CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2011
461.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 30 marzo 2011.

Nell'ambito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge C. 607-1897/A, recante «Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine».
Audizione di rappresentanti del COCER-Sezione Esercito.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 15.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni concernenti le associazioni di interesse delle Forze armate.
C. 3442 Gregorio Fontana.
(Seguito dell'esame e rinvio).

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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 febbraio 2011.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, avverte che sono state presentate diciannove proposte emendative (vedi allegato 1) riferite al testo della proposta di legge in esame.
Avverte, altresì, che tutte le proposte emendative sono state dichiarate ammissibili.
Chiede, pertanto, al relatore e al rappresentante del Governo di esprimere i rispettivi pareri sulle citate proposte emendative.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Garofani 1.3 e Di Stanislao 1.4, nonché sugli emendamenti Laganà Fortugno 1.14 e Gianni Farina 2.2. Formula, quindi, un invito al ritiro o parere contrario sugli identici emendamenti Villecco Calipari 1.1 e Di Stanislao 1.2, nonché sull'emendamento La Forgia 1.12. Formula, altresì, un invito al ritiro sugli emendamenti Recchia 1.6 e Rosato 1.8, in quanto entrambi assorbiti dall'emendamento del relatore 1.5, nonché sull'emendamento Mogherini Rebesani 2.1, che riproduce una disposizione già contenuta nel testo in esame. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti Rugghia 1.10 e Di Stanislao 1.11. Infine, raccomanda l'approvazione degli emendamenti a sua firma 1.5, 1.7, 1.9, 1.13, 1.15, 2.3 e 5.1.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA esprime parere conforme al relatore.

Augusto DI STANISLAO (IdV) rileva che l'emendamento del relatore 1.13 è volto a espungere dal testo della proposta la previsione del parere parlamentare sul decreto che individua le associazioni d'interesse della Difesa. L'emendamento del relatore 5.1, invece, è volto a reintrodurre tale parere sul decreto relativo al riparto dei contributi. Chiede sul punto chiarimenti al relatore, reputando più opportuno prevedere l'acquisizione del parere della Commissione per entrambi i decreti in questione.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che, con riguardo al decreto che individua le associazioni di interesse per la Difesa, il meccanismo di riconoscimento ha carattere meramente burocratico e come tale non sembra opportuno che sia oggetto di parere parlamentare. Riguardo all'attuale formulazione dell'articolo 5, invece, osserva che essa si discosta dall'attuale normativa generale prevista dalla legge n. 549 del 1995, nonché da quella specificamente riferita alle associazioni combattentistiche di cui all'articolo 2195 del Codice dell'ordinamento militare e d'arma. Il suo emendamento 5.1 mira a sanare questa difformità, ripristinando il principio secondo cui il riparto di contributi fra i singoli enti è effettuato annualmente con decreto del ministro competente, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.

Francesco BOSI (UdC) ritiene che la possibilità, prevista dall'emendamento del relatore 1.15, di fare rimanere il patrimonio di un'associazione di diritto pubblico nella disponibilità della stessa, anche nel caso in cui questa dovesse trasformarsi in un'associazione di diritto privato, debba essere valutata con adeguata attenzione. In caso contrario, infatti, potrebbe verificarsi il rischio di danneggiare il patrimonio pubblico. Domanda al riguardo se non si possa utilmente prevedere l'espressione del parere parlamentare anche in tale ipotesi.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che l'emendamento in oggetto riprende i contenuti di un'osservazione emersa nel corso dell'attività conoscitiva, con riferimento al caso dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia (UNUCI). Evidenzia, quindi, come sia opportuno introdurre una clausola che vincoli la conservazione del patrimonio di un'associazione ente di diritto pubblico all'associazione

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stessa anche quando essa si trasformi in ente di diritto privato.

La Commissione respinge gli identici emendamenti 1.1 Villecco Calipari e 1.2 Di Stanislao. Respinge altresì, con distinte votazioni, gli identici emendamenti 1.3 Garofani e 1.4 Di Stanislao ed approva l'emendamento 1.5 del relatore.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.5 del relatore, sono da considerarsi assorbiti gli emendamenti 1.6 Recchia e 1.8 Rosato.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1.12 La Forgia, 1.14 Laganà Fortugno, 2.1 Mogherini Rebesani e 2.2 Gianni Farina ed approva gli emendamenti 1.7, 1.9, 1.13, 1.15, 2.3 e 5.1 del relatore, nonché gli identici emendamenti 1.10 Rugghia e 1.11 Di Stanislao.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, avverte che il testo della proposta di legge in esame, come modificato dagli emendamenti testé approvati, sarà trasmesso per il parere alle Commissioni competenti. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.30.

5-01570 Rugghia: Sugli oneri finanziari derivanti dal cambio di denominazione da «Regione» a «Legione» dei Comandi di Regione dell'Arma dei Carabinieri.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Antonio RUGGHIA (PD), intervenendo in replica, ricorda che l'interrogazione in oggetto era stata presentata nel giugno del 2009, sulla base di informazioni riportate dagli organi di stampa relativamente agli oneri connessi alla decisione assunta dal Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, peraltro cessato dall'incarico poco tempo dopo. Il Governo non ha chiarito se rispondano al vero le cifre riportate dalla stampa, pari a cinque e sette milioni di euro, circostanza che renderebbe ingiustificabile la citata decisione alla luce dei drastici tagli che hanno riguardato i finanziamenti al comparto difesa e sicurezza. Resta da verificare se simili determinazioni possano autonomamente essere assunte dai quadri militari o se invece, come sembra opportuno, occorra che su di esse vi sia una supervisione da parte degli organi politici.

5-01707 Di Stanislao: Sul susseguirsi di tragici eventi, collegati alle elezioni del 20 agosto 2009 in Afghanistan.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando, desidera preliminarmente ringraziare il rappresentante del Governo per l'esaustività della risposta fornita. Al riguardo, deve però esprimere insoddisfazione per il notevole ritardo con cui è stato dato seguito alla sua interrogazione, i cui contenuti hanno assunto nel corso del tempo ulteriori e nuovi significati, di pari passo con l'evolversi del contesto in cui opera la missione militare in Afghanistan. Il nucleo del quesito riguardava infatti proprio il ruolo svolto dal nostro contingente in quel teatro, che appariva dissonante rispetto ai propositi ed alle intenzioni iniziali. Ebbene, il decorso del tempo ha rafforzato questa impressione, in ragione degli episodi, anche tragici, che si sono verificati con sempre maggiore frequenza e gravità.

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Pur riconoscendo una serie di risultati positivi messi in luce dalla risposta ricevuta, resta una valutazione di estrema preoccupazione sull'efficacia con cui si perseguono gli obiettivi di pace e di stabilizzazione, a fronte del fatto che in quel Paese si registra tuttora un'aspettativa di vita media molto bassa e l'intera economia risulta tuttora condizionata in modo assoluto dalla produzione di sostanze stupefacenti. Né si registrano miglioramenti soddisfacenti sul piano della ricostruzione della società civile e delle sue istituzioni. Ciò deriva probabilmente anche dallo scarso impegno finanziario riservato a questi specifici obiettivi, essendo la quasi totalità delle risorse impiegate esclusivamente nel settore militare. Da tali elementi deriva una sostanziale difficoltà nel riconoscere il nostro impegno in Afghanistan come una vera e propria missione di pace.

5-03774 Bosi: Sulle dichiarazioni del Responsabile del comparto difesa dell'Osservatorio militare di Roma su questioni inerenti lo stesso Osservatorio.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Francesco BOSI (UdC), replicando, si dichiara soddisfatto della presa di posizione del Governo secondo cui l'Osservatorio non gode di alcun riconoscimento ufficiale ma, anzi, appare costituito in violazione delle vigenti normative. Deve però rilevare con rammarico che tale organismo continua ad essere accreditato presso gli organi di informazione come fonte autorevole e, in alcuni casi, gli viene attribuito anche il rango di fonte ufficiale delle Forze armate. Invita quindi l'Esecutivo ad assumere atti formali che chiariscano con assoluta nettezza la natura di questo osservatorio, che evidentemente gode dell'accesso privilegiato ad informazioni dell'apparato militare, pur non rivestendo alcun ruolo ufficiale.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Concessione della medaglia d'oro al valore alle Associazioni «Libero Comune di Fiume in esilio», «Libero Comune di Zara in esilio» e «Libero Comune di Pola in esilio».
C. 684 Menia, C. 685 Menia e C. 1903 Raisi.