CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 luglio 2011
505.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 5 luglio 2011.

Audizione informale, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per il conferimento dell'abilitazione scientifica nazionale per l'accesso al ruolo dei professori universitari (atto n. 372), di rappresentanti delle associazioni ADI, ADU, AND, ANDU, APU, CIPUR, CNRU, CNU, CONPASS, CPU e Rete 29 aprile; delle organizzazioni sindacali CISAL Università, CISL Università, FLC-CGIL Università, SNALS-CONFALS-CISAPUNI, SNALS Docenti Università, SUN, UDU, UGL-Università e UILPA-RUA; di Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema universitario e della Ricerca (ANVUR), Consiglio Nazionale Studenti Universitari (CNSU), Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e Consiglio Universitario Nazionale (CUN).

L'audizione informale si è svolta dalle 12.40 alle 15.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 5 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 15.05.

Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
(COM(2010)623 def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota.
(11447/11).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
(Doc. LXXXVII-bis, n. 1).

(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

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Valentina APREA, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, ricorda che il Programma delle attività del Consiglio dell'Unione europea per i prossimi diciotto mesi, dal 1o luglio 2011 al 31 dicembre 2012, oggi all'esame della Commissione cultura per il parere di competenza, è stato elaborato dal prossimo trio di Presidenze polacca, danese e cipriota e trasmesso dal Governo italiano alle Camere il 21 giugno 2011. Il documento si articola in due parti: la prima contiene il quadro strategico dell'azione del Consiglio, inserito nella prospettiva degli obiettivi a più lungo termine che saranno perseguiti durante il successivo trio di Presidenze (Irlanda, Lituania e Grecia). La seconda parte illustra il programma operativo, elencando le proposte e le altre iniziative che si prevede di trattare durante il periodo di 18 mesi. Conformemente al regolamento interno del Consiglio, questa parte è stata preparata in stretta cooperazione con la Commissione europea e con il Presidente del Consiglio europeo. Osserva, quindi, che - in base alla procedura indicata dalla Giunta per il regolamento della Camera - il Programma del Consiglio viene esaminato congiuntamente con il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2011, presentato il 9 novembre 2010, e con la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'UE per il 2011, trasmessa dal Governo alle Camere il 19 maggio 2011.
Per quanto concerne le competenze della Commissione cultura, rileva che le tre Presidenze considerano prioritario favorire entro il 2012 un accordo sul futuro finanziamento delle politiche UE in materia di istruzione, cultura, sport e gioventù. In tale contesto, saranno esaminate le proposte che la Commissione potrebbe presentare nell'ultimo trimestre del 2011 relative ai nuovi programmi per l'apprendimento permanente, per la gioventù, per la cultura e per il settore audiovisivo. La Commissione dovrebbe presentare inoltre una proposta relativa alle possibilità di finanziamento dei progetti sportivi a livello di UE per il periodo successivo al 2013. Le tre Presidenze esamineranno, in vista di un'adozione all'inizio del 2012, la prima relazione sull'attuazione del quadro strategico per la cooperazione europea nell'istruzione e nella formazione «istruzione e formazione 2020». Nel corso del 2012 sarà inoltre soggetta a valutazione l'attuazione del quadro europeo delle qualifiche (EQF), in vista della preparazione di una relazione sui progressi compiuti entro la primavera del 2013. In tale contesto, segnala l'attenzione che le Presidenze dedicheranno alla proposta di raccomandazione volta ad aumentare le opportunità di apprendimento non formale e informale e a rafforzare le disposizioni per il riconoscimento e la convalida di tale apprendimento nel quadro delle qualifiche nazionali. Aggiunge peraltro che le Presidenze dedicheranno attenzione alle proposte che la Commissione dovrebbe presentare, entro il 2011, sulla creazione di un criterio di riferimento europeo nei settori della mobilità e dell'occupabilità, nonché in quello linguistico.
Ricorda, inoltre, che nel secondo semestre del 2011 le Presidenze presteranno attenzione al contributo della Commissione sul seguito della comunicazione sulla modernizzazione dell'istruzione superiore. Nel più ampio contesto del processo di Bologna, una conferenza ministeriale da tenersi nell'aprile 2012 esaminerà l'istituzione di un nuovo piano di lavoro e la definizione di nuove priorità per il periodo 2012-2015. A tutti i livelli dell'istruzione, le Presidenze promuoveranno il concetto di imprenditorialità, come anche il tema dell'educazione alla cittadinanza democratica, prendendo come punto di partenza una delle otto competenze chiave - Competenze sociali e civiche - definite nella raccomandazione del 2006. Le tre Presidenze seguiranno la prevista comunicazione della Commissione sulle industrie culturali e creative. Durante il periodo delle tre Presidenze la Commissione, inoltre, potrebbe presentare una proposta di decisione sul futuro dell'iniziativa «Capitale europea della cultura» dopo il 2019. Particolare attenzione sarà dedicata a un approccio strategico alla cultura nelle relazioni esterne specialmente in riferimento

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al partenariato orientale e ai paesi mediterranei. Le tre Presidenze risponderanno alla comunicazione della Commissione sulla digitalizzazione e sulla conservazione digitale, che dovrebbe essere pubblicata nel 2011, e attendono inoltre il Libro verde sul contenuti creativi on-line. In base a un'attesa proposta della Commissione, le tre Presidenze daranno priorità al raggiungimento di un accordo sul finanziamento sostenibile di Europeana, la biblioteca digitale pubblica dell'UE, e alle questioni legate alla gestione dei diritti, dei sistemi di licenze e delle opere orfane.
Ricorda, altresì, che le tre Presidenze di turno attendono il Libro verde relativo alle opportunità e alle sfide derivanti dalla distribuzione on-line di opere audiovisive e di altri contenuti creativi. Particolare attenzione verrà riservata alla digitalizzazione del cinema europeo, su cui la Commissione potrebbe presentare una raccomandazione, e sulle norme in materia di aiuti di Stato alle opere cinematografiche e alle altre opere audiovisive, in vista del rinnovo, nel 2012, della comunicazione della Commissione sul cinema. Il Consiglio esaminerà inoltre una relazione della Commissione sull'attuazione del quadro normativo dell'UE per i servizi audiovisivi, la direttiva sui servizi di media audiovisivi. Le tre Presidenze esamineranno, inoltre, la relazione della Commissione sull'applicazione della raccomandazione relativa alla tutela dei minori nonché la proposta sul programma «Safer Internet». Si attende inoltre una relazione della Commissione sull'alfabetizzazione mediatica negli Stati membri.
Nel quadro del piano di lavoro per lo sport nell'UE 2011-2014, sottolinea che le tre Presidenze affronteranno quali priorità generali le minacce per l'integrità dello sport nonché le dimensioni sociale ed economica dello sport. In linea con il Trattato di Lisbona sarà inoltre favorito il rafforzamento del ruolo dell'UE nella lotta internazionale contro il doping negli sport, segnatamente nell'ambito dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA). Le Presidenze promuoveranno il ruolo dello sport a tutela della salute, raccomandando politiche coordinate e migliori pratiche. Altre questioni da esaminare sono le partite truccate, la qualità della vita e i benefici dell'attività fisica per la salute nonché il volontariato, specialmente per la terza età e, eventualmente, politiche sportive maggiormente basate sui dati di fatto. Ricorda, inoltre che gli ulteriori atti in esame sono la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'UE per il 2011, trasmessa dal Governo alle Camere il 19 maggio 2011, e il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2011, presentato il 9 novembre 2010. Con riguardo alle politiche in materia di istruzione, la relazione sottolinea che l'Italia considera le iniziative faro della strategia «Europa 2020» come un'occasione di crescita intelligente del paese - ovvero di sviluppo di un'economia basata sulla conoscenzae sull'innovazione - da promuovere rendendo complementare l'azione a livello nazionale con quella a livello comunitario. Rileva, quindi, che la strategia «Europa 2020» per la crescita e l'occupazione propone, tra gli obiettivi prioritari, di migliorare i livelli d'istruzione, in particolare riducendo i tassi di dispersione scolastica al di sotto del 10 per cento e aumentando la percentuale delle persone tra i 30 e i 34 anni che hanno completato l'istruzione terziaria o equivalente almeno al 40 per cento. Il Consiglio europeo ha ribadito la competenza degli Stati membri a definire e attuare obiettivi quantitativi nel settore dell'istruzione. In tale contesto, la relazione segnala come il Governo abbia posto alla base delle riforme relative all'istruzione scolastica e universitaria, alcuni principi inclusi nelle iniziative comprese nella strategia «Europa 2020», e segnatamente: migliorare l'efficienza dei sistemi di insegnamento e formazione, agevolando, in particolare, l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro (iniziativa faro Youth on the move); porre le basi per la modernizzazione dei mercati del lavoro per aumentare i livelli di occupazione e garantire la sostenibilità dei nostri modelli sociali, attraverso la creazione di quadri nazionali delle qualifiche sulla base del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF),

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che favoriscono il riconoscimento delle competenze acquisite anche in ambito non formale e informale.
Osserva, altresì, che - in tema di cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione - il Governo intende porre particolare attenzione al programma di lavoro relativo definito dal «Quadro strategico ET2020», Istruzione e formazione 2020, e al parallelo processo di Copenaghen, sul rafforzamento della cooperazione in materia di istruzione e formazione professionale. La relazione conferma l'interesse del Governo a dare attuazione alla raccomandazione relativa al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework - EQF), in base alla quali gli Stati membri si impegnano a stabilire - su base volontaria, cioè non vincolante - una corrispondenza tra l'EQF e i sistemi nazionali di qualifiche e titoli di studio. A tal fine, la relazione segnala che il Governo intende proseguire l'analisi della redazione del Rapporto nazionale di referenziazione del sistema italiano all'EQF. Il Governo manifesta, altresì, l'intenzione di avviare l'applicazione graduale del Sistema europeo di trasferimento dei crediti per l'istruzione e formazione professionale (Sistema ECVET) inteso a delineare un quadro metodologico comune non obbligatorio, volto ad agevolare il trasferimento di crediti per i risultati dell'apprendimento tra sistemi di qualifiche o tra percorsi di apprendimento realizzati in paesi diversi, per il quale la Commissione europea auspica un'adozione formale a livello nazionale entro il 2012. Il Governo sarà inoltre impegnato nella definizione, entro il 2011, di un approccio per migliorare i sistemi di garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale a livello nazionale in linea con quanto richiesto dalla raccomandazione del 2009, che prevede l'uso e l'ulteriore sviluppo del Quadro Comune Europeo per la Garanzia di Qualità (EQARF). Infine, il Governo intende proseguire le attività previste nell'ambito del Programma d'azione europeo nel campo dell'apprendimento permanente (Lifelong Learning Programme) che, per il periodo 2007-2013, riunisce al suo interno tutte le azioni comunitarie attive nei settori dell'istruzione e della formazione (Programmi Comenius, Erasmus, Grundtvig e Leonardo da Vinci coordinati di concerto da Commissione europea e Stati membri; Programmi Trasversale e Jean Monnet coordinati dalla Commissione europea). Con la comunicazione Youth on the Move - Un'iniziativa per valorizzare il potenziale dei giovani ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell'Unione europea» (COM(2010)477), il 15 settembre 2010 la Commissione ha presentato un'iniziativa faro che, nell'ambito della nuova strategia «Europa 2020», presenta un insieme di priorità politiche d'azione, a livello UE e nazionale, volte a ridurre la disoccupazione giovanile facilitando la transizione dall'istruzione al lavoro e riducendo la segmentazione del mercato del lavoro. Le proposte della Commissione si sviluppano lungo quattro principali linee d'azione: definire un sistema di apprendimento permanente che consenta ai giovani di sviluppare competenze chiave e ottenere risultati didattici di qualità, in linea con le esigenze del mercato del lavoro; aumentare la percentuale di giovani che seguono corsi di istruzione superiore o equivalenti, rendendo l'istruzione superiore europea più interessante, aperta al resto del mondo e al passo con le sfide della globalizzazione, in particolare favorendo la mobilità di studenti e ricercatori; rivedere e ampliare i programmi e le iniziative dell'Unione a favore della mobilità ai fini dell'apprendimento, correlandoli alle risorse nazionali e regionali; migliorare con urgenza la situazione occupazionale dei giovani.
Ricorda, inoltre, che - in linea con le indicazioni della Strategia Europa 2020 - la Commissione europea ha avviato, il 23 novembre 2010, l'iniziativa faro «Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione: un contributo europeo alla piena occupazione» (COM(2010)682), che delinea 13 interventi chiave volti a: migliorare le competenze, rendendole consone alla domanda del mercato; migliorare le condizioni lavorative e la qualità del lavoro;

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creare nuovi posti di lavoro, anche attraverso la promozione dell'imprenditorialità e del lavoro autonomo. In particolare, al fine di migliorare e adeguare le competenze la Commissione intende stabilire, a partire dal 2012, una panoramica europea delle competenze, destinata a garantire una maggiore trasparenza per chi cerca lavoro, per i lavoratori, per le imprese e/o le istituzioni pubbliche. Rileva, altresì, che il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020), approvato dal Consiglio del 12 maggio 2009, fissa, in particolare, quattro obiettivi strategici: realizzare l'apprendimento permanente e la mobilità sviluppando quadri nazionali delle qualifiche collegati al Quadro europeo delle qualifiche, incrementando la mobilità attraverso l'applicazione dei principi sanciti nella Carta europea di qualità per la mobilità; migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione, promuovendo altresì i partenariati tra il mondo imprenditoriale e gli istituti di formazione. Nelle sue conclusioni in materia di promozione dell'occupazione giovanile, il 17 giugno 2011 il Consiglio sottolinea il carattere prioritario degli adattamenti volti ad avvicinare i sistemi di istruzione e formazione al mercato del lavoro, al fine di ottenere nel lungo termine i risultati occupazionali stabili e sostenibili individuati da Europa 2020. Il Consiglio del 19-20 maggio 2011 ha approvato una raccomandazione sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico nella quale si sottolinea come le strategie globali relative all'abbandono scolastico richiedano l'integrazione di misure per la riduzione dell'abbandono scolastico in tutte le politiche per l'infanzia e per i giovani. Il Consiglio ha inoltre raggiunto un accordo politico su una raccomandazione nella quale si incoraggiano gli Stati membri a rimuovere gli ostacoli amministrativi e istituzionali alla promozione della mobilità tra i giovani, in accordo con quanto previsto dall'iniziativa Youth on the move. Aggiunge che, con riguardo alle politiche per la cultura, la relazione segnala il particolare impegno dell'Italia ad attuare le priorità individuate dal piano di lavoro per la cultura 2011-2014 dell'UE che riconosce il ruolo trasversale della cultura da integrare nelle politiche di lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Nel 2011, inoltre, il Governo annuncia l'intenzione di proseguire le attività avviate nel 2010 in materia di sviluppo e coesione, con particolare riferimento a: politiche culturali per lo sviluppo regionale della programmazione 2007-2013; tutela e alla pianificazione del paesaggio; politiche culturali e alla futura politica di coesione, con l'iniziativa faro dal titolo «Un'agenda europea del digitale», che prevede un attivo sostegno per la digitalizzazione del ricco patrimonio culturale dell'Europa.
Evidenzia che, in riferimento alla conservazione e tutela del patrimonio, la relazione segnala diversi ambiti d'intervento che il Governo considera prioritari nel 2011: le Biblioteche nazionali centrali di Roma e di Firenze, in collaborazione con l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, proseguiranno la loro partecipazione al progetto Europeana '14-'18 (2010-2012), finanziato nell'ambito dell'ICT Policy Support Programme (PSP), che ha lo scopo di digitalizzare documenti con contenuti sulla Prima Guerra mondiale, afferenti a istituzioni culturali europee e di renderli disponibili su Europeana, la biblioteca digitale multilingue dell'Europa; l'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi avvierà una verifica della fattibilità di un ampliamento del progetto UE PrestoPRIME per la conservazione del patrimonio audiovisivo, con l'obiettivo di individuare azioni specifiche riguardanti gli istituti di raccolta e conservazione di beni sonori e audiovisivi; attraverso la collaborazione tra l'Istituto Superiore per la conservazione e il restauro e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, l'Italia contribuirà all'iniziativa congiunta in materia di conservazione e impiego del patrimonio culturale in un contesto di cambiamenti globali, prevista dalla raccomandazione

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della Commissione del 26 aprile 2010. Il Governo considera di significativa importanza la proposta di decisione presentata nel 2010 dalla Commissione, che mira ad istituire un'azione dell'Unione europea per il marchio del patrimonio europeo. L'obiettivo del marchio è dare rilievo ai luoghi che celebrano e simbolizzano l'integrazione, gli ideali e la storia dell'Europa. È inoltre intenzione del Governo portare all'attenzione dei partner europei una proposta di semplificazione della direttiva 93/7/CEE relativa alla restituzione dei beni culturali usciti illegalmente dal territorio di uno Stato membro: il cambiamento di alcuni articoli potrebbe agevolare il recupero di beni che, pur trovandosi fuori dal territorio nazionale, sono considerati per la legislazione italiana come appartenenti al patrimonio culturale dello Stato medesimo.
Il Consiglio del 18-19 novembre 2010 ha approvato un piano di lavoro per la cultura 2011-2014 nell'UE da attuare secondo le seguenti priorità: diversità culturale, dialogo interculturale e cultura accessibile e inclusiva; industrie culturali e creative; competenze e mobilità; patrimonio culturale, compresa la mobilità delle collezioni; cultura nelle relazioni esterne; statistiche culturali.
Osserva che, con riguardo alle politiche dello sport, nel contesto della strategia Europa 2020 e in linea con quanto proposto dalla Commissione nella comunicazione sullo sport (COM(2011)12), nel 2011 il Governo intende sostenere il ruolo dello sport come motore dell'inclusione sociale, ad esempio, sostenendo la partecipazione di tutti i ragazzi ai Giochi Sportivi Studenteschi attraverso specifici progetti scolastici promozionali finanziati dal Comitato Italiano Paraolimpico anche a favore di atleti disabili. Il 18 gennaio 2011 la Commissione ha presentato una comunicazione nella quale definisce possibili linee di azione per sviluppare una dimensione europea nel settore dello sport, individuando una serie di temi prioritari da sostenere, nel breve e nel lungo periodo, attraverso azioni preparatorie, eventi speciali o nel contesto del prossimo quadro finanziario pluriennale. Il Consiglio del 19-20 maggio 2011 ha approvato una risoluzione con la quale, accogliendo favorevolmente la comunicazione della Commissione, definisce un piano di lavoro dell'UE per lo sport 2011-2014. In particolare, il Consiglio individua un insieme di azioni specifiche e una tabella di marcia per la loro attuazione, intese a sostenere i seguenti settori prioritari: integrità dello sport, in particolare lotta al doping e alle partite truccate e promozione della buona governance; valori sociali dello sport, in particolare salute, inclusione sociale, istruzione e volontariato; aspetti economici dello sport, in particolare finanziamento sostenibile degli sport di base e definizione di politiche basate su dati concreti.
Con riguardo, infine, alle politiche per la ricerca, osserva che il Governo è interessato a sostenere e seguire le molteplici attività previste dall'iniziativa-faro «l'Unione dell'innovazione», con la quale l'Unione europea si è posta l'obiettivo di migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, in particolare allo scopo di portare al 3 per cento del PIL i livelli di investimento pubblico e privato combinati in questo settore. La relazione sottolinea come l'Italia sostenga pienamente l'iniziativa-faro sopra citata, annunciando l'interesse a seguire con attenzione i lavori in direzione della sua realizzazione. Il Governo intende inoltre partecipare attivamente a tutte le fasi preparatorie dell'8o Programma Quadro, definendo un primo orientamento italiano non soltanto sul complesso del Programma, ma anche su tematiche specifiche che stanno assumendo una rilevanza sostanziale sia per gli obiettivi scientifici sia per gli impegni finanziari ipotizzati, in coerenza con gli obiettivi previsti dalla Strategia ?Europa 2020, dalla comunicazione «Europa dell'Innovazione» e dalle iniziative nel campo delle Tecnologie Future ed Emergenti.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.