CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 luglio 2011
511.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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ESAME DI UNA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL'ESECUZIONE DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE

Giovedì 14 luglio 2011. - Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 8.55.

Domanda di autorizzazione all'esecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti del deputato Alfonso Papa (doc. IV, n. 18).
(Seguito dell'esame e rinvio).

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricorda che ieri si è conclusa in via definitiva l'audizione del collega Papa e si era concordato di terminare l'esame entro le 10 di oggi.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore, fa presente che, a conclusione della sua audizione, il deputato Papa ha depositato una pen drive su cui si trovano non meno di 15 mila pagine di documenti relativi all'inchiesta. Il suo sospetto circa l'anomalia documentale che connotava la richiesta in titolo si è quindi rivelato fondato. Ne consegue, a suo avviso, che occorre assolutamente un rinvio per consentirgli di approfondire anche questo materiale, onde renderne pienamente edotti tutti i membri della Giunta.

Maurizio PANIZ (PdL) specifica che la proposta di rinvio dell'esame testé avanzata dal relatore non ha alcun significato ostruzionistico o dilatorio: la calendarizzazione in Assemblea della domanda in titolo per mercoledì 20, del resto, è di per sé già un dato certo, che frustrerebbe ogni tattica dilatoria. Viceversa, la proposta del relatore muove dall'esigenza di valutare con estrema attenzione una domanda di privazione della libertà personale, che - quale che sia il deputato destinatario - merita tutta la cautela di cui la Giunta è capace. Dai nuovi documenti sembrano emergere fatti di grave lesione delle prerogative parlamentari e quindi l'analisi da parte dei componenti appare doverosa. Auspica che il supplemento di esame possa consentire di concludere la discussione nella giornata di domani e precisa che il suo gruppo non chiederà comunque alcuna proroga del termine per riferire all'Assemblea.

Marilena SAMPERI (PD) si dichiara indignata dalla proposta del relatore: il gruppo del PdL si era impegnato già nella seduta del 6 luglio, conclusasi a tarda

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serata, a chiudere l'esame in data di ieri. Poi ieri si era unanimemente convenuto di terminare la discussione entro oggi alle 10. Oggi deve assistere al dispiegarsi di un ignobile tatticismo politico che mette a repentaglio la credibilità della politica proprio nel momento in cui si chiedono agli italiani sacrifici pesanti con una manovra 'lacrime e sangue'. La maggioranza sottovaluta gravemente il pericolo che deriva dal logorare in questo modo il tessuto democratico delle istituzioni. Insiste dunque che si pervenga oggi alla deliberazione sul merito come convenuto e senza forzature. In mancanza di ogni decisione sul merito si farebbe luogo all'applicazione del comma 2 dell'articolo 18 del Regolamento, che prevede - in caso di mancato assolvimento del compito referente da parte della Giunta - l'autorizzazione del Presidente della Camera alla relazione orale all'Assemblea. Del resto, che la motivazione offerta dal relatore sia solo un pretesto emerge chiaramente dalla natura della documentazione: si tratta proprio di quegli atti di indagine, allegati alla richiesta di misura cautelare avanzata dai pubblici ministeri al giudice Giordano la cui acquisizione era stata giudicata inutile dalla Giunta nella seduta del 22 giugno scorso.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, constata - si tratta di un dato ampiamente riportato dalla stampa - che la proposta del relatore deriva da una difficoltà politica insorta nella maggioranza, frutto di legittime dinamiche politiche, sulle quali non è suo compito esprimere valutazioni. Nondimeno deve osservare che l'eventualità dello svolgimento di una relazione orale all'Assemblea, autorizzata dal Presidente della Camera ai sensi della disposizione citata dalla collega Samperi, richiede che sia accertata formalmente l'impossibilità di concludere in Giunta l'esame di merito, ciò che non è ancora avvenuto.

Maurizio PANIZ (PdL) dà atto alla collega Samperi di aver correttamente inquadrato il potenziale sbocco della situazione facendo richiamo all'articolo 18, comma 2, del Regolamento.

Antonino LO PRESTI (FLpTP) condivide l'indignazione della collega Samperi: dal relatore è venuta una chiara strumentalizzazione di pretese esigenze di approfondimento istruttorio che mascherano l'impasse in cui la maggioranza si è venuta a trovare. Invita il Presidente a porre ai voti la proposta di diniego avanzata dal collega Sisto, ammesso che questa sia ancora in piedi.

Federico PALOMBA (IdV) chiede che il Presidente faccia rispettare le procedure in modo intransigente e si opponga all'uso di mezzucci propri non del Parlamento ma delle preture di periferia. La Giunta si sta giocando la propria dignità: occorre mettere subito in chiaro le posizioni dei gruppi sul merito della questione e votare.

Giuseppe CONSOLO (FLpTP) si associa alla richiesta di passare al voto sul merito.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP) si rammarica della flagrante rottura di ogni regola procedurale e del fatto che la maggioranza sia venuta meno a ogni affidamento, ponendo in essere un deprecabile «gioco delle tre carte». Delle due l'una: o si passa al voto sul merito o ci si prende la responsabilità di chiedere la proroga del termine, come previsto dal Regolamento.

Maurizio PANIZ (PdL) invita il collega Mantini a moderare i termini. Ribadisce che dal suo gruppo non verrà alcuna richiesta di proroga.

Antonino LO PRESTI (FLpTP) non ha ancora compreso se la proposta di merito del relatore sia ancora valida.

Maurizio TURCO (PD) osserva che, a seguito degli accordi assunti ieri all'unanimità, ci si trova oggi in fase di votazione e la discussione in atto sarebbe perciò inammissibile.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) non trova scandalosa la richiesta del relatore. Se infatti il Regolamento prevede che, prima di deliberare, la Giunta invita il

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deputato interessato a fornire i chiarimenti e le delucidazioni che ritenga necessari, ciò significa che è a lui consentito offrire elementi informativi e di giudizio ai componenti e che questi ultimi non possano essere tout court considerati irrilevanti. È precisamente ciò che è accaduto ieri, allorquando alla Giunta è stato prospettato un fatto nuovo e imprevisto. Insieme al collega Follegot si è cimentato in una parziale lettura degli atti ma la loro mole cospicua non ne ha consentito il completamento. Non si oppone quindi alla richiesta del relatore.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricapitolando, prende atto della difficoltà della maggioranza di trovare una posizione comune sul merito, come lealmente il collega Paniz gli ha rappresentato. Quanto alla richiesta del relatore Sisto di esaminare la documentazione depositata ieri dal deputato Papa, non può che ricordare che nella seduta del 22 giugno 2011 si è svolta una votazione nella quale è prevalsa la posizione di acquisire la richiesta di misura cautelare avanzata dai pubblici ministeri al GIP, senza allegati e senza ulteriori documenti. Una componente minoritaria della Giunta addirittura era contraria a qualsiasi integrazione documentale. I documenti cui oggi fa riferimento il relatore sono quindi proprio quelli la cui acquisizione era stata giudicata non indispensabile dalla Giunta nella predetta seduta. Essi sono quindi oggettivamente irrilevanti in questa fase ai fini della decisione.
Rilevato che il relatore ha già avanzato una proposta di merito, osserva che la sua nuova richiesta istruttoria inevitabilmente si pone con essa in contraddizione. Sicché se questa aporia procedurale non verrà rimossa, il voto non potrà che riguardare la proposta di diniego avanzata nella seduta del 29 giugno 2011.

Francesco Paolo SISTO (PdL) ripete che la documentazione pervenuta è di somma importanza e la sua coscienza gli impone di approfondirla. Ciò determina in lui la necessità di ritirare la proposta avanzata il 29 giugno, in vista di una sua eventuale riformulazione.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, preso atto del ritiro della proposta del relatore, dovrà ora verificare se nel corso della discussione vi siano deputati inclini ad avanzarne un'altra, tenendo comunque presente che proprio domani scade l'inderogabile termine di conclusione della discussione presso la Giunta.

Antonio LEONE (PdL) fa presente che stanno per avere inizio votazioni nominali in Assemblea alle quali intende partecipare: sollecita quindi una conclusione della riunione della Giunta.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, deve interrompere i lavori in virtù dell'inizio della seduta dell'Assemblea. A tal riguardo, constata l'orientamento maggioritario favorevole a riprenderli non oggi al termine delle votazioni dell'Assemblea medesima, bensì domani. Convoca pertanto la Giunta per il 15 luglio 2011, alle ore 12. In tal sede occorrerà verificare se il relatore Sisto sia in grado di formulare una nuova proposta di merito. In caso contrario, chiederà a un altro componente la Giunta di avanzarla. Quale che sarà la proposta avanzata, egli la porrà ai voti in ogni caso entro l'inizio delle votazioni nominali in Assemblea.

La seduta termina alle 10.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ESAME CONGIUNTO DELLE DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALL'ESECUZIONE DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE, ALL'ACQUISIZIONE DI TABULATI DI UTENZE TELEFONICHE NONCHÉ ALLA PERQUISIZIONE DI CASSETTE DI SICUREZZA NEI CONFRONTI DEL DEPUTATO MARCO MARIO MILANESE (docc. IV, nn. 20 e 21) (rel. Gava).

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ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Seguito dell'esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata dal deputato Edmondo Cirielli, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso il tribunale di Napoli (proc. n. 21202/10 mod. 21 RGNR) (rel. Maurizio Turco).

Seguito dell'esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata dal deputato Elio Vittorio Belcastro, nell'ambito di un procedimento civile pendente presso il tribunale di Monza (atto di citazione dell'on. Antonio Di Pietro) (rel. Paolini).

Seguito dell'esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale nei confronti di Remo Di Giandomenico (deputato nella XIV legislatura) pendente presso il tribunale di Campobasso (proc. n. 2726/09 RGNR - n. 451/10 RGT) (doc. IV-ter, n. 20) (rel. Sisto).