CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2011
472.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 13.50.

Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 aprile 2011.

Pierguido VANALLI (LNP), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Donato BRUNO, presidente, avverte che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

Oriano GIOVANELLI (PD) illustra la proposta del suo gruppo di esprimere

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parere contrario sul documento in esame, evidenziando come il PNR presentato dal Governo appaia più un adempimento formale che un vero documento strategico teso a prospettare il processo di perseguimento dell'obiettivo del pareggio di bilancio e della crescita economica e a individuare le criticità da rimuovere.
Ritiene che quello in esame sia un documento programmatico molto al di sotto delle necessità del paese. Sottolinea, ad esempio, in tema di politica energetica come il Governo abbia proceduto in modo improvvisato e strumentale, prima sostenendo - con una posizione che la sua parte politica giudica arretrata e pericolosa - la necessità del rilancio dell'energia nucleare, a scapito dell'incentivazione delle fonti energetiche alternative, per poi cambiare idea e sospendere, per mere ragioni di consenso elettorale, gli interventi in quella direzione, senza peraltro informare il paese dei costi sostenuti.
Sul piano della politica tributaria, poi, rileva come l'Italia, con un prelievo pari al 42 per cento circa del reddito, sia al terzo posto in Europa per pressione fiscale e come, ciò nonostante, il documento in esame non preannunci alcun intervento per diminuire questa pressione. Sottolinea, anzi, che i decreti attuativi del federalismo fiscale, confermando a tutti i livelli di governo la partecipazione all'IRPEF, continuano a gravare sulla parte già contribuente del Paese, senza operare la necessaria perequazione. In questo modo si produce un effetto depressivo che ostacola la crescita economica.
Infine, ricordato che al paese serve manodopera per crescere, rileva l'assenza nel documento anche di una politica di rilancio dell'impiego di manodopera. Mentre si affronta infatti il problema del lavoro femminile, non si tiene invece conto dei 4 milioni di immigrati impiegati nel paese. Nel PNR viene sì riportata la notizia comunicata dall'ISTAT secondo cui l'Italia avrà bisogno nei prossimi anni di 200 mila lavoratori immigrati, ma tale dato non trova poi un riscontro coerente nella politica dell'immigrazione del Governo.
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, infine, rileva come il documento abbia semplicemente ribadito le vaghe strategie già preannunciate dal Governo negli anni scorsi, senza concreti seguiti.

David FAVIA (IdV) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore e il voto favorevole sulla proposta di parere alternativo del gruppo del Partito democratico. Rileva quindi l'inadeguatezza del documento in esame rispetto all'indicazione europea del raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2015 e alla necessità di misure di rilancio dell'economia.
Porta l'esempio della politica energetica del Governo, che si caratterizza per la mancanza di incentivi alle fonti alternative e per l'abbandono strumentale dell'orientamento iniziale a favore dell'energia nucleare.
Sottolinea inoltre l'elevato livello di pressione fiscale nel paese, l'aumento della disoccupazione e del debito pubblico e la mancanza di credibili misure di rilancio dell'economia. Sottolinea inoltre come la politica economica del Governo, attuata con provvedimenti come l'eliminazione del falso in bilancio, l'adozione di condoni e, in generale, la cosiddetta economia creativa, non abbia prodotto risultati efficaci in termini di riduzione del deficit.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) sottolinea che le politiche basate sul disavanzo portano all'impoverimento di un paese, e non al suo arricchimento, e cita a riprova i dati di un articolo apparso sulla stampa di oggi che ricorda come i tassi di interesse sul debito della Grecia salgano ogni giorno di più, a causa della speculazione finanziaria che continua ad attaccare i paesi più deboli dell'eurozona, e come parimenti in crescita siano i tassi di interesse di altri paesi, come il Portogallo e l'Irlanda.
Rileva quindi che, mentre la proposta di parere del relatore muove dalla consapevolezza dell'importanza della riduzione del debito pubblico e riconosce quindi

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l'efficacia dell'azione del Governo, gli interventi prospettati dall'opposizione rincorrono l'aumento del disavanzo, indifferenti al rischio di provocare spinte inflative e di danneggiare i piccoli risparmiatori. Ricorda al riguardo come già il Libro verde sulla spesa pubblica del 2007, elaborato dall'allora ministro dell'economia Padoa Schioppa e non adeguatamente sostenuto dal suo Governo, mettesse in evidenza come tra i mali dell'Italia ci fossero l'aggressione fiscale al reddito e la spesa pubblica incontrollata.
Quanto al dato relativo alla disoccupazione, ritiene che questo andrebbe attentamente esaminata, dal momento che molti disoccupati sono tali perché preferiscono rifiutare offerte di lavoro ed essere sostentati dallo Stato, con la conseguenza che per coprire i posti di lavoro rifiutati dagli italiani occorre ricorrere alla manodopera straniera: un problema, questo, che la strategia del Governo mira a risolvere.
Conclude invitando i gruppi di opposizione a collaborare alla realizzazione delle riforme costituzionali indicate come necessarie nel documento in esame, a partire da quella relativa all'articolo 41 della Costituzione, che mira a rafforzare la libertà d'impresa e quindi a promuovere il primato del mercato, ossia della produzione di beni e servizi e dell'economia reale, rispetto alla spesa pubblica.

Pierluigi MANTINI (UdC) rileva che gli interventi preannunciati nel documento appaiono gravemente insufficienti rispetto ai problemi strutturali del paese e agli impegni posti dal Patto di stabilità europeo. In generale, non si rinviene infatti nel documento in esame una strategia credibile per la riduzione del debito pubblico e per la crescita, ancorché singole misure di intervento possano essere giudicate favorevolmente. Non si rinviene, nel documento, una strategia di fondo di politica economica, né del tipo supply side, del genere, cioè, di quella posta in essere negli Stati uniti dal presidente Reagan per stimolare la crescita dal lato della domanda, mediante una riduzione delle imposte e un aumento del reddito disponibile, né del tipo neokeynesiano. Alcune riforme avviate dal Governo, poi, presuppongono l'attività di organismi, come la Civit, che di fatto esistono solo sulla carta. Non c'è, inoltre, alcun cenno alle liberalizzazioni dei servizi pubblici e all'eliminazione dei monopoli e manca in definitiva qualsiasi politica per la crescita.
Quindi, nel riservarsi di esprimere nelle sedi opportune un giudizio più approfondito sul documento nel suo complesso, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) rileva che il documento in esame fornisce, con i suoi crudi dati economico-finanziari, una rappresentazione della realtà del paese molto diversa da quella che il Governo tenta di mediare nell'opinione pubblica: mentre infatti i membri del Governo utilizzano toni tranquillizzanti, negando l'emergenza e rimandando, con scarsa onestà politica, al futuro i necessari ancorché dolorosi interventi di correzione strutturale, dal documento in esame risulta chiaramente che l'Italia, in forza dei vincoli posti in sede europea, sarà costretta a breve a una manovra di circa 90 miliardi di euro di minori spese e maggiori entrate per raggiungere gli obiettivi di riduzione del disavanzo e del debito pubblico stabiliti nell'ambito dell'Unione europea.
A fronte di questa drammatica situazione, rileva che non si rinviene nel documento in esame alcun convincente progetto di intervento. Ancora una volta si rinviano le riforme strutturali che il paese attende da anni e che devono essere invece intraprese al più presto, al di fuori delle logiche di schieramento, perché la loro attuazione impegnerà i prossimi governi per molti anni.
Osserva che nel documento non c'è traccia, ad esempio, della razionalizzazione della costosa e inefficiente struttura amministrativa del paese, per la quale non si è fatto fino ad oggi niente di concreto, né a livello centrale, né a livello regionale e locale, salvo tagliare indiscriminatamente

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i finanziamenti. Ricorda che la Germania ha ridotto i Länder, ma ha mantenuto i finanziamenti per la ricerca. Il Governo italiano è invece paralizzato, incapace di alcun vero intervento di risanamento: anche il disegno di legge recante il cosiddetto codice delle autonomie (C. 3118), che costituiva l'occasione per un ripensamento dell'assetto amministrativo del paese, è ormai fermo da mesi al Senato. Parimenti, non c'è traccia nel documento in esame delle liberalizzazioni, che sono state del tutto dimenticate dal Governo.

Donato BRUNO, presidente, avverte che porrà in votazione per prima la proposta di parere del relatore e che, in caso di sua approvazione, la proposta alternativa si intenderà preclusa e non sarà posta in votazione.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.25.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 15.20.

DL 26/11: Misure urgenti per garantire l'ordinato svolgimento delle assemblee societarie annuali.
Emendamenti C. 4219 Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni sulla Corte penale internazionale.
Emendamenti testo unificato C. 1439-A Melchiorre e abb.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Beatrice LORENZIN (PdL), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Riqualificazione e recupero dei centri storici.
Emendamenti testo unificato C. 169-A Tommaso Foti e abb.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Souad SBAI (PdL), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo

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n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento.
Emendamenti C. 2350-A, approvato in un testo unificato dal Senato, ed abb.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Isabella BERTOLINI, presidente e relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale.
Nuovo testo C. 4071 Barbieri.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente, sostituendo il relatore, illustra brevemente la proposta di legge. Formula una proposta di parere favorevole con una condizione e un'osservazione (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

La seduta termina alle 15.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 15.40.

Sulle problematiche relative alle ipotesi di modifica della parte seconda della Costituzione.
(Deliberazione di una proroga del termine).

Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto sull'opportunità di richiedere una ulteriore proroga, al 31 luglio 2011, del termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva in titolo, la cui scadenza, originariamente fissata al 31 marzo 2010, era stata prorogata una prima volta al 31 luglio 2010 e successivamente al 31 dicembre 2010 e al 30 aprile 2011.
Essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera dei deputati, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone quindi di deliberare una nuova proroga, al 31 luglio 2011, del termine di conclusione dell'indagine.

La Commissione approva la proposta di prorogare il termine di conclusione dell'indagine conoscitiva in titolo.

La seduta termina alle 15.45.

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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione.
C. 3039 Cost. Vignali, C. 3054 Cost. Vignali, C. 3967 Cost. Beltrandi e C. 4144 Cost. Governo.

Modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Torre Pallavicina e di Soncino nonché delle province di Bergamo e Cremona.
C. 1320 Gregorio Fontana.

Norme per la stabilizzazione dei vigili del fuoco volontari discontinui.
C. 1150 Catanoso, C. 3588 Granata e C. 4123 La Loggia.

COMITATO RISTRETTO

Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab.
C. 627 Binetti, C. 2422 Sbai, C. 2769 Cota, C. 3018 Mantini, C. 3020 Amici, C. 3183 Lanzillotta, C. 3205 Vassallo, C. 3368 Vaccaro, C. 3715 Reguzzoni, C. 3719 Garagnani e C. 3760 Bertolini.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI