CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2011
518.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
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AUDIZIONI

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. - Interviene il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli.

La seduta comincia alle 8.35.

Audizione del Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, in ordine alla verifica dello stato di attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42.
(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Enrico LA LOGGIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Introduce quindi il seguito dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti e osservazioni il senatore Giuliano BARBOLINI (PD) e il deputato Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) e il senatore Walter VITALI (PD).

Il ministro Roberto CALDEROLI risponde ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ringrazia il ministro per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 9.35.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. - Interviene il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli.

La seduta comincia alle 15.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione il senatore Francesco Casoli, appartenente al gruppo Popolo della Libertà, in sostituzione del senatore Carlo Vizzini, dimissionario, appartenente al medesimo gruppo.

Schema di decreto legislativo recante meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni.
Atto n. 365.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 luglio 2011.

Enrico LA LOGGIA, presidente e relatore, alla luce dei pareri favorevoli espressi nella seduta di ieri su molte delle proposte emendative presentate (vedi allegato 1), in taluni casi sulla base di alcune riformulazioni delle medesime, conferma - sulla base di un ulteriore ed approfondito esame condotto d'intesa con l'altro relatore e con il Governo - le richieste di invito al ritiro dell'emendamento 18 Lanzillotta, atteso che la questione della terzietà degli organi di revisione è già considerata in una osservazione contenuta nella proposta di parere, 26 Bianco, sulla base del disposto dell'emendamento 7 Belisario, recepito nel parere, 27 Soro, 9 e 12 Belisario, richiamando per questi ultimi due le considerazioni espresse nella precedente seduta, 21 Lanzillotta, 28 Nannicini, 22 Lanzillotta, in quanto assorbito dalla valutazione favorevole sull'emendamento 29 Boccia, 17 Belisario, atteso che l'ordinamento consente comunque di sanzionare le eventuali certificazioni inattendibili, 33 Nannicini, limitatamente alla parte non accettata nel parere, 38 e 36 Vitali, ritenendo per quest'ultimo che le disposizioni introdotte dalla proposta di parere per le spese derivanti dalle calamità naturali costituiscano una soddisfacente soluzione al problema, 41 Stradiotto, per ragioni riconducibili agli aspetti finanziari, 34 Causi, che potrà essere inserita nel parere in termini di osservazione, 42 e 43 Thaler, volti ad introdurre disposizioni per le autonomie speciali che risultano già considerate nella proposta di parere, che reca tuttavia anche una procedura volta a consentire comunque l'applicazione della disciplina recata dal provvedimento nei territori delle regioni a statuto speciale e delle province autonome.
Quanto infine alle proposte emendative 1 Paolo Franco, 37 Vitali e 23 Lanzillotta, ritiene che la nuova formulazione dell'articolo 12 contenuta nella proposta di parere, nella quale si tiene conto di alcuni dei contenuti delle proposte medesime, costituisca al momento la migliore soluzione normativa possibile sulla questione del contrasto all'evasione fiscale.
Constatato pertanto che la richiesta di ritiro viene accettata dai proponenti con riferimento agli emendamenti 26 Bianco, 27 Soro, 9 Belisario, 21 Lanzillotta, 28 e 33 Nannicini, 36 Vitali, 37 Vitali e 23 Lanzillotta, nonché 41 Stradiotto e 34 Causi che vengono entrambi trasformati in osservazioni, e che si intendono altresì ritirati in assenza del proponente gli emendamenti 42 e 43 Thaler, passa quindi all'esame delle restanti proposte emendative.

Il deputato Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) osserva di non poter aderire alla richiesta di ritiro del proprio emendamento 18,

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ritenendo necessario che la questione della terzietà degli organi di controllo, ed in particolare dei revisori, debba essere normata direttamente nel provvedimento.

Il deputato Rolando NANNICINI (PD) nel concordare con la collega Lanzillotta, segnala l'importanza di prevedere sanzioni effettive nei confronti dei negligenti comportamenti dei soggetti incaricati dei controlli e della certificazione contabile, anche allo scopo di prevenire, stante l'efficacia dissuasiva della sanzione, il formarsi delle cause di dissesto.

Il senatore Mario BALDASSARRI (API-FLI) ritenendo anch'egli necessaria una disciplina tesa a garantire la reale terzietà degli organi di controllo, osserva come questa non possa realizzarsi solo ex post, in sede sanzionatoria, ma anche ex ante, vale a dire, come previsto nell'emendamento, anche in sede di nomina.

Il deputato Massimo Enrico CORSARO (PdL) pur ritenendo corretto in linea di principio equiparare la responsabilità degli amministratori con quella dei revisori, evidenzia che la sanzione eventualmente correlata all'attività di questi ultimi deve essere circoscritta al divieto di nomina presso gli enti pubblici per un determinato periodo di tempo e non può spingersi sino a prevedere la loro cancellazione dagli albi professionali di appartenenza, essendo necessarie rispettare le regole interne degli albi medesimi.

Il ministro Roberto CALDEROLI rileva come, a differenza di quanto previsto dallo schema in esame nei confronti dei revisori degli enti locali, nel caso delle regioni non appare agevole delineare in questa sede una disciplina sul tema, per cui lo strumento dell'osservazione è a proprio avviso più idoneo. Peraltro, stante la rilevanza del dibattito su tale emendamento, ne sottopone ai relatori la proposta di una nuova formulazione che, se accettata dal proponente, potrebbe risolvere le esigenze cui è finalizzato l'emendamento.
La proposta emendativa 18 Lanzillotta (nuova formulazione), posta ai voti, viene approvata.

Enrico LA LOGGIA, presidente e relatore, segnalato inoltre che la proposta 10 Belisario (ulteriore nuova formulazione) come riformulata, assorbe la proposta emendativa 11 dello stesso proponente, pone indi ai voti le proposte 12 e 17 Belisario, che vengono respinte. Segnala poi che per ragioni di organicità del testo, su indicazione della proponente, l'emendamento 19 Lanzillotta (ulteriore nuova formulazione) è stato recepito come riformulato, nella proposta di parere. In ordine alla proposta emendativa 38 Vitali, nel segnalare che sulla stessa è stato espresso, per le vie brevi, l'avviso negativo della Ragioneria generale dello Stato, ne riterrebbe opportuno il ritiro.

Il deputato Antonio MISIANI (PD), relatore, in considerazione di quanto segnalato ritiene che la proposta, concordando il proponente, possa essere trasformata in una osservazione in cui si invita il Governo a ridurre la soglia sanzionatoria del cinque per cento previsto dall'articolo 7, comma 2, lettera a) per gli enti locali che non rispettino il patto di stabilità interno.

Il senatore Marco STRADIOTTO (PD) nel confermare il ritiro della proposta emendativa 41 segnala come la stessa perseguisse la finalità di premiare gli enti locali che si fossero impegnati a ridurre il loro debito, atteso che questo è ormai giunto a dimensioni significative risultando cifrabile a circa 45 miliardi.

Il ministro Roberto CALDEROLI nel condividere le finalità della proposta deve tuttavia segnalarne la mancanza di una copertura finanziaria, da ricondurre all'assenza di una diretta corrispondenza tra la riduzione del debito e l'indebitamento; propone tuttavia, convenendone i relatori, a trasfonderne i contenuti in una osservazione. Per quanto concerne la proposta emendativa 1 Paolo Franco, riferita alle forme premiali di contrasto all'evasione

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fiscale contenute nell'articolo 12, segnala come nel corso del dibattito siano emerse sul punto, come confermano le altre proposte presentate, esigenze tra loro contrapposte, rispetto alle quali la formulazione contenuta nel parere appare al momento, anche a proprio avviso, oltre a quello già espresso dai relatori, la migliore possibile. Riterrebbe pertanto opportuno il ritiro dell'emendamento in questione.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP) pur considerando preferibile l'originaria formulazione dell'articolo 12 contenuta nel provvedimento, alla luce di quanto segnalato dal Ministro accede alla richiesta di ritiro.

Enrico LA LOGGIA, presidente, essendo concluso l'esame di tutti gli emendamenti alla proposta di parere invita colleghi a procedere alle dichiarazioni di voto sull'intero provvedimento.

Il senatore Mario BALDASSARRI (API-FLI) nel sottolineare l'importanza della costruzione di un coerente sistema sanzionatorio e premiale nell'ambito della complessiva riforma federalista in atto, evidenzia un paradosso di fondo dell'intero percorso delineato con i precedenti decreti attuativi del federalismo fiscale, con particolare riferimento alla mancata definizione del contenuto delle responsabilità, come ad esempio la non compiuta determinazione dei costi standard, che rischia di rendere scarsamente efficaci i meccanismi sanzionatori e premiali previsti nel decreto in esame.
Pur con le carenze sopra richiamate, riconoscendo i notevoli miglioramenti recati dalla proposta di parere dei relatori rispetto al testo originario del provvedimento, annuncia il proprio voto di astensione.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV) dissentendo da quanto affermato dalla Corte dei conti, in audizione secondo la quale il provvedimento in esame chiude il disegno federalistico, ritiene il persistere di numerose lacune che l'audizione odierna del ministro Calderoli non ha affatto sgombrato, osservando che i numerosi proclami sulla realizzazione del federalismo in realtà dovrebbero sollevare molti dubbi, poiché non si conosce ancora nulla sui LEP, sui LEA, e persistono numerose incertezze sui dati contabili. Rammenta che il gruppo dell'IdV aveva proposto già nei precedenti provvedimenti misure sanzionatorie, ritenendo necessaria la cessazione del passaggio dei medesimi soggetti tra l'una e l'altra amministrazione, nelle quali continuano a provocare danni al Paese. Annunciando il voto favorevole, auspica una fattiva apertura del Governo sulle problematiche che dovranno essere corrette in futuro, ricordando che il gruppo dell'IdV vuole un federalismo costruito su fondamenta reali, e non su palafitte.

Il deputato Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) pur concordando con la necessità della definizione di un sistema sanzionatorio che accresca la responsabilità degli amministratori locali e regionali sottolinea come nella proposta dei relatori, seppur migliorativa rispetto al testo originario, permanga un paradosso di fondo che contraddice la filosofia stessa del disegno federalista ossia la trasformazione del principio di responsabilità vedo-pago-voto con vedo-pago-condanno, con una evoluzione in senso giustizialista del federalismo stesso. Ciò appare ancora più evidente, a suo avviso, se si considera l'accresciuto ruolo della Corte dei conti, che assume giurisdizione anche sulla responsabilità politica degli amministratori con la conseguenza di una commistione tra la sfera di responsabilità politica e quella amministrativa, i cui sistemi sanzionatori dovrebbero invece restare su piani distinti.
Il provvedimento, così come formulato nella proposta dei relatori appare inoltre rinunciare ad una compiuta riforma dei sistemi di controllo che segnino un percorso di monitoraggio costante, che sia in grado di prevenire le situazioni più estreme di dissesto finanziario.
Seppur con le carenze sopra richiamate, concordando in linea di principio

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con la finalità ultima dello schema di decreto in esame, preannuncia l'astensione del proprio gruppo.

Il senatore Walter VITALI (PD) nel rammentare quanto affermato dal ministro Calderoli nel corso dell'audizione odierna in ordine alle difficoltà che trova il federalismo in presenza dell'attuale crisi economica, osserva come ciò non possa in alcun modo giustificare quello che, sulla base dei provvedimenti finora adottati, appare costituire di fatto un abbandono dell'idea di federalismo cui il partito democratico fa riferimento. Nota del resto che, pur nell'esprimere la propria astensione o anche il voto favorevole al provvedimento, analoghe perplessità hanno espresso i colleghi che sono ora intervenuti. Deve esser chiaro, ad avviso del proprio gruppo, che pur in presenza della necessità di una manovra finanziaria, e comunque del perdurante obiettivo di garantire i conti pubblici, il Ministro dell'economia non può operare come se la legge n. 42 del 2009 non esistesse, ignorando le sedi e le fasi in cui i provvedimenti economici vengono affrontati e condivisi con gli organi di governo territoriali, come del resto avviene in tutte le organizzazioni federali. Ciò comporta l'urgenza di operare nell'ambito della Commissione permanente per il coordinamento della finanza pubblica, il cui mancato insediamento, a termini ormai da tempo decorsi, costituisce una grave inadempienza da parte del Governo. Ciò anche tenuto conto che soltanto l'attuazione effettiva del federalismo consentirà di avvalersi di strumenti di gestione delle risorse finanziarie, quali gli obiettivi di servizio ed i costi standard che appaiono necessari per realizzare un efficace controllo della spesa.
In tale contesto, ritiene peraltro che il testo all'esame sia stato notevolmente migliorato dal lavoro dei relatori e della Commissione, per cui esprime l'astensione da parte del gruppo del partito democratico, preannunciando comunque future iniziative presso le Camere in ordine all'effettiva attuazione della legge n. 42 del 2009.

Il deputato Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL) nel sottolineare l'importanza dello schema di decreto in esame, che reca una modifica strutturale dell'assetto istituzionale del nostro Paese, precisa come esso rappresenti inoltre un tassello fondamentale del percorso intrapreso con la riforma federalista, che si prefigge, attraverso la standardizzazione dei costi, il supermento della spesa storica e la definizione di un efficace sistema sanzionatorio e premiale, una maggiore responsabilizzazione degli amministratori regionali e locali. Precisa inoltre come i meccanismi sanzionatori, disciplinati nel provvedimento, debbano essere finalizzati alla individuazione di un processo virtuoso che operi in funzione preventiva piuttosto che esclusivamente punitiva delle responsabilità degli amministratori.
Nell'esprimere apprezzamento per l'intenso lavoro svolto dai relatori che, insieme alla costante collaborazione del Governo, sono giunti alla stesura di un testo condiviso, preannuncia il voto favorevole a nome del proprio gruppo.

Enrico LA LOGGIA, presidente e relatore, nel ringraziare non solo l'altro relatore e il Governo, ma anche tutti i colleghi per il contributo offerto ai lavori della Commissione, ritiene che, concluse le dichiarazioni di voto, si possa passare alla votazione della proposta di parere dei relatori, come risultante dagli emendamenti approvati e dalle integrazioni, riformulazioni ed osservazioni accolte nel corso della seduta (vedi allegato 2).

La Commissione approva.

La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.