CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2011
452.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 244

SEDE CONSULTIVA

Martedì 15 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 11.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

Giuliano CAZZOLA, presidente, comunica che il deputato Francesco Saverio Romano ha cessato di fare parte della Commissione.

Disposizioni per la costruzione e l'esercizio di navi cisterna specializzate nel recupero di idrocarburi sversati in mare.
C. 3548 Meta.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Pag. 245

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla IX Commissione sulla proposta di legge n. 3548, a prima firma del deputato Meta, che detta importanti disposizioni per la costruzione e l'esercizio di navi cisterna specializzate nel recupero di idrocarburi sversati in mare. Sottolinea che il provvedimento in discussione si pone l'obiettivo di promuovere iniziative concrete in relazione ai rischi connessi con gli incidenti nei quali siano coinvolte navi petroliere, scongiurando il pericolo di disastri ambientali; in particolare, anche al fine di favorire la realizzazione e l'esercizio di navi tecnologicamente avanzate per gli interventi di emergenza a seguito di incidenti, collisioni o sinistri alle piattaforme, la proposta di legge prevede che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti promuova una procedura concorsuale a livello europeo per la costruzione e la gestione delle navi, stabilendo che il relativo servizio sia disciplinato da una convenzione stipulata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e firmata, senza alcuna possibilità di riserva, dalla società aggiudicataria.
Nell'esaminare i profili di più immediato interesse della XI Commissione, fa presente che la richiamata convenzione deve prevedere, tra l'altro, una tabella d'armamento per la composizione degli equipaggi, da definire con le organizzazioni sindacali. In questo senso, preso atto del contenuto del provvedimento e dei profili molto limitati di competenza della XI Commissione, ritiene che possa valutarsi positivamente lo scopo di dotare il Paese di mezzi navali adeguati a fronteggiare situazioni di emergenza in vista della tutela della vita umana e dell'ambiente marittimo, giudicando - nello specifico - con assoluto favore il coinvolgimento delle parti sociali nella definizione della composizione degli equipaggi delle navi in questione.
Propone, quindi, di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Giovanni PALADINI (IdV), riconoscendo i profili molto limitati di competenza della XI Commissione, sottolinea tuttavia l'importanza di un provvedimento che interviene positivamente sul tema della sicurezza, al fine di scongiurare il pericolo di incidenti in cui siano coinvolte navi petroliere. Si tratta, a suo avviso, di una problematica particolarmente avvertita da talune regioni - come, ad esempio, la Liguria - che sono state fortemente colpite in passato da episodi del genere, dal momento che in prossimità delle loro coste si sono verificati incidenti che hanno dato luogo a gravi conseguenze ambientali. Condivise pienamente le finalità del provvedimento, preannuncia, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
Testo unificato C. 2854 Buttiglione, C. 2862 Stucchi, C. 2888 Gozi, C. 3055 Pescante e C. 3866 Governo.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giuliano CAZZOLA, presidente, fa presente che la Commissione dovrà terminare entro la giornata odierna l'esame in sede consultiva del provvedimento in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati, atteso che domani la XIV Commissione è tenuta a concluderne l'esame in sede referente, dovendo riferire all'Assemblea nei termini indicati dal calendario dei lavori: a tal fine, si è convenuto che la relazione introduttiva abbia luogo nella corrente seduta, unitamente ad eventuali interventi di carattere generale, mentre nella seduta pomeridiana, già fissata al termine dello svolgimento dei previsti atti

Pag. 246

di sindacato ispettivo, si svolgerà il seguito dell'esame, con la deliberazione sulla proposta di parere del relatore.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla XIV Commissione sul testo unificato delle proposte di legge in titolo (recante norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea), in ordine al quale la Commissione di merito ha concluso l'esame degli emendamenti nella seduta del 9 marzo 2011, inviando un nuovo testo risultante dall'approvazione degli stessi. Fa presente che il testo unificato, modificando la legge n. 11 del 2005, interviene sul processo di formazione della posizione italiana nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione europea, garantendo l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea: esso rappresenta il risultato di un'approfondita riflessione sulle modalità di raccordo tra procedure legislative parlamentari interne e processo normativo della medesima Unione, alla luce dell'imminente entrata in vigore del Trattato di Lisbona, fatto il 13 dicembre 2007 e reso esecutivo dalla legge n. 130 del 2008, che ha notevolmente rafforzato il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nelle procedure decisionali dell'Unione europea.
In particolare, fa notare che il provvedimento in esame - che risulta essere stato ampiamente condiviso da tutte le forze politiche rappresentate nella Commissione di merito - viene ad incidere sul potenziamento delle strutture delle amministrazioni ministeriali coinvolte nel processo normativo europeo, nonché dell'istruttoria compiuta dalle stesse su tale aspetto, sulle modalità di designazione dei rappresentanti italiani in seno al Comitato delle regioni, sulle modalità di recepimento del diritto comunitario, prevedendo, altresì, un nuovo obbligo di comunicazione del Governo alle Camere concernente il processo normativo comunitario. Segnala, inoltre, che si introducono nell'ordinamento strumenti più agili, dall'iter parlamentare rapido e snello, per dare tempestiva attuazione soprattutto alle direttive, intendendosi così prevenire il rischio dell'avvio di procedure di infrazione, con particolare riferimento alla cosiddetta fase ascendente del diritto europeo; si prevedono, quindi, nuove forme di partecipazione alla formazione della normativa dell'UE, affinché essa non sia più vissuta in modo burocratico, ma diventi l'occasione per una maturazione del sistema paese in ordine alle sue priorità e agli effetti delle proprie scelte sulla successiva fase attuativa: in tal senso, notevole importanza sarà attribuita al ruolo del Parlamento, che dovrà, pertanto, dotarsi di norme regolamentari adeguate al nuovo impianto normativo.
Per quanto concerne i profili di diretto interesse della XI Commissione, segnala che il provvedimento, al fine di concordare le linee politiche del Governo nel processo di formazione della posizione italiana nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione europea e consentire il puntuale adempimento dei compiti del presente provvedimento, prevede l'attività di un Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE), operante presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che si avvale di un Comitato tecnico permanente per gli affari europei, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche europee (articoli 2 e 16). In particolare, fa presente che l'articolo 17 prevede disposizioni in materia di personale in posizione di comando proveniente da altre amministrazioni - stabilendo, altresì, un limite massimo del numero di unità dei contingenti - ai fini del funzionamento del citato CIAE e in vista dell'espletamento delle specifiche attività connesse alla partecipazione del Parlamento, delle regioni delle province autonome e delle autonomie locali al processo di formazione degli atti dell'Unione europea previsti dal presente provvedimento: si tratta di personale (per il quale le amministrazioni di appartenenza sono tenute ad adottare il provvedimento di comando entro 15 giorni dalla

Pag. 247

richiesta) scelto prioritariamente tra coloro che hanno maturato una esperienza presso gli organismi o le istituzioni dell'Unione europea, di cui la Presidenza del Consiglio si può avvalere nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Evidenzia, altresì, che il medesimo articolo 17 prevede che la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche europee possa avvalersi anche di personale appartenente alla terza area o qualifiche equiparate, designato dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, secondo criteri da definirsi d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri o il ministro per le politiche europee; tale personale conserva lo stato giuridico e il trattamento economico dell'amministrazione di appartenenza, che rimane a carico della stessa.
Segnala, quindi, che l'articolo 18, al fine di assicurare una più efficace partecipazione dell'Italia alla formazione del diritto dell'Unione europea e la puntuale attuazione dello stesso nell'ordinamento interno, prevede che le amministrazioni statali individuino al loro interno, nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente, uno o più «nuclei europei», che assicurano, tra l'altro, il monitoraggio delle attività di rilevanza europea di competenza delle rispettive amministrazioni, mentre l'articolo 19 favorisce e incentiva le esperienze del personale delle amministrazioni pubbliche presso le istituzioni e gli organi dell'Unione europea (in questo caso vengono destinati prioritariamente in qualità di esperti nazionali distaccati), gli Stati membri dell'Unione e gli stati candidati all'adesione all'Unione, intervenendo sull'articolo 32 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Con riferimento al predetto articolo 19, fa presente che il personale destinato a prestare servizio temporaneamente all'estero resta a tutti gli effetti dipendente dell'amministrazione di appartenenza, mentre l'esperienza maturata in tal senso costituisce titolo preferenziale per l'accesso a posizioni economiche superiori o a progressioni orizzontali e verticali di carriera all'interno della pubblica amministrazione. Rileva, inoltre, che il trattamento economico degli esperti distaccati può essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da un'organizzazione o ente internazionale. Osserva, quindi, che da tali ultime disposizioni emerge con evidenza l'obiettivo di un rafforzamento dell'intervento italiano nella cosiddetta «fase ascendente», affinché l'Italia possa assumere maggiore incisività nella fase di formazione degli atti normativi dell'Unione europea e, insieme, essere adeguatamente preparata e conscia dell'impatto che la normativa europea è destinata ad avere sull'ordinamento interno.
Evidenzia, infine, l'articolo 26, che reca disposizioni in materia di partecipazione delle parti sociali e delle categorie produttive alle decisioni relative alla formazione di atti dell'Unione europea, nonché l'articolo 49, in materia di parità di trattamento, secondo il quale, nei confronti dei cittadini italiani, non trovano applicazione norme dell'ordinamento giuridico italiano o prassi interne che producano effetti discriminatori rispetto alla condizione e al trattamento degli altri cittadini dell'Unione europea.
In conclusione, ritiene che debba prendersi atto con favore del contenuto del provvedimento in esame, in particolare delle norme di più diretto interesse della Commissione, che mirano ad assicurare il funzionamento degli organismi coinvolti nella partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa comunitaria; nello specifico, ritiene che un giudizio positivo vada riservato alla messa a disposizione delle necessarie risorse umane, delle quali si intende valorizzare l'esperienza professionale acquisita anche nell'ambito delle istituzioni internazionali.
Per tali ragioni, propone di formulare una proposta di parere favorevole sul testo unificato in esame.

Elisabetta RAMPI (PD), nel ringraziare il relatore per l'ampio intervento introduttivo

Pag. 248

svolto, fa notare che il provvedimento in esame, lungamente atteso, rappresenta un importante passo in avanti lungo il percorso della piena partecipazione dell'Italia al processo di formazione ed attuazione della normativa comunitaria, sottolineando con favore il maggiore coinvolgimento del Parlamento italiano nel contesto europeo, che consentirà un'adesione non solo burocratica agli indirizzi e ai principi comunitari. Richiama, tuttavia, l'esigenza che il Governo italiano proceda quanto prima alla nomina del Ministro per le politiche comunitarie, in assenza del quale non sarebbe possibile per l'Italia far valere la propria vocazione europeista, incidendo positivamente sulle procedure comunitarie stesse.
Quanto agli aspetti di più diretto interesse della Commissione, nel giudicare con favore l'articolo 26 del testo, in materia di partecipazione delle parti sociali e delle categorie produttive alle decisioni relative alla formazione di atti dell'Unione europea, si riserva di verificare - in occasione della successiva seduta odierna - la portata delle disposizioni in materia di personale e reclutamento, in vista della esplicitazione di una posizione definitiva del suo gruppo sul provvedimento in esame.

Giovanni PALADINI (IdV) dichiara innanzitutto di condividere la finalità principale del provvedimento, che ritiene sia quella di rendere più snelle e tempestive le procedure amministrative e parlamentari, in vista di una più efficace e sollecita attuazione della normativa europea nell'ordinamento interno, dal momento che ciò consentirà anche di evitare l'avvio di procedure d'infrazione nei confronti dell'Italia e il pagamento di pesanti sanzioni. Giudica, inoltre, con assoluto favore la valorizzazione del ruolo del Parlamento e delle autonomie locali nel contesto delle procedure di formazione ed attuazione degli atti comunitari, nell'ottica dell'assunzione di decisioni sempre più condivise e aderenti alle esigenze delle realtà territoriali.

Giuliano CAZZOLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Legge comunitaria 2010.
Emendamenti C. 4059 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in titolo.

Giuliano CAZZOLA, relatore, avverte che la XIV Commissione ha trasmesso, per l'espressione del prescritto parere, gli articoli aggiuntivi Gozi 6.03 e Bernardini 12.01, presentati direttamente presso tale Commissione, che investono gli ambiti di competenza della XI Commissione. In proposito, ricorda che al parere della XI Commissione è riconosciuta, in questa fase, una particolare efficacia vincolante. Nello specifico, segnala che, qualora la Commissione esprima parere favorevole su un emendamento, la XIV Commissione è tenuta ad adeguarsi al parere e potrà respingerlo solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale; qualora la Commissione esprima parere contrario, la XIV Commissione non potrà procedere oltre nell'esame dell'emendamento medesimo.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, fa presente che i due articoli aggiuntivi presentati presso la XIV Commissione e trasmessi, per il parere di competenza, alla XI Commissione hanno contenuto sostanzialmente identico e si richiamano all'articolo aggiuntivo - a prima firma del deputato Damiano - già presentato nel corso dell'esame in sede consultiva presso la stessa XI Commissione e poi ritirato dai presentatori. In particolare, rileva che gli articoli aggiuntivi citati intendono dettare una serie di principi e criteri direttivi specifici ai fini del recepimento - con decreto legislativo - della direttiva 2009/52/CE, già inclusa nell'Allegato B del disegno di legge comunitaria.

Pag. 249

Al riguardo, fa notare che tali proposte emendative - pur contenendo principi meritevoli di massima attenzione - incidono tuttavia su ambiti di intervento decisamente più ampi rispetto allo stesso oggetto della direttiva che si intende attuare, con ciò esorbitando rispetto al contenuto proprio della normativa europea, che si limita a introdurre un divieto generale di impiego lavorativo di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, allo scopo di contrastare il fenomeno dell'immigrazione illegale. Rileva, infatti, che - al di là di una serie di prescrizioni a carico del datore di lavoro - la direttiva prevede esclusivamente un sistema sanzionatorio, che aumenta le pene pecuniarie a seconda del numero di cittadini di paesi terzi assunti illegalmente, nonché esclude dal beneficio di prestazioni, sovvenzioni e aiuti pubblici, compresi i fondi UE gestiti dagli Stati membri: dunque, le proposte emendative in esame appaiono significativamente più estese rispetto a quanto consentito dalla direttiva europea.
Per le ragioni esposte, pur riservandosi di acquisire eventuali elementi di valutazione che dovessero emergere dal dibattito, il cui seguito è previsto per la giornata di domani, preannuncia comunque l'intenzione di proporre un parere contrario sugli articoli aggiuntivi Gozi 6.03 e Bernardini 12.01.

Giuliano CAZZOLA, presidente, essendo imminente l'inizio dei lavori in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.

INTERROGAZIONI

Martedì 15 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.10.

5-04160 Ginefra: Vicende occupazionali relative a taluni lavoratori dell'azienda «Servirail Italia».

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Ludovico VICO (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, fa presente innanzitutto che -per quanto è a sua conoscenza - non risulta che risponda al vero quanto riferito dal rappresentante del Governo circa le vicende che hanno riguardato la sede di Bari dell'azienda in questione, che invece sarebbe stata interessata dalla riduzione dell'orario di lavoro in regime di solidarietà. Fa poi notare che nella vicenda descritta nell'interrogazione in titolo è in gioco sia la salvaguardia di un servizio importante svolto sulle vetture dei treni notturni sia il destino occupazionale di numerosi lavoratori, osservando, peraltro, che l'azienda in questione sconta un grave ritardo nel pagamento delle spettanze economiche. Nell'osservare che risulta che la questione sia stata discussa, nella giornata odierna, anche nell'ambito di un incontro presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, auspica che la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo nella parte finale della propria risposta possa tradursi in fatti concreti, affinché la problematica in oggetto possa risolversi quanto prima, nel rispetto dei lavoratori coinvolti e assicurando una sollecita accelerazione dei pagamenti previsti.

5-04230 Schirru: Sulle prospettive del piano di esuberi della compagnia «Meridiana Fly».

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Amalia SCHIRRU (PD), nel replicare, fa notare che - diversamente da quanto sembrerebbe emergere dalla risposta ricevuta - il tavolo di confronto sulla vicenda occupazionale in oggetto risulta ormai trasferito dal livello regionale a

Pag. 250

quello ministeriale, auspicando che su tale questione possano essere svolte ulteriori verifiche. Paventa il rischio che dietro alla strategia di ristrutturazione dell'azienda in questione vi sia, in realtà, una volontà di ritorsione nei confronti di lavoratori che avevano ottenuto in sede giurisdizionale la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, osservando che ciò potrebbe pregiudicare ulteriormente la situazione occupazionale complessiva della Sardegna, già gravemente compromessa a causa della crisi economica in atto. Auspica, pertanto, che il Governo possa intraprendere iniziative adeguate, affinché sia assicurato il regolare svolgimento di un servizio di trasporto aereo fondamentale per la regione e siano salvaguardati i diritti dei lavoratori coinvolti.

5-04295 Di Biagio: Situazione di una lavoratrice operante presso una struttura sindacale territoriale.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Aldo DI BIAGIO (FLI) si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, atteso che essa non sembra avere fornito un riscontro chiaro e mirato rispetto alla problematica descritta nell'interrogazione in titolo, che pone in evidenza una manifesta violazione di diritti operata da un importante sindacato confederale. Sarebbe, a suo avviso, necessario che il Ministero individuasse una precisa linea di azione al fine di svolgere verifiche puntuali sulla situazione occupazionale del personale al servizio delle organizzazioni sindacali, atteso che in tale contesto sembrerebbero verificarsi gravi forme di precariato e di sfruttamento nei confronti di un numero significativo di propri dipendenti. Nel giudicare incomprensibile che questi comportamenti vengano posti in essere proprio dagli organismi, che - secondo quanto sostenuto, con dichiarazioni pubbliche, dai loro stessi autorevoli dirigenti - rivendicano con forza l'esigenza di porre «il lavoro prima di tutto» e salvaguardare le prerogative dei lavoratori, ritiene inaccettabile l'inerzia delle amministrazioni competenti su tale argomento, considerato anche che le violazioni del diritto del lavoro hanno già dato luogo a denunce in sede civile e penale. Auspica, quindi, che il Governo possa assumere misure adeguate, al fine di avviare un percorso di monitoraggio circa la regolarità contrattuale delle figure occupazionali operanti presso le strutture sindacali, indipendentemente dalle sigle coinvolte, a garanzia della tutela dei diritti e della sicurezza degli stessi lavoratori.

Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

Martedì 15 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.30.

7-00492 Codurelli: Tempi di emanazione dei decreti relativi alla cassa integrazione.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 22 febbraio 2011.

Lucia CODURELLI (PD) dichiara preliminarmente di avere preso atto di quanto riferito dal rappresentante del Governo, nella seduta precedente, circa il potenziamento degli uffici competenti all'erogazione dei trattamenti di sostegno al reddito, pur rilevando che ad oggi i tempi di emanazione dei relativi decreti non si sono accorciati. In ogni caso, dando seguito

Pag. 251

anche a contatti informali intercorsi con il Ministero competente, dichiara la propria disponibilità a lavorare ad una nuova versione della risoluzione in discussione, che possa essere di natura più ampiamente condivisa, ma che rivolga al Governo precisi e puntuali impegni, anche sotto un profilo temporale; prospetta, a tal fine, l'opportunità che un eventuale voto sull'atto di indirizzo possa avere luogo entro la prossima settimana.

Il sottosegretario Laura RAVETTO, nel ringraziare per la disponibilità manifestata alla elaborazione di un testo condiviso, si riserva di rappresentare al Ministro del lavoro e delle politiche sociali la questione in oggetto, affinché in tempi ragionevoli - che ritiene possano richiedere un rinvio della discussione all'ultima settimana del corrente mese di marzo - si possa raggiungere l'intesa su un testo che preveda impegni concreti e realizzabili.

Giuliano CAZZOLA, presidente, preso atto del dibattito svolto, ritiene che le modalità di prosecuzione della discussione della risoluzione in titolo potranno essere attentamente valutate nell'ambito della prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, tenendo comunque presente che occorre consentire al Governo di riflettere ulteriormente - seppur in tempi ragionevoli - sugli impegni contemplati nell'atto di indirizzo.
Rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 15 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 14.35.

Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
Testo unificato C. 2854 Buttiglione, C. 2862 Stucchi, C. 2888 Gozi, C. 3055 Pescante e C. 3866 Governo.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore ha proposto di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in titolo.

Elisabetta RAMPI (PD), intervenendo per motivare brevemente l'orientamento del suo gruppo nell'imminente votazione, esprime un giudizio nel complesso positivo sul provvedimento in esame, manifestando apprezzamento per il confronto di merito che si è svolto tra maggioranza ed opposizione, sebbene ritenga che taluni aspetti - connessi al rafforzamento del ruolo del Parlamento italiano, al coordinamento del Dipartimento per le politiche europee e all'implementazione delle risorse - siano ulteriormente migliorabili.
Giudicata, altresì, in termini positivi la parte del provvedimento di più immediata competenza della XI Commissione, tesa ad una valorizzazione dell'esperienza professionale del personale anche nell'ambito delle istituzioni europee, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.40.