CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2011
472.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 13.45.

Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del documento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 aprile 2011.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che il 19 aprile scorso è stato trasmesso l'Allegato al Documento di economia e finanza, recante il programma delle infrastrutture strategiche.

Giorgio SIMEONI (PdL), relatore, ad integrazione delle considerazioni svolte nella precedente seduta, fa presente che il 9o Allegato infrastrutture, presentato ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge n. 443 del 2001, ripropone sostanzialmente il medesimo quadro strategico delineato nel precedente Allegato, sottoposto al Parlamento nel mese di ottobre 2010 e approvato dal CIPE con delibera del 18 novembre.
Rileva che le linee di intervento sulle infrastrutture che il Governo intende perseguire nel prossimo decennio vengono articolate in sei aree tematiche: portualità, trasporto aereo, adeguamento della rete stradale, ottimizzazione dell'uso delle diverse modalità di trasporto, organizzazione del trasporto collettivo, Piano della logistica. Evidenzia che, quanto al settore portuale, il documento sottolinea che le linee di intervento in tale ambito sono contenute nel disegno di legge governativo attualmente in discussione presso la 8a Commissione del Senato, che intende soprattutto ridefinire il ruolo e le funzioni delle autorità portuali. Secondo quanto risulta dall'Allegato infrastrutture, l'approvazione

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del provvedimento entro il 2011 consentirebbe di accedere alle risorse previste dal decreto-legge n. 225 del 2010 che rende possibile una disponibilità finanziaria, nel triennio 2011 - 2013, di circa 750 milioni di euro. Al riguardo osserva che non sembra sussistere alcun collegamento tra l'utilizzo delle risorse destinate alle autorità portuali ai sensi del citato decreto-legge e l'approvazione del disegno di legge attualmente all'esame del Senato (S. 2403) e che semmai si può invece ritenere che l'autonomia finanziaria delle Autorità portuali prevista dal predetto disegno di legge risulterà rafforzata in caso di utilizzo delle risorse rese disponibili dal decreto-legge n. 225 del 2010.
In tema di trasporto aereo, si conferma da un lato l'intenzione di produrre un apposito piano di offerta aeroportuale sulla base dello studio recentemente messo a punto dall'ENAC e, dall'altro, la necessità di implementare nell'arco dei prossimi due anni la direttiva «Cielo unico».
In tema di sicurezza stradale, l'impegno del Governo è quello di proseguire e rafforzare il quadro di iniziative messe in campo in questi anni, che già hanno dato importanti risultati, attraverso azioni mirate sulla qualità dei veicoli, sulla qualità delle strade, sulla educazione scolastica. Altro fronte di intervento riguarda la riduzione dell'incidenza del trasporto sulla bilancia energetica - che supera ormai il 40 per cento, mediante azioni mirate al contenimento energetico nel comparto trasporti.
In tema di trasporto pubblico, l'Allegato sottolinea l'importanza dell'apertura dei cantieri per realizzare oltre 170 Km di nuove reti metropolitane nelle grandi e medie realtà urbane.
Quanto al trasporto ferroviario, viene richiamato il trasferimento alle regioni di complessivi 1.440 milioni di euro nel triennio, finalizzati al mantenimento in efficienza del servizio di trasporto da garantire al traffico pendolare.
Infine, sul tema della logistica, il documento sottolinea come la riorganizzazione dei nodi intermodali in piastre logistiche, l'abbattimento delle negatività dell'ultimo miglio, il ricorso a forme di incentivo come l'»ecobonus» o il «ferrobonus», costituiscano azioni ed obiettivi sui quali il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è già impegnato, e che ha definito all'interno del Piano della Logistica, al fine di un concreto rilancio della offerta logistica del Paese.
Con riferimento alle opere contenute nel Programma delle infrastrutture strategiche, sottolinea che l'Allegato reca alcuni limitati aggiornamenti rispetto a quanto esposto nel precedente Allegato, identificando alcune opere ferroviarie che confluiranno nel Piano Nazionale per il Sud, esaminato dal Consiglio dei Ministri il 26 novembre 2010, e quindi trasmesso alla Conferenza Unificata. Segnala che si tratta delle seguenti opere: potenziamento della dorsale appenninica (Campania-Puglia), costo totale 745 milioni di cui 424 finanziati; potenziamento della dorsale tirrenica (Campania, Calabria, Sicilia), costo totale 450 milioni, di cui 382 finanziati; nuovo collegamento Palermo-Catania, costo totale 2.847 milioni, di cui 104 finanziati; velocizzazione della linea Cagliari-Oristano, costo totale 54 milioni, di cui 24 finanziati.
Osserva che, in virtù di questi aggiornamenti, il totale della Tabella 1 (Programma delle infrastrutture strategiche - Aggiornamento aprile 2011) riporta un costo complessivo pari a 237 miliardi di euro, di cui 93,4 già finanziati. Sottolinea che il totale delle opere rientranti nel perimetro delle delibere CIPE ammonta a 132 miliardi di euro, di cui circa 72 già finanziati.
Quanto al tema delle reti TEN-T, fa presente che l'Allegato segnala che le indicazioni derivanti da una definizione concordata in sede europea dell'assetto infrastrutturale connesso all'evoluzione di tali reti, e le sue implicazioni riguardanti le opere puntuali (portuali ed aeroportuali) e le connessioni di ultimo miglio, saranno rese ufficiali entro giugno 2011.
Presenta quindi una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato 1).

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Mario VALDUCCI, presidente, avverte che i gruppi del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori hanno presentato proposte alternative di parere (vedi allegati 2 e 3).

Silvia VELO (PD) esprime rammarico per il fatto che il gruppo del Partito democratico, alla luce dei contenuti del Documento di economia e finanza 2011, abbia dovuto presentare una proposta alternativa di parere, pur nella consapevolezza che il citato Documento costituisce un atto di programmazione economica fondamentale, che richiederebbe, soprattutto in relazione ai temi di competenza della IX Commissione, intrinsecamente soggetti ad una minore spinta ideologica, una maggiore convergenza tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Nel sottolineare che il Programma nazionale di riforma contenuto nel Documento di economia e finanza è caratterizzato da un'eccessiva aleatorietà nei contenuti, facendo riferimento a misure vaghe per di più inserite in una cornice inadeguata dal punto di vista delle risorse finanziarie, esprime preoccupazione per i dati in esso contenuti, che recano previsioni di crescita inferiori rispetto a quelle riportate in precedenti documenti di programmazione finanziaria e comunque del tutto insufficienti rispetto al problema della scarsa crescita economica. Riguardo ai temi di competenza della IX Commissione, osserva che sussistono problemi sia di metodo che di merito. Quanto ai primi, rileva che l'allegato contenente il Programma delle infrastrutture strategiche è stato trasmesso il 19 aprile scorso, non consentendo ai parlamentari di svolgere un adeguato approfondimento dei suoi contenuti. Quanto al merito, nell'osservare che tale Allegato, come evidenziato dalla stesso relatore, contiene un numero limitato di aggiornamenti rispetto alla precedente versione e un livello di risorse del tutto insufficiente, sottolinea che anche le opere in esso contenute, come ad esempio il ponte sullo stretto di Messina, non appaiono essere quelle di interesse prioritario per il Paese e sono comunque suscettibili di una difficile realizzazione. Giudicando quindi insufficiente la programmazione del Governo rispetto alle infrastrutture del Paese, rileva che nel documento non è contenuta una vera strategia di riequilibrio intermodale, né di mobilità sostenibile ed efficiente e che le misure proposte nel Piano nazionale della logistica - come ad esempio lo sportello unico doganale e la disciplina dei tempi di carico e scarico delle merci - richiedono in ogni caso atti normativi cogenti e puntuali che non sono ancora stati approntati. Nel sottolineare inoltre il grave problema della scarsa mobilità su ferro delle merci e dei passeggeri - che la Commissione sta affrontando attraverso l'indagine conoscitiva sul trasporto ferroviario - e la questione della scarsa integrazione delle infrastrutture portuali con il territorio circostante, osserva che la lamentata scarsità di risorse stanziate dal Governo, imputata in larga parte alla crisi economica internazionale, rischia di frenare sensibilmente lo sviluppo del Paese, producendo un circolo vizioso assai pericoloso.
Sottolinea infine la mancanza, all'interno dell'Allegato infrastrutture, delle integrazioni derivanti dal processo di aggiornamento in corso delle Intese Generali Quadro, con il coinvolgimento, anche finanziario, delle Regioni e del Piano Fonti Impieghi a supporto del quadro di priorità integrato, che dovrebbe garantire risorse pubbliche e private adeguate.
Evidenzia altresì l'aleatorietà rispetto alla evoluzione che avranno le reti Ten-T, anche riguardo alle opere, portuali ed aeroportuali, che dovranno essere realizzate sul territorio italiano e alle connessioni di ultimo miglio che, secondo il Governo, saranno rese ufficiali entro giugno 2011. In ultimo, rileva che anche rispetto al tema della banda larga e della riduzione del digital divide, non solo non sono stati assegnati i fondi inizialmente previsti, ma non è stato elaborato un chiaro progetto di sviluppo che implementi la competitività del Paese e favorisca la crescita economica, recuperando il ritardo digitale denunciato qualche mese fa dal commissario europeo all'Agenda digitale, Kroes. Per i motivi citati ribadisce, quindi,

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il parere contrario del proprio gruppo sul Documento di economia e finanza 2011.

Carlo MONAI (IdV) sottolinea che la presentazione di una proposta alternativa di parere da parte del gruppo dell'Italia dei Valori è dovuta alle numerose criticità e incongruenze riscontrabili nel Documento di economia e finanza 2011. Evidenzia, in particolare, quanto ai temi di competenza della IX Commissione, come il citato documento prediliga opere la cui priorità è del tutto opinabile, come ad esempio il ponte sullo stretto di Messina, trascurando di destinare risorse alla banda larga o al trasporto pubblico locale. A quest'ultimo riguardo, ricorda che il tentativo di destinare risorse per l'efficientamento del materiale rotabile destinato al servizio ferroviario pendolare, oggetto di una proposta di legge a firma del deputato Meta, è stata frustrata dallo stesso Governo che all'ultimo momento ha ritenuto di dover stralciare tali disposizioni.
Nel ricordare che il Paese si trova di fronte ad una sfida assai impegnativa lanciata in sede europea, dal momento che i parametri imposti dal trattato di Maastricht sono stati sostituiti da vincoli assai più stringenti che delineano un meccanismo di stabilità volto a prevedere il pareggio di bilancio entro il 2015, ritiene che il Governo, stanti le ottimistiche previsioni di crescita legate agli interventi contenuti nel provvedimento in esame, come ad esempio il ritorno occupazionale di ventimila posti di lavoro atteso dallo sviluppo della banda larga, arriverà del tutto impreparato a questo importante appuntamento. In ultimo, in relazione all'osservazione contenuta nel parere del relatore, ritiene che essa evidenzi il pressappochismo dell'azione di Governo, che viene invitato dalla stessa maggioranza parlamentare a mettere a disposizione le risorse destinate alle autorità portuali prima dell'approvazione del disegno di legge attualmente in discussione al Senato.

Roberto Rolando NICCO (Misto-Min.ling.) sottolinea alcuni dei numerosi dati contenuti nel Documento in esame. In particolare cita il debito pubblico, che risulta in ulteriore crescita rispetto al passato, la pressione fiscale assai elevata - pari a circa dieci punti percentuali in più rispetto alla media dei Paesi dell'OCSE - e il tasso di crescita molto contenuto, come sottolineato da ultimo con preoccupazione anche dal Governatore della Banca d'Italia. Nel condividere alcune delle dichiarazioni del Ministro del'economia, soprattutto in relazione agli eccessivi controlli fiscali sulle imprese e alla necessità di una semplificazione, osserva tuttavia che non vengono effettuati dalla maggioranza atti conseguenti, come dimostra la decurtazione del fondo per la famiglia operata dalla legge di stabilità, a fronte di precedenti annunci del Governo in favore di politiche per la famiglia, considerata il fulcro della coesione sociale.
In conclusione, nel ritenere che la tenuta del Documento in oggetto sarà concretamente messa alla prova già a partire dalla prossima manovra di bilancio, conferma il giudizio critico espresso il 6 ottobre scorso sull'Allegato infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, soprattutto in relazione all'assenza di interventi sui collegamenti ferroviari della regione Valle d'Aosta e la rete nazionale e internazionale.

Mario TULLO (PD), nell'esprimere preoccupazione per le considerazioni svolte riguardo ai finanziamenti da destinare ai porti, auspica che le risorse che si renderanno disponibili successivamente alla conclusione dell'iter parlamentare del disegno di legge di riforma del sistema portuale siano da considerarsi aggiuntive rispetto alle disponibilità finanziarie per le Autorità portuali.

Mario LOVELLI (PD), nel ricordare che le linee di intervento del PNR, per quanto riguarda il settore trasporto e logistica, prevedono disponibilità finanziarie per 1.456 milioni di euro per il periodo 2011-2014, osserva che la ripartizione di tali risorse - pari a 362 milioni di euro per il sistema portuale, 346 milioni di euro per il materiale rotabile e 400 milioni di euro

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per l'autotrasporto - conferma lo squilibrio operato nell'assegnazione dei fondi da parte del Governo, che ha destinato al trasporto sostenibile risorse inferiori a quelle riservate al trasporto su gomma, facendo perdere al Paese un'importante occasione per razionalizzare i fondi e selezionare gli obiettivi prioritari. Riguardo al Piano nazionale della logistica, osserva che gli interventi in esso contenuti dovranno essere adeguatamente finanziati, non potendosi ritenere credibile un piano programmatico che non comporti oneri finanziari. Segnala inoltre la necessità di approfondire il tema della concorrenza - che costituisce una delle macroaree individuate dal Documento in esame - in relazione alla liberalizzazione del mercato dei trasporti, soprattutto con riferimento alla individuazione di un adeguato quadro di regolazione.

Sandro BIASOTTI (PdL), nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, pur ritenendo condivisibili alcune delle argomentazioni espresse dai gruppi di opposizione sul documento in esame, in particolare relativamente all'esiguità delle risorse finanziarie, giudica assai oculata l'azione di Governo operata dal Ministro dell'economia e delle finanze, che ha reso possibile lo slittamento all'anno 2013 della manovra correttiva, già prevista per questa primavera.

Marco DESIDERATI (LNP), nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, osserva che il documento in esame affronta tutti le questioni fondamentali relative alle infrastrutture strategiche, e invita il Governo a dare maggiore cogenza allo strumento del cosiddetto «ferrobonus» che in passato non ha sortito gli effetti positivi auspicati.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI concorda con la proposta di parere del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, si intenderanno precluse le proposte alternative di parere.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.