CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 31 marzo 2011
462.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 5 APRILE 2011

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Incontro con una delegazione OCSE sulla valutazione dell'attuazione della Convenzione OCSE del 1997 sulla lotta contro la corruzione nelle operazioni economiche.

L'incontro è stato svolto dalle 13.35 alle 14.15.

INTERROGAZIONI

Giovedì 31 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.25.

5-03279 Codurelli: Sulla carenza di personale di polizia penitenziaria.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Lucia CODURELLI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita, della quale tuttavia si dichiara assolutamente insoddisfatta. Rileva come talune delle affermazioni contenute

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nella risposta siano non rispondenti al vero o comunque erronee. In particolare, sottolinea come sia un fatto notorio che il carcere di Lecco si trovi in una situazione emergenziale e che per carenza di fondi, non funzionino, tra l'altro, gli impianti di allarme, di riscaldamento e di condizionamento. Apprezza l'impegno al potenziamento del personale del citato istituto penitenziario, auspicando che siano assegnati quanto prima nuovi agenti della polizia penitenziaria, anche al fine di consentire di pianificare dei turni di lavoro sostenibili.

5-04336 Contento: Sulle iniziative che il Ministro della giustizia intenda adottare per accertare le ragioni del ritardo del deposito delle motivazioni della decisione d'appello, determinando la prescrizione del reato di diffamazione del quale era imputato il signor Marco Travaglio.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Manlio CONTENTO (PdL), replicando, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto per la risposta, rileva come risulti davvero inspiegabile la durata di oltre un anno per la celebrazione del processo di secondo grado in relazione ad un reato come quello ipotizzato a carico dell'imputato.
Ancora più grave risulta la palese violazione del termine per il deposito della motivazione da parte del giudice d'appello. La sentenza, infatti, pronunciata l'8 gennaio 2010, riservava il termine di 60 giorni per la motivazione che, invece, risulta intervenuta in data 4 gennaio 2011.
Proprio lo spirare del termine di prescrizione, avvenuto il 3 aprile 2010, pone l'interrogativo del perché il processo d'appello abbia impiegato, stando sempre alla risposta, oltre un anno quando aveva ad oggetto un reato di prossima prescrizione e in ordine al quale, quindi, ci si doveva aspettare una maggiore sollecitudine.
Secondo l'interrogante gli elementi offerti dalla preliminare istruttoria sono tali da richiedere l'avvio di veri e propri accertamenti ispettivi finalizzati all'eventuale esercizio dell'azione disciplinare, dal momento che l'accaduto lascia trasparire, a suo giudizio, un comportamento negligente nella trattazione del caso che ha comportato il vantaggioso effetto, per l'imputato, rappresentato dal decorso del termine di prescrizione.
Quanto alle conseguenze civili l'interrogante fa rilevare che i relativi interessi sono stati frustrati per oltre un anno.
Auspica, quindi, che l'accertamento si estenda all'intero giudizio di secondo grado.

5-04334 Tenaglia: Sulla situazione organizzativa e sulla carenza di organico del Tribunale di Pescara.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Lanfranco TENAGLIA (PD), replicando, ringrazia della risposta fornita, che tuttavia appare insoddisfacente. Sottolinea quindi come la situazione del Tribunale di Pescara non possa essere equiparata alla generalizzata situazione di carenza di organico che affligge tutti gli uffici giudiziari d'Italia. Il Tribunale di Pescara, infatti, si trova in una situazione di maggiore sofferenza dovuta alla presenza di un rilevante numero di processi ed inchieste di particolare complessità. Cita, a titolo esemplificativo, taluni procedimenti che coinvolgono le amministrazioni locali e quello relativo al disastro ambientale di Bussi sul Tirino. Occorre quindi fornire con urgenza nuovi mezzi e risorse, anche tenuto conto che nel citato ufficio giudiziario non vi sono più cancellieri. Ritiene, infine che il Ministro della giustizia, pur nei limiti dei suoi poteri, ben potrebbe attivarsi per adottare iniziative utili ed assumere impegni specifici, anziché generici, in ordine al potenziamento dell'organico del Tribunale di Pescara.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

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SEDE REFERENTE

Giovedì 31 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni sulla Corte penale internazionale.
C. 1439 Melchiorre, C. 1782 Di Pietro, C. 2445 Bernardini e C. 1695 Gozi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 24 marzo 2011.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato adottato nella precedente seduta, già fissato per ieri, mercoledì 30 marzo, è stato prorogato alle ore 16 di lunedì 4 aprile prossimo. Gli emendamenti saranno quindi esaminati la prossima settimana.
Ricorda inoltre che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da mercoledì 27 aprile 2011.
Rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.