CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 marzo 2011
453.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 16 marzo 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.05.

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Sull'ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione nell'ordine del giorno della seduta odierna, nel senso di procedere, dapprima, all'esame dello schema di decreto legislativo in materia di federalismo regionale, e, quindi, agli ulteriori punti all'ordine del giorno.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario.
Atto n. 317.

(Rilievi alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 marzo scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, Fugatti, aveva proposto di attendere gli esiti del confronto in corso tra il Governo, i relatori e i gruppi di maggioranza e di opposizione, in seno alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, al fine di tenere conto, nella formulazione della propria proposta di rilievi, delle indicazioni emerse in tale sede.

Maurizio FUGATTI (LNP), relatore, formula una proposta di rilievi (vedi allegato 1), la quale tiene conto esclusivamente dello stato di avanzamento, ad oggi, del lavoro svolto dalla Commissione sullo schema di decreto legislativo in esame, senza avere riguardo, ovviamente, alle modifiche richieste dalla Conferenza unificata all'atto dell'espressione dell'intesa di cui all'articolo 2, comma 3, della legge n. 42 del 2009, né del confronto in atto presso la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.
Non esclude, tuttavia, che si possa giungere, all'esito del confronto tra il Governo, i relatori e i gruppi di maggioranza e di opposizione, tuttora in corso in seno alla Commissione bicamerale, all'accoglimento, nel parere che sarà espresso dalla predetta Commissione, di alcuni rilievi formulati dai gruppi di opposizione.
Con particolare riguardo alle considerazioni svolte nella seduta dell'8 marzo scorso dal deputato Fluvi, il quale rilevava, innanzitutto, come non fosse chiaro se il principio di invarianza della pressione fiscale a carico del contribuente, di cui al terzo periodo del comma 1 dell'articolo 2 dello schema di decreto legislativo, fosse da riferire esclusivamente all'IRPEF, ovvero anche agli altri tributi, richiama il n. 4 della sua proposta di rilievi, con il quale si invita la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale a valutare l'opportunità di chiarire se tale riduzione operi anche nel caso di incrementi dell'addizionale stessa disposti dalle regioni ai sensi del secondo periodo del comma 1, e se il vincolo di invarianza fiscale debba essere riferito a ciascun singolo contribuente.
Per quanto concerne, invece, la preoccupazione che la sostituzione di prestazioni sociali con detrazioni, prevista dall'articolo 5, comma 5, dello schema di decreto legislativo, possa determinare evidenti problemi applicativi nei confronti dei contribuenti cosiddetti «incapienti», nella proposta di rilievi non è stato possibile, allo stato, accogliere il suggerimento, avanzato dal deputato Fluvi, di specificare meglio la norma, segnatamente riconoscendo ai contribuenti interessati un'imposta negativa, vale a dire un ammontare monetario pari alla detrazione non effettivamente goduta.
Parimenti, non è stato possibile tenere conto, nella proposta di rilievi, del fatto che il combinato disposto dell'articolo 4, comma 3, e dell'articolo 5, comma 2, dello schema di decreto legislativo potrebbe di fatto impedire ad alcune regioni del Mezzogiorno,

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come rilevato dal deputato Fluvi, di esercitare la facoltà di ridurre l'aliquota dell'IRAP, fino ad azzerarla.

Gianfranco CONTE, presidente, sulla base delle informazioni assunte presso la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, in seno alla quale il confronto cui ha fatto riferimento il relatore procede alacremente, ritiene possibile che si realizzino convergenze su ulteriori aspetti dello schema di decreto legislativo che sono stati oggetto di rilievi critici nel corso dell'esame parlamentare.

Alberto FLUVI (PD) osserva che l'iter del provvedimento presso la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale ha una sua autonomia, ed è distinto da quello presso la Commissione Finanze, che è chiamata a esprimersi sul testo dello schema di decreto legislativo trasmesso dal Governo alle Camere.
A tale proposito, fa presente che il proprio gruppo è disponibile a procedere già nella seduta odierna alla votazione della proposta di rilievi formulata dal relatore.

Antonio PEPE (PdL) raccomanda al relatore l'esigenza di tenere conto, nella proposta di rilievi, delle osservazioni espresse sullo schema di decreto dall'Unione province italiane, la quale, anche alla luce dei tagli che saranno attuati nei confronti di tali enti nel 2012, sottolinea la necessità di rafforzare l'autonomia tributaria delle province, garantendo fin dal 2011 le risorse finanziarie indispensabili per il complesso delle province, e di semplificare il sistema impositivo, nonché risolvendo alcune questioni da tempo aperte, come quella relativa ai residui perenti dei trasferimenti erariali in favore degli enti locali dal 1999.
In tale quadro l'UPI suggerisce in particolare, anche alla luce dell'intesa raggiunta presso la Conferenza unificata, di sostituire la previsione della compartecipazione provinciale all'accisa sulla benzina con la compartecipazione delle province all'IRPEF, al fine di consentire il finanziamento integrale delle funzioni fondamentali che le stesse devono garantire alle collettività amministrate.

Cosimo VENTUCCI (PdL), in considerazione della possibilità di individuare ulteriori convergenze sulle tematiche oggetto del provvedimento, propone, qualora ciò non pregiudichi la tempistica stabilita per l'esame del provvedimento, di rinviare ad altra seduta la votazione della proposta di rilievi.

Il Sottosegretario Sonia VIALE informa che venerdì prossimo, presso la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, dovrebbero essere depositate le proposte di parere sullo schema di decreto legislativo dei relatori di maggioranza e di minoranza.
In proposito, poiché l'auspicio del Ministro Calderoli è che i due testi possano essere in larga parte condivisi, sarebbe utile che la Commissione Finanze formulasse i propri rilievi tenendo conto del contenuto delle predette proposte di parere.

Alberto FLUVI (PD) osserva che, in ogni caso, i rilievi della Commissione Finanze non potranno riguardare le eventuali modifiche al testo dello schema di decreto richieste dalle menzionate proposte di parere.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come sarebbe spiacevole esprimere un voto contrario su suggerimenti e proposte di modifica del testo che, invece, potrebbero trovare accoglimento nel parere della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

Maurizio FUGATTI (LNP), relatore, atteso che la Commissione deve procedere a una valutazione autonoma rispetto a quella che sarà effettuata dalla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, ritiene che si possa procedere alla votazione della proposta di rilevi nella seduta odierna, sia pure rilevando come la perdurante possibilità di

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raggiungere un accordo consigli di evitare ogni tipo di frattura tra i gruppi.

Gianfranco CONTE, presidente, alla luce dell'andamento del dibattito, e pur ribadendo la sua personale preferenza a non affrettare l'esame ed a verificare ulteriormente ogni ipotesi di intesa che consenta di migliorare il testo dello schema di decreto, pone in votazione la proposta di rilievi formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di rilievi formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 16 marzo 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.20.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-04389 Fluvi: Applicazione ai lavoratori ex dipendenti della Società Ferservizi di benefici fiscali previsti dalla previgente normativa.

Il Sottosegretario Sonia VIALE chiede di rinviare lo svolgimento dell'interrogazione, al fine di acquisire ulteriori elementi di risposta.

Alberto FLUVI (PD) consente a rinviare lo svolgimento dell'interrogazione.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte quindi che, su richiesta del Governo, e con il consenso del presentatore, l'interrogazione Fluvi n. 5-04389 sarà svolta in altra seduta.

5-04390 Soglia: Attuazione dell'articolo 32 del decreto-legge n. 78 del 2010 in materia di fondi immobiliari.

Gerardo SOGLIA (IR) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Sonia VIALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Gerardo SOGLIA (IR) ringrazia della risposta, auspicando che la disciplina di attuazione delle norme introdotte in materia di fondi immobiliari dal decreto-legge n. 78 del 2010 sia emanata in tempi ragionevolmente brevi.

5-04391 Fugatti e Bitonci: Problematiche relative all'autenticazione di atti societari da iscrivere al registro delle imprese.

Massimo BITONCI (LNP) illustra brevemente l'interrogazione, di cui è cofirmatario, evidenziando come l'invio, da parte del conservatore del registro delle imprese di Vicenza, di una direttiva nella quale si invitano gli associati del Consiglio dell'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia a non trasmettere al registro medesimo atti sprovvisti dell'autentica notarile, abbia determinato una situazione del tutto paradossale.
In particolare, nella predetta direttiva il conservatore richiama, per motivare il nuovo orientamento, le pronunce con le quali il tribunale vicentino ha ordinato di procedere alla cancellazione dell'iscrizione di un atto di cessione di quote di una società a responsabilità limitata, in quanto sprovvisto dell'autentica notarile delle firme digitali sullo stesso apposte.
A tale proposito, poiché l'articolo 36, comma 1-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 dispone che l'atto di trasferimento di cui all'articolo 2470 del codice civile può

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essere sottoscritto con firma digitale e può essere depositato presso l'ufficio del registro delle imprese a cura di un intermediario abilitato ai sensi dell'articolo 31, comma 2-quater, della legge n. 340 del 2000, sembra palese che il legislatore, quando ha dettato tale disposizione, intendesse semplificare gli adempimenti a carico dei cittadini, i quali, invece, si ritrovano costretti a fare ricorso a un notaio, proprio come avveniva prima dell'introduzione della citata norma.

Il Sottosegretario Sonia VIALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Massimo BITONCI (LNP) sottolinea come le ricordate pronunce del tribunale di Vicenza, e la conseguente direttiva del conservatore del registro delle imprese possano indurre molte società ad iscriversi presso i registri delle imprese, nonché a trasferire la propria sede presso camere di commercio limitrofe, con evidenti danni per l'economia vicentina.
Sul piano generale, ritiene indispensabile garantire uniformità di trattamento alle imprese sul territorio nazionale, non essendo possibile che il comportamento del conservatore del registro delle imprese della provincia di Vicenza sia difforme da quello dei conservatori delle altre province.

Gianfranco CONTE, presidente, in considerazione della rilevanza della questione affrontata dall'interrogazione, suggerisce di presentare un atto di indirizzo in materia, al fine di impegnare il Governo ad assumere iniziative legislative volte a scongiurare il rischio della difformità di comportamenti paventato dagli interroganti.

Sull'ordine dei lavori.

Giampaolo FOGLIARDI (PD) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Bitonci, rilevando come si stia determinando una notevole confusione in materia, che rischia di aggravarsi anche perché i notai tendono a riportare nell'ambito della propria competenza l'autentica degli atti societari, ai fini della loro iscrizione nel registro delle imprese.
Ritiene condivisibile, quindi, la proposta di presentare una risoluzione in merito alla questione affrontata dall'interrogazione.

5-04392 Barbato: Iniziative di riforma in materia tributaria e finanziaria.

Francesco BARBATO (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Sonia VIALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Francesco BARBATO (IDV), si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, la quale risulta del tutto priva di ogni contenuto politico.
Invita quindi il Presidente ad adoperarsi affinché il lavoro svolto dalla Commissione e l'impegno profuso dai suoi componenti siano tutelati, riconoscendo ai presentatori degli atti di sindacato ispettivo il diritto ad ottenere delle risposte, di qualsivoglia tenore, che abbiano perlomeno un senso compiuto.
Per quanto riguarda il tema affrontato dalla sua interrogazione, sottolinea come essa riprenda i rilievi espressi dalla Heritage Foundation rispetto al livello di libertà economica del nostro Paese, che risulta addirittura inferiore a quella di molti Paesi in via di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda il sistema tributario.
In tale contesto appare ancora più importante che l'Esecutivo fornisca risposte chiare alle gravissime preoccupazioni per il futuro economico del Paese sottese all'atto di sindacato ispettivo, indicando quale sia la tempistica con la quale si intende finalmente realizzare quella vagheggiata riforma del sistema tributario che era stata promessa dal Presidente del Consiglio fin dalla campagna elettorale del 2008.

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Sottolinea, infatti, come, qualora il Governo rimanesse ulteriormente nella sua condizione di assoluto immobilismo in materia di politica economica, non preoccupandosi della crisi sempre più evidente che attanaglia il sistema produttivo nazionale, l'Italia rischierebbe di trovarsi in breve tempo addirittura all'ultimo posto della classifica relativa al livello di libertà economica.
Chiede quindi al Governo di assumere un impegno politico relativamente alla tempistica della prospettata riforma tributaria.

Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alla tematica oggetto dell'interrogazione del deputato Barbato, ritiene di poter affermare che la riforma fiscale annunciata dal Governo potrà vedere la luce nel corso del prossimo anno.
Per quanto riguarda invece la questione, anch'essa sollevata dal deputato Barbato, circa l'esaustività delle risposte fornite agli atti di sindacato ispettivo, ritiene che essa sia effettivamente meritevole di attenzione, riservandosi a tale proposito di esprimere alcuni appunti nei confronti degli uffici del Ministero competenti a fornire gli elementi di risposta.
In tale contesto evidenzia, peraltro, come le modalità di svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, le quali possono essere presentate fino alle ore 12 del giorno antecedente a quello di svolgimento, possano rendere difficile assicurare la completezza delle risposte. A tale riguardo potrebbe essere utile che i gruppi presentino le predette interrogazioni a risposta immediata con maggiore anticipo, al fine di consentire agli uffici ministeriali preposti, ed agli stessi rappresentanti del Governo, di approfondirne il contenuto.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.45.

RISOLUZIONI

Mercoledì 16 marzo 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti e Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.45.

7-00505 Fluvi e Bernardo: Imponibilità a fini ICI dei fabbricati per i quali ricorrono i requisiti di ruralità.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 9 marzo scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, nella seduta del 9 marzo scorso, il presentatore ha riformulato il testo della risoluzione in discussione.

Il Sottosegretario Sonia VIALE si rimette alla Commissione in merito alla risoluzione, come riformulata.

Ivano STRIZZOLO (PD) rileva come l'approvazione della risoluzione costituisca un importante risultato, auspicando che il Governo dia sollecita attuazione agli impegni in essa contenuti.

La Commissione approva la risoluzione, come riformulata dal presentatore, che assume il n. 8-00114 (vedi allegato 5).

7-00507 Soglia: Proroga della riduzione sperimentale del prelievo unico erariale sulle somme giocate del Bingo.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Gerardo SOGLIA (IR) illustra la propria risoluzione, ricordando come il Governo,

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con l'articolo 21, comma 10, del decreto-legge n. 78 del 2009, il quale ha aggiunto la lettera p-bis) all'articolo 12, comma 1, del decreto-legge n. 39 del 2009, abbia introdotto in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2010, la possibilità, nell'ambito del gioco del Bingo, di destinare al montepremi il 70 per cento delle somme giocate, nonché di ridurre all'11 per cento del prezzo di vendita delle cartelle l'aliquota del prelievo erariale unico.
Evidenzia, quindi, come tale previsione abbia determinato un'immediata ripresa dei volumi di gioco, dopo che, per quasi un triennio, il settore aveva registrato una significativa flessione della raccolta, la quale aveva provocato la perdita di circa 3.000 posti di lavoro e una rilevante riduzione delle entrate erariali provenienti dal gioco del bingo.
D'altra parte, l'assegnazione a montepremi, in ciascuna partita, di una somma costituita dal 70 per cento dell'importo delle cartelle vendute ha consentito di rilanciare anche la modalità di gioco del bingo con partecipazione a distanza, sulla rete Internet, formula che ha permesso di produrre nuovo gettito erariale e, nel contempo, di contrastare il gioco non controllato e illegale.
Prima che sopraggiungesse la scadenza del predetto regime sperimentale, l'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 225 del 2010, in vigore dal 29 dicembre 2010, ha fissato al 31 marzo 2011 il termine di scadenza dei termini e dei regimi giuridici indicati nella tabella 1 allegata al provvedimento, tra i quali, appunto, quello di cui all'articolo 12, comma 1, lettera p-bis), del decreto-legge n. 39 del 2009, relativo al gioco del bingo.
In proposito, dal momento che la proroga della sperimentazione limitata ai primi tre mesi del 2011 pone gli operatori del settore in una prolungata situazione di incertezza, sottolinea come un ritorno alla percentuale di destinazione al montepremi del 58 per cento non sarebbe accettato dai giocatori, i quali percepirebbero tale modifica come la volontà del concessionario di limitare le vincite e, di conseguenza, si allontanerebbero dalle sale del Bingo, innescando una crisi anche più grave di quella verificatasi fino all'ottobre 2009. Inoltre, la riduzione della somma da assegnare a montepremi esporrebbe i concessionari al rischio della chiusura temporanea delle sale, al fine di riadeguare i sistemi contabili di corresponsione dei premi ai giocatori e di calcolo del prelievo fiscale per lo Stato, con ulteriori danni economici sia per i concessionari sia per l'Erario. Peraltro, le recenti norme contenute nella legge n. 220 del 2010 (legge di stabilità 2011) prevedono ulteriori adeguamenti e pesanti oneri a carico dei concessionari, pena la decadenza della concessione stessa.
In tale contesto la risoluzione impegna il Governo a prorogare entro il mese di marzo le misure sperimentali a favore del settore del bingo per l'intero anno 2011 e a prevedere l'adozione definitiva del nuovo regime del prelievo erariale unico in caso di conferma dei risultati positivi anche nel secondo anno di sperimentazione.

Il Sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente che è stata già formalizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di adozione del provvedimento di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 225 del 2010, ai fini della proroga al 31 dicembre 2011 delle misure sperimentali per il gioco del Bingo in vigore fino al 31 marzo 2011.
Come riferito dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, in considerazione dei risultati conseguiti nei sedici mesi dall'introduzione delle nuove misure, si può affermare che l'incremento in termini di raccolta è stato rilevante, con ovvi effetti sul mantenimento dei livelli occupazionali.
Infatti, il dato relativo al gioco di sala evidenzia una raccolta media mensile pari a 153.509.250 euro, a fronte di una raccolta media mensile per il 2009, antecedentemente all'avvio della sperimentazione, di 114.886.950 euro, che fa registrare un incremento del 25,16 per cento.
Per quanto riguarda, invece, l'entrata complessiva - considerando il prelievo erariale e il compenso al controllore centralizzato -,

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questa ha segnato un valore medio mensile di 18.421.110 euro, a fronte dei 27.343.094 euro medi mensili del periodo del 2009 antecedente all'avvio della sperimentazione.
Esprime quindi una valutazione positiva sulla risoluzione.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 marzo 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

Legge comunitaria 2010.
Emendamenti C. 4059 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere su emendamenti).

La seduta comincia alle 14.55.

La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti trasmessi dalla XIV Commissione riferiti al provvedimento, rinviato nella seduta del 15 marzo scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore aveva illustrato il contenuto delle proposte emendative trasmesse dalla Commissione Politiche per l'Unione europea.

Il Sottosegretario Sonia VIALE esprime una valutazione contraria sull'emendamento Fluvi 8.1, sia in quanto la proposta emendativa non specifica in che modo andrebbero ripartite tra Banca d'Italia e CONSOB le competenze regolamentari in materia di fondi comuni di investimento, sia in quanto il criterio di delega risulta carente di motivazioni.
Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Fluvi 8.2, 8.3 e 8.4, in quanto le modifiche da essi proposte non appaiono necessarie. Infatti, alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 8 già si prevede di apportare al TUF le modifiche «necessarie al corretto ed integrale recepimento della direttiva e delle relative misure di esecuzione nell'ordinamento nazionale, confermando, ove opportuno, il ricorso alla disciplina secondaria e attribuendo le competenze e i poteri di vigilanza alla Banca d'Italia e alla CONSOB».
Esprime invece parere favorevole sull'emendamento Gioacchino Alfano 8.5, il quale introduce nell'articolo 8 un ulteriore criterio di delega in materia di OICVM, volto ad apportare al TUF le integrazioni necessarie per definire la disciplina applicabile ai fondi gestiti da una SGR in liquidazione coatta amministrativa, o comunque meccanismi di adeguata tutela dei creditori qualora le attività del fondo non siano sufficienti per l'adempimento delle obbligazioni.
Per quanto riguarda l'articolo aggiuntivo Gioacchino Alfano 8.01, il quale è volto ad adeguare la normativa IVA nazionale alle più recenti modifiche comunitarie intervenute in materia, esprime su di esso parere favorevole, sottolineando tuttavia l'opportunità di apportarvi alcune correzioni di carattere formale.
In particolare, al comma 1, alinea, occorre sostituire le parole «Al fine di dare attuazione alla direttiva 2009/162/UE» con le seguenti «Al fine di dare attuazione alle direttive 2009/69/CE e 2009/162/UE, nonché di adeguare l'ordinamento nazionale a quello comunitario».
Al comma 1, lettera d), n. 6, con il quale si introduce una nuova lettera e-bis) nell'articolo 8-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, è necessario sostituire le parole: «le prestazioni di servizi diverse da quelle di cui alla lettera c)» con le seguenti: «le prestazioni di servizi diverse da quelle di cui alla lettera e)»;
Al comma 1, lettera j), con la quale si novella l'articolo 72 del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972,

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al capoverso lettera f) è opportuno sostituire le parole: «organismi internazionali riconosciuti, diversi da quelli di cui al n. 3)» con le seguenti: «organismi internazionali riconosciuti, diversi da quelli di cui alla lettera c)».
Esprime parere favorevole sull'emendamento 14.2 del Relatore, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Borghesi 14.6 e Mariani 14.5, che delegano il Governo all'adozione, secondo i principi e i criteri in essi contenuti, di un decreto-legislativo volto alla revisione della disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, in quanto tali ultime proposte emendative non sono volte a rimuovere le censure formulate dalla Commissione europea, nell'ambito della procedura di infrazione n. 2008/4908 in materia, ma sono indirizzate ad una generale revisione della materia delle concessione demaniali marittime, introducendo disposizioni di dettaglio non coerenti con gli obiettivi connessi alla procedura di infrazione.
Per quel che concerne l'articolo aggiuntivo 15.03 del Relatore, il quale subordina la possibilità di estrazione dei beni dai depositi IVA, da parte dei soggetti passivi d'imposta, alla sussistenza di alcune condizioni in capo al soggetto IVA interessato, costituiti dall'iscrizione alla Camera di commercio da almeno un anno, dall'operatività effettiva e dalla regolarità nei versamenti IVA nei dodici mesi precedenti, esprime su di esso parere non ostativo, in quanto la proposta emendativa non contrasta con la normativa comunitaria.
Con riferimento all'articolo aggiuntivo Zeller 18.043, nel condividere le finalità della proposta emendativa, fa presente che essa, così come formulata, potrebbe comportare problemi in sede di applicazione del novellato articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986.
Pertanto, ritiene necessario riformulare il comma 1 nel senso di prevedere che al comma 1, lettera i-sexies), dell'articolo 15 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 917 sia aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Alle medesime condizioni ed entro lo stesso limite, la detrazione spetta per i canoni derivanti da contratti di locazione e di ospitalità ovvero da atti di assegnazione in godimento stipulati, ai sensi della normativa vigente nello Stato in cui l'immobile è situato, dagli studenti iscritti ad un corso di laurea presso una università ubicata nel territorio di uno Stato membro dell'Unione europea o in uno degli Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo che sono inclusi nella lista di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze emanato ai sensi dell'articolo 168-bis».
Sottolinea inoltre la necessità di verificare la sussistenza delle risorse utilizzate per la copertura finanziaria, che è prevista a valere sul Fondo strutturale per gli interventi di politica economica, rilevando come la quantificazione degli oneri recata dall'articolo aggiuntivo risulti non in linea con quella stimata dal Dipartimento delle finanze del Ministro dell'economia, il quale indica un minor gettito pari a 28 milioni di euro nel 2013 ed a 16 milioni di euro nel 2014.

Gerardo SOGLIA (IR), relatore, condivide le valutazioni espresse dal rappresentante del Governo, segnalando inoltre l'esigenza di apportare ulteriori correzioni all'articolo aggiuntivo Gioacchino Alfano 8.01, con specifico riferimento alla parte relativa all'adeguamento della normativa nazionale a quella comunitaria per quanto riguarda le operazioni concernenti le navi d'alto mare, al fine di dissipare ogni dubbio interpretativo circa l'applicabilità dell'esenzione IVA alle navi militari, appare opportuno apportare al testo dell'emendamento le seguenti modifiche:
In particolare, al comma 1, lettera d), numero 2), appare opportuno sostituire le parole «da guerra» con le seguenti: «di cui agli articoli 239 e 243 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66», mentre al comma 1, lettera d), numero 6), è necessario inserire, dopo le parole: «lettere a)», la seguente: «, a-bis)».

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Formula quindi una proposta di parere sugli emendamenti trasmessi (vedi allegato 6).

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) condivide le proposte di modifica del proprio articolo aggiuntivo 18.043 formulate dal relatore e dal rappresentante del Governo, rilevando come esse risultino pienamente congruenti con le finalità della sua proposta emendativa.

Ivano STRIZZOLO (PD) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, anche in quanto il Governo e la maggioranza non hanno mostrato adeguata attenzione alle proposte emendative presentate dall'opposizione.
Con riferimento specifico all'importante delega conferita al Governo dall'articolo aggiuntivo 18.039 del Governo, relativo all'attuazione della direttiva 2010/78/UE, che intende adeguare il quadro normativo europeo all'istituzione delle nuove autorità di vigilanza europee sui settori bancario, finanziario e assicurativo, auspica che la Commissione possa esprimere il proprio parere sugli schemi di decreto legislativo che saranno emanati in forza di tale delega.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 16 marzo 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Istituzione della Soprintendenza del mare e delle acque interne e organizzazione del settore del patrimonio storico-culturale sommerso nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali.
Nuovo testo C. 2302 Granata.

Disposizioni per la costruzione e l'esercizio di navi cisterna specializzate nel recupero di idrocarburi sversati in mare.
C. 3548 Meta.