CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2011
542.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 5 ottobre 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 9.30.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, comunica che, per il gruppo parlamentare Futuro e

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libertà per il Terzo polo, entra a far parte della Commissione il deputato Carmelo Briguglio.
Comunica inoltre che il deputato Massimo Enrico Corsaro, già componente della I Commissione in rappresentanza del gruppo parlamentare Popolo della libertà, ha cessato di farne parte.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4567 Governo recante Delega al Governo per l'istituzione e la disciplina della Conferenza permanente dei livelli di Governo.
(Deliberazione).

Donato BRUNO, presidente, sulla base di quanto convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4567 Governo recante delega al Governo per l'istituzione e la disciplina della Conferenza permanente dei livelli di Governo. L'indagine conoscitiva si concluderà entro la fine del mese di ottobre 2011.
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva la Commissione procederà alle audizioni di esperti della materia.

La Commissione approva la proposta di deliberazione dell'indagine formulata dal presidente.

La seduta termina alle 9.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 9.35.

Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pierguido VANALLI (LNP), relatore, ricorda che la legge di contabilità e finanza pubblica (n. 196 del 2009) prevede la presentazione, entro il 20 settembre di ogni anno, di una Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF).
La Nota di aggiornamento assume quindi le caratteristiche di uno strumento obbligatorio, considerato che la sua presentazione non è più eventuale e connessa al verificarsi di eventuali scostamenti degli andamenti di finanza pubblica. In particolare, l'articolo 10-bis della suddetta legge di contabilità prevede che la Nota di aggiornamento del DEF contenga l'eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento, nonché le eventuali integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo sul Programma di stabilità e al PNR; l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di prevedere una loro diversa ripartizione tra lo Stato e le amministrazioni territoriali ovvero di recepire le indicazioni contenute nelle raccomandazioni eventualmente formulate dalla Commissione europea; l'obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; il contenuto del Patto di stabilità interno e le sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto del Patto medesimo, nonché il contenuto del Patto di convergenza, e le misure volte a realizzare il percorso di convergenza previsto dall'articolo 18 della legge n. 42 del 2009 di attuazione del federalismo fiscale; l'indicazione di eventuali disegni di legge collegati.
La Nota che la Commissione è dunque chiamata ad esaminare nella seduta odierna segue tale articolazione; quanto all'ultimo punto, precisa che a completamento della manovra 2012-2014 il Governo intende «collegare» i provvedimenti

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in materia di infrastrutture, liberalizzazioni e privatizzazioni, nonché in favore del Sud.
Per quanto riguarda i profili economici, la Nota di aggiornamento del DEF - in considerazione dell'indebolimento delle prospettive economiche mondiali - rivede il quadro macroeconomico italiano per l'anno in corso e per il triennio 2012-2014, evidenziando un trend di crescita dell'economia italiana meno favorevole rispetto alle previsioni formulate nel Documento presentato ad aprile 2011.
In particolare, per il 2011 si stima che il PIL italiano cresca ad un tasso dello 0,7 per cento rispetto all'1,1 per cento indicato ad aprile. Una crescita ancora modesta è indicata anche per gli anni 2012 e 2013, in cui il PIL è previsto, rispettivamente, allo 0,6 per cento e allo 0,9 per cento. Nel 2014 la crescita si attesterebbe all'1,2 per cento.
Come evidenzia la Nota, la revisione al ribasso delle previsioni di crescita dell'economia italiana è da mettere in relazione non soltanto al rallentamento dell'economia mondiale, ma anche all'operare della pluralità di fattori legati alla manovra di risanamento dei conti pubblici varata nell'estate con i decreti-legge 6 luglio 2011, n. 98 e 13 agosto 2011, n. 138.
L'ulteriore correzione operata dal decreto-legge n. 138 - mirata a realizzare il pareggio di bilancio già nel 2013, con un anno di anticipo rispetto a quanto fissato nel Programma di stabilità, contenuto nel DEF di aprile scorso - potrebbe infatti produrre, secondo quanto affermato nella Nota di aggiornamento, «effetti non positivi sul livello di attività economica nel breve periodo attraverso gli usuali canali di trasmissione agli aggregati della spesa privata, in parte controbilanciati da effetti positivi sulla crescita che si faranno via via sempre più consistenti con il passare del tempo».
La Nota, oltre alle nuove previsioni macroeconomiche, presenta poi un aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, alla luce degli effetti determinati sul quadro di finanza pubblica dai suddetti decreti-legge emanati nel corso dell'estate. Come ricordato nella Nota, l'adozione di una manovra di importo complessivamente superiore a quello originariamente programmato è scaturita dalla necessità di contrastare l'ampliamento dei differenziali di rendimento dei titoli di stato italiani rispetto a quelli di altri paesi nell'area dell'euro manifestatosi durante l'estate e di anticipare già al 2013 il pareggio di bilancio.
In termini assoluti, la riduzione dell'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche rispetto alle previsioni tendenziali è pari a 2,8 miliardi nel 2011, 28,3 miliardi nel 2012, 54,3 miliardi nel 2013 e 59,8 miliardi nel 2014.
La correzione è prevista prevalentemente sul lato delle entrate, ove peraltro si include, per un importo pari a circa la metà della correzione medesima, la riduzione delle agevolazioni fiscali prevista dal decreto-legge n. 138 del 2011. Riduzione che tuttavia si prevede che possa non attivarsi qualora i medesimi effetti finanziari positivi (20 miliardi nel 2014) vengano conseguiti con provvedimenti di riordino delle spese, in particolare attraverso l'attuazione del disegno di legge delega in materia fiscale e assistenziale. Al netto di tale riduzione, la correzione sulle entrate è sostanzialmente equivalente a quella sulle uscite.
Per quanto concerne l'articolazione della manovra tra i tre sottosettori delle amministrazioni pubbliche, essa incide per 45,2 miliardi sulle amministrazioni centrali, per 11,5 miliardi sulle amministrazioni locali e per 3,1 miliardi sugli enti di previdenza.
In termini di PIL, la manovra adottata nel corso con i due citati provvedimenti di urgenza comporta una correzione di importo crescente nel periodo 2011-2014, pari allo 0,2 per cento nel 2011, 1,7 per cento nel 2012, 3,3 per cento nel 2012 e 3,5 per cento nel 2014.
Nel complesso, per effetto della manovra e dell'evoluzione attesa del quadro macroeconomico e finanziario, si determina, rispetto al quadro programmatico indicato dal DEF di aprile, un miglioramento

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del deficit di bilancio pari, in percentuale del Pil, all'1,1 per cento nel 2012 ed all'1,4 per cento nel 2013, con conseguente sostanziale raggiungimento del pareggio in tale anno.
La spesa per interessi mantiene un profilo di crescita nel periodo sostanzialmente analogo a quanto già previsto ad aprile.
Per quanto concerne il rapporto debito pubblico/PIL, il nuovo quadro indica, in presenza di una revisione al ribasso del PIL, una evoluzione dell'andamento del debito pubblico molto simile a quanto stimato nel DEF.
Per il 2011, il rapporto debito/PIL dovrebbe attestarsi intorno al 120,6 per cento rispetto al 120,0 per cento previsto nel DEF, a causa della revisione al ribasso delle previsioni di crescita e di una riduzione della crescita dello stock del debito molto limitata rispetto all'ultima previsione. Nel complesso, la Nota precisa che la crescita del debito, in termini assoluti più moderata negli anni considerati per via del complesso degli interventi correttivi di finanza pubblica varati nel corso dell'estate, è del tutto compensata dalla revisione al ribasso delle previsioni di crescita del prodotto in termini nominali.
Con riferimento al 2013-2014, invece, il miglioramento dell'avanzo primario consentirebbe un percorso di riduzione del debito appena più accentuato rispetto al DEF. La nuova previsione di indebitamento deriva dai miglioramenti determinati dalla manovra sul conto delle amministrazioni pubbliche rispetto a quanto risultava negli andamenti tendenziali previsti nel DEF dello scorso aprile.
In particolare, negli anni 2010-2014, si evidenzia un aumento delle entrate finali, che passano dal 46,6 per cento del PIL del 2010 al 47,8 per cento del 2014, ed una riduzione delle spese finali, che si contraggono di 2,4 punti percentuali di PIL, passando dal 51,2 per cento del 2010 al 48,8 per cento nel 2014.
Per quanto riguarda i profili di competenza della I Commissione, nella prima parte della Nota di aggiornamento si sottolinea come con la manovra economica siano state varate importanti misure per innalzare il potenziale di crescita dell'economia, tra cui incentivi per la riduzione della partecipazione degli enti locali nelle imprese che erogano servizi pubblici e provvedimenti per la semplificazione amministrativa a beneficio delle imprese.
Al contempo, nella Nota di aggiornamento si evidenzia come il Governo abbia iniziato il processo di revisione costituzionale per l'inserimento nella Costituzione della regola del bilancio in pareggio di cui, com'è noto, le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) della Camera dei deputati avviano proprio oggi l'esame in sede referente (C. 4205 costituzionale e abbinate). Nella Nota si fa presente come nell'ambito dello stesso processo saranno ridotti i costi di struttura della macchina pubblica grazie al varo di un provvedimento di riforma che prevede la soppressione delle province. A tal fine, si ricorda che il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge su questa materia che è attualmente all'esame della Conferenza unificata.
Nella Nota di aggiornamento, infine, si richiamano le recenti modifiche normative che hanno portato alla previsione, a decorrere dal 2012, per le regioni e gli enti locali, di nuove norme in materia di patto di stabilità interno e di patto di convergenza.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 9.45.

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Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.
C. 4517 Governo, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2011.

Donato BRUNO, presidente, comunica che non sono stati presentati emendamenti e che il testo del disegno di legge in esame sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa apostolica in Italia, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.
C. 4518 Governo, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2011.

Donato BRUNO, presidente, comunica che non sono stati presentati emendamenti e che il testo del disegno di legge in esame sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica della legge 12 aprile 1995, n. 116, recante approvazione dell'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.
C. 4569 Governo, approvato dalla 1a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2011.

Donato BRUNO, presidente, comunica che non sono stati presentati emendamenti e che il testo del disegno di legge in esame sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.50.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del vicepresidente Alessandro NACCARATO.

La seduta comincia alle 9.50.

Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. Modifica della disciplina in materia di astensione del giudice e degli atti di indagine. Integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Emendamenti C. 1415-C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Alessandro NACCARATO, presidente, sostituendo il relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 3 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

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Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
Testo unificato C. 3107 Milanato e abb.

(Parere alla X Commissione).
(Rinvio dell'esame).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Alessandro NACCARATO, presidente, comunica che la presidente Bertolini, relatrice sul provvedimento in esame, è impossibilitata a prendere parte alla seduta e che la discussione dello stesso è pertanto rinviata ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.55.