CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2011
461.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 9.25.

7-00470 Gatti: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.
7-00509 Paladini: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.
7-00511 Poli: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Approvazione, in un testo unificato, della risoluzione n. 8-00115 e reiezione della risoluzione n. 7-00509).

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La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 23 marzo 2011.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo si è riservato di esprimere una più compiuta valutazione sugli impegni contenuti negli atti di indirizzo in titolo, anche al fine di garantire un appropriato coordinamento tra i dicasteri interessati.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO rileva anzitutto che, in esito al tavolo di coordinamento costituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento della funzione pubblica, a seguito di apposita istruttoria, ha evidenziato come gli atti di indirizzo in discussione richiedano, tutti, un intervento normativo di fonte primaria, con relativa copertura finanziaria: pertanto, nonostante la predetta riunione di coordinamento, diretta a verificare possibilità percorribili, è emerso che, senza interventi normativi, ciò è risultato, al momento, non perseguibile. Osserva, inoltre, che la Ragioneria Generale dello Stato ha fatto presente come ogni iniziativa intesa a prevedere una deroga alle disposizioni di contenimento della spesa pubblica deve tenere conto dell'esigenza primaria di non determinare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica; peraltro, una deroga generale ai suddetti limiti non mancherebbe di ingenerare aspettative di future stabilizzazioni da parte dei soggetti interessati con conseguenti maggiori oneri. Fa notare, poi, che anche il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a seguito di istruttoria, ha fatto conoscere che nel caso specifico dei lavoratori somministrati dell'INPS, lo stesso Istituto si è avvalso di unità lavorative (lavoratori somministrati) a tempo determinato con qualifica B1, mediante contratti di appalti, previo esperimento di procedure di scelta del contraente previste dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (cosiddetto «Codice dei contratti»); attualmente è in corso il contratto di somministrazione con scadenza 31 marzo 2011, che vede impiegate 1.240 risorse.
Segnala, quindi, che l'articolo 9, comma 28, del decreto-legge n. 78 del 2010 prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, contratti a collaborazione coordinata e continuativa, contratti di formazione-lavoro, lavoro in somministrazione, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009; poiché tale disposizione non è stata prorogata, né allo stato sono state dall'INPS ufficializzate proposte alternative, i contratti di somministrazione sopra richiamati scadranno il 31 marzo. Peraltro, evidenzia, con riferimento ai vincitori dei pubblici concorsi, che, nonostante - come anche chiarito dal Consiglio di Stato (Sezione V) con sentenza 13 giugno 2006-10 gennaio 2007, n. 53 - la vigenza di graduatorie non crei un diritto degli idonei all'assunzione né un obbligo per l'amministrazione di coprire i posti liberi, l'INPS (a seguito dell'espletamento del concorso pubblico, per esami, a 50 posti per l'Area B, posizione B1) ha assunto, tra le altre, 60 unità di personale della predetta area funzionale, a fronte di provvedimenti governativi di autorizzazione alle assunzioni. Fa presente, inoltre, che è stata concessa all'Ente, con il DPCM 10 marzo 2011, in corso di registrazione, un'autorizzazione all'assunzione di risorse del suindicato concorso per ulteriori 31 unità, che verranno assunte a seguito della pubblicazione del predetto decreto. Informa, infine, che per l'anno 2011 l'Istituto sta predisponendo un piano assunzionale che consenta di assumere tutte le figure professionali necessarie per lo svolgimento delle attività istituzionali, sempre nei limiti consentiti dalla normativa vigente in materia di turn-over, tenendo presente in via prioritaria le carenze organiche nei profili corrispondenti.
In conclusione, ritiene che l'unica strada che il Governo può oggi indicare

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consista nell'impegno a lavorare per individuare una soluzione ai problemi posti dagli atti di indirizzo in discussione.

Antonino FOTI (PdL), alla luce della disponibilità - seppur parziale - manifestata dal Governo nel senso di risolvere la problematica in oggetto, propone una breve sospensione dei lavori, al fine di valutare la possibilità di giungere ad un testo che possa impegnare l'Esecutivo a dare seguito concretamente agli impegni assunti in passato (attraverso l'accettazione di diversi ordini del giorno presentati sulla materia) e ai buoni propositi testé rappresentati. Si tratta, a suo avviso, di pervenire quanto prima ad una soluzione concreta, che sappia rispondere alle legittime aspettative dei lavoratori interessati, che rischiano di ritrovarsi in stato di disoccupazione, nonostante abbiano assicurato nel tempo un valido servizio alla collettività.

Maria Grazia GATTI (PD), pur non riuscendo a intravedere nell'intervento del Governo gli spazi per un orientamento favorevole rispetto agli impegni richiesti nelle risoluzioni in esame, concorda con l'esigenza di una breve sospensione dei lavori, in vista della possibile elaborazione di un testo condiviso, auspicando che ciò possa favorire un mutamento nella posizione dell'Esecutivo.

Giuliano CAZZOLA, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni in merito, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 9.35, è ripresa alle 10.10.

Giuliano CAZZOLA, presidente, avverte che è stato presentato, dai deputati Gatti ed altri, un testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00470 e 7-00511 (vedi allegato 1), sottoscritto anche da numerosi deputati di altri gruppi.

Maria Grazia GATTI (PD), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato di due delle tre risoluzioni in esame, fa notare, tuttavia, che l'apprezzabile soluzione individuata nella giornata odierna giunge in ritardo a causa dei continui rinvii del Governo, che hanno prolungato oltre limiti ragionevoli la discussione degli atti di indirizzo in titolo. Auspica, quindi, che il periodo transitorio indicato nel testo serva all'individuazione di interventi che assicurino concretamente la continuità occupazionale in favore dei soggetti interessati, affinché la data del 31 marzo non coincida con l'allontanamento dal posto di lavoro di tali soggetti. Fa notare, peraltro, che, in base ad informazioni in suo possesso, risulta che l'INPS abbia a disposizione risorse sufficienti per continuare ad avvalersi di tali lavoratori, che sono indispensabili per lo svolgimento di servizi fondamentali alla collettività, connessi, ad esempio, all'erogazione della CIG e al rilascio del DURC. Al riguardo, fa presente che la data del 31 marzo sembrerebbe coincidere anche con la scadenza dell'accordo tra Stato e regioni sulla CIG in deroga, osservando che appare tuttora incerto l'ammontare di risorse che l'Esecutivo intende impegnare su tale versante, nonostante vi siano fondati timori che nell'anno in corso possano registrarsi forti incrementi delle richieste di tale strumento di sostegno al reddito, considerato l'esaurimento della CIG straordinaria.
Osserva, da ultimo, che con il testo unificato in discussione non si intende chiedere una generale stabilizzazione dei lavoratori interessati - che, peraltro, non appare possibile, considerata la natura del contatto di somministrazione - ma l'individuazione di una soluzione che permetta agli enti previdenziali di continuare, nel frattempo, ad avvalersi di tali lavoratori, ferma restando la necessità di salvaguardare il diritto dei vincitori di concorso.

Nedo Lorenzo POLI (UdC) ) ritiene che la Commissione abbia svolto un lavoro comune molto importante, individuando una soluzione che tutela sia i lavoratori interessati sia il corretto svolgimento di taluni servizi degli enti previdenziali. Atteso, peraltro, che l'atto di indirizzo odierno non rappresenta un provvedimento

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normativo conclusivo, preannuncia, a tal fine, la presentazione di una proposta emendativa al primo provvedimento utile che sarà all'esame del Parlamento, in modo da risolvere in via definitiva la problematica in oggetto: ritiene, in proposito, che la predetta soluzione possa intervenire anche senza che vi siano oneri aggiuntivi a carico dello Stato. Nel far notare che si tratta, a suo avviso, di far fronte a carenze di organico degli enti previdenziali - anche alla luce dell'uscita dal lavoro di numerosi dipendenti che matureranno i requisiti pensionistici - auspica che il Governo possa intervenire quanto prima con iniziative normative adeguate, al fine di permettere la prosecuzione dell'impiego dei lavoratori interessati.

Michele SCANDROGLIO (PdL), nel preannunciare la condivisione del suo gruppo circa il testo unificato appena presentato, propone di inserire, all'interno dell'ultimo capoverso delle premesse, un riferimento al nocumento di natura amministrativa che potrebbe derivare agli enti previdenziali da una eventuale interruzione del servizio assicurato dai lavoratori in questione.

Cesare DAMIANO (PD), intervenendo per una precisazione con riferimento alla proposta di modifica testé prospettata, osserva che sarebbe opportuno chiarire che i disagi che potrebbero conseguire dal licenziamento dei lavoratori interessati sarebbero connessi al funzionamento degli enti previdenziali, dal momento che la sola menzione del pregiudizio di natura amministrativa potrebbe prestarsi ad interpretazioni controverse.

Michele SCANDROGLIO (PdL), nel condividere la precisazione testé svolta dal deputato Damiano, conclude il proprio intervento dichiarandosi soddisfatto per il lavoro comune svolto dalla Commissione e per l'apprezzabile risultato raggiunto.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel preannunciare il voto favorevole sul testo unificato in discussione, manifesta apprezzamento, in particolare, per l'inserimento in esso del riconoscimento dei diritti dei vincitori di concorso, elemento di novità fortemente richiesto dal suo gruppo. Si augura, in ogni caso, che l'impegno che oggi la Commissione rivolge al Governo non venga interpretato come un segnale di definitiva stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione - come lascerebbero intendere, a suo giudizio, le parole utilizzate in un precedente intervento - trattandosi esclusivamente di tutelare nell'immediato il corretto svolgimento delle funzioni degli enti previdenziali, senza alcuna pretesa di garanzia del posto di lavoro.

Giuseppe GIANNI (IR) esprime apprezzamento per l'elaborazione di un testo condiviso che consente all'INPS di continuare ad avvalersi di lavoratori in somministrazione, salvaguardando il funzionamento di servizi essenziali, in attesa dello svolgimento di concorsi che possano risolvere in modo definitivo il problema della carenza di personale. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato appena presentato.

Maria Grazia GATTI (PD), nel dichiarare di accogliere la proposta di riformulazione avanzata in precedenza dal deputato Scandroglio, presenta una nuova versione del testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00470 e 7-00511 (vedi allegato 2), che si limita ad inserire un inciso nell'ultimo capoverso delle premesse.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ribadisce la disponibilità del Governo a lavorare per l'individuazione di una soluzione concreta ai problemi esistenti, anche prendendo atto degli impegni contenuti nel testo unificato in discussione; sottolinea, peraltro, che - se il compito del Parlamento è quello di dettare indirizzi - ora l'Esecutivo dovrà farsi carico di un'incombenza molto più impegnativa, atteso che si è costretti ad operare in un contesto economico difficile, a causa di una crisi economica dalla quale, in ogni caso, si è riusciti ad emergere proprio

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grazie ad un'azione politica attenta all'equilibrio dei saldi di bilancio.

La Commissione approva, quindi, la nuova versione del testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00470 e 7-00511, che assume il numero 8-00115.

Giuliano CAZZOLA, presidente, alla luce dell'approvazione del testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00470 e 7-00511, comunica che la risoluzione n. 7-00509, a prima firma del deputato Paladini, presenta un contenuto sostanzialmente discordante, salvo alcuni passaggi, rispetto a quello dell'atto di indirizzo testé approvato; preso atto che i presentatori non ne hanno prospettato il ritiro e verificato che i gruppi presenti non ne chiedono il rinvio della discussione, avverte pertanto che sarà ora posta in votazione anche la predetta risoluzione.

La Commissione respinge, quindi, la risoluzione n. 7-00509.

La seduta termina alle 10.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 30 marzo 2011.

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo aprile-giugno 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 23 marzo 2011.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che nella giornata di oggi proseguiranno i lavori del Comitato ristretto, nominato per il seguito dell'istruttoria legislativa sulle proposte di legge in titolo. Al riguardo, comunica che - dopo l'ultima riunione dello stesso Comitato ristretto - è stata nel frattempo assegnata alla Commissione anche la proposta di legge C. 4150 Poli: poiché tale proposta verte su materia identica a quella recata dai progetti di legge di cui è già iniziato l'esame, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
Fa presente, pertanto, che il Comitato ristretto, convocato al termine della corrente seduta, sarà in condizione di verificare la possibile unificazione dei testi in esame, ivi compreso il provvedimento appena citato.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 30 marzo 2011.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.30 alle 14.50.

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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 30 marzo 2011.

Audizione di rappresentanti di organizzazioni sindacali di categoria su vicende occupazionali riguardanti il settore metalmeccanico e chimico sul territorio nazionale.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.50 alle 15.40.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 15.40.

Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.
Testo unificato C. 2699-ter, approvato dal Senato, C. 1964 Barbato, C. 3544 Pagano e C. 3589 Bragantini.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 23 marzo 2011.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che il relatore ha formulato, nella precedente seduta, una proposta di parere favorevole sul testo unificato in esame.

Giulio SANTAGATA (PD) intende premettere che il voto positivo che il suo gruppo si accinge a esprimere non è riferito al provvedimento nel suo complesso, bensì alla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, che è stata motivata dalle ridottissime disposizioni di competenza della XI Commissione presenti nel testo unificato in esame, che peraltro non sembrano porre questioni particolarmente problematiche.
Quanto al taglio di natura generale del provvedimento, invece, ritiene che - se può essere convincente attivare sforzi sul versante pubblico per combattere le frodi nel settore assicurativo - non sembrerebbe altrettanto positivo il proposito di migliorare per legge la capacità dei sistemi delle compagnie assicurative nel contrasto alle attività fraudolente, laddove non esiste una contropartita sul versante dei premi assicurativi, di cui non si prevede alcun concreto abbassamento finalizzato a ridurne l'impatto sul consumatore e sul cittadino. Al contempo, giudica poco credibile un intervento normativo che propone l'ennesimo incremento di pene e sanzioni, a fronte di una politica della maggioranza che, proprio in questi giorni, incentiva le misure dirette a favorire la prescrizione dei reati. Si domanda, poi, quanto possa essere realistico il continuo richiamo, effettuato nel testo unificato in esame, all'invarianza degli oneri a carico della finanza pubblica, considerata la complessità di impiantare una banca dati come quella prevista dall'articolo 1, senza impiego di risorse aggiuntive: osserva che l'unica ipotesi, al riguardo, potrebbe essere quella di un aumento del contributo per la vigilanza a carico delle imprese assicuratrici, che tuttavia auspica non venga riverberato sui premi a danno degli stessi utenti.
In ogni caso, ribadito che - sotto il profilo degli ambiti di competenza della Commissione - non sussistono elementi di problematicità e che, peraltro, non occorre esprimere un voto sul complesso del provvedimento, conferma la disponibilità del suo gruppo ad assumere un orientamento favorevole rispetto alla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.50.