CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 luglio 2011
513.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 19 luglio 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 13.

Indagine conoscitiva sui mercati degli strumenti finanziari.
(Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo).

La Commissione prosegue l'esame del documento conclusivo, rinviato nella seduta del 13 luglio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta è assicurata mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Ricorda quindi di aver formulato, nel corso della precedente seduta, una proposta di documento conclusivo.

Alberto FLUVI (PD), pur giudicando nel complesso valida la proposta di documento conclusivo formulata dal Presidente, ritiene che talune questioni specifiche necessitino di ulteriori approfondimenti, per tenere conto sia delle risultanze che stanno emergendo e che emergeranno dai tavoli di lavoro costituiti dalla CONSOB con le associazioni degli emittenti e degli intermediari, per giungere a una semplificazione degli obblighi regolamentari a carico delle società quotate, sia degli ultimi sviluppi relativi ai mercati dedicati alle PMI, dal momento che, secondo la stampa specializzata, in autunno dovrebbe essere annunciata la fusione tra il Mercato alternativo dei capitali (MAC) e l'AIM Italia.
A tale riguardo potrebbe quindi essere utile procedere ad un'ulteriore audizione dei rappresentanti della CONSOB, al fine di conoscere gli sviluppi e le prospettive dell'interlocuzione in corso su tali temi.
Evidenzia, quindi, come non sia indifferente, per i mercati finanziari, la stabilità del quadro normativo all'interno del quale gli operatori devono muoversi, rilevando come taluni provvedimenti estemporanei adottati da questo Governo, legati a necessità contingenti - quali il decreto-legge n. 26 del 2011 (cosiddetto decreto Parmalat), intervenuto mentre era in corso l'offerta pubblica di acquisto lanciata da Lactalis, nonché quelli che hanno riguardato, nel recente passato, la disciplina in

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materia di passivity rule e di soglie per la comunicazione delle partecipazioni rilevanti - non abbiano certamente giovato all'immagine della piazza finanziaria italiana.
Passando ad alcuni temi specifici, ritiene innanzitutto che debba essere oggetto di attenta valutazione ogni eventuale decisione in merito all'attribuzione alla CONSOB delle competenze in materia di listing, oggi in capo alla società di gestione del mercato, rilevando come sia necessario, al fine di maturare un orientamento definitivo al riguardo, tenere conto dei processi evolutivi che stanno interessando i mercati a livello mondiale.
Per quanto concerne il tema dei costi per l'ammissione alla quotazione e la permanenza sul listino, ricorda come l'amministratore delegato di Borsa Italiana Spa abbia avuto modo di precisare, intervenendo in audizione, come essi sono allineati a quelli degli altri principali mercati europei e come appaia eccessivo, pertanto, addebitare a tale fattore la scarsa propensione a quotarsi delle imprese italiane.
Un altro aspetto da approfondire è quello della semplificazione del quadro regolamentare, la quale non potrà essere realizzata senza tenere conto della necessità di tutelare gli azionisti di minoranza delle società quotate, nella consapevolezza che garantire un'adeguata protezione dei diritti di tali azionisti favorisce la maggiore diffusione presso il pubblico degli strumenti quotati, in particolare di quelli, più rischiosi, emessi dalle società a minore capitalizzazione. In particolare, le misure di semplificazione dovrebbero essere introdotte privilegiando un approccio di medio e lungo periodo basato sui criteri della progressività e della verifica degli effetti prodotti, che appaiono quelli più appropriati per assicurare un effettivo bilanciamento tra le due esigenze della tutela degli azionisti e dell'efficienza dei mercati finanziari.
Con riferimento, inoltre, alla prospettata ristrutturazione del mercato nel senso di una sua segmentazione su tre livelli, ritiene che tale ipotesi comporti la necessità di valutare gli effetti della riorganizzazione sulle società attualmente quotate, al fine di evitare che una ricollocazione di queste ultime in uno, piuttosto che in un altro, dei nuovi segmenti di mercato, determini una riduzione di valore dei titoli ed un conseguente nocumento ai diritti degli azionisti, in particolare di quelli di minoranza. Rileva, altresì, come appaia opportuno, anche sotto questo profilo, seguire da vicino il confronto in atto tra la CONSOB e gli operatori circa le iniziative volte a rendere flessibile la struttura del mercato di borsa, anche al fine di consentire a singole imprese l'accesso a segmenti semplificati.
Ritiene infine ultroneo il riferimento, contenuto nella proposta di documento, alla Banca del Mezzogiorno, sia in quanto tale tematica appare estranea rispetto all'oggetto specifico dell'indagine, sia in quanto essa appare meritevole di ulteriori approfondimenti in altra sede.

Gianfranco CONTE, presidente, nel dichiararsi disponibile ad integrare e correggere la proposta di documento conclusivo formulata, evidenzia come tale documento debba sostanzialmente dare conto, in questa fase, dei risultati acquisiti nel corso dell'indagine e di formulare alcune proposte che dovranno naturalmente essere ulteriormente approfondite. Rileva quindi come la Commissione, approvando il documento e ponendolo a disposizione delle autorità di vigilanza e degli operatori di mercato, intenda anche stimolare ulteriormente il dibattito in materia, al fine di giungere alla predisposizione di specifici interventi normative su tali materie.
Nel sottolineare come un'eventuale riapertura della fase delle audizioni allungherebbe certamente di molto i tempi di conclusione dell'indagine, osserva come la Commissione non possa abdicare al compito di evidenziare gli elementi di emersi e gli interventi correttivi che dovranno essere realizzati per consentire un maggiore sviluppo del mercato dei capitali e la crescita delle imprese italiane, ritenendo a tal fine opportuno giungere in tempi rapidi all'approvazione del documento stesso.

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Alberto FLUVI (PD) comprende le considerazioni espresse dal Presidente, ribadendo comunque l'esigenza di apportare alla proposta di documento conclusivo alcune correzioni ed integrazioni, al fine di tener conto dei rilievi da lui stesso espressi.

Cosimo VENTUCCI (PdL) valuta positivamente il lavoro svolto dalla Commissione nel corso dell'indagine conoscitiva, sottolineando la validità della proposta di documento conclusivo formulata, anche a prescindere dalle decisioni che saranno assunte in seguito circa gli interventi normativi da adottare in materia.
In particolare, appare significativa la sottolineatura, contenuta nel documento, relativa alla circostanza che, spesso, la quotazione in Borsa viene utilizzata per scaricare sul mercato e sui risparmiatori gli oneri derivanti dall'eccessivo indebitamento delle imprese. Con altrettanta lucidità il documento evidenzia come la restrizione del credito bancario che, anche in Italia, sembra caratterizzare l'attuale congiuntura, sia strettamente legata all'esigenza del sistema bancario di rafforzare i propri requisiti patrimoniali, anche alla luce delle novità introdotte dall'accordo di Basilea 3.
Inoltre, il documento mette opportunamente in luce come il moltiplicarsi ed il sovrapporsi delle normative adottate in materia a livello comunitario costituisca, in molti casi, un fattore di appesantimento e di ostacolo alla funzionalità dei mercati degli strumenti finanziari. A tale proposito occorre del resto segnalare la circostanza, paradossale, per cui, proprio quei Paesi europei che si fanno maggiormente paladini della continua produzione di nuove norme comunitarie, assumono poi un atteggiamento piuttosto lasco nell'applicazione di detta normativa, laddove l'Italia, che spesso sembra disinteressarsi della fase di formazione delle discipline europee, mantiene un atteggiamento molto più rigoroso in fase di attuazione. Ciò comporta, evidentemente, un duplice danno per il nostro Paese, segnatamente per quanto riguarda l'operatività del mercato finanziario nazionale, il quale è costretto a fare i conti con un quadro normativo sempre più complesso e con un atteggiamento a volte eccessivamente rigido da parte delle autorità competenti.
Nel condividere l'opportunità di approvare, se possibile nella seduta odierna, il documento conclusivo, condivide l'opportunità, evidenziata dal deputato Fluvi, di procedere, in un prossimo futuro, ad ulteriori audizioni dei rappresentanti della CONSOB, nonché dei principali esponenti del mondo finanziario, che spesso condizionano l'andamento dei mercati finanziari mondiali.

Gianfranco CONTE, presidente, accogliendo le osservazioni espresse dal deputato Fluvi, riformula conseguentemente la proposta di documento conclusivo (vedi allegato).

Alberto FLUVI (PD) valuta positivamente le integrazioni apportate alla proposta di documento conclusivo, dichiarando su di essa il voto favorevole del proprio gruppo.

Cosimo VENTUCCI (PdL) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di documento conclusivo, come riformulata.

La Commissione approva la proposta di documento conclusivo, come riformulata.

La seduta termina alle 13.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 19 luglio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.45.