CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 maggio 2011
484.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.20.

Indagine conoscitiva sulla situazione e sulle prospettive del sistema industriale e manifatturiero italiano in relazione alla crisi dell'economia internazionale.
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e approvazione).

La Commissione prosegue l'esame del documento conclusivo, rinviato nella seduta del 18 maggio 2011.

Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che la proposta di documento conclusivo è stata pubblicata in allegato al resoconto della seduta del 18 maggio 2011.

Gabriele CIMADORO (IdV) ribadisce l'opportunità di dare la più ampia diffusione al documento in esame, di cui condivide finalità e contenuti. Sottolineato che la Commissione ha fatto tutto quanto nelle sue facoltà per approfondire le cause della grave crisi economica che ha colpito l'Italia all'interno di una più vasta crisi globale, ritiene che il documento in esame possa essere un valido strumento di sollecitazione al Governo in merito alle azioni da intraprendere per offrire le necessarie risposte al mondo del lavoro.

Manuela DAL LAGO, presidente, fa presente che, oltre alle forme di diffusione che potranno essere date attraverso i mezzi di comunicazione, il documento in esame sarà pubblicato in un volume a cura della Camera dei deputati.

Savino PEZZOTTA (UdCpTP) ritiene opportuno inviare la pubblicazione a tutti i soggetti intervenuti in audizione.

Ludovico VICO (PD) sottolinea che il documento predisposto è di grande interesse

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ed offre spunti e strumenti di lavoro non irrilevanti, consentendo di avere la visione di uno spaccato di due anni di vita economica dell'Italia in crisi. Non ritiene necessario proporre integrazioni o modifiche a quanto stilato nel documento; ritiene invece opportuno suggerire alla Commissione, e alla Presidenza, la possibilità, nel prosieguo della legislatura, di effettuare un analogo approfondimento sulla realtà della media e grande impresa italiana. Questa altra parte di lavoro metterebbe infatti a suo parere la Commissione nelle condizioni di valutare il sistema di relazioni complessivo del mondo produttivo del nostro Paese, in riferimento al sistema dei finanziamenti e quindi ai rapporti con il sistema bancario, alle strategie concernenti l'internazionalizzazione, al rapporto con il mondo della ricerca e dell'istruzione, e così continuando, evidenziando i problemi ed i punti di forza complessivi del sistema produttivo italiano.

Andrea LULLI (PD), nel preannunciare il proprio voto favorevole sulla proposta di documento conclusivo, riterrebbe opportuno procedere alla sua votazione.

La Commissione approva quindi all'unanimità la proposta di documento conclusivo.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.30.

Riesame dello «Small Business Act» per l'Europa.
COM(2011)78 definitivo.

(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, illustra il contenuto della Comunicazione della Commissione europea (COM (2011)78) in materia di riesame dello Small Business Act (SBA) per l'Europa, che si pone lo scopo di valutare i progressi nell'attuazione dello SBA e di affrontare i maggiori ostacoli alla crescita delle piccole e medie imprese e delineare nuove misure in risposta ai problemi posti dall'attuale contesto economico.
Ricorda che, ai sensi della norma dell'articolo 127 del regolamento della Camera, la Commissione competente per materia in sede primaria, può concludere l'esame del documento in titolo con l'approvazione di un documento finale al fine di esprimere il proprio avviso circa l'opportunità di possibili iniziative. Aggiunge che la X Commissione ha approvato, il 5 maggio 2009, la risoluzione n. 8-00042, sulla risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2008 relativa a «La strada verso il miglioramento dell'ambiente per le PMI in Europa - Atto sulle piccole imprese (Small Business Act)». In particolare, la risoluzione del Parlamento europeo è stata adottata in seguito alla Comunicazione della Commissione europea del 25 giugno 2008 «Una corsia preferenziale per la piccola impresa», meglio nota come Small Business Act.
Osserva che lo Small Business Act è la principale iniziativa politica dell'UE a favore delle PMI. Esso comprende dieci principi e una serie di azioni concrete per migliorare l'ambiente normativo, amministrativo ed economico e sostenere le PMI europee; i tre principali obiettivi dello SBA sono individuati nei seguenti obiettivi: garantire l'accesso al finanziamento, sfruttare pienamente i benefici offerti dal mercato unico e legiferare con intelligenza.
Segnala, inoltre, che il 12 maggio 2011 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sul riesame dello Small Business Act con la quale accoglie favorevolmente le proposte formulate dalla Commissione nella comunicazione del 13 aprile 2011, sottolineando, in particolare, l'importanza dell'e-government e richiamando

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la necessità che gli Stati membri evitino, in sede di trasposizione nel diritto nazionale, la prassi di introdurre regolamentazioni aggiuntive, oltre a quelle imposte dalla legislazione UE (c.d. «gold-plating»).
Il riesame dello SBA propone una serie di nuove azioni intese a rispondere alle sfide poste dalla crisi economica e a sviluppare azioni esistenti in linea con la strategia Europa 2020. Con riferimento all'obiettivo della semplificazione del contesto normativo e amministrativo, la Commissione si sofferma, in particolare, sui seguenti aspetti: ulteriore applicazione del «test PMI» nella sua procedura di valutazione d'impatto. In attuazione del principio «Think small first» da parte degli Stati membri, la Commissione necessità di accrescere l'uso di soluzioni di e-government e di promuovere l'e-procurement transfrontaliero. In linea con la comunicazione «Legiferare con intelligenza» (COM(2010)543), raccomanda la riduzione delle norme aggiuntive introdotte in fase di recepimento delle direttive europee. Su tale punto, peraltro, va segnalata la recente precisa presa di posizione a favore da parte del Parlamento europeo.
Con riferimento all'obiettivo del finanziamento delle PMI, la Commissione europea ritiene necessarie nuove iniziative per migliorare l'accesso delle PMI al finanziamento anche tramite i mercati finanziari e politiche fiscali di incentivo agli investimenti. Secondo la Commissione, i sistemi pubblici di finanziamento delle PMI dovrebbero essere potenziati a livello nazionale ed europeo per porre rimedio alle deficienze del mercato e semplificati per migliorarne l'accessibilità, prestando particolare attenzione al finanziamento della prima fase di crescita delle imprese. In tale contesto, gli Stati membri sono invitati a facilitare l'accesso delle PMI ai fondi strutturali, consentendo alle PMI di trasmettere una sola volta tutti i dati necessari per ottenere gli aiuti dei fondi strutturali; ad adottare soluzioni del tipo «mediatore creditizio» per facilitare ulteriormente il dialogo tra le PMI e gli istituti di credito; ad evitare che le incoerenze nel trattamento fiscale portino a una doppia imposizione, che ostacolerebbe gli investimenti transfrontalieri di capitale di rischio; a creare uno sportello unico a cui le PMI possano rivolgersi per chiedere sovvenzioni europee, nazionali e locali.
Riguardo al tema dell'accesso al mercato per le PMI, la Commissione si sofferma sul tema degli appalti pubblici, che rappresentano il 17 per cento del PIL dell'Unione europea, i quali dovrebbero essere resi più accessibili alle PMI per mezzo di una maggiore semplificazione.
Altre necessità rilevanti, secondo la Commissione europea, sono l'adozione di misure per facilitare il recupero dei crediti transfrontalieri e garantire alle PMI condizioni ottimali per gli scambi commerciali transfrontalieri, anche via internet. La Commissione informa che è in corso di predisposizione una proposta legislativa per l'adozione nell'UE di forme alternative di composizione delle controversie, con l'eventuale creazione di un sistema europeo di composizione online delle controversie (tra imprese o tra imprese e consumatori) relative a transazioni commerciali per via elettronica. Secondo la Commissione la globalizzazione dei mercati offre nuove opportunità di affari alle PMI dell'UE. Citando studi recenti, la Commissione rileva come il 25 per cento delle PMI dell'UE esportano o hanno esportato nel corso degli ultimi 3 anni e di queste il 13 per cento ha esportato al di fuori del mercato unico europeo, risultando più attive a livello internazionale delle loro controparti degli USA e del Giappone. Lo studio rileva anche l'esistenza di un enorme potenziale di mercato non ancora sfruttato, in particolare nei paesi del cosiddetto gruppo BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) che si stima rappresenteranno il 60 per cento circa del PIL mondiale entro il 2030. Attualmente, operano su questi mercati solo il 7-10 per cento delle PMI esportatrici dell'Unione europea.
Con riferimento all'obiettivo di una economia efficiente sul piano delle risorse, nel quadro definito da Europa 2020, la Commissione ritiene che le PMI possano diventare protagoniste della transizione verso una crescita efficiente sul piano delle

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risorse. A tal fine, la Commissione europea sottolinea che le PMI hanno bisogno di adeguati finanziamenti - anche attraverso programmi regionali di sostegno alle imprese - di informazioni e di assistenza concreta fornita dalle organizzazioni di sostegno alle imprese. L'introduzione di incentivi a favore di audit dell'energia e delle risorse può agevolare questa transizione, così come il ricorso a strumenti basati sul mercato. La Commissione intende attuare il nuovo piano per l'efficienza energetica nonché predisporre un piano d'azione per l'eco-innovazione che presti particolare attenzione alle PMI nel promuovere la creazione di reti, tecnologie a basse emissioni di carbonio e innovazioni efficienti sul piano delle risorse.
Riguardo ai temi dell'imprenditorialità, della creazione di occupazione e della crescita inclusiva, secondo la Commissione, la crisi economica ha causato la perdita di circa 3.250.000 posti di lavoro nelle PMI. In tale situazione, gli adempimenti amministrativi e le procedure di liquidazione delle attività in caso di fallimento dovrebbero essere ulteriormente semplificati dagli Stati membri. Dal momento che circa un terzo dei fallimenti si verificano nel contesto di un trasferimento dell'impresa, la Commissione ritiene essenziale migliorare le condizioni per i trasferimenti delle imprese, stimando che nel prossimo decennio fino a 500 000 imprese, con 2 milioni di posti di lavoro, dovranno essere trasferite ogni anno.
Gli Stati membri sono quindi invitati ad attuare la raccomandazione del piano d'azione SBA di ridurre entro il 2012 a 3 giorni e a 100 euro il tempo e il costo necessari per la creazione di un'impresa; a ridurre, entro il 2013, a un mese il tempo necessario per ottenere licenze e permessi (comprese le autorizzazioni ambientali) necessari per esercitare la specifica attività di un'impresa; ad attuare la raccomandazione del piano d'azione SBA di dare una seconda opportunità agli imprenditori, riducendo a un massimo di tre anni entro il 2013 per gli imprenditori onesti i termini per la riabilitazione e la liquidazione dei debiti dopo il fallimento; a sviluppare mercati e basi dati di facile impiego e beneficianti di un ampio sostegno per le imprese trasferibili e fornire formazione e sostegno per aumentare il numero dei trasferimenti di imprese realizzati con successo, con campagne di comunicazione per sensibilizzare alla necessità di preparare con anticipo i trasferimenti di imprese.
Infine, secondo la Commissione, le chiavi per attuare con successo lo SBA consistono in una governance forte da realizzare attraverso la raccolta di dati per una corretta valutazione dei progressi compiuti, e un monitoraggio delle politiche della competitività degli Stati membri. In accordo con quanto previsto dallo SBA, la Commissione è impegnata a riferire al Consiglio sui progressi compiuti nell'attuazione dello SBA. Il coinvolgimento delle parti interessate sarà rafforzato e le PMI interessate sono invitate a partecipare attivamente all'attuazione dello SBA.
Riterrebbe opportuno procedere, nel corso dell'esame del provvedimento in titolo, ad un ciclo di audizioni con i seguenti soggetti: Rete Imprese Italia, la sezione piccola industria di Confindustria, il dr. Giuseppe Tripoli, nella sua veste di mister PMI, il Vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, l'ABI e, infine, il Ragioniere generale dello Stato, in merito all'annosa questione dei pagamenti.

I deputati Andrea LULLI (PD) e Ludovico VICO (PD) concordano con la proposta di audizioni del collega Vignali.

Manuela DAL LAGO, presidente, dichiara di condividere la proposta del collega Vignali. Nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 15.