CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 febbraio 2011
433.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Sergio ZAVOLI.

La seduta comincia alle 14.25.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Intervengono per la RAI il vice direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Stefano Luppi, e il dottor Daniele Mattaccini.

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Sui lavori della Commissione.

Il PRESIDENTE, in relazione all'Atto di indirizzo sul pluralismo nell'informazione e nei programmi di approfondimento, dà conto dei contributi ai relatori pervenuti da parte dei Commissari ed invita anche coloro che sono intervenuti ieri a fare altrettanto, sottolineando come tale modo di procedere possa meglio coadiuvare il lavoro dei relatori.

Scusandosi per la mancata partecipazione alle precedenti sedute e riservandosi di fornire in futuro il proprio contributo, il deputato LUPI (PdL) auspica che sul tema si possa predisporre una proposta unitaria della Commissione, laddove il pluralismo non è certo interesse di una sola parte, ma principio da condividere, anche con riferimento al più ampio concetto di pluralità culturale.

Il PRESIDENTE ricorda che i due relatori hanno avviato un confronto al fine di unificare i loro elaborati.

Il senatore MORRI (PD) fa presente come i passaggi del dibattito svolto finora e i contributi scritti hanno già consentito ai relatori una riflessione, ma solo da poco è stato avviato un lavoro congiunto mirante a proporre alla Commissione un documento unico.

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Il deputato LANDOLFI (PdL) ritiene necessario al momento l'impegno dei due relatori per l'elaborazione di un testo condiviso, cui successivamente i Commissari potranno riferire eventuali proposte emendative o integrative. È necessario rimarcare l'interesse generale all'approvazione di un documento che possa rimanere valido a lungo termine, attraverso un confronto sereno e senza contrapposizioni pregiudiziali, nonché eventualmente la collaborazione con i referenti della RAI.

Il relatore MORRI (PD) ribadisce l'impegno dei due relatori ad illustrare l'esito del loro confronto la prossima settimana.

Il deputato LUPI (PdL) propone di considerare come una sorta di mandato politico quello affidato dalla Commissione ai due relatori per la predisposizione di un documento unitario.

Il PRESIDENTE, giudicando non proficuo ricorrere in questa situazione a nuove audizioni preparatorie, concorda sull'ipotesi di lavoro prospettata dagli intervenuti.

SEDE CONSULTIVA

Esame di modifiche dello Statuto sociale della RAI.
(Parere al ministro dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 5, del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 3 aprile 1974, n. 428. - Seguito e conclusione dell'esame. - Parere favorevole).

Il PRESIDENTE, relatore alla Commissione, illustra lo schema di parere predisposto.

Pur considerando lo scopo semplificativo e di riduzione dei costi che caratterizza le modifiche apportate, il senatore PARDI (PD) esprime un dubbio circa il rischio che il tutto possa determinare un accentramento di poteri a favore del presidente della RAI, analogamente ad una sorta di attitudine mentale di stampo presidenzialista che si riscontra nel Paese.

Secondo il PRESIDENTE le modifiche in questione non lasciano però trapelare tali pericoli, laddove l'azienda RAI su molti aspetti presenta comunque la necessità di razionalizzazione e ammodernamento.

La Commissione approva quindi all'unanimità lo schema di parere proposto.

Comunicazioni del Presidente.

Il PRESIDENTE dà notizia di alcune lettere pervenute alla Commissione da parte della Federazione dei Verdi, dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi-Onlus e della Commissione di vigilanza per la democrazia partecipativa.

La Commissione ne prende atto.

La seduta termina alle 15.