CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2011
518.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 27 luglio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.

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Sull'ordine dei lavori.

Valentina APREA, presidente, propone di procedere all'esame congiunto del Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)623 def.), del Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota (11447/11) e della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1), e, indi, a quello dei restanti punti all'ordine del giorno.

La Commissione concorda.

Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)623 def.).
Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota (11447/11).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1).
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 luglio 2011.

Ricardo Franco LEVI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice nella precedente seduta, pur segnalando il proprio imbarazzo per la persistente mancanza del Ministro per le politiche dell'Unione europea, come già evidenziato nel corso dell'esame in Assemblea del disegno di legge comunitaria, approvato con il voto favorevole anche del suo gruppo. Ritiene che in tal modo vi sia l'impossibilità per il Governo italiano di rispettare gli obiettivi che l'Unione europea si propone di raggiungere nell'anno 2020. Auspica, quindi, un riequilibrio delle politiche condotte in sede europea a beneficio dell'area del Mediterraneo, considerato che negli ultimi anni vi è stata un'attenzione prevalente per l'area dell'Europa orientale.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, nel ribadire la proposta di parere favorevole, ricorda come il ministro Gelmini abbia, in questi anni, varato importanti riforme in materia di istruzione e di università che tendono ad allineare l'Italia ai livelli qualitativi degli altri Paesi dell'Unione europea. Rileva, d'altra parte, l'importanza di favorire lo sviluppo ulteriore di Partenariati strategici con soggetti fondamentali nel mondo, nell'ottica dell'acquisizione di competenze connesse con l'occupabilità e per l'incentivazione dell'iniziativa Faro Youth on the move. Aggiunge che una sfida delle tre presidenze sarà l'esame e il raggiungimento di un accordo, unitamente al Parlamento europeo, sul futuro finanziamento di questi settori. Considera inoltre necessario promuovere anche il tema dell'educazione alla cittadinanza democratica, prendendo come punto di partenza una delle otto competenze chiave definite nella Raccomandazione 2006 - relativa a competenze sociali e civiche - nell'ambito della quale si esaminerà come contribuire a far progredire i concetti di democrazia, giustizia e eguaglianza, cittadinanza e rispetto dei diritti civili e umani, nonché di accesso equo all'istruzione.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

La seduta termina alle 14.10.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato ai beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.10.

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Schema di decreto legislativo recante disciplina del dissesto finanziario delle università e del commissariamento degli atenei.
Atto n. 377.

(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 luglio 2011.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato).

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

RISOLUZIONI

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.20.

7-00653 Barbieri: Sulla celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi.
(Seguito discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione all'ordine del giorno, rinviata nella seduta del 26 luglio 2011.

Paola GOISIS (LNP) riterrebbe opportuno fosse chiarito ulteriormente l'esito dell'eventuale approvazione della risoluzione in discussione sul seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 1373 Motta e abb., con particolare riferimento alla possibilità di procedere alla loro definitiva approvazione.

Valentina APREA, presidente, ricorda che la Commissione nella seduta di ieri ha deliberato all'unanimità di sospendere l'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 1373 e abb., per procedere alla discussione delle risoluzione in titolo. Ribadisce quindi che la scelta dell'uno o dell'altro percorso è preclusiva, a meno che non intervengano modifiche significative nel testo della risoluzione o in quello delle proposte di legge citate.

Paola GOISIS (LNP), alla luce dei chiarimenti ricevuti, riterrebbe opportuno rinviare il seguito della discussione ad altra seduta della risoluzione in titolo.

Emerenzio BARBIERI (PdL), in qualità di primo firmatario della risoluzione, concorda con la richiesta dell'onorevole Goisis, rimettendo la questione all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Chiede quindi al rappresentante del Governo di esprimersi al riguardo.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO si dichiara favorevole.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.30.

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Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria.
Nuovo testo C. 4274 Governo.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Erica RIVOLTA (LNP), relatore, osserva che il disegno di legge in esame, come risultante dall'approvazione dagli emendamenti, è finalizzato, come evidenziato nella relazione illustrativa, ad assicurare una maggiore funzionalità del Servizio sanitario Nazionale adottando misure incisive e significative in diversi settori, in particolare in quelli della ricerca sanitaria, della sicurezza delle cure, delle professioni sanitarie, della sanità elettronica, dei registri di rilevante interesse sanitario, al fine di corrispondere in maniera sempre più adeguata e più qualificata, tenuto conto delle innovazioni scientifiche e tecnologiche, alle necessità degli utenti e alla salvaguardia delle aspettative degli interessati. Rileva che il Capo I, composto dagli articoli da 1 a 5, reca norme in tema di sperimentazione clinica e innovazione in sanità. In particolare, l'articolo 1 reca la delega al Governo ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi, che, realizzando il necessario coordinamento con le disposizioni vigenti, operino il riassetto e la riforma delle disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano. L'articolo 2 ha lo scopo di circoscrivere la percentuale del finanziamento dei progetti di ricerca sanitaria presentati da giovani ricercatori di età inferiore a quaranta anni, nell'ambito dei fondi destinati alla ricerca finalizzata. L'articolo 3 ha lo scopo di consentire al direttore scientifico degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCSS) di mantenere rapporti di collaborazione con altri enti scientifici di elevato livello, al fine di trasferire i risultati della collaborazione stessa nell'ambito delle linee di ricerca perseguite dal singolo istituto. L'articolo 4 introduce il divieto di atti di sequestro e pignoramento presso terzi a valere sui fondi destinati al finanziamento della ricerca sanitaria, corrente e finalizzata, svolta dagli enti destinatari dei finanziamenti di cui agli articoli 12 e 12-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992. L'articolo 5 reca disposizioni relative all'Istituto nazionale per le malattie infettive «Lazzaro Spallanzani» di Roma. In particolare viene destinata una quota pari a 45 milioni di euro per la realizzazione del progetto riguardante la messa a regime, il primo funzionamento e lo sviluppo dell'unità per alto isolamento presso l'Istituto, prevista per far fronte a situazioni di emergenza biologica a livello nazionale.
Osserva quindi che il capo II, composto dagli articoli da 6 a 11, detta disposizioni in tema di professioni sanitarie. L'articolo 6 conferisce una delega al Governo per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie di medico chirurgo, di odontoiatra, di medico veterinario e di farmacista. L'articolo 6-bis reca disposizioni sull'ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo. L'articolo 6-ter aggiunge, dopo l'articolo 348 del codice penale, l'articolo 348-bis, ai sensi del quale, nel caso di esercizio abusivo di una professione sanitaria, nei confronti del condannato è obbligatoria la confisca delle cose e degli strumenti che servirono o furono destinati a commettere il reato. L'articolo 7 dispone in materia di sicurezza delle cure. L'articolo 8 reca una delega al Governo al fine di adottare, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, un testo unico delle norme in materia di attività idrotermali. L'articolo 9 abroga la lettera b) del comma 1 e il comma 2 dell'articolo 28 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 483, al fine di consentire ai laureati in odontoiatria di accedere ai profili professionali dirigenziali,

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escludendo dai requisiti concorsuali necessari la specializzazione nella disciplina. L'articolo 10 modifica la normativa vigente in materia di servizi erogati dalle farmacie, al fine di rendere coerenti tra loro le disposizioni riguardanti le prestazioni offerte dalle farmacie attraverso i fisioterapisti e specificare che, nell'ambito dei servizi di secondo livello offerti presso le farmacie, le prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell'ambito dell'autocontrollo comprendono anche gli esami strumentali - ad esempio, la misurazione della pressione arteriosa - oltre agli esami di natura chimico-analitica. L'articolo 11 sostituisce l'articolo 102 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. Il nuovo articolo 102 consente, con il conseguimento di più lauree o diplomi, l'esercizio cumulativo delle corrispondenti professioni o arti sanitarie, anche in farmacia, ad eccezione dei professionisti abilitati alla prescrizione di medicinali, cioè i medici. Conseguentemente, la nuova norma limita l'incompatibilità di esercizio professionale in farmacia alle sole professioni di medico e di farmacista. Rileva, poi, che il capo III, composto dagli articoli 12, 12-bis e 13, detta norme in tema di sanità elettronica. L'articolo 12, introduce e disciplina l'istituto del fascicolo sanitario elettronico (FSE), definendolo come l'insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l'assistito. L'articolo 12-bis, in materia di assistenza sanitaria on line, prevede che il Ministero della salute, nell'ambito delle proprie disponibilità finanziarie e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, avvia con le regioni un tavolo tecnico per l'implementazione e l'omogeneizzazione sul territorio nazionale delle attività di telemedicina e teleconsulto. L'articolo 13 istituisce sistemi di sorveglianza e registri di mortalità, di patologia e di impianti protesici a fini di ricerca scientifica in ambito medico, biomedico ed epidemiologico allo scopo di istituire un sistema attivo di raccolta delle informazione di rilevante interesse ed impatto sul governo sanitario.
Per quanto concerne, in particolare, le competenze della Commissione cultura, segnala che il comma 2 dell'articolo 2, come modificato, inserisce all'articolo 12-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, dopo il comma 6, il comma 6-bis, ai sensi del quale con decreto del Ministro della salute, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Commissione nazionale per la ricerca sanitaria, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definite le modalità di accesso ai finanziamenti dell'attività di ricerca di cui al comma 6, da parte degli enti di ricerca, delle università, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e privati, degli Istituti zoo profilattici sperimentali, dei policlinici e delle Aziende del Servizio sanitario nazionale, ivi inclusa l'eventuale clausola di cofinanziamento della ricerca, nonché le modalità per consentire al singolo ricercatore di completare il progetto di ricerca qualora venga meno il rapporto con la struttura nella quale è stato avviato il suddetto progetto, compatibilmente con l'eventuale nuovo rapporto di lavoro instaurato. Inoltre, il nuovo comma 1 dell'articolo 3, in materia di Direttori scientifici e personale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, introduce all'articolo 11 del decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, dopo il comma 3, il comma 3-bis, ai sensi del quale il rapporto di lavoro esclusivo del direttore scientifico è compatibile con l'incarico di direzione di struttura complessa e con l'esercizio dell'attività libero professionale nell'ambito della medesima struttura sanitaria di appartenenza.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato ai beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.35.

Estinzione dell'Istituto SS. Trinità e Paradiso di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense.
C. 3772 Piccolo e C. 3788 Gioacchino Alfano.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Luigi NICOLAIS (PD), relatore, osserva che le proposte di legge, di identico contenuto, dispongono l'estinzione dell'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense in provincia di Napoli e il trasferimento del relativo patrimonio all'amministrazione comunale. Ciò è motivato dalle relazioni illustrative con il venir meno della funzione educativa svolta dall'ente e con la grave situazione finanziaria. Ricorda, al riguardo, che l'Istituto SS. Trinità e Paradiso, fondato nel XVII secolo per volontà del Vescovo di Vico Equense con la finalità di provvedere all'educazione delle fanciulle, fa parte del complesso degli Istituti pubblici di educazione femminile, sorti in Italia in tempi diversi e poi disciplinati negli anni Trenta. In particolare, il Regio Decreto 23 dicembre 1929, n. 2392 ha dettato le disposizioni sull'organizzazione e la gestione degli istituti. In seguito, il Regio Decreto 1o ottobre 1931, n. 1312 ne ha predisposto un elenco articolato per tipologia, ovvero Reali educandati, Conservatori della Toscana, Collegi di Maria della Sicilia, altri istituti pubblici di educazione femminile; in tale ultimo ambito è compreso l'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense. Le disposizioni recate dai due regi decreti - recentemente abrogati nell'ambito delle misure legislative finalizzate alla semplificazione normativa - erano poi confluite in parte nell'articolo 204 del decreto legislativo n. 297 del 1994. Le disposizioni dettate dall'articolo 204 citato si applicano agli educandati femminili statali e, per la parte non esclusivamente riferibile a strutture statali, agli istituti pubblici di educazione femminile. Osserva, quindi, che, con riguardo specifico all'istituto SS. Trinità e Paradiso, il relativo complesso monumentale venne costruito per ospitare un ordine monastico. Nel 1676 venne fondato l'Istituto «SS. Trinità e Paradiso», come Conservatorio Femminile. Successivamente, fu riconosciuto pubblico Istituto Femminile di Educazione, dipendente dal Ministero della Educazione. Il patrimonio, come si evince dalla relazione illustrativa della proposta di legge n. 3772, comprendeva un fabbricato di 4000 metri quadri, l'annessa chiesa, inagibile dopo il terremoto del 1980, e numerosi fondi agricoli, ora ceduti. Le risorse economiche erano costituite da: rendite patrimoniali, contributi ministeriali, rette delle convittrici. L'istituto ha gestito scuole materne ed elementari, un istituto magistrale ed un liceo linguistico, per un complesso di 500 allievi; si è avvalso di personale docente religioso e laico, reclutato in modo discrezionale. Segnala che dall'anno scolastico 2000/2001 l'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» non esercita alcuna attività scolastica o educativa; tuttavia la gestione ha continuato ad essere affidata ad un consiglio di amministrazione di nomina del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, in presenza di alcune circostanze sostituito da un commissario straordinario. Attualmente sono alle dipendenze dell'istituto un responsabile ed un assistente amministrativo, inquadrati secondo i livelli retributivi previsti dal contratto collettivo nazionale del comparto della scuola. Il conto consuntivo dell'ente per l'anno 2009 è stato chiuso con un disavanzo di amministrazione di euro 847.867,75. L'unica entrata di competenza discende

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dalla riscossione dei canoni derivanti dalla gestione del patrimonio; le spese sono quasi esclusivamente imputabili ai costi del personale dipendente e del consulente commercialista. Informa, quindi, Nella struttura monumentale trovano sede oggi la biblioteca comunale, un centro anziani, l'associazione teatrale «Teatro Mio», la scuola materna comunale, parte dell'Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione «De Gennaro», l'oratorio «Don Bosco», l'Università della Terza Età (UNITRE).
Osserva, quindi, con riguardo al contenuto dei provvedimenti in esame, che l'articolo 1 di entrambe le proposte di legge stabilisce l'estinzione dell'istituto, al comma 1, ed il trasferimento del suo patrimonio mobiliare e immobiliare del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica al comune di Vico Equense, che subentra in tutti i rapporti attivi e passivi dell'ente, ai sensi del comma 2. Si prevede, inoltre, al comma 3, che alla consegna all'amministrazione comunale di Vico Equense provvedano il presidente del consigli di amministrazione dell'istituto ed il dirigente dell'ufficio scolastico regionale per la Campania. Si prescrive, infine, che il patrimonio dell'ente è utilizzato dal comune di Vico Equense per fini di istruzione e culturali, in attuazione delle volontà dei fondatori dell'Istituto medesimo. Ricorda, infine, che l'articolo 2 di entrambe le proposte di legge dispone l'esenzione da ogni tributo del trasferimento dei beni dell'ente al Comune, nonché dei relativi atti, tra cui, come sembra desumersi dalla lettera della disposizione, le forme di imposizione indiretta - bollo, registro, ipotecarie e catastali - cui sono ordinariamente sottoposti i trasferimenti. Osserva, al riguardo, che, come di prassi, anche in tale circostanza viene quindi applicato il principio di neutralità fiscale per determinate vicende straordinarie coinvolgenti enti e società, quali la trasformazione, fusione o liquidazione e il conseguente trasferimento di patrimoni.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 517 del 26 luglio 2011, a pagina 141, seconda colonna:
alla trentunesima riga dopo la parola: «legge,» aggiungere la seguente: «non»;
alle righe trentunesima e trentaduesima sopprimere dalla parola: «, nonostante» a quella: «emerse».