CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1° marzo 2011
446.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 1o marzo 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.05.

Legge comunitaria 2010.
C. 4059 Governo, approvato dal Senato.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole, con condizione, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione e osservazione).

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La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 febbraio 2011.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, richiamando il dibattito svoltosi nella seduta del 24 febbraio 2011, formula la seguente proposta di relazione:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato il disegno di legge comunitaria per il 2010 (C. 4059);
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, che ha evidenziato come:
la soppressione del meccanismo di proroga automatica delle concessioni demaniali marittime prevista dall'articolo 14 del disegno di legge non determinerà minori entrate per la finanza pubblica, considerato che la concessione sarà comunque assegnata attraverso procedure di gara, che non determineranno un decremento dei canoni di concessione;
gli oneri relativi alle attività autorizzatorie e di controllo previste dall'articolo 16 sono posti integralmente a carico dei soggetti interessati attraverso il meccanismo tariffario, che garantisce l'allineamento tra gli oneri e la relativa copertura in quanto la corresponsione della tariffa precede lo svolgimento delle attività cui esso si riferisce;
gli interventi da effettuare in cooperazione con gli altri Stati dell'Unione europea ai sensi dell'articolo 17 saranno realizzati nell'ambito delle risorse destinate alle medesime finalità sulla base della legislazione vigente;
rilevata l'opportunità che in sede di attuazione della delega di cui all'articolo 12 venga valutata l'effettiva neutralità finanziaria del criterio di delega di cui al comma 6, lettera r), del medesimo articolo;
considerato che il Governo non ha ancora provveduto ad aggiornare la relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, impegnandosi tuttavia a trasmettere tale aggiornamento entro l'avvio dell'esame in Assemblea del provvedimento;
considerato che la limitata portata finanziaria delle modifiche introdotte durante l'esame presso il Senato e che i chiarimenti forniti dal Governo sono in ogni caso sufficienti a consentire alla Commissione di esprimersi già in questa fase,

delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
all'articolo 12, comma 4, primo periodo, dopo le parole: di cui al comma 1 aggiungere le seguenti:, corredati di relazione tecnica.

Conseguentemente, al medesimo periodo, dopo le parole: Commissioni parlamentari competenti aggiungere le seguenti: per materia e per i profili di carattere finanziario,

e con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di garantire che, nel corso dell'esame del provvedimento, nel disegno di legge in esame non vengano introdotte disposizioni non riferibili al suo contenuto proprio».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta del relatore.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva che i chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo nella precedente seduta non consentono di valutare pienamente le implicazioni finanziarie del provvedimento, sottolineando in primo luogo come non possa considerarsi condivisibile la scelta di non prevedere una limitazione della possibilità di utilizzare, con finalità di copertura finanziaria, il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie. In proposito, richiamando le considerazioni da lui già espresse nella precedente seduta e le analoghe osservazioni del collega Ciccanti, ribadisce l'opportunità di ripristinare

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la prassi antecedente alla legge comunitaria del 2006, che prevedeva un limite massimo di ricorso al predetto Fondo. Dichiara, inoltre, di non comprendere le ragioni per le quali all'articolo 10 si prevede una delega al Governo per il riordino della disciplina della professione di guide turistiche, senza che tale delega si renda necessaria per dare attuazione ad obblighi derivanti dall'adesione all'Unione europea. Ritiene, altresì, insoddisfacenti i chiarimenti forniti con riferimento all'articolo 12 del disegno di legge, osservando come nel procedimento di adozione dei relativi decreti legislativi si renda necessario acquisire ulteriori elementi volti a suffragare la neutralità fiscale della disciplina fiscale di cui alla lettera r) del comma 3. Da ultimo, con riferimento all'articolo 14, osserva che la disposizione, pur condivisibile, è strettamente necessaria in quanto è volta a garantire la chiusura della procedura di infrazione aperta nei confronti del nostro Paese, mentre la disciplina per il futuro è contenuta nell'articolo 1, comma 18, del decreto-legge n. 194 del 2009, che ha prorogato fino al 31 dicembre 2015 le concessioni demaniali marittime in essere al 30 dicembre 2009. Esprime, pertanto, un parere contrario sulla proposta di relazione.

La Commissione approva la relazione proposta dal relatore.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2009.
Doc. LXXXVII, n. 3.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame della relazione, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 febbraio 2011.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, alla luce del dibattito svoltosi, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminata per le parti di propria competenza la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2009,
premesso che:
la Relazione è stata predisposta sulla base di quanto previsto dal testo dell'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, vigente anteriormente alle modifiche introdotte dall'articolo 8, comma 1, della legge 4 giugno 2010, n. 96;
tale impostazione del documento comporta che la Commissione sia chiamata ad esaminarlo in una fase nella quale i suoi contenuti risultano ormai inevitabilmente datati, dal momento che la Relazione dà conto delle politiche attuate nell'anno 2009 ed indica le priorità per l'anno 2010;
per le ragioni precedentemente indicate, nell'analisi della risposta dell'Unione europea alla crisi mondiale, da un lato non si fa riferimento alle sue più recenti evoluzioni, che hanno determinato l'insorgere di gravi tensioni finanziarie in Grecia ed Irlanda, e, dall'altro, non si menzionano gli strumenti individuati in sede europea per far fronte a future crisi attraverso la riforma della governance economica dell'Unione europea;
in relazione alla riforma della governance economica dell'Unione europea, appare essenziale rafforzare i meccanismi volti ad assicurare il precoce coinvolgimento delle Camere nella definizione degli orientamenti di politica economica a livello europeo, anche in considerazione del rafforzamento della loro incidenza sulle politiche nazionali;
in questo contesto, come già segnalato nella condizione formulata nel parere espresso con riferimento alla Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008, appare in particolare necessario che le Camere siano adeguatamente e tempestivamente consultate dal

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Governo ai fini della predisposizione del Piano nazionale di riforma e del Programma di stabilità, prima che tali documenti siano presentati in sede europea;
la definitiva approvazione della proposta di legge C. 3921, approvata unanimemente in prima lettura dalla Camera e ora all'esame del Senato, consentirebbe al Parlamento di intervenire nella fase ascendente della definizione del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma già nel semestre europeo che ha avuto inizio nel gennaio 2011;
espresso l'auspicio che il Governo sottoponga tempestivamente alle Camere la relazione recante l'indicazione delle sue priorità per il 2011, in modo da consentire l'esame congiunto di detta relazione e del programma di lavoro della Commissione europea per il 2011, già presentato nello scorso ottobre, secondo quanto indicato nel parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
sia richiamata l'attenzione del Governo sull'esigenza di rivedere le modalità di redazione della Relazione alla luce delle innovazioni introdotte nell'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, dall'articolo 8, comma 1, della legge 4 giugno 2010, n. 96, al fine di renderla uno strumento più agile che consenta una efficace valutazione complessiva della partecipazione dell'Italia all'Unione europea;
sia richiamata l'attenzione del Governo sull'esigenza di sottoporre tempestivamente alle Camere la relazione recante l'indicazione delle priorità per il 2011, in modo da consentire di procedere celermente all'esame congiunto di detta relazione e del programma di lavoro della Commissione europea per il 2011».

Massimo VANNUCCI (PD) annuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva, all'unanimità, la proposta del relatore.

Istituzione della Soprintendenza del mare e delle acque interne e organizzazione del settore del patrimonio storico-culturale sommerso nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali.
Nuovo testo C. 2302.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio - Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 febbraio 2011.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, con riferimento alle osservazioni svolte dal rappresentante del Governo nella seduta del 22 febbraio 2011, fa presente che è stata depositata agli atti della Commissione una nota del Ministero per i beni e le attività culturali, secondo la quale alle esigenze della istituendo Soprintendenza si farebbe fronte con risorse interne al Ministero medesimo, senza quindi nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Sottolinea inoltre che trattasi di una proposta di legge di iniziativa parlamentare e quindi auspica che si possa addivenire ad una soluzione positiva. Al fine di superare comunque i rilievi sollevati, ritiene utile la predisposizione di una relazione tecnica, ribadendo che la richiamata nota del Ministero per i beni e le attività culturali lascia presumere la possibilità di individuare una soluzione positiva alla questione.

La Commissione delibera di richiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, la trasmissione di una relazione tecnica sul provvedimento, entro il termine ordinario di 20 giorni.

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Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

Disposizioni in favore delle vittime del disastro ferroviario della Val Venosta/Vinschgau.
Ulteriore nuovo testo C. 3403.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole, con condizione, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Remigio CERONI (PdL), relatore, ricorda che la proposta di legge in esame, come modificata dalla Commissione di merito, reca disposizioni in favore dei familiari delle vittime e dei superstiti del disastro ferroviario della Val Venosta/Vinschgau e che il testo non è corredato di relazione tecnica.
Nel segnalare di non avere osservazioni da formulare in merito ai profili di quantificazione, essendo l'onere limitato all'entità dello stanziamento, in merito ai profili di copertura finanziaria, osserva che l'articolo 4 dispone che all'onere derivante dall'attuazione del provvedimento, pari a 1 milione di euro per l'anno 2011, e a 2 milioni di euro per l'anno 2012, si provvede mediante corrispondente utilizzo del fondo speciale di parte corrente relativo al triennio 2011-2013, allo scopo utilizzando l'accantonamento relativo allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Rileva che il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. Al riguardo, segnala che l'accantonamento del quale è previsto l'utilizzo non reca, limitatamente all'anno 2011, le necessarie disponibilità. Ritiene, peraltro, che potrebbe ipotizzarsi una copertura alternativa, prevedendo una rimodulazione degli oneri e l'utilizzo nell'anno 2011 di 800.000 euro dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5, comma 4, del decreto-legge n. 93 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 2008.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con il relatore.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il nuovo testo della proposta di legge C. 3403, recante disposizioni in favore delle vittime del disastro ferroviario della Val Venosta/Vinschgau;
rilevato che il Fondo speciale di parte corrente non reca, limitatamente all'anno 2011, le necessarie disponibilità,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
all'articolo 4, comma 1, sostituire le parole: All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 1 milione di euro per l'anno 2011 e a 2 milioni di euro per l'anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione, con le seguenti: All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 800.000 euro per l'anno 2011 e a 2.200.000 euro per l'anno 2012, si provvede, per l'anno 2011, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5, comma 4, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, come integrata dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e, per l'anno 2012, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni per il medesimo anno.

Maino MARCHI (PD) chiede di chiarire meglio la disposizione proposta dal relatore relativamente alla copertura.

Massimo VANNUCCI (PD) ricorda che le leggi dovrebbero indicare espressamente l'oggetto delle disposizioni in esse richiamate.

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Remigio CERONI (PdL), relatore, fa presente che il capitolo di bilancio richiamato nella condizione proposta è il numero 3076, dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, recante il fondo per il reintegro delle dotazioni dei programmi di spesa.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 1o marzo 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante criteri e modalità di riconoscimento, a favore delle fondazioni lirico-sinfoniche, di forme organizzative speciali.
Atto n. 331.

(Rilievi alla VII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente relatore, ricorda che il provvedimento, è corredato di relazione tecnica, la quale afferma che le disposizioni non recano effetti sulla finanza pubblica. Con riferimento alla previsione di forme organizzative speciali per le fondazioni lirico-sinfoniche, fa presente che la relazione tecnica si limita a ribadire il contenuto delle singole disposizioni del regolamento in esame e, per ciascuna di esse, afferma la mancanza di effetti sulla finanza pubblica. Al riguardo, rileva preliminarmente che il provvedimento si inserisce nell'ambito di una generale riorganizzazione delle fondazioni lirico-sinfoniche, come definita dal decreto-legge n. 64 del 2010, volta a conferire loro una maggiore efficienza ed economicità e che a tale riorganizzazione non sono stati ascritti effetti finanziari scontati nei saldi, anche se la relazione tecnica l'ha definita come strumentale ad una razionalizzazione della spesa e ad una riduzione dei costi di personale. Ciò premesso, osserva che le norme in esame intervengono sugli assetti organizzativi di alcune fondazioni, con possibili effetti anche sui criteri di allocazione delle risorse del Fondo unico dello spettacolo. Ritiene che andrebbero quindi acquisiti elementi volti ad escludere che dal conferimento di forme organizzative speciali possa derivare una diversa ripartizione del Fondo unico dello spettacolo suscettibile di riflettersi sugli equilibri finanziari del Fondo, con la conseguente necessità di predisporre risorse aggiuntive per il finanziamento delle finalità ad esso assegnate. Rileva che andrebbero altresì evidenziati gli eventuali riflessi delle norme sugli equilibri finanziari delle fondazioni lirico-sinfoniche e - conseguentemente - sull'entità dei contributi pubblici ad esse destinati, nonché escluse ulteriori conseguenze, suscettibili di incidere sulla finanza pubblica, derivanti dall'attribuzione della qualifica di «fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale». Infine, ritiene opportuno acquisire una conferma in merito all'assenza di effetti onerosi in relazione all'articolo 3, comma 2, lettera a), tenuto conto che la norma afferma che i componenti dell'organo di indirizzo non percepiscono compensi, gettoni di presenza o altre indennità, mentre l'esclusione di oneri non viene estesa ai componenti degli altri organi previsti dallo statuto.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, con riguardo alla prima osservazione formulata dal relatore, vertente sul fondo unico per lo spettacolo e sull'entità dei contributi pubblici destinati alle fondazioni lirico-sinfoniche, rappresenta che la riforma di cui al regolamento in esame

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mira, tra l'altro, a consentire alle fondazioni più virtuose di poter programmare, sulla base di un finanziamento certo e costante, stabilito in sede di prima applicazione sull'ultima assegnazione prima delle riforme, e su base triennale, le proprie attività, in un'ottica di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse. Rammenta inoltre che l'attribuzione delle forme organizzative speciali è riservata alle fondazioni che possiedono una comprovata stabilità economico-patrimoniale e sono in grado, grazie all'ampia e articolata offerta culturale, di attrarre risorse da soggetti privati. In virtù di tale capacità di ottenere apporti finanziari da soggetti e sponsor privati, auspica che le fondazioni lirico-sinfoniche o «speciali»necessiteranno, una volta entrata a regime la riforma, di una contribuzione statale di minor entità. Con riferimento alla seconda osservazione, conferma che l'attuazione del provvedimento in esame non comporterà nuovi o ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.

Roberto OCCHIUTO (UdC) ritiene necessario che il Governo fornisca ulteriori chiarimenti in ordine alla portata del regolamento in esame, anche in considerazione della circostanza che il Fondo unico per lo spettacolo provvede al finanziamento di una pluralità di interventi. Ritiene, pertanto, necessario che il Governo chiarisca se i criteri previsti per il finanziamento delle fondazioni di cui al regolamento in esame determinino un incremento dei finanziamenti previsti a legislazione vigente e una conseguente riduzione degli stanziamenti previsti per le altre finalità.

Maino MARCHI (PD) si associa alla richiesta avanzata dall'onorevole Occhiuto e evidenzia come l'atteggiamento del Governo sulla materia non sia coerente, come dimostrato anche nei recenti interventi contenuti nel decreto-legge cosiddetto «mille proroghe». Esprime quindi preoccupazione rispetto ad un settore che, a suo avviso, sarebbe meritevole di maggiore attenzione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene che il Governo dovrebbe rispondere in maniera puntuale alle osservazioni formulate.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 1o marzo 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

La seduta comincia alle 14.30.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi (COM(2011)11 definitivo).
(Deliberazione).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta del 23 febbraio 2011, ha deliberato, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, di svolgere un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi (COM(2011)11 definitivo). Evidenzia che nel corso dell'indagine conoscitiva, che si concluderà prima del termine dell'esame del documento da parte della Commissione bilancio, la Commissione intende procedere alle audizioni del Ministro dell'economia e delle finanze,

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di rappresentanti del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, di rappresentanti della società Cassa depositi e prestiti s.p.a., di esperti in materia economico-finanziaria, di rappresentanti delle imprese e delle parti sociali, nonché di operatori economici del settore dell'energia. Avendo sottoposto la bozza di programma al Presidente della Camera, e acquisita l'intesa prevista dall'articolo 144, comma 1, del Regolamento, ritiene che la Commissione sia nelle condizioni di procedere alla formale deliberazione dell'indagine. Pone quindi in votazione la proposta di svolgimento dell'indagine sulla base del programma concordato.

La Commissione delibera lo svolgimento di un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della Comunicazione in oggetto.

La seduta termina alle 14.35.