CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 febbraio 2011
436.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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Mercoledì 9 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Sergio ZAVOLI - Interviene per la RAI il dottor Daniele Mattaccini.

La seduta comincia alle 14.50.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito della discussione sul pluralismo nell'informazione e nei programmi di approfondimento, ed esame di eventuali risoluzioni.

(Seguito della discussione e rinvio).

Riprende il seguito della discussione, sospeso nella seduta del 1o febbraio scorso.

Il PRESIDENTE, ricordando l'iter procedurale da seguire, invita i relatori a riferire sull'esito del lavoro comune svolto dopo l'ultima seduta.

Ringraziando il Presidente ed i colleghi per gli interventi e i contributi forniti, il relatore MORRI (PD) informa che l'impegno per addivenire ad un testo condiviso non ha consentito di superare le differenti impostazioni. Tenendo peraltro conto del contesto esterno, nel quale da tempo si evidenzia un posizionamento molto schierato degli organi di informazione, risulta difficile ignorarne la rilevanza politica. Le reiterate richieste di riequilibrio, al fine di assicurare all'informazione il carattere del servizio pubblico, non hanno sortito effetti ed in tale contesto per l'opposizione diventa impossibile una discussione serena e costruttiva. Fa presente infine di aver provveduto a riformulare la propria proposta.

Il relatore BUTTI (PdL) ricorda come, insieme al collega relatore, si era inizialmente ipotizzato, trovando piena condivisione sulle premesse e su gran parte delle proposte, di espungere le parti non condivise, da votare alla fine separatamente. Dalle argomentazioni testè ascoltate deve invece constatare l'impossibilità di pervenire ad un testo unico. Nel sottolineare la

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propria preferenza per un concetto di pluralismo da considerare nella sua globalità, fa presente che le proposte di sperimentazione, tra cui la doppia conduzione, mirano ad offrire maggiori possibilità alla RAI, mentre il cosiddetto «pluralismo aggiuntivo» punta ad evidenziare l'attuale insufficienza di voci esistenti nel servizio pubblico. Analogamente, il riferimento a criteri proporzionali ha lo scopo di tutelare le possibilità complessive di presenza, a vantaggio delle forze più piccole. Il lavoro di approfondimento ha anche consentito di accogliere alcuni suggerimenti, ad esempio con riferimento al ruolo delle claque negli studi televisivi e alla necessità di limitare l'eccessivo protagonismo dei conduttori. In conclusione, giudica inevitabile l'esame di due distinti documenti e preannuncia la riformulazione della propria proposta.

Secondo il PRESIDENTE, le osservazioni dei relatori meritano una attenta valutazione in relazione all'elaborazione da parte loro di proposte riformulate, il che rappresenta comunque un elemento di chiarezza. Se da un lato però la condivisione delle premesse non può costituire di per sé un indirizzo, dall'altro un indirizzo rivolto alla RAI ha maggiore efficacia solo se unanime. Propone quindi di rinviare il seguito della discussione ad altra seduta per una nuova valutazione della possibilità di predisporre un testo concordato.

Il deputato BELTRANDI (PD) condivide la necessità di una larga condivisione, bench un atto di indirizzo alla RAI sia comunque vincolante. Preannuncia di aver a sua volta predisposto una bozza articolata di proposte, mentre, circa la suddivisione proporzionalistica, ribadisce come una rappresentazione del pluralismo non deve essere predeterminata, con ciò limitando la libertà giornalistica di valutare la rilevanza delle notizie.

Ritenendo difficilmente ottenibile il consenso dell'opposizione sul testo che si accinge a predisporre, il relatore BUTTI (PdL) precisa che i punti di differenziazione sono in realtà pochi; ma laddove su di essi mancasse l'unanimità , non renderebbero per questo meno valido un atto di indirizzo né legittimerebbero la RAI a tenerne meno conto.

Il PRESIDENTE rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.