interventi strutturali che si rendono necessari per sostenere la crescita economica. Nel rilevare che la manovra economica del Governo, pur con gli aggiornamenti della Nota in esame, non imprime alcuno stimolo alla ripresa ed alla crescita del Paese e non reca alcuna misura idonea ad affrontare decisamente l'allarmante fase di declino economico, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Il senatore Cosimo LATRONICO (PDL) osserva che pur nella complessità della gestione della crisi economica il Governo ha operato con equilibrio promuovendo iniziative volte a rafforzare la tenuta dei conti pubblici ed il risanamento economico ed accingendosi, in tale fase, ad

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avviare misure di crescita che stimolino lo sviluppo e la ripresa economica. Preannuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Regolamentazione del settore dei materiali gemmologici.
Testo unificato C. 225 e C. 2274.

(Parere alla X Commissione della Camera).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore, senatore Salvatore Piscitelli, illustra il provvedimento in esame, volto all'introduzione di una regolamentazione del settore commerciale dei materiali gemmologici. Rileva che l'articolo 1 definisce il campo di applicazione delle disposizioni contenute nel provvedimento; l'articolo 2 reca le definizioni e l'articolo 3 riguarda i trattamenti o i processi chimici o fisici subiti dai materiali gemmologici. Rileva che l'articolo 4 individua e specifica la nomenclatura che deve essere utilizzata per la denominazione dei materiali gemmologici; l'articolo 5, con riferimento alla denominazione dei materiali indicati all'articolo 2, vieta l'uso dei termini «semiprezioso» e «fino», mentre l'articolo 6 riguarda la denominazione delle perle naturali e coltivate. Osserva che l'articolo 7 contiene il divieto all'importazione, alla detenzione a scopo di vendita, alla vendita o alla distribuzione a titolo gratuito di materiali e di prodotti gemmologici la cui denominazione risulti diversa da quella prevista dalla proposta di legge in esame, mentre l'articolo 8 ne estende l'applicazione ai casi in cui i prodotti siano proposti al consumatore in vendite all'incanto, anche se derivanti da operazioni di credito su pegno, da antiquari o mediante una tecnica di comunicazione a distanza. Sottolinea che l'articolo 8-bis dispone che il Ministero dello sviluppo economico cura la realizzazione di campagne di comunicazione pubbliche, dirette a promuovere nei consumatori la conoscenza delle problematiche connesse alla qualità delle gemme; le regioni provvedono alla stampa di un vademecum per la corretta informazione del consumatore riguardo all'acquisto dei materiali gemmologici e possono promuovere corsi di qualificazione per i soggetti che operano nel mercato gemmologico, volti alla conoscenza dei materiali, alla loro lavorazione e alla loro commercializzazione. Precisa che l'articolo 9 prevede che il venditore rilasci, su richiesta dell'acquirente, una dichiarazione in cui sono descritti i materiali gemmologici venduti e in caso di controversie sul contenuto di tale dichiarazione, la risoluzione delle stesse è demandata, secondo l'articolo 10, ad un collegio arbitrale istituito presso la Camera di commercio. Rileva che l'articolo 11 riguarda gli eventuali accertamenti sulla correttezza di quanto dichiarato, relativamente ai materiali gemmologici. Fa notare che i laboratori di cui al successivo articolo 12 sono autorizzati a rilasciare le relative certificazioni. Evidenzia che l'articolo 13 delinea il regime sanzionatorio; l'articolo 14 consente l'immissione sul mercato italiano di materiali gemmologici fabbricati o commercializzati fuori dai confini italiani a condizione che sia garantito un grado di tutela e di informazione del consumatore equivalente a quello previsto dalla presente proposta di legge. Si sofferma quindi sull'articolo 15, che prevede l'emanazione, tramite decreto del Presidente della Repubblica, di un regolamento di attuazione della legge: il decreto viene emanato su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentiti il

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Consiglio nazionale delle ricerche, il Comitato centrale metrico e il Consiglio di Stato.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.20.