CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2011
542.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 5 ottobre 2011.

Disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo sviluppo economico-sociale dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009.
C. 3811 Libè, C. 3993 Zamparutti e C. 4107 Lolli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.15 alle 9.40.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Aurelio Salvatore Misiti e il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Elio Vittorio Belcastro.

La seduta comincia alle 14.35.

Sull'ordine dei lavori.

Angelo ALESSANDRI, presidente, in considerazione della ristrettezza dei tempi e della necessità di concludere nella giornata odierna l'esame della Nota di aggiornamento al Documento di Economie e Finanza 2011, propone di avviare i lavori della Commissione con l'esame in sede

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consultiva, per passare successivamente alla discussione delle risoluzioni.

La Commissione concorda.

Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2011.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni sul provvedimento in titolo (vedi allegato 1).

Sergio Michele PIFFARI (IdV) esprime un giudizio fortemente critico sulla Nota di aggiornamento in esame e sull'allegata documentazione, con particolare riferimento al cosiddetto «Allegato infrastrutture». Al riguardo, denuncia la gravità, anche sotto il profilo della correttezza e della regolarità contabile, dei dati contenuti in tale Allegato, a partire dalla non concordanza delle cifre relative alle opere definanziate ai sensi dell'articolo 32 del decreto-legge n. 98 del 2011 rispetto a quelle relative al complessivo taglio di circa 4 miliardi di euro alle infrastrutture strategiche disposto dal Governo con la recente manovra finanziaria. Con riferimento, poi, alla proposta di parere formulata dal relatore, preannuncia voto contrario sulla stessa, in quanto relativa ad un testo a suo avviso ispirato ad intenti platealmente propagandistici, se non all'obiettivo di dirottare risorse aggiuntive soltanto verso alcune precise aree del Paese. Conclude osservando come, alla luce del contenuto dei provvedimenti in esame, trovano nuove conferme e nuove ragioni le chiare critiche e le contestazioni rivolte pochi giorni fa da tutti gli operatori del settore al Ministro delle infrastrutture.

Armando DIONISI (UdCpTP), preliminarmente, esprime un giudizio fortemente critico sul contenuto complessivo della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e sui relativi allegati. Quanto agli aspetti particolari del provvedimento, osserva anzitutto che gli ultimi interventi del Governo hanno determinato, fra l'altro, un pesantissimo e inaccettabile taglio, pari a circa 150 milioni di euro, alle strutture ministeriali che ne mette a rischio la effettiva funzionalità e capacità operativa.
Manifesta, inoltre, sconcerto per il fatto che dalla lettura dell'Allegato Infrastrutture si evince chiaramente che, nonostante l'approvazione della delibera CIPE n. 62 del 2011, con la quale sarebbero state sbloccate risorse per più di 4 miliardi di euro per l'attuazione del Piano per il Sud, ad oggi, non si riscontra un reale impegno di spesa per il potenziamento effettivo delle cinque macro strutture indicate come prioritarie per lo sviluppo del Mezzogiorno.
Sottolinea, inoltre, che pur essendo stimato che il valore delle infrastrutture strategiche mai realizzate o definanziate per effetto della recente manovra finanziaria, peraltro senza alcuna interlocuzione con i rappresentanti delle istituzioni territoriali, ammonti a circa 4 miliardi di euro, le recenti disposizioni che hanno istituito un nuovo fondo infrastrutture ferroviarie e stradali prevedano una dotazione di molto inferiore alla indicata cifra senza peraltro offrire garanzie concrete su una veloce rassegnazione delle risorse revocate al potenziamento del Programma delle infrastrutture strategiche.
Aggiunge, altresì, che lo stato di avanzamento delle grandi infrastrutture presenta molteplici ritardi e, ad oggi soltanto il MOSE e i valichi transalpini sembrano avviarsi verso la fase di completamento mentre, si è ancora lontani dall'obiettivo per quanto riguarda le opere metropolitane delle grandi città, lo sviluppo del corridoio TEN-T Berlino-Palermo, della

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TAV Torino-Lione, della statale Jonica n. 106 e soprattutto del Ponte sullo Stretto di Messina (che grava sul complesso delle risorse programmate per circa 8,5 miliardi di euro) e dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Critica, quindi, le annunciate intenzioni del Governo di indirizzare nuove politiche a sostegno del settore infrastrutturale, le quali appaiono soluzioni solo teoriche se è vero che l'idea di un'accelerazione nella realizzazione delle infrastrutture senza lo sblocco di adeguate risorse rappresenta un'utopia o una vera e propria presa in giro.
Sottolinea, infine, la gravità della situazione nella quale, a causa dei pesantissimi tagli alle regioni e agli enti locali, si è venuto a trovare il settore del trasporto pubblico locale, che ha visto negli ultimi anni diminuire le risorse quasi a zero e che ha visto costrette le regioni a fare l'impossibile per tenere in vita un servizio fondamentale per i cittadini. Si tratta, oltretutto, di una situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente e che, in pratica, rischia di determinare il crollo del settore, considerato l'ammontare dei tagli operati dal Governo con l'ultima manovra finanziaria che si aggira intorno al 75 per cento delle risorse disponibili, con una diminuzione delle risorse di quasi 1.500 miliardi di euro. A questi tagli vanno aggiunti, peraltro, quelli al trasporto ferroviario, con conseguenze complessivamente insostenibili che rischiano di portare entro breve alla paralisi totale dell'intero sistema del trasporto locale, al blocco di un servizio costituzionalmente garantito e alla perdita di numerosissimi posti di lavoro.
Conclude, per questo, preannunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere presentata dal relatore.

Raffaella MARIANI (PD) presenta, a nome del gruppo del Partito democratico, una proposta di parere alternativo (vedi allegato 2) a quella formulata dal relatore, che giudica in modo particolarmente negativo in considerazione della richiesta in essa contenuta di inserire nel Programma delle infrastrutture strategiche soltanto opere ubicate in ben determinate regioni, senza alcuna preventiva verifica in ordine ai bisogni infrastrutturali di ciascuna regione. Denuncia, inoltre, l'ennesimo tentativo di aggiungere nuove opere allo sterminato elenco già contenuto nel Programma delle infrastrutture strategiche, senza alcuna capacità concreta di individuare le infrastrutture davvero prioritarie e di procedere in tempi rapidissimi alla loro completa realizzazione. Sotto questo profilo ritiene che la proposta di parere formulata dal relatore testimoni concretamente l'incapacità della maggioranza e del Governo di perseguire gli obiettivi enunciati dalla legge obiettivo di un uso efficiente delle risorse destinate alle opere infrastrutturali e della rapida realizzazione delle medesime opere. Sottolinea, del resto, che a dieci anni dall'approvazione della legge obiettivo, i suoi risultati appaiono nettamente deludenti se è vero che solo trenta delle opere contenute del Programma delle infrastrutture strategiche sono state completate, il livello del contenzioso nel settore degli appalti non è affatto diminuito né sono diminuiti i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, infine, al di là degli annunci di massicci investimenti privati nel settore delle infrastrutture, oltre due terzi delle risorse stanziate per la realizzazione delle infrastrutture strategiche sono risorse pubbliche.
Rileva, infine, che l'odierna discussione e il contenuto stesso della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanze costituiscono una vera e propria occasione mancata per individuare soluzioni adeguate al potenziamento delle infrastrutture portuali e aeroportuali, indispensabili per aumentare la competitività del sistema produttivo e la ripresa dell'economia italiana. Conclude quindi preannunciando il voto contrario del gruppo del Partito democratico sulla proposta di parere favorevole con condizioni presentata dal relatore, sottolineando l'urgenza di procedere allo svolgimento di audizioni, più volte richieste, del Ministro delle infrastrutture e dei rappresentanti di ANAS Spa, al fine di approfondire questioni di particolare rilevanza per la Commissione.

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Mauro PILI (PdL), nel ribadire quanto già più volte affermato circa l'inadeguatezza del contenuto dell'Allegato infrastrutture che, una volta ancora, si dimostra incapace di parametrare gli interventi programmati alla effettiva dotazione infrastrutturale delle diverse regioni e al perseguimento dell'obiettivo fondamentale della perequazione territoriale in materia di infrastrutture, preannuncia che il proprio voto favorevole sulla proposta di parere presentata dal relatore sarà subordinato alla disponibilità della maggioranza e del Governo di modificare la proposta di parere medesima con l'inserimento di specifici punti relativi: alla necessità di una complessiva ridefinizione delle opere contenute nel Programma delle infrastrutture strategiche sulla base di indicatori oggettivi relativi alla dotazione infrastrutturale e alla dotazione di servizi fra le diverse aree e regioni del Paese; all'inserimento dell'intera pianificazione relativa alla Piastra logistica euro-mediterranea nella Tabella 2 dell'Allegato infrastrutture; all'esigenza di individuare specifici strumenti, anche contrattuali, capaci di accelerare in concreto l'esecuzione delle infrastrutture strategiche.

Roberto MORASSUT (PD), nell'associarsi a quanto fin qui detto dai colleghi dell'opposizione, esprime una forte preoccupazione riguardo alla effettiva capacità del Governo di definire concretamente un programma credibile per ottenere lo svolgimento delle Olimpiadi del 2020 a Roma. Dalla lettura dell'Allegato infrastrutture emerge, infatti, chiaramente l'approssimazione e l'incompletezza della indispensabile cornice programmatica e, soprattutto, l'ammissione da parte del Governo dell'inesistenza di un vero e proprio «Progetto 2020». Nell'invitare quindi la maggioranza e il Governo a non sottovalutare l'attenzione che la comunità olimpica internazionale dedica agli atti ufficiali con i quali si concreta, o dovrebbe concretarsi, l'impegno dello Stato italiano in vista del conseguimento dell'obiettivo Olimpiadi 2020, denuncia la mancata indicazione nell'Allegato infrastrutture di risorse certe, pubbliche e private, finalizzate alla realizzazione delle necessarie infrastrutture, che rischia di tramutarsi in un clamoroso boomerang a danno della candidatura di Roma quale sede delle Olimpiadi del 2020.

Salvatore MARGIOTTA (PD), nel richiamarsi alle considerazioni svolte in precedenza dai colleghi dell'opposizione, esprime un giudizio critico sulla proposta di parere presentata dal relatore giacché ritiene, anzitutto, che non sia questa l'occasione e la sede per una revisione dell'elenco delle opere comprese nel Programma delle infrastrutture strategiche, ed inoltre perché considera che, anche laddove si fosse voluto fare una ricognizione di questo tipo, tale operazione sarebbe dovuta essere priva di qualsiasi scopo strumentale e di ogni forma di «strabismo territoriale» e, al contrario, ancorata ad una ampia visione e ad un'organica strategia per lo sviluppo equilibrato, su tutto il territorio nazionale, della dotazione infrastrutturale. Esprime per questo un plauso ed un apprezzamento sincero per le osservazioni svolte dal collega Pili, che testimoniano la sperequazione degli interventi programmati e della tendenza di fondo del Governo a privilegiare le opere ubicate nel Centro-Nord. Conclude, quindi, rivolgendo un appello ai deputati meridionali che fanno parte della maggioranza a prendere esempio dal collega Pili e ad esprimersi con coraggio e con coerenza contro un provvedimento che danneggia, oggettivamente, il Mezzogiorno.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, precisa che delle quattro opere citate nella sua proposta di parere e delle quali si chiede l'inserimento nel Programma delle infrastrutture strategiche, due erano già comprese nel parere sul Documento di economia e finanza espresso dalla Commissione nella seduta del 27 aprile 2011, e due erano al centro di risoluzioni approvate a larga maggioranza dalla Commissione nei mesi scorsi.

Daniele MARANTELLI (PD), nell'associarsi alle osservazioni critiche formulate

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dai colleghi dell'opposizione fin qui intervenuti, esprime un giudizio fortemente negativo sulla mancanza nei provvedimenti in discussione di una qualsiasi strategia o piano nazionale di intervento nel settore del trasporto aeroportuale, che a suo avviso costituisce una condizione imprescindibile per una duratura ripresa dell'economia e per un uso efficiente delle risorse infrastrutturali. Di fronte alla gravità della situazione in cui versa l'aeroporto di Malpensa, denuncia la clamorosa assenza di qualunque intervento da parte del Governo che, a suo avviso, si illude di poter nascondere o eludere la gravità dei problemi e la necessità e l'urgenza di mettere in campo scelte chiare e adeguate risorse per dare risposta ai bisogni e alle esigenze degli operatori del settore. Conclude quindi esprimendo una forte preoccupazione in ordine al fatto che l'assenza di chiare scelte politiche del Governo possa ripercuotersi molto negativamente anche sulla effettiva capacità di realizzare e portare a compimento il complesso delle opere pubbliche necessarie allo svolgimento di Expo 2015.

Tino IANNUZZI (PD), nel condividere quanto dichiarato dai deputati dell'opposizione che lo hanno preceduto, rileva che la proposta di parere presentata dal relatore costituisce l'ennesima occasione mancata dalla Commissione per formulare indirizzi generali, chiari e coerenti in tema di politiche infrastrutturali. Sotto questo aspetto non può tacere quanto meno la clamorosa assenza nella citata proposta di parere, da un lato, di qualsiasi riferimento alla drastica e continua riduzione delle risorse messe in campo dal Governo nel settore delle infrastrutture e, dall'altro, alla difficoltà crescente e sempre più netta di procedere in tempi rapidi al completamente delle opere contenute nel Programma delle infrastrutture strategiche. Esprime inoltre un giudizio nettamente critico sulle ragioni che con tutta evidenza sono alla base della formulazione della proposta di parere in questione - e che a suo avviso costituiscono un'operazione scorretta anche sul piano politico-istituzionale -, dal momento che qualsiasi operazione di ricognizione delle opere da inserire nel Programma delle infrastrutture strategiche avrebbe dovuto essere caratterizzata da una visione più ampia. Al contrario, e a suo avviso in modo inaccettabile, l'attenzione e lo sguardo del relatore si sono soffermati soltanto sulle opere che sono situate in Lombardia e in Veneto. Conclude quindi rivolgendo un appello al sottosegretario Misiti, anche quale personalità del Mezzogiorno, affinché i deputati della Commissione siano posti in condizione di conoscere nel dettaglio i contenuti e gli eventuali provvedimenti attuativi della delibera CIPE dello scorso mese di agosto, con la quale, secondo quanto annunciato dal Governo, si è provveduto a sbloccare risorse per circa 6 miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture nel Mezzogiorno.

Carmen MOTTA (PD), pur confermando il sentimento di stima e di apprezzamento nei confronti del relatore, ritiene doveroso esprimere una valutazione fortemente negativa sul contenuto della proposta di parere dallo stesso presentata, che appare inaccettabile soprattutto perché improntata ad una concezione localistica e di parte che sminuisce il ruolo e la funzione della Commissione quale organo di indirizzo al Governo in materia di politiche infrastrutturali. Formula altresì un appello affinché la maggioranza convenga sulla necessità di inserire nella proposta di parere un chiaro richiamo alla questione del trasporto pubblico locale e all'esigenza di rimediare all'inaccettabile taglio delle risorse, pari al 75 per cento del totale, che sta determinando una grave situazione in tutte le regioni del Paese.

Tommaso FOTI (PdL), nel preannunciare il voto favorevole del gruppo del Popolo della Libertà sulla proposta di parere presentata dal relatore, esprime il proprio sconcerto per la strumentalità dei giudizi sulla legge obiettivo contenuti nella proposta di parere alternativo presentata, a nome del gruppo del Partito democratico, dalla collega Mariani. Al riguardo

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osserva infatti che, pur nella comprensibile dialettica politica, tutti dovrebbero avere l'onestà intellettuale di riconoscere che solo grazie alla legge obiettivo nel nostro Paese si è registrata una ripresa ed uno sviluppo del settore delle infrastrutture, al di là della diminuzione delle risorse disponibili che, a causa della grave crisi nazionale ed internazionale in atto, si è registrata negli ultimi anni. Altrettanto doveroso considera inoltre riconoscere, da parte di tutti, che nella passata legislatura, soprattutto a causa delle divisioni della maggioranza di centrosinistra, si è assistito ad un vero e proprio blocco nella realizzazione delle infrastrutture e che, ancora una volta, è toccato ad un Governo di centrodestra l'onere di provvedere al riavvio delle politiche infrastrutturali.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, alla luce del dibattito svolto, presenta una nuova formulazione della propria proposta di parere che tiene conto, in particolare, delle proposte formulate dal collega Pili (vedi allegato 3).

Il sottosegretario Aurelio Salvatore MISITI, pur esprimendo interesse per i contenuti del dibattito fin qui svolto dai deputati della Commissione, sottolinea come il Governo stia lavorando alla predisposizione di un complesso articolato di misure dirette ad accelerare i tempi di realizzazione delle opere pubbliche e ad attrarre adeguate risorse e capitali privati nel settore delle infrastrutture. Sotto questo profilo, fa notare come le critiche avanzate dai deputati dell'opposizione siano un richiamo alla necessità che il Governo persegua con determinazione e con coerenza gli indicati obiettivi e che il ministro Matteoli riceva dalla maggioranza tutto il sostegno necessario a scongiurare il rischio di ulteriori tagli ad un settore, come quello delle infrastrutture, che è fondamentale per la ripresa e lo sviluppo dell'economia italiana. Ciò detto, non può tuttavia esimersi dall'esprimere un giudizio negativo sul contenuto della proposta di parere alternativo presentata dai deputati del Partito democratico e dal rivendicare il valore strategico e la portata innovativa della legge obiettivo, i cui principi e contenuti vanno, al contrario, estesi a tutto il settore delle opere pubbliche. Conclude infine esprimendo un orientamento favorevole sulla nuova formulazione della proposta di parere del relatore.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che sarà posta in votazione la nuova formulazione della proposta di parere presentata dal relatore e che, in caso di approvazione, sarà preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativo presentata dal gruppo del Partito democratico.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazione, come riformulata dal relatore, risultando così preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativo presentata dal gruppo del Partito democratico

La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00655 Alessandri: Sulle precipitazioni di eccezionale gravità che hanno colpito la provincia di Como il 7 luglio 2011.

7-00360 Pili: Stralcio del parco nazionale del golfo di Orosei e del Gennargentu dall'elenco ufficiale delle aree protette.

7-00686 Guido Dussin: Sul violento nubifragio che ha colpito i territori dei comuni

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di Brenta, Casalzuigno, Cittiglio, Cuveglio, Cuvio, Duno Laveno, Mombello e Rancio Valcuvia il 5 agosto 2011.

7-00518 Mariani: Sulla realizzazione del metanodotto denominato Rete Adriatica.

7-00692 Realacci: Sulle misure a favore dell'edilizia di qualità e della riqualificazione energetica delle abitazioni.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 541 del 4 ottobre 2011, a pagina 41, prima colonna, alla prima riga, le parole «una riduzione del PIL di 1,9» sono sostituite dalle seguenti: «una riduzione complessiva dell'1,9 per cento del PIL inizialmente previsto».