CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 giugno 2011
502.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 28 giugno 2011. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della giustizia per l'anno 2011, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 371.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione. - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale, rinviato il 22 giugno 2011.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella precedente seduta il sottosegretario Alberti Casellati ha depositato

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ampia documentazione comprovante l'attività degli enti beneficiari dei contributi, che è rimasta a disposizione dei Commissari. Chiede quindi se vi siano interventi in proposito. Nessuno chiedendo di intervenire, dà la parola al relatore.

Fulvio FOLLEGOT (LNP), relatore, ritiene che sulla base della documentazione prodotta dal rappresentante del Governo, si possa esprimere una valutazione favorevole sul provvedimento in esame. Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

Donatella FERRANTI (PD) preannuncia il voto di astensione del proprio gruppo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 28 giugno 2011. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.10.

Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
(COM(2010)623 def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota.
(11447/11).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
(Doc. LXXXVII-bis, n. 1).

(Esame congiunto e conclusione. - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti.

Salvatore TORRISI (PdL), relatore, osserva come la Commissione avvii oggi l'esame congiunto della Relazione programmatica 2011, del Programma legislativo della Commissione europea per lo stesso anno e del Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota. Per la prima volta si apre una vera e propria sessione europea parlamentare di fase ascendente, dedicata alla valutazione e al confronto tra le priorità delle istituzioni europee e quelle del Governo per l'anno in corso. La nuova sessione prevede due distinte relazioni: una programmatica, da presentare entro il 31 dicembre di ogni anno, recante indicazione degli obiettivi, priorità e orientamenti che il Governo intende seguire a livello europeo nell'anno successivo; una di rendiconto, da presentare entro il 31 gennaio di ogni anno, delle attività svolte dal Governo nell'anno precedente, con indicazione del seguito dato agli indirizzi del Governo.
La modifica dell'articolo 15 della legge n. 11 del 2005 e i pareri della Giunta per il Regolamento (9 febbraio 2000 e 14 luglio 2010) dispongono che la relazione «programmatica» sia oggetto di esame congiunto con gli strumenti di programmazione legislativa e politica delle istituzioni europee, mentre la relazione «di rendiconto» continuerà ad essere esaminata congiuntamente con il disegno di legge comunitaria (ai sensi dell'articolo 126 del Regolamento). La nuova procedura risponde all'esigenza di svolgere un dibattito approfondito in Parlamento sulle priorità strategiche e le prospettive dell'Unione: sulle singole proposte legislative e non legislative, infatti, le Commissioni di merito svolgono uno specifico esame.
Il Governo ha trasmesso al Parlamento la relazione programmatica per il 2011 il 19 maggio 2011, mentre il programma di lavoro della Commissione europea è stato presentato ad ottobre 2010; le iniziative da esso recate, quindi, sono già state in larga misura avviate. Giudica auspicabile, pertanto, che per il futuro siano rispettati i termini previsti dalla legge, fermo restando

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che nella seduta odierna sarà utile esporre, in particolare, gli elementi di novità recati dalla citata relazione programmatica, dando conto anche dei corrispondenti riferimenti contenuti nel programma di lavoro.
Si limiterà ad illustrare le questioni più rilevanti tra quelle di competenza della Commissione Giustizia.
La Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'UE per il 2011, in materia di diritto penale sottolinea l'importanza delle proposte legislative UE volte a istituire un quadro giuridico completo per la tutela dei diritti delle vittime di reati.
Nella relazione si ritengono inoltre di particolare interesse per il nostro Paese le proposte legislative UE - annunciate dalla Commissione - dirette ad introdurre standard procedurali minimi per la tutela dei diritti degli imputati e degli procedimenti penali.
La relazione mostra altrettanta attenzione per il dibattito in seno alle Istituzioni europee concernente sia la proposta di direttiva relativa alla lotta contro l'abuso sessuale, lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile (sostitutiva della decisione-quadro 2004/68/GAI) (COM(2010)94), tuttora all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio, sia la proposta di direttiva in materia di prevenzione e repressione della tratta degli esseri umani e la protezione delle vittime, definitivamente approvata il 15 aprile 2011 (Direttiva 2011/36/UE).
Segnala infine che in linea con le indicazioni del Programma di Stoccolma per lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia 2010-2014, il 14 maggio 2011 la Commissione europea ha presentato un Libro verde sull'applicazione della normativa UE sulla giustizia penale nel settore della detenzione (COM(2011)327).
La relazione sottolinea il forte interesse del Governo per l'elaborazione, in corso d'opera presso le Istituzioni europee di strumenti comunitari nel settore del diritto civile e della cooperazione giudiziaria, in materia civile. Si conferma, pertanto, l'impegno del Governo per lo sviluppo dei rapporti con gli altri Stati membri in questo settore, in particolare attraverso il rafforzamento della rete di cooperazione legislativa tra i Ministeri della giustizia costituita con la Risoluzione del Consiglio dell'Unione europea del 28 novembre 2008. Nel documento si presta particolare attenzione al diritto di famiglia, con particolare riferimento ai diritti patrimoniali tra coniugi nonché al riconoscimento delle decisioni e atti pubblici in materia di successioni.
A tale proposito segnala che il 16 marzo la Commissione europea ha presentato due proposte di regolamento relative alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia di regime matrimoniale (COM(2011)126) e degli effetti patrimoniali delle unioni registrate COM(2011)127). La Commissione europea ha sottolineato che le due proposte non hanno l'obiettivo di armonizzare o modificare il diritto sostanziale degli Stati membri in materia di matrimonio o unioni registrate, ma intendono fornire un strumento giuridico alle coppie che si trasferiscono in un altro Stato membro o che hanno cittadinanze diverse e beni all'estero per risolvere le questioni inerenti ai diritti di proprietà.
Segnala inoltre la proposta di regolamento relativa alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisione e degli atti pubblici in materia di successioni e creazione del certificato successorio europeo (COM(2009)154), presentata dalla Commissione europea il 14 ottobre 2009. La proposta intende eliminare gli ostacoli alla libera circolazione delle persone che in modo da consentire a chi risiede nell'Unione europea di organizzare in anticipo la propria successione e di assicurare in maniera efficace i diritti degli eredi e/o dei legatari e degli altri congiunti del defunto, nonché dei creditori della successione.
Nella Relazione si ribadisce l'intenzione di perseguire con uguale attenzione l'ulteriore sviluppo del principio del reciproco riconoscimento, attraverso la revisione del

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Regolamento 44/2001, e con particolare riferimento al problema dell'abolizione dell'exequatur per le decisioni in materia civile e commerciale.
La Relazione sottolinea l'importanza dei lavori in corso presso le istituzioni UE in vista dell'elaborazione di uno strumento giuridico sul diritto contrattuale europeo, in vista di un diritto europeo dei contratti per i consumatori e le imprese.
Si sottolinea l'interesse del Governo a fornire un proprio contributo anche in relazione alla prevista adozione da parte della Commissione di un atto di carattere non legislativo, volto ad illustrare i principi generali riguardanti le azioni di ricorso collettivo e i futuri orientamenti strategici.
Nel documento in esame si ricorda inoltre l'invito rivolto dal nostro Paese alla Commissione a presentare rapidamente una proposta modificata di direttiva (sostenuta anche dal Parlamento europeo) sulle misure penali volte ad assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, onde rendere più completo il quadro normativo comunitario in tale settore
Nella Relazione si sottolineano i risultati raggiunti nel 2010 dal Comitato per la lotta contro le frodi europee (CO.L.A.F.), in linea con gli indirizzi strategici del Governo in tale settore. Particolare importanza viene attribuita al modello di tutela approntato dall'Italia, anche attraverso l'attività del Comitato per la lotta contro le frodi europee, grazie al quale le Istituzioni europee hanno espressamente riconosciuto il nostro Paese quale leader in ambito europeo nell'azione di contrasto contro questo tipo di frodi.
Per quanto riguarda il Programma di lavoro della Commissione per il 2011, si segnala che in materia di diritto penale, la Commissione proporrà una direttiva sui diritti delle vittime di reati per garantire un accesso sufficiente all'assistenza legale e alla giustizia nonché un'adeguata tutela dei cittadini in tutti gli Stati membri. Per aumentare la fiducia reciproca tra autorità giudiziarie e cittadini, la Commissione continuerà inoltre a presentare proposte legislative volte all'introduzione di standard procedurali minimi per i procedimenti penali, specie per quanto concerne l'assistenza legale e il gratuito patrocinio. La Commissione presenterà anche proposte legislative riguardanti un programma per i viaggiatori registrati e un sistema di ingresso/uscita per i cittadini di paesi terzi, nell'intento di mantenere l'UE aperta al mondo pur contrastando l'immigrazione illegale e la criminalità organizzata. In un'Europa aperta, dobbiamo impedire ai criminali di sfruttare il nostro sistema economico. Fra le misure da proporre l'anno prossimo vanno citati un quadro sulla confisca e sul recupero degli attivi illeciti e una comunicazione su una strategia globale anticorruzione e antifrode.
Con riferimento al Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota si segnala che, per quanto riguarda l'adesione dell'Unione alla convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), le tre presidenze si adopereranno per appoggiare gli sforzi negoziali della Commissione e per far progredire il più rapidamente possibile le discussioni in sede di Consiglio in modo favorevole a una decisione che autorizzi la conclusione dell'accordo di adesione. Inoltre, porteranno avanti i lavori su eventuali proposte legislative riguardanti le necessarie norme interne dell'UE complementari per la sua adesione alla CEDU.
In materia di protezione dei soggetti più vulnerabili, il Consiglio esaminerà una nuova proposta legislativa di strumento giuridico relativo a norme minime riguardanti i diritti, l'assistenza e la protezione delle vittime di reato. Il Consiglio esaminerà inoltre proposte di provvedimenti relativi al reciproco riconoscimento delle misure nazionali di protezione emanate a favore delle vittime di reato. Sarà inoltre attivamente sostenuta la negoziazione di un regolamento sulle linee di assistenza

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telefonica diretta dell'UE per i minori scomparsi. Le tre presidenze appoggeranno attivamente tutte le iniziative riguardanti la lotta alla violenza sulle donne, alla violenza domestica e alla mutilazione genitale femminile.
Sui diritti della persona nei procedimenti penali, conformemente al programma di Stoccolma, le tre presidenze si sforzeranno di esaminare rapidamente le proposte della Commissione connesse alla «tabella di marcia per il rafforzamento dei diritti procedurali di indagati o imputati in procedimenti penali», in particolare la misura già annunciata sull'accesso ad un avvocato e sul diritto di notificare a terzi lo stato di arresto nei procedimenti penali nonché la consultazione pubblica sulla detenzione preventiva.
Il principio del riconoscimento reciproco in materia penale e civile è stato una pietra miliare della cooperazione giudiziaria. Le tre presidenze perseguiranno ulteriormente l'attuazione di detto principio conformemente al programma di Stoccolma.
Per quanto concerne le questioni di diritto civile connesse all'attività economica, il Consiglio si sforzerà di concludere i lavori sulla revisione del regolamento Bruxelles I, che rappresenta un pilastro del settore del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale a livello europeo. Inoltre, inizieranno i lavori sul regolamento relativo al miglioramento dell'efficacia dell'esecuzione delle sentenze per mezzo del congelamento dei conti bancari.
Si proseguirà l'esame del progetto di direttiva relativa all'ordine europeo di indagine penale e sarà sostenuta la negoziazione della proposta della Commissione di direttiva relativa al reciproco riconoscimento delle sanzioni pecuniarie, incluse quelle relative a infrazioni al codice della strada. Proseguiranno gli sforzi volti all'adozione del regolamento relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo. Si presterà particolare attenzione alla proposta di regolamento sui conflitti di legge in materia di regimi patrimoniali tra coniugi, comprese le questioni della competenza giurisdizionale e del riconoscimento reciproco, e alla proposta di regolamento sulle conseguenze patrimoniali della separazione delle coppie e delle unioni registrate.
Nel programma si osserva come l'elaborazione di strumenti procedurali debba essere accompagnata dall'adozione di norme minime comuni, specie nei settori attinenti alle esigenze dei cittadini. In tale tentativo, si terrà conto delle differenze tra gli ordinamenti giuridici e le tradizioni giuridiche degli Stati membri.
Il Consiglio esaminerà le relazioni sul funzionamento dei vari strumenti adottati nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile, nonché le eventuali proposte legislative che ne dovessero conseguire, vale a dire nell'ambito della notificazione degli atti giudiziari ed extragiudiziali. Comincerà a lavorare alla proposta di strumento giuridico sul diritto contrattuale facoltativo. Le presidenze incoraggeranno il dibattito sulla comunicazione della Commissione relativa alla formazione dei professionisti della giustizia, semplificheranno i lavori sui progetti informatici destinati alla giustizia, porteranno avanti i lavori in tema di giustizia elettronica.
L'integrazione degli elementi esterni del settore GAI nelle altre politiche dell'UE al fine di garantire la coerenza della politica generale resterà un obiettivo fondamentale, in particolare assicurando la coerenza con altri aspetti della politica estera dell'Unione. Le tre presidenze rafforzeranno la dimensione esterna delle politiche GAI per ottenere una migliore gestione dei flussi migratori e rafforzare la sicurezza interna e internazionale.
Formula quindi una proposta di parere favorevole sui documenti in titolo.

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Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 28 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni in materia di visite agli istituti penitenziari.
C. 3722 Bernardini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 23 giugno 2011.

Rita BERNARDINI (PD), relatore, ricorda come nella precedente seduta abbia svolto la relazione ed abbia chiesto ai gruppi di pronunciarsi in merito alla possibilità di trasferire l'esame del provvedimento in sede legislativa, e come gli onorevoli Rao e Palomba si siano espressi in favore di tale possibilità. Auspica quindi che anche gli altri gruppi possano dare le proprie indicazioni in proposito.
Sottolinea l'importanza del provvedimento, sostenuto da molti sindaci anche di città rilevanti.
Ricorda come le visite di sindacato ispettivo si debbano svolgere secondo specifiche regole: in particolare, per accertare lo svolgimento della vita penitenziaria e non per discutere dei procedimenti in corso a carico del detenuto. Alcune visite, tuttavia, diventano un'occasione per monitorare la situazione personale del detenuto e non per effettuare una relazione sullo svolgimento della vita penitenziaria. Ritiene pertanto che il DAP dovrebbe adottare misure adeguate a garantire la conoscenza ed il rispetto delle regole che presiedono allo svolgimento delle predette visite.

Enrico COSTA (PdL) prima di pronunciarsi in ordine all'eventuale trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa, si riserva di consultare il Presidente del proprio gruppo.

Angela NAPOLI (FLpTP) esprime la propria contrarietà al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa. Ritiene che come quando le visite negli istituti penitenziari siano effettuate non, ad esempio, da parlamentari, ma da sindaci o da presidenti di province, vi sia il rischio che l'incontro con i detenuti avvenga per particolari interessi.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ricorda come provvedimenti analoghi siano stati presentati anche nella XIV e XV legislatura. Ritiene che vi siano taluni aspetti da approfondire e che, in particolare, si possa prevedere un'estensione dei soggetti autorizzati ad effettuare le visite in questione, differenziando le finalità delle visite medesime in base alle funzioni svolte dai predetti soggetti.

Rita BERNARDINI (PD) non condivide le obiezioni mosse dall'onorevole Angela Napoli, non ritenendo che i pericoli dalla stessa evidenziati derivino dal particolare rapporto con il territorio che il soggetto autorizzato ad effettuare la visita possa o meno avere. Ribadisce, piuttosto, l'importanza che il DAP garantisca il rispetto

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delle regole previste, indipendentemente dal soggetto che effettua la visita.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene condivisibile la proposta di specificare le finalità della visita in relazione ai soggetti che la effettuano ed alle relative funzioni, riservandosi comunque di approfondire la questione.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 28 giugno 2011.

Disposizioni in materia di riconoscimento figli naturali.
Emendamenti C. 2519-3184-3247-3516-4007-4054-A.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle 14.30 alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 28 giugno 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.