CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 settembre 2011
538.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 28 SETTEMBRE 2011

Pag. 56

INTERROGAZIONI

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte.

La seduta comincia alle 13.30.

5-05156 De Pasquale: Sull'anticipazione dell'esame di terza media da parte di un alunno presso l'Educandato della SS. Annunziata di Firenze.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Rosa DE PASQUALE (PD) si dichiara parzialmente soddisfatta dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo, osservando, tra l'altro, come dalla stessa si evinca che le istituzioni scolastiche, ai vari livelli, erano a conoscenza della questione. Rileva, tuttavia, come il Governo non spieghi quale impatto una tale eccezione alla normativa vigente possa avere sul sistema, potendo rappresentare un precedente pericoloso in materia.

5-05241 Pili: Sull'ammissione con «riserva» al concorso per le scuole di specializzazione mediche dell'Università di Cagliari per i laureati nella sessione di dicembre 2011.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Mauro PILI (PdL), replicando, si dichiara non soddisfatto dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo, in quanto, per un verso, il Ministero prende atto della discrasia rilevata, ma, per altro verso, non offre alcuna soluzione al problema evidenziato.

5-05249 Ghizzoni: Sui titoli di ammissione alle procedure di selezione per i contratti da ricercatore a tempo determinato.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Lamenta, in particolare, la sussistenza di un'incertezza sul significato dell'ultima affermazione contenuta nella risposta del Governo, riferita all'individuazione dei titoli da considerare assimilabili ai fini indicati nell'atto ispettivo. Non è chiarito infatti nella risposta sulla base di quali criteri è stabilita l'assimilabilità dei corsi post-universitari ai dottorati di ricerca Sospende, quindi, il giudizio in attesa di un opportuno, ulteriore chiarimento del Governo al riguardo.

5-05299 Bobba: Sull'ordinanza di sfratto della Scuola dell'infanzia paritaria di Bianzè (VC).

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Pag. 57

Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, essendo acclarato che la scuola indicata nell'atto ispettivo non gode di alcun riconoscimento ufficiale per lo svolgimento dell'attività. Rileva poi, che certamente il comportamento del sindaco al riguardo appare del tutto abnorme, al di fuori, cioè, delle regole poste in materia dall'ordinamento vigente.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

Valentina APREA, presidente, propone di passare immediatamente all'esame del Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 e delle disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011, recati dagli Atti n. 4621 e 4622, e, indi, delle disposizioni concernenti il divieto di indossare indumenti o utilizzare altri mezzi che impediscono il riconoscimento personale, recate dal testo unificato n. 627 Binetti ed abbinate.

La Commissione concorda.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010.
C. 4621 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011.
C. 4622 Governo, approvato dal Senato.
Tabella 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2011.
Tabella 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2011.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Bruno MURGIA (PdL) relatore, ricorda, con riguardo al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 in esame, in relazione ai profili di interesse della Commissione Cultura, che lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione e delle ricerca scientifica e tecnologica contenuto nella legge di bilancio per il 2010 (legge n. 192 del 2009) recava stanziamenti complessivi di competenza pari a 55.280,1 milioni di euro e di cassa pari a 56.504,6 milioni di euro. Nel corso del 2010 si è registrato un incremento di 1.119,4 milioni di euro in termini di competenza e di 3.095,6 milioni di euro in termini di cassa. Le previsioni definitive risultano quindi pari a 56.399,5 milioni di euro per gli stanziamenti di competenza, e a 59.600,1 milioni di euro per le autorizzazioni di cassa. Ricorda poi che lo stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, in base alla legge di bilancio per 2010, recava stanziamenti complessivi di competenza pari a

Pag. 58

1.710,4 milioni di euro e di cassa pari a 1.809,5 milioni di euro. Nel corso del 2010 si è registrato un incremento di 85,1 milioni di euro in termini di competenza e di 163,8 milioni di euro in termini di cassa. Le previsioni definitive risultano quindi pari a 1.795,5 milioni di euro per gli stanziamenti di competenza, e a 1.973,2 milioni di euro per le autorizzazioni di cassa. Rileva che l'incidenza percentuale delle risorse per i beni e le attività culturali sul bilancio dello Stato passa dallo 0,4 del rendiconto 2009 allo 0,3 del rendiconto 2010. La dotazione del Ministero è principalmente assorbita dalla spesa corrente, per il 79,7 per cento. I pagamenti sono pari a 1.703,3 milioni di euro, di cui 1.499,9 in conto competenza e 203,4 in conto residui. Di questi, 1.368,6 milioni di euro riguardano spese correnti, 326 spese in conto capitale e 8,7 il rimborso di passività finanziarie.
Riporta, quindi, alcune valutazioni della Corte dei Conti, rilevando che, per ciò che riguarda il Ministero dell'istruzione e delle ricerca scientifica e tecnologica, il quadro generale degli andamenti finanziari registra il 72,2 per cento delle risorse in spese per il personale. Tra le 6 missioni, l'istruzione scolastica registra il peso dominante. Secondo la Corte, la razionalizzazione messa in campo dal ministero, in termini di contenimento delle classi e di miglioramento del rapporto tra alunni e classi, pur con criticità, risulta positivo. Osserva che resta aperta la questione della messa in sicurezza degli edifici scolastici, con il progressivo esaurimento delle risorse, con ritardo degli interventi programmati. Sull'istruzione universitaria, ricorda che i problemi evidenziati dalla Corte riguardano l'esaurimento dei fondi per l'edilizia universitaria e per le borse di studio, utilizzate in maniera differente dalle regioni. Osserva che sulla missione «Ricerca e innovazione» le risorse complessive sono l'1,27 per cento. L'obiettivo è arrivare all'1,53 per cento. Rileva che i problemi evidenziati riguardano il migliore utilizzo dei fondi dell'Unione europea, la semplificazione delle procedure e il coordinamento delle azioni. Rileva, inoltre, con riguardo al Ministero per i beni e le attività culturali, che la relazione della Corte evidenzia la difficoltà di raccordo tra Direzioni generali e l'interazione centro-periferia. Segnala, quindi, un po' di confusione tra le gestioni commissariali di Domus Aurea, Roma Ostia antica e Napoli Pompei. Dal 2007 ad oggi, la Corte ricorda la contrazione del 34 per cento delle risorse che hanno reso difficoltoso il lavoro del Ministero. La missione 21, «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, assorbe l'82 per cento degli stanziamenti. La Missione «Ricerca» è invece aumentata di 29 milioni di euro.
In relazione, quindi, alle disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011, osserva che lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'esercizio 2011, approvato con la legge 13 dicembre 2010, n. 221, reca previsioni iniziali di spesa in conto competenza per complessivi 53.413,1 milioni di euro - di cui, 51.137,4 di parte corrente e 2.275,7 in conto capitale - e in conto cassa per complessivi 53.436,4 milioni di euro, di cui 51.149,4 di parte corrente e 2.286,9 in conto capitale. Le previsioni iniziali sono state in parte già modificate, nel periodo gennaio-maggio 2011, in forza di atti amministrativi, conseguenti ad intervenuti provvedimenti legislativi o a norme di carattere generale. In particolare, ricorda che si è registrato un aumento delle dotazioni di competenza, pari a 53,9 milioni di euro, e delle autorizzazioni di cassa, pari a 609,9 milioni di euro. A dette variazioni si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali, prima delle modifiche approvate dal Senato, comportavano - all'esito della somma di variazioni di segno positivo e negativo - un aumento di 54,6 milioni di euro delle previsioni di competenza, tutti di parte corrente, e di 1.337,2 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa, di cui 799 per spese di parte corrente e 538,2 per spese in conto capitale. Per quanto riguarda

Pag. 59

i residui, le variazioni proposte comportavano un aumento pari a 1.367,7 milioni di euro, di cui 896,4 di parte corrente e 471,3 in conto capitale.
Ricorda, al riguardo, che le variazioni alla competenza erano connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa erano dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. Rileva, quindi, che durante l'esame al Senato è stato approvato, tra gli altri, un emendamento del Governo che ha riguardato lo stato di previsione dell'entrata e gli stati di previsione della spesa di tutti i Ministeri. Segnala, in particolare, che, a seguito dell'emendamento approvato dal Senato, non è più noto l'importo dei singoli capitoli: l'emendamento, infatti, opera variazioni a livello di Missioni e di programmi, pertanto gli importi dei capitoli presenti nell'Atto n. 4622/II sono quelli previsti inizialmente dal disegno di legge di assestamento, ma potrebbero subire variazioni a seguito delle variazioni degli importi dei programmi. Osserva, in particolare, che l'emendamento presenta variazioni a livello di Missioni e di programmi finalizzate - come rilevato dall'Esecutivo - a contabilizzare nel disegno di legge di assestamento la trasformazione in riduzioni di spesa degli accantonamenti operati ai sensi dell'articolo 1, comma 13, della legge di stabilità per il 2011 (legge n. 220 del 2010) pari, complessivamente, a 2.400 milioni di euro. Al riguardo, ricorda che il citato articolo 1, comma 13, della legge n. 220 del 2010, ha escluso dalle predette riduzioni, tra gli altri, il Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) e le risorse destinate alla ricerca.
Rileva quindi che lo stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'esercizio 2011 reca previsioni iniziali di spesa in conto competenza per complessivi 1.425,0 milioni di euro - di cui 1.202,8 di parte corrente, 213,0 di parte capitale e 9,2 di rimborso passività finanziarie - e in conto cassa per complessivi 1.431,0 milioni di euro, di cui 1.205,8 di parte corrente, 215,9 di parte capitale e 9,2 di rimborso passività finanziarie. La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2011, quale risultante nel progetto di bilancio presentato al Parlamento, è pari a 137,1 milioni di euro, di cui, 85,0 di parte corrente, 41,4 in conto capitale e 10,7 per il rimborso di passività finanziarie. Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2011 hanno comportato, complessivamente, un incremento delle dotazioni di competenza pari a 68,8 milioni di euro e delle autorizzazioni di cassa pari a 142,9 milioni di euro. A dette variazioni si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali, prima delle modifiche approvate dal Senato, comportavano - all'esito della somma di variazioni di segno positivo e negativo - una diminuzione di 2,4 milioni di euro delle previsioni di competenza e un aumento di 98,5 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa. Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportavano un incremento pari a 262 milioni di euro. Le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento a seguito dell'approvazione al Senato dell'emendamento citato, articolate per Missioni, riguardano appunto le Missioni «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», «Ricerca e innovazione», «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», «Fondi da ripartire». Al riguardo, ricorda che l'articolo 1, comma 2, del già citato decreto-legge n. 34 del 2011 (convertito in legge n. 75 del 2011), modificando l'articolo 1, comma 13, della legge n. 220 del 2010, ha escluso dalle riduzioni di spesa collegate all'asta per l'assegnazione dei diritti d'uso di frequenze radioelettriche il Fondo unico per lo spettacolo (FUS) e le risorse destinate alla manutenzione e conservazione dei beni culturali.
Rileva, infine, gli ulteriori stanziamenti di interesse della Commissione Cultura

Pag. 60

presenti in altri stati di previsione, in relazione ai quali sono intervenute le variazioni rispetto alla legge di bilancio recate dal disegno di legge di assestamento nel testo presentato al Senato (A.S. 2804). In particolare, rileva che sulla Missione «Comunicazioni 2, nel programma di sostegno all'editoria, si registra una variazione negativa per 32 milioni. La previsione assestata è di 260,1 milioni. Sempre nella stessa Missione, ricorda che la variazione sui contributi alle emittenti radiofoniche e televisive locali è negativa per 20 milioni, mentre la previsione assestata consiste in 125 milioni.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto di provvedimenti in titolo ad altra seduta.

Disposizioni concernenti il divieto di indossare indumenti o utilizzare altri mezzi che impediscono il riconoscimento personale, l'introduzione del reato di costrizione all'occultamento del volto e modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza.
Testo Unificato C. 627 Binetti ed abbinate.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Antonio PALMIERI (PdL), relatore, osserva innanzitutto come il tema sia delicato e importante, poiché si situa al confine tra tante libertà nonché sul rispetto dello Stato di diritto in Italia e dei diritti delle donne. Nel merito, osserva che il testo unificato, come risultante dagli emendamenti approvati, delle proposte di legge n. 627 e abbinate, recante «Disposizioni concernenti il divieto di indossare indumenti o utilizzare altri mezzi che impediscono il riconoscimento personale, l'introduzione del reato di costrizione all'occultamento del volto e modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza», intende sostituire l'articolo 5 della legge n. 152 del 1975 (cosiddetta legge Reale), concernente il cosiddetto reato di travisamento, prevedendo espressamente il divieto di celare o travisare il volto o comunque di rendere difficoltoso il riconoscimento personale in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche mediante caschi protettivi o indumenti o accessori di qualsiasi tipo, compresi quelli di origine etnica e culturale, quali il burqa e il niqab.
Al riguardo, ricorda, in via preliminare, che per burqa si intende generalmente un indumento che copre completamente il corpo, con una griglia sugli occhi che permette la visuale. Con il termine niqab ci si riferisce invece generalmente ad un velo che copre completamente il volto, lasciando scoperti solo gli occhi. Il burqa ed il niqab si caratterizzano dunque per il fatto di coprire integralmente il volto della donna che li indossa e in ciò si differenziano da altri indumenti della tradizione islamica (hijab, chador) che, pur potendo coprire in vari modi i capelli, le spalle e anche la fronte, lasciano comunque scoperto il volto.
Osserva, quindi, che l'articolo 1 del testo unificato in esame sostituisce l'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, stabilendo che, salvi i casi di giustificato motivo previsti dal comma 2, è vietato celare o travisare il volto o comunque rendere difficoltoso il riconoscimento personale in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche mediante caschi protettivi o indumenti o accessori di qualsiasi tipo, compresi quelli di origine etnica e culturale, quali il burqa e il niqab. È in ogni caso vietato celare o travisare il volto o comunque rendere difficoltoso il riconoscimento personale in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico. Il comma 2 del nuovo articolo 5 stabilisce che, fermo il divieto di cui al comma 1, costituiscono giustificato motivo le ipotesi previste o espressamente autorizzate da disposizioni legislative o da regolamenti o la presenza di condizioni di salute certificate o di motivi professionali. Costituisce altresì giustificato motivo la partecipazione a manifestazioni sportive, artistiche o tradizionali

Pag. 61

che comportino l'uso di indumenti atti a celare il volto. Il comma 3 del nuovo articolo 5 punisce, salvo che il fatto costituisca più grave reato, il contravventore del divieto di cui al comma 1 con l'ammenda da 300 a 500 euro. Ricorda che l'articolo 2 del testo unificato in esame inserisce, dopo l'articolo 612-bis del codice penale, l'articolo 612-ter, che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, punisce con la reclusione da quattro a dodici mesi e con la multa da 10.000 a 30.000 euro chiunque costringa taluno all'occultamento del volto con violenza, minaccia o abuso di autorità o in modo da cagionargli un perdurante e grave stato di ansia o di paura o da ingenerare nella persona un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto. Rileva, quindi, che l'articolo 3 del testo unificato in esame inserisce nella legge 5 febbraio 1992, n. 91, dopo l'articolo 24, l'articolo 24-bis, ai sensi del quale la condanna in via definitiva per il reato di cui all'articolo 612-ter del codice penale preclude l'acquisto della cittadinanza.
In conclusione, si riserva di formulare una proposta di parere sul provvedimento in esame una volta concluso il dibattito, in modo da poter tenere conto delle opinioni dei colleghi.

Ricardo Franco LEVI (PD) apprezza innanzitutto la scelta del relatore di attendere l'esito del dibattito, prima di formulare una proposta di parere. Nel merito, esprime, anche a nome del suo gruppo, un avviso contrario su due profili del provvedimento. In primo luogo, ritiene inopportuna l'indicazione specifica del burqa e del niqab, fra gli strumenti atti a celare il volto di due indumenti specifici. Si tratta infatti di indumenti che rappresentano simboli specifici di una cultura e una religione, quella islamica, che sarebbe necessario non citare. Ritiene infatti opportuno che il legislatore si fermi un passo prima di individuare determinati gruppi sociali, al fine di non prevedere norme che attentino alla libertà di religione o culturale. In secondo luogo, ritiene sproporzionata la sanzione della perdita della cittadinanza a carico di chi induce o costringe ad indossare tali indumenti, anche tenendo conto del fatto che molti cittadini italiani per fatti assai più gravi non incorrono certo in questa sanzione. In conclusione, avverte che ove il testo del provvedimento e la proposta di parere del relatore continuino a contenere le suddette previsioni, il voto del suo gruppo sarà contrario.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico.
C. 4432 Senatore Malan, approvata dal Senato, C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 14 luglio 2011.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, considerato che si sono concluse le audizioni previste, propone di proseguire con rapidità nell'esame del provvedimento, attraverso la costituzione di un Comitato ristretto nell'ambito del quale definire un nuovo testo della proposta di legge n. 4432 che propone di adottare come testo base per il seguito dell'esame.

Pag. 62

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara concluso l'esame preliminare.
Alla luce della proposta del relatore, propone di adottare come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge n. 4432.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, propone altresì la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame della proposta di legge C. 4432, adottata come testo base, e delle abbinate proposte di legge.

La Commissione delibera quindi di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il Presidente di nominarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell'Opera verdiana e sulla dichiarazione d'interesse nazionale della Villa Verdi in Sant'Agata di Villanova sull'Arda e della casa natale del musicista in Roncole Verdi.
Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 luglio 2011.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, informa di aver ritirato la risoluzione n. 7-00653 di cui è primo firmatario, vertente sull'identica materia della legge in esame di cui è relatore. Illustra quindi gli emendamenti da lui predisposti in recepimento del parere della Commissione bilancio (vedi allegato 5), di cui raccomanda l'approvazione. Precisa infatti di aver acquisito per le vie brevi, nelle settimane scorse, l'assenso dei rappresentanti dei gruppi a proseguire nell'esame del nuovo testo unificato in esame, anche in sede legislativa, abbandonando quindi la discussione della risoluzione citata. Si dichiara quindi favorevole al trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame, ove ne ricorrano i presupposti, auspicando in ogni caso che la Commissione deliberi già dalla seduta odierna di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea.

Valentina APREA, presidente, prende atto della soluzione parlamentare seguita dal relatore, in adesione anche con quanto richiesto dalla Commissione bilancio.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), intervenendo sul complesso degli emendamenti, preannuncia il voto contrario sugli emendamenti presentati. Ritiene, infatti, che la soluzione prospettata dal relatore sia in contrasto con quanto era stato concordato con il Ministro Galan, in merito alla presentazione della risoluzione indicata, poi ritirata dal collega Barbieri.

La Commissione approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti del relatore 2.13, 2.14, 3.4 e 4.2.

Carmen MOTTA (PD), intervenendo per una precisazione, ricorda al collega Zazzera che il testo della risoluzione presentata dall'onorevole Barbieri e sottoscritta dai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, recepiva letteralmente l'articolato del testo unificato in esame adottato dalla Commissione come testo base. Aggiunge che al Ministro Galan era stato richiesto di presentare nel corso dell'esame in Commissione eventuali modifiche che avesse ritenuto le più adeguate a migliorare il testo, anche al fine di contribuire all'approvazione unanime della legge in Commissione. Ricorda che il Ministro Galan ha invece sempre manifestato contrarietà al provvedimento in esame, avendo modo di esprimersi in tal senso anche nel corso della sua audizione in Commissione, peraltro non ancora conclusa. Si è quindi avuta la sensazione che la Commissione avesse lavorato inutilmente, risultando la presentazione della risoluzione un percorso

Pag. 63

secondario rispetto all'approvazione della legge. Ritiene senz'altro che sia giusto che ciascuno esprima liberamente le proprie posizioni, pur considerando necessario tenere conto di tutti gli elementi che hanno portato alla soluzione testè adottata dalla Commissione, che condivide.

Tommaso FOTI (PdL) rileva che la Commissione aveva preso atto della volontà del Ministro Galan di seguire il percorso alternativo della discussione della risoluzione, oggi ritirata dal collega Barbieri. Va tenuto conto però della volontà del relatore di procedere nel senso indicato, anche considerando che il tempo sta trascorrendo inutilmente, con il rischio di arrivare all'appuntamento atteso, le celebrazioni per il secondo centenario della nascita di Verdi, senza aver adottato alcun provvedimento significativo al riguardo. Concorda quindi con l'esigenza di verificare la possibilità di procedere al seguito dell'esame in sede legislativa, o in Assemblea, ovvero ad una soluzione diversa, pur di giungere in tempi brevi ad una decisione definitiva, senza rimanere ulteriormente in stallo.

Valentina APREA, presidente, prende atto della posizione favorevole del collega Barbieri al trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame e della sua richiesta di deliberare nell'odierna seduta il conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea. Si riserva, quindi, di verificare la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6, del regolamento, ai fini del trasferimento alla sede legislativa del provvedimento in esame, come modificato nel corso dell'esame in sede referente.
Propone quindi alla Commissione di conferire al relatore il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul nuovo testo unificato della proposta di legge in esame, come risultante dall'esame in sede referente.

La Commissione delibera, quindi, di conferire al relatore il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 1373, 1656, 2110, 2777 e 4085, come risultante dall'esame in sede referente.

Valentina APREA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 14.45.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00653 Barbieri: Sulla celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi.