CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2011
542.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 51

INTERROGAZIONI

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, comunica che, dal 4 ottobre 2011, il deputato Giuseppe Fallica cessa di far parte della Commissione ed entra a farne parte il deputato Riccardo De Corato in sostituzione del deputato Stefano Saglia, componente del Governo.

Pag. 52

5-03274 Di Stanislao: Su talune vicende inerenti il diritto di iscrizione ai partiti politici applicabili a militari di carriere in servizio attivo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Augusto DI STANISLAO (IdV) reputa imbarazzante la risposta fornita dal rappresentante del Governo, evidenziando come la stessa abbia eluso i quesiti posti dall'interrogazione.
In particolare, lamenta l'assenza di chiarimenti in merito all'effettiva pronuncia di alcune frasi - attribuite dal generale Massimo Iadanza al gabinetto del Ministro della difesa - volte sostanzialmente a negare un diritto oggetto di speciale tutela costituzionale, quale è quello dell'iscrizione ai partiti politici. Né tantomeno nella risposta si rinvengono tracce dell'intenzione di promuovere un'azione disciplinare nei confronti dell'alto ufficiale dell'Arma o, quantomeno, di rimuoverlo dal suo incarico.
Osserva, altresì, che non emerge alcun elemento di informazione in più rispetto a quanto già contenuto nell'atto di sindacato ispettivo e, pertanto, si dichiara insoddisfatto della risposta.

5-04843 Schirru: Sulla necessità di adottare misure sanitarie e di bonifica nel Poligono di Salto di Quirra.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sottolineando alcuni elementi di novità nel frattempo emersi rispetto a quanto già evidenziato in risposta a un recente analogo atto di sindacato ispettivo presentato dal deputato Rugghia.
In particolare, segnala che dal prossimo mese di novembre le autorità militari potranno svolgere nell'area del poligono di Quirra attività volte alla bonifica e al ripristino dell'area stessa, essendo stata questa dissequestrata dalla procura di Lanusei. Inoltre, segnala che nel provvedimento che ne ha disposto il dissequestro è stata comunque vietata la ripresa delle attività legate alla pastorizia. Peraltro, tale ultimo divieto sembra appunto correlato all'esigenza di non intralciare le medesime operazioni di bonifica
Infine, con riferimento alle incongruenze rilevate rispetto ad altre interrogazioni presentate sulla stessa materia nella XIV legislatura, precisa che tali incongruenze devono ascriversi al fatto che in quella legislatura le risposte agli atti di sindacato ispettivo non erano state fornite dalla Difesa, ma dalla Presidenza del consiglio dei ministri.
In conclusione, conferma che a breve saranno avviate dal Ministero della Difesa le attività di bonifica e di ripristino dell'area interessata.

Amalia SCHIRRU (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario Cossiga che ha dato conto dell'evoluzione fatta registrare dal provvedimento di dissequestro dell'area del poligono di Quirra. Evidenzia, quindi, la necessità di avviare al più presto da parte del Ministero della Difesa le attività di bonifica, coinvolgendo anche le istituzioni locali, e sottolinea al contempo la necessità di consentire, eventualmente anche nel corso delle azioni di bonifica ambientale che potrebbero addirittura essere favorite dalla collaborazione con chi utilizza da sempre quei luoghi, la ripresa delle attività di pastorizia. Ricordando la situazione assai grave che le attività economiche presenti in tale area hanno sperimentato a seguito dei noti fatti, ritiene che, al fine di ridare speranza ai soggetti in esse impegnati, i danni subiti debbano essere presi in carico in modo sussidiario sia dallo Stato sia dalle autorità territoriali.

Edmondo CIRIELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.25.

Pag. 53

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.35.

Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del documento in titolo, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, in ossequio alle determinazioni assunte dalla Conferenza dei Presidenti di Gruppo, il parere di competenza deve essere espresso entro questa settimana.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

Giulio MARINI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con osservazione, che illustra (vedi allegato 3).

Antonio RUGGHIA (PD) ricorda di aver fatto presente, nella scorsa seduta, l'esigenza di una più assidua presenza del rappresentante del Governo in Commissione. Deve al momento prendere atto che quest'ultimo, pur partecipando alla riunione, non ha inteso chiarire quali siano le determinazioni del Ministero della difesa in ordine all'impegno di ridurre di circa un miliardo e mezzo di euro il bilancio del Dicastero, con misure da definire entro i primi giorni di ottobre.
Come noto, il combinato disposto dell'articolo 1 del decreto-legge n. 138 del 2011 e dell'articolo 10, commi 4 e 5 del decreto-legge n. 98 del 2011, prevedono che la misura della riduzione delle spese delle amministrazioni centrali sia ripartito tra i ministeri con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che è stato effettivamente adottato lo scorso 25 settembre. Risulta che al Ministero della Difesa sia assegnato dunque un obiettivo di risparmio pari a 1446 milioni di euro.
Reputa particolarmente grave che su queste decisioni finalizzate alla rimodulazione delle spese per il conseguimento degli obiettivi di risparmio non si ritenga di informare la Commissione di merito, impedendo di fatto l'intervento ed il coinvolgimento degli organi parlamentari su scelte così rilevanti. Il giudizio negativo si estende anche al merito della condotta del ministero, che probabilmente intende sottrarsi alla responsabilità di effettuare in prima persona la selezione delle spese da tagliare, rimettendole al Ministro dell'Economia. Tuttavia, avallando nella sostanza la logica dei cosiddetti tagli lineari, il Dicastero della Difesa abdica al principale compito che dovrebbe assumere chi ha responsabilità di governo, ovvero quello di selezionare tra spese da ridurre e priorità da salvaguardare, soprattutto a tutela della sicurezza e delle capacità operative dei nostri contingenti all'Estero. Per questi motivi giudica in maniera negativa il provvedimento in esame e preannuncia il voto contrario da parte del proprio gruppo.

Augusto DI STANISLAO (IdV) osserva che si assiste a una singolare convergenza tra le valutazioni dell'onorevole Rugghia, a nome delle opposizioni, e le affermazioni attribuite all'onorevole Crosetto, che pure ha un prestigioso incarico governativo. Ciò testimonia una condivisa critica alle reali capacità dell'Esecutivo di svolgere il proprio ruolo in modo responsabile e nel rispetto delle prerogative parlamentari, che sono invece palesemente pregiudicate dalla volontà di non confrontarsi nelle sedi proprio con le forze politiche. Ritiene che tale situazione non possa essere accettata anche in considerazione del fatto che appare sempre più evidente l'inadeguatezza del Ministro a portare avanti con

Pag. 54

fermezza e coraggio una politica di settore in grado di partecipare agli sforzi di miglioramento dei saldi pubblici senza sacrificare le spese assolutamente qualificanti.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) invita nuovamente il rappresentante del Governo a rendere edotta la Commissione delle scelte maturate sul fronte della riduzione della spesa per il ministero della Difesa. In assenza di tali chiarimenti, l'osservazione recata nella proposta di parere finisce con assumere contorni ipocriti e, comunque, risulterebbe necessario, anche se paradossale, indirizzare direttamente l'invito al Ministro dell'economia, in luogo del Ministro della Difesa.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA evidenzia che era sua intenzione intervenire nel dibattito, sia pure al termine degli interventi riferiti alla proposta di parere. Al riguardo, precisa che il bilancio del ministero della difesa dovrà essere ridotto, in misura pari a circa il 17 per cento delle risorse complessivamente indicate come obiettivo di risparmio per le amministrazioni centrali dello Stato. Si tratta evidentemente di una decurtazione significativa, cui il ministero intende accompagnare specifiche richieste di reintegro. In particolare, si intende avanzare la richiesta di poter integralmente disporre in futuro delle risorse derivanti dalle operazioni di vendita e recupero degli immobili della difesa, per un importo stimato in via prudenziale di oltre 300 milioni nel 2012 e di circa 400 milioni di euro nel 2013. Inoltre, si intende ottenere un integrale ristoro delle spese a carico del Dicastero legate alla fornitura di servizi civili, quali quelli in ambito aeroportuale, attualmente goduti da altre amministrazioni. Si aspira inoltre ad ottenere l'assegnazione in via esclusiva dei rimborsi versati dall'ONU a parziale copertura delle spese affrontate per le attività internazionali svolte dai contingenti militari e, infine, a partecipare per una quota rilevante agli introiti legati alla imminente vendita delle frequenze a banda larga.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) evidenzia che l'intervento del sottosegretario Cossiga non risponde al quesito posto, che era riferito alle decisioni sulle riduzioni di spesa e non alle modalità di parziale reintegro delle risorse, rafforzando quindi la valutazione negativa del Partito democratico sul documento in esame.

Antonio RUGGHIA (PD) sottolinea che non è stato nemmeno chiarito se la decurtazione delle spese sarà assunta sotto la responsabilità del ministero di settore o direttamente dal Dicastero dell'economia, né se il Governo intende assumere l'impegno di confrontarsi su questa materia nelle sedi parlamentari competenti.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Legge comunitaria 2011.
C. 4623 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2010.
Doc. LXXXVII, n. 4.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che la Commissione Difesa dovrà trasmettere, alla XIV Commissione, la relazione sul disegno di legge comunitaria 2011 ed il parere sulla relazione annuale entro giovedì 13 ottobre 2011.
Avverte altresì che è in distribuzione un documento recante i criteri di ammissibilità e le modalità di esame degli emendamenti relativi al disegno di legge comunitaria 2011. Il termine per la loro presentazione sarà determinato nel corso dell'odierno Ufficio di Presidenza.

Pag. 55

Salvatore CICU, relatore, osserva che la Commissione Difesa è chiamata ad esaminare congiuntamente, per le parti di propria competenza, il disegno di legge comunitaria per il 2011 e la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2010, ai fini dell'espressione, sui medesimi atti, rispettivamente, di una relazione e di un parere, da trasmettere alla Commissione politiche dell'Unione europea che esamina i citati provvedimenti in via primaria.
Per quanto concerne il disegno di legge comunitaria - la cui struttura recepisce le innovazioni introdotte dalla legge di riforma n. 11 del 2005 - ricorda che con tale provvedimento il Governo adempie all'obbligo di proporre al Parlamento l'approvazione del principale provvedimento legislativo volto all'adeguamento dell'ordinamento interno al diritto comunitario.
Il provvedimento consta di 5 articoli, nonché degli allegati A e B, che elencano le direttive da recepire mediante decreti legislativi (recanti rispettivamente 2 e 21 direttive).
Il disegno di legge interviene in diversi settori, ora delegando il Governo all'adeguamento dell'ordinamento nazionale mediante l'adozione di decreti legislativi, ora modificando direttamente la legislazione vigente per assicurarne la conformità all'ordinamento comunitario.
Nello specifico, l'articolo 1 conferisce una delega al Governo per l'attuazione delle direttive comunitarie riportate in allegato alla legge comunitaria e stabilisce i termini e le modalità di emanazione dei decreti legislativi attuativi. L'articolo 2 detta i princìpi ed i criteri direttivi di carattere generale per l'esercizio delle deleghe ai fini dell'attuazione delle direttive comunitarie; si tratta di princìpi e criteri in gran parte già contenuti, come rileva la relazione illustrativa, nelle precedenti leggi comunitarie. L'articolo 3 prevede, analogamente a quanto disposto dalle ultime leggi comunitarie, l'introduzione di un trattamento sanzionatorio per le violazioni di obblighi discendenti da direttive attuate, ai sensi delle leggi comunitarie vigenti, in via regolamentare o amministrativa (ossia per via non legislativa) e per le violazioni di regolamenti comunitari già pubblicati alla data di entrata in vigore della legge comunitaria. L'articolo 4 detta disposizioni circa gli oneri derivanti dalle prestazioni e dai controlli che gli uffici pubblici sono chiamati a sostenere in applicazione della normativa comunitaria. L'articolo 5 conferisce, una delega al Governo - da esercitare entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi emanati in attuazione delle deleghe contenute nel provvedimento - per l'adozione di testi unici o codici di settore delle disposizioni dettate in attuazione delle deleghe conferite dal disegno di legge in esame per il recepimento di direttive comunitarie, con lo scopo di coordinare tali disposizioni con quelle vigenti nelle stesse materie.
Per quanto riguarda i profili di competenza della Commissione Difesa, segnala che tra le direttive da attuare in via amministrativa, elencate nella relazione allegata al disegno di legge in esame e non ancora recepite, è ricompresa la direttiva n. 2010/80/UE, che modifica la direttiva 2009/43/CE relativamente alla parte concernente l'elenco di prodotti per la difesa.
Al riguardo ricorda che per prodotti per la difesa si definiscono tutti i materiali, tecnologie e disegni ed ogni altro tipo di documentazione e di informazione che costituisce materiale appositamente progettato o modificato per impiego militare: a questo proposito, in allegato alla citata direttiva 2009/43/CE, è presente un apposito elenco - oggetto di modifica da parte del provvedimento in esame - che annovera tra i citati prodotti, armi ad anima liscia di vario calibro, munizioni, bombe, siluri, razzi, missili, dispositivi esplosivi, apparecchiature per la direzione del tiro, veicoli di terra, agenti chimici o biologici tossici, materiali radioattivi, navi da guerra.
A questo proposito, essendo il citato elenco particolarmente complesso e non risultando dalla relazione illustrativa al disegno di legge le motivazioni che hanno spinto l'Unione europea a procedere alla modifica dell'elenco dei prodotti della difesa,

Pag. 56

esprime l'auspicio che il Governo possa riferire alla Commissione le ragioni di tale scelta.
Ricorda che la direttiva 2009/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che disciplina le modalità e le condizioni dei trasferimenti all'interno delle Comunità di prodotti per la difesa è oggetto di recepimento da parte del disegno di legge comunitaria 2010, attualmente all'esame del Senato. La direttiva, entrata in vigore il 30 giugno 2009, recava come termine ultimo per il recepimento da parte degli Stati membri la data del 30 giugno 2011.
Con riferimento, poi, alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2010, fa presente che le parti di maggior interesse per la Commissione difesa sono ricomprese nel paragrafo relativo alla Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC). Al riguardo, viene fatto in primo luogo presente il ruolo determinante assunto dal nostro Paese nella costituzione e nella gestione della nuova Direzione per la pianificazione e gestione delle crisi,costituita alla fine del 2009 presso il Segretariato generale del Consiglio dell'Unione europea con il compito di predisporre i «documenti concettuali per la predisposizione degli strumenti, sia civili che militari, da utilizzare nella gestione delle crisi».
Per ciò che riguarda, invece, l'impegno italiano nelle missioni dell'Unione europea, il documento passa in rassegna ciascuna delle citate missioni specificandone gli obiettivi e l'entità del contributo delle Forze armate italiane in termini di mezzi e di personale.
Nella relazione viene, infine, dato conto del ruolo svolto dall'Italia sia nell'ambito della cooperazione tra l'Unione europea e la Nato, sia nell'ambito delle iniziative volte a rafforzare i rapporti tra l'Unione europea e l'Unione africana.

Il segretario Giuseppe COSSIGA si riserva di fornire in una prossima seduta gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.05.

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
Atto n. 404.

(Rilievi alla Commissione per la semplificazione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2011.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si sofferma sulla previsione dell'articolo 4, lettera aaaa), volta a reintrodurre nell'ordinamento giuridico ed in particolare nel codice dell'ordinamento militare, attraverso il nuovo articolo 1475-bis, il delitto di associazioni di carattere militare con scopi politici. Ritiene che il testo abbia opportunamente operato nel senso di correggere quanto erroneamente disposto dal codice, nel pieno rispetto della logica secondo cui la delega legislativa consente di effettuare interventi correttivi fino al mese di ottobre del 2012. Resta ferma la volontà del Governo di dare seguito alle determinazioni che saranno assunte, proprio in questi giorni, dalla Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla disposizione abrogativa recata originariamente dal medesimo codice dell'ordinamento militare.

Pag. 57

Antonio RUGGHIA (PD) invita la Presidenza ad attivarsi per consentire alla Commissione di disporre di tempi più ampi di esame del provvedimento, in considerazioni della significativa mole dell'articolato.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nel riservarsi di verificare tale possibilità alla luce dell'andamento dei lavori della Commissione parlamentare per la semplificazione, che è tenuta ad esprimersi improrogabilmente entro il prossimo 21 ottobre, ricorda che la Commissione ha chiesto l'autorizzazione a esprimere i propri rilievi a quest'ultima entro il prossimo 12 ottobre, in ossequio a quanto disposto dall'articolo 96-ter, comma 4 del Regolamento della Camera dei deputati che fissa in otto giorni il termine per le Commissioni che richiedono di trasmettere i propri rilievi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni in materia di affondamento di navi radiate dai ruoli del naviglio militare.
C. 3626 Chiappori e C. 3943 Di Stanislao.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 febbraio 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che lo scorso mese di febbraio ha avuto luogo il ciclo di audizioni informali programmate di dirigenti del Ministero dell'Ambiente e del Ministero della difesa, di rappresentanti delle Associazioni ambientaliste e di esperti nella materia.

Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore, propone la costituzione di un Comitato ristretto che, a suo avviso, potrà elaborare in tempi brevissimi un testo ampiamente condiviso.
Al fine di superare le legittime perplessità emerse in sede di audizioni circa il rischio di produrre un nuovo fattore di inquinamento marino, ritiene infatti opportuno pervenire ad una soluzione normativa improntata alla massima prudenza nell'attivare una sperimentazione della pratica dello scuttling nei mari italiani, ispirata alla scelta di autorizzare un'unica operazione di affondamento volontario, preceduto da una scrupolosa bonifica attuata secondo i più elevati standard di riferimento internazionali che già esistono e trovano concreta applicazione in numerose realtà internazionali.
Non è infatti revocabile in dubbio che l'affondamento volontario di unità del naviglio militare in disuso ha potenziali vantaggi economici in termini di attrazione per il turismo subacqueo nell'area di alienazione, come dimostrato dalle esperienze sviluppate in altri Paesi, la cui legislazione già consente tale pratica. In più, i contatti assunti con prestigiosi centri di ricerca universitaria, hanno rafforzato la convinzione che anche l'ambiente marino potrà ricevere benefici da tale pratica, in termini di vedere realizzazione di zone protette di ripopolamento ittico, ferma restando l'esigenza di svolgere un costante monitoraggio ambientale.
L'invito a confrontarsi in sede di Comitato ristretto nasce dunque dal riscontro positivo che l'iniziativa legislativa ha ricevuto per le potenzialità di sviluppo delle attività economiche correlate al turismo subacqueo e dagli stessi organismi

Pag. 58

che si occupano della tutela dell'ambiente marino.

La Commissione approva la proposta del relatore.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che i componenti del Comitato ristretto saranno designati sulla base delle indicazioni dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-03487 Marco Carra: Sul mancato pagamento delle servitù militari a proprietari di terreni limitrofi al presidio militare del comando del 4o reggimento artiglieria contraerei «Peschiera» di Mantova nel comune di Suzzara.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 541 del 4 ottobre 2011, a pagina 14, seconda colonna, tredicesima riga, sostituire la parola: «miliardi» con la seguente: «milioni»; conseguentemente a pagina 14, seconda colonna, sedicesima riga, sostituire la parola: «miliardi» con la seguente: «milioni».