CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 giugno 2011
502.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 28 giugno 2011.

Seguito dell'audizione dei presidenti dei CIV e dei direttori generali di ENPALS, INAIL, INPDAP e INPS sullo stato di attuazione del riordino degli enti previdenziali.

L'audizione informale è stata svolta dalle 10.35 alle 12.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 28 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 12.40.

Sui lavori della Commissione.

Giuliano CAZZOLA, presidente, propone che la Commissione - in attesa dell'arrivo del rappresentante del Governo, che ha preannunciato un lieve ritardo legato ad un imprevisto sopravvenuto - proceda ad una inversione dell'ordine del giorno, nel senso di passare immediatamente alla seduta dedicata all'esame di atti dell'Unione europea, per poi proseguire con lo svolgimento delle previste interrogazioni a risposta immediata.

La Commissione conviene.

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Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
(COM(2010)623def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota.
(11447/11).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
(Doc. LXXXVII-bis, n. 1).

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 23 giugno 2011.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricordato che nella precedente seduta il relatore ha illustrato i contenuti, per le parti di competenza della Commissione, del Programma di lavoro della Commissione e della Relazione programmatica, avverte che, nel frattempo, è stato assegnato alla XIV Commissione, per l'esame generale, e alle altre Commissioni, per l'esame delle parti di rispettiva competenza, anche il Programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dalle presidenze polacca, danese e cipriota: tale documento, dunque, sarà anch'esso esaminato congiuntamente ai due atti comunitari predetti. Per quanto concerne il diritto del lavoro, segnala, peraltro, che il Programma del Consiglio condivide sostanzialmente gli obiettivi già indicati dal Programma della Commissione europea per l'anno in corso, con particolare riguardo alla rilevanza dell'iniziativa faro «Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione», nonché all'elaborazione di una nuova strategia destinata a sostituire l'attuale strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro 2007-2012.

Maria Grazia GATTI (PD), nel riservarsi di valutare il contenuto del Programma di 18 mesi delle Presidenze, di cui non ha ovviamente potuto prendere visione, avverte che concentrerà il proprio intervento sui due precedenti atti dell'Unione europea, stigmatizzando anzitutto il ritardo nella presentazione della Relazione programmatica, la quale dovrebbe consentire alle Commissioni di settore di esprimere un parere ex ante rispetto alle parti di competenza, circostanza che ora risulta difficoltosa alla luce della tempistica di trasmissione del documento alle Camere.
Svolgendo, poi, talune considerazioni di carattere generale sulle prospettive di crescita dell'Europa e sulle modalità di far fronte agli effetti della crisi in corso, rileva l'esigenza di rifuggire da una rappresentazione del quadro economico internazionale fuorviante, tesa a collegare le difficoltà di bilancio incontrate da vari Paesi europei, non alle speculazioni di tipo finanziario (così come dovrebbe essere, visto quanto realmente avvenuto), ma alla gestione poco oculata dei conti pubblici. Nel ricordare, infatti, che l'incremento dei debiti pubblici dei diversi Paesi europei è stato la conseguenza, e non la causa, del dissesto economico-finanziario in atto, evidenzia la necessità che rispetto ai gravi problemi economici che affliggono oggi questi Paesi vi sia un impegno comune degli altri Stati europei e una precisa assunzione di responsabilità da parte dell'Unione, o attraverso una compartecipazione di ciascuno Stato membro in termini percentuali di PIL o mediante la costituzione di uno specifico fondo comunitario appositamente finanziato, ad esempio, attraverso una tassazione sulle transazioni finanziarie.
Evidenziato, inoltre, che in Italia esiste il rischio concreto di pagare a caro prezzo gli effetti di una tenenza demografica suscettibile di portare ad un impoverimento del mercato del lavoro, determinando carenze di personale solo parzialmente colmabili con i flussi migratori, sottolinea come la stessa Relazione programmatica in esame - facendo riferimento ad altre iniziative assunte in sede comunitaria - richiami l'esigenza di estendere l'utilizzo di contratti a tempo indeterminato e prevedere un graduale accrescimento

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dei diritti di protezione sociale. In proposito, si domanda se le iniziative assunte dal Governo su tale versante - in particolare, quelle in materia di apprendistato - vadano davvero nel senso auspicato e non piuttosto in senso contrario. Facendo riferimento alla necessità di accelerare la riforma del mercato del lavoro in modo da migliorarne la flessibilità e la sicurezza, evidenzia l'importanza di valorizzare il ruolo dei servizi pubblici per l'impiego (così come è avvenuto in ambito comunitario), soprattutto nell'ottica di fornire assistenza alle categorie di lavoratori più deboli ed esposti ai rischi di shock occupazionali. Fa notare, infatti, che in Italia poco è stato fatto su questo versante, osservando che i privati non sono in grado, a suo avviso, di fornire adeguata assistenza ai lavoratori meno tutelati. Auspica, pertanto, che il relatore possa valutare di includere nella sua proposta di parere un'indicazione specifica relativa all'esigenza di valorizzare i servizi pubblici per l'impiego, facendo altresì riferimento all'esigenza di assicurare adeguati processi di formazione in favore del personale, al fine di favorirne la riqualificazione e il ricollocamento, come auspicato nella Relazione programmatica in esame. Soffermandosi sulle tematiche affrontate nel provvedimento in relazione ai sistemi di sicurezza sociale e pensionistici, mette in evidenza l'insufficienza degli interventi del Governo in tale contesto, tenuto conto dell'esiguità dei bonus previsti in favore dei lavoratori precari e della carenza di iniziative assunte per garantire pensioni dignitose ai lavoratori discontinui.
Dopo essersi interrogata sull'azione svolta dal Governo in materia di orario di lavoro - laddove sono in gioco importanti questioni connesse alla salute e sicurezza soprattutto di talune categorie di lavoratori (tra cui cita i marittimi) - e di distacco, esprimendo forti perplessità sull'effettivo grado di efficacia delle iniziative governative, si sofferma sul tema della tutela della maternità, evidenziando un problema culturale esistente in Italia, collegato al mancato riconoscimento della pari responsabilità genitoriale. In proposito, ritiene che prevedere durante il congedo di maternità una remunerazione pari al 100 per cento dell'ultima retribuzione mensile e garantire periodi sempre più ampi di congedo di paternità (anche obbligatori, come previsto da una proposta di legge attualmente all'esame della XI Commissione) possa favorire la crescita di processi tesi ad estendere anche ai padri l'onere del lavoro di cura ed assistenza dei figli, oggi gravante principalmente sulla donne, più portate a chiedere il congedo in quanto meno remunerate sul lavoro.
Ritiene, infine, che, in vista di una sempre maggiore fungibilità dei lavoratori nel contesto di un mercato del lavoro europeo aperto, sia necessario garantire regole chiare e condivise in materia di valutazione dei fabbisogni di manodopera (eventualmente mettendo in discussione l'attuale quadro vigente in Italia), anche attraverso la predisposizione di sistemi informativi che consentano l'interoperabilità dei lavoratori e un più efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Si augura, in conclusione, che il relatore possa riprendere e sviluppare gli spunti di riflessione testé offerti alla discussione, in vista dell'elaborazione di una proposta di parere il più possibile condivisa.

Michele SCANDROGLIO (PdL) dichiara di non avere compreso pienamente il significato del riferimento che gli atti in esame contengono rispetto al tema della partecipazione dei lavoratori alla società europea e alle società cooperative europee, auspicando che il relatore possa fornire, anche nella prossima seduta, eventuali elementi di chiarimento in ordine a tale argomento che - pur avendo la natura di atto non legislativo - potrebbe comunque risultare significativo per l'attività della Commissione.

Giuliano CAZZOLA, presidente, premesso che - a suo avviso - la società europea rappresenta un sistema di regole che l'ordinamento comunitario riserva alle società di diritto europeo, ricorda che il dibattito sui provvedimenti in titolo proseguirà

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nella seduta di domani: ritiene, dunque, che il relatore possa fornire, in quella occasione, i chiarimenti richiesti.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Martedì 28 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luca Bellotti.

La seduta comincia alle 13.05.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto audivisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-04992 Bobba: Trattamenti di CIG in favore dei lavoratori della RAF Phonemedia.

Luigi BOBBA (PD) illustra la propria interrogazione, chiedendo al dicastero competente se non intenda attivarsi per la definitiva emanazione del decreto di concessione delle cassa integrazione in deroga, attualmente all'attenzione del Ministro dell'economia e delle finanze, in favore dei lavoratori dell'azienda in questione, garantendo loro l'anticipazione a carico dell'INPS e la piena erogazione dei trattamenti in tempi congrui e opportuni.

Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Luigi BOBBA (PD) si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dal momento che in essa si dà conto degli impegni assunti in materia di anticipazione e piena realizzazione dei trattamenti di CIG, anche per quanto concerne i periodi di ulteriore proroga.

5-04993 Paladini: Esposizione all'amianto dei lavoratori dello stabilimento Ferrania.

David FAVIA (IdV), illustrando l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, evidenzia che i lavoratori dello stabilimento Ferrania sono stati esposti all'assimilazione quotidiana e continua di fibre di amianto in tutti i reparti; chiede, pertanto, al dicastero competente se non intenda assicurare l'inserimento di tale stabilimento nelle liste di imprese interessate agli atti di indirizzo ministeriale in materia, con la conseguente estensione ai lavoratori di questa azienda dei benefici previsti dalla legge.

Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

David FAVIA (IdV), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la risposta fornita, fa presente di non potere che dichiararsi insoddisfatto, dal momento che in essa non si è fatto altro che prendere atto dell'impossibilità di riconoscere a tutti i lavoratori coinvolti le garanzie previdenziali previste dalla legge in caso di esposizione all'amianto. Prende atto, peraltro, che il Governo intravede una possibile via di uscita in un'ipotesi di modifica dell'attuale quadro normativo vigente, che auspica possa essere realizzata quanto prima dallo stesso Esecutivo, affinché i lavoratori interessati possano veder riconosciuti i propri diritti; in caso contrario, preannuncia che di una simile iniziativa si farà comunque carico il suo gruppo, con la presentazione di una apposita proposta in materia.

5-04994 Poli: Iniziative per sviluppare la previdenza integrativa.

Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo al Governo quali iniziative intenda porre in

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essere al fine di incentivare il ricorso alla previdenza complementare, considerato che le dinamiche in atto nel mercato del lavoro, caratterizzato da forme di impiego sempre più discontinue, condurranno a trattamenti pensionistici sempre più bassi.

Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP) ritiene di cogliere nella risposta del rappresentante del Governo un iniziale segnale di disponibilità verso un cambiamento sul versante della previdenza complementare, pur sottolineando la necessità di compiere ulteriori sforzi in materia - soprattutto a livello informativo - eventualmente anche dando la possibilità all'INPS di gestire propri fondi, al fine di vincere la diffidenza dei lavoratori in tale campo e conferire loro maggiori certezze e garanzie di affidabilità dei soggetti gestori. Evidenziato che la previdenza complementare si trova ancora in una fase di insufficiente sviluppo, giudica con favore l'assunzione di iniziative normative tese a riconoscere agevolazioni fiscali nei primi anni di iscrizione ai fondi, auspicando una diffusione di queste forme pensionistiche anche nel settore del pubblico impiego.

Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.30.